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Autore: johnlockhell    13/08/2007    2 recensioni
Ho scritto questa fanfic la scorsa estate, a mano, in crisi d'astinenza per i nuovi episodi di Veronica Mars, e adesso che quel quaderno mi è ricapitato sotto gli occhi ho pensato che magari era carino condividere questa storia con voi. La storia è ambientata nell' estate tra la seconda e la terza stagione del telefilm, dove siamo rimasti con la trasmissione italiana anche se quella americana è ormai purtroppo terminata, quindi non è spoiler. Per tutti quelli che non hanno ancora visto la terza stagione e aspettano che Italia1 si decida a mandarla in onda, per tutti quelli a cui non è piaciuta la praticamente inesistente descrizione dell' estate di Veronica, per chiunque senta la mancanza della mini detective in gonnella...
Genere: Romantico, Commedia, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Keith Mars, Logan Echolls, Veronica Mars, Wallace Fennel
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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Veronica Mars – FAN FICTION

Atto Primo

Scena Prima

Al telefono…
Wallace: Ciao, Veronica! Sei libera Sabato pomeriggio?
Veronica: Uhm… Dov’ è finita l’ ansia da prestazione del cosiddetto “sesso forte”? Mi chiedi un appuntamento senza girarci intorno e balbettare per mezz’ ora?
Wallace: No, ma che hai capito, volevo solo farti distrarre un po’!
Veronica: Ho capito che non hai senso dell’ umorismo. Possibile che in più di due anni non ti abbia ancora attaccato un po’ del mio sottile humour inglese?
Wallace: Ma se sei Americana!
Veronica: Lasciamo perdere, fa lo stesso... Allora, qual è la tua offerta, sputa il rospo!
Wallace: Che ne dici di andare in piscina?
Veronica: Piscina?
Wallace: Sì, sai, quelle grandi vasche piene d’ acqua, scivoli, sole, gente in costume...
Veronica: ...caldo, sudore, irritanti creme solari attira-insetti o peggio dolorose scottature, occhi rossi per il cloro, vasche che fungono da WC per i bagnanti... Wallace, so cos’ è una piscina! E ti ricordo che non ci trovi gente in costume, ci trovi 09 in costume! Più snob, più superficiali, più ansiosi di mettersi in mostra, più arrapati del solito!
Wallace: Non credevo fosse possibile...
Veronica: Le piscine sono solo catini pieni di insoddisfatti in cerca di una storiella che li faccia sentire importanti!
Wallace: Dai, non può essere così male! Anch’ io ho bisogno di sentirmi importante: il mio umore è a terra da quando Jackie se n’ è andata.
Veronica: OK, uffa, verrò. Ma lo faccio solo per te!
Wallace: E poi forse dimentichi che anche il tuo adorato Logan è uno 09.
Veronica: Sì, ma lui è diverso... Wallace: Infatti! Lui non si sente al disopra degli altri, non si diverte ad umiliare le persone in difficoltà, non pensa solo a se stesso, non passa da una ragazza all’ altra continuamente, non si sente un dio interra!
Veronica: Sì, ma perlomeno lui ha un cuore! ... O almeno spero...
Wallace: Scusami, ho esagerato. In fondo non è una cattiva persona, si è solo trovato in situazioni spiacevoli. Passo a prenderti dopo pranzo, o preferisci venire in autobus?
Veronica: Sai, sto sviluppando un’ allergia ad autobus, scuolabus, ed ogni mezzo che abbia più di quattro posti!

Scena seconda

Sabato...
Wallace nel sedile anteriore, al volante, canticchiando la canzone alla radio. Nel sedile posteriore Veronica e Logan, vicini ed abbracciati.
Logan: Allora, quanto manca?! É da mezzora che siamo dentro a ‘sto bottino che non ha neanche l’ aria condizionata, e si muore dal caldo!
Veronica: Logan, finiscila!
Logan: Ma questo catorcio non va più veloce di così?!
Wallace inchioda di colpo. Si gira con aria scocciata ed arrabbiata.
Wallace: Lì c’ è lo sportello, puoi pure andartene, visto che ti aveva invitato nessuno!
Logan: Non parlarmi con questo tono, moccioso, o ti faccio nero! Oh, vede che hai già fatto da solo!
Wallace: Sei pure razzista! Dovrò aggiungerlo alla lunghissima lista dei tuoi difetti!
Veronica: Ragazzi, smettetela!
Logan: Non ti impicciare!
Veronica: É così difficile per voi fare finta di essere una bella famiglia felice?!
Wallace: É una questione fra noi due!
Veronica: Allora potete aspettare almeno dieci minuti, poi vi affogate in piscina, così magari fate meno casino?!
Logan: Bah, io non c’ entro neanche in quella acquaccia putrida! Piscina pubblica, che schifo! Non vedo perchè ho accettato di venire, quando con uno schiocco di dita posso accedere ad ogni piscina di ogni riccone di Neptune!
Wallace: Accedere? Quanto ti sei dovuto dare da fare per memorizzare nel tuo cervellino una parola così difficile?!

Scena terza

In piscina...
Veronica: Ci sistemiamo in queste sdraie?
Logan passa un dito sopra lo sdraio e lo osserva poi nero per la polvere e lo sporco.
Logan: Guarda come sono sudice! Questo posto fa schifo!
Wallace: Tanto dobbiamo solo appoggiarci la roba, siamo venuti in piscina per fare il bagno, no?
Logan: Scusami, non tutti siamo abituati a vivere nella sporcizia come te!
Wallace: Non tutti abbiamo la cameriera a sistemare tutto il casino fatto senza un minimo di rispetto per chi dovrà poi rimettere in ordine!
Logan: C’ è chi non se la può permettere...
Wallace: Sai, quando dovevamo lavorare insieme per la ricerca scolastica mi ero quasi ricreduto sul tuo conto, pensavo che in fondo in fondo non eri tanto male. Ma mi sbagliavo.
Logan: O forse volevo solo approfittarmi di te per passare l’ esame.
Veronica: o forse siete troppo orgogliosi per riconoscere di non essere perfetti, e preferite stare sulla difensiva! ...Io vado a cambiarmi, voi continuate pure a dare spettacolo!

- SIGLA -

Scena quarta

Qualche minuto dopo...
Veronica si era messa in bikini e stava velocemente raggiungendo l’ ombrellone. Non passava inosservata: al suo passaggio nessuno rimaneva indifferente, infatti attirava l’ attenzione sia di uomini, che di donne, invidiose della sua bellezza. Ma Veronica non si dava delle arie, a dire il vero non ci faceva neanche caso, perchè era troppo presa dalla scena davanti a lei, che anch’ essa aveva attirato un bel po’ di persone: Logan e Wallace erano arrivati alle mani. Veronica arriva alle sdraie e li separa, prendendosi la sua dose di botte e spintoni.
Veronica: vedo che avete seguito il mio consiglio ed avete continuato con la vostra sceneggiata!
Il brusio e l’ eccitazione della folla le da sui nervi. Poi, la goccia che fa traboccare il vaso.
Ragazza1: Guardate, si stanno picchiando per una donna!
Ragazza2: Che romantico!
Ragazza3: Come vorrei avere anch’ io tanti spasimanti!
Veronica non è il tipo che arrossisce, ma questa volta era piena di vergogna e rabbia.
Veronica: Chi vi credete per pensare di poter giudicare le persone senza sapere niente di loro?! Levatevi di torno, brutti guardoni che non siete altro!
Appena la folla si fu diradata, fu la volta della ramanzina di Logan e Wallace.
Veronica: Siete due stupidi ed immaturi ragazzini! Odiatevi, uccidetevi, ma non mettetemi in imbarazzo un’ alta volta!
Logan: Come se tu avessi ancora una reputazione da difendere...
Veronica: Ti metti a fare lo strafottente anche con me?! Wallace ha proprio ragione sul tuo conto!
Poi si allontana velocemente verso la piscina, per sbollire la rabbia. Logan prende Wallace per il colletto della camicia, alzandolo di peso.
Logan: Cos’ hai da dire di me?!
Wallace: Toglimi le mani di dosso!
Wallace si scrolla via dalla presa di Logan.
Wallace: Dico la verità: che sei solo un pallone gonfiato pieno di se che non ha tempo di preoccuparsi per i sentimenti degli altri, perchè troppo preso dalle sue frivolezze!
Logan: Come ti permetti di parlare male di me con la mia ragazza!
Wallace: Se la tratti così non lo rimarrà ancora per molto!
Logan: Cosa vuoi da lei?! Non riuscirai a portarmela via!
Wallace: Sì, voglio portartela via, perchè sono il suo più caro amico e l’ ho vista già soffrire troppo, spesso a causa tua.
Logan: Quella non sa proprio scegliersi gli amici!
Wallace: Non ho ancora capito se la usi solo per tenere occupate le mani o ti importa sul serio di lei!
Logan: Non mi stupisco che tu non abbia capito niente! Darei la mia vita per lei, ma tu non puoi sapere cosa vuol dire sentirsi l’ eterno secondo: io la amo da impazzire, mentre lei pensa ancora a Duncan.
Logan si toglie la maglietta, stende un asciugamano sopra il lettino, e si distende.
Logan: Comunque non sono affari che ti riguardano, e non so neppure perchè te l’ ho detto. Vai, corri dietro alla tua amichetta.
Wallace: Dovresti essere tu ad andare a scusarti.
Logan: Le passerà. Io me ne rimango qui a prendere il sole. Certo, tu non puoi capire neanche questo, non hai mica bisogno di abbronzarti!
Poi sghignazza tra se. Wallace ignora la provocazione e si dirige verso la vasca della piscina dove era prima andata Veronica. Guarda in acqua, ma non vede da nessuna parte l’ amica, poi alza la testa, e la scorge sul trampolino più alto.
Wallace (urla): Veronica, che vuoi fare!
Veronica: Tuffarmi, credevo fosse ovvio.
Wallace: Ma non credi sia un po’ altino? Veronica: Voglio vedere se l’ impatto con l’ acqua fredda riesce a sbollirmi.
Wallace: Prima di buttarti in acqua dovresti bagnarti sotto quelle docce. Per la differenza di temperatura potresti rimanerci secca!
Veronica: Ora come ora non me ne importerebbe un granché, tanto cos’ ho da perdere?
Veronica rimbalza un paio di volte sul trampolino, salta, fa una piccola piroetta, e si gira di testa verso la superficie dell’ acqua. Proprio mentre lei era in volo, Wallace le grida la risposta alla sua domanda.
Wallace: Me!
Veronica si infrange sulla superficie dell’ acqua, penetrando velocemente in profondotà, per poi risalire lentamente.
Wallace: Ma dove Hai imparato a tuffarti così bene?
Veronica: Veramente è la prima volta che mi butto da un trampolino. Sono stata brava?
Wallace: Sciagurata!
Veronica: Hai detto qualcosa mentre mi stavo lanciando?
Wallace: N... no... volevo soltanto scusarmi per prima, non so cosa mi è preso, sai che di solito non reagisco così.
Veronica: Non preoccuparti. Certo, non ti giustifico, ma è stato lui a cominciare, ed ha avuto anche la faccia tosta di non venire neppure a scusarsi!
Wallace: Comunque non avrei dovuto rispondere alle sue provocazioni.
Veronica: Non capisco perchè Logan oggi si sia comportato così. A volte è proprio uno stronzo, ma sa essere anche dolce e gentile. Non so proprio perchè oggi abbia deciso di mostrare la sua faccia peggiore.
Wallace: Uhm... penso sia geloso.
Veronica: Geloso? E perchè?
Wallace: ... Perchè siamo amici... perchè ci vediamo... perchè stiamo spesso insieme...
Veronica: Logan geloso perchè ci frequentiamo?! Non è possibile, ma che stupitaggine, non ce n’ è alcun motivo! ...Giusto?
Wallace: Eh?... oh, sì... certo... naturalmente...
Veronica: Infatti. Meglio che vada a chiarire con Logan immediatamente.
Wallace: E cosa gli dirai?
Veronica: Che non c’ è niente tra di noi, cos’ altro?!
Wallace: ...Ehm... certo... sì, assolutamente...
Veronica appoggia le mani a bordo vasca e, con uno scatto di reni, si solleva ed esce dall’ acqua. Si toglie dagli occhi i capelli bagnati e si allontana. Poi si ferma un secondo, si gira.
Veronica: Wallace?
Wallace: Sì?
Veronica: Spero che tu non stia pensando quello che penso tu stia pensando.
Wallace: Ehm... ma... ma a cosa ti riferisci?
Veronica: Che non ti salti neanche in mente di...
Wallace: No, guarda che hi frainteso, io non volevo, cioè, volevo, ma... non...
Veronica: ...tuffarti con i vestiti addosso!
Wallace: Cosa? Aah... intendevi questo... ah, meno male... temevo che tu...
Veronica: Ehi Wallace, ci sei? Ma che farnetichi?
Wallace: Oh, niente, ero soltanto soprapensiero.
Veronica: Và a metterti in costume, sei l’ unico in camicia e pantaloni qui!
E mentre Veronica si allontana, Wallace tira un respiro di sollievo, e cerca di sopravvivere all’ infarto che gli era venuto soltanto temendo che Veronica avesse potuto sospettare qualcosa.

Scena quinta

Veronica: Logan? Logan?!
Veronica guarda vicino alle sdraie, sotto all’ ombrellone, ma non vede il suo ragazzo da nessuna parte. Poi gli sembra di vedere spiccare la sua desta dal bordo dell’ altra vasca, quella più piccola, lì vicino. Lo raggiunge correndo.
Veronica: Logan!
Arriva vicino alla scaletta, sull’ orlo dell’ acqua, si sporge leggermente e vede che davanti alla figura maschile che aveva immaginato Logan, si trova una ragazza, stretta stretta vicino a lui: i due si stanno baciando. Veronica indietreggia, fa per girarsi, si dice che deve essere soltanto qualcuno che assomiglia al suo fidanzato, perchè non può credere che il suo ragazzo stia baciando un’ altra. Poi, però, cambia idea, vuole assicurarsi dell’ identità dell’ uomo in piscina, non solo perchè un sacco di brutti pensieri le se accalcano in testa, ma anche perchè il suo cuore sta battendo all’ impazzata per l’ ansia, e si sente un terribile nodo allo stomaco, nodo che deve riuscire a districare, in un modo o nell’ altro. Ha tanta paura che i suoi timori si rivelino fondati, pensa che non può essere, che non è possibile, poi se conosce davvero Logan, se può fidarsi di lui. Si sposta un po’, cambia angolazione, per vederlo in faccia, e lo sconforto l’ assale: Il ragazzo è proprio Logan. Veronica si porta svelta le mani alla bocca, per soffocare un singhiozzo, le lacrime iniziano a scivolarle fuori dalle palpebre, incontrollabili. Mentre sta amoreggiando, Logan si accorge che sta succedendo qualcosa vicino a lui.
Logan: Oddio, Veronica!
Sale velocemente le scale e corre verso la ragazza.
Logan: Veronica, posso spiegarti!
Veronica: E COSA VORRESTI SPIEGARMI?! Perchè ti sei buttato tra le braccia di un’ altra ragazza con me a due passi?! E che balla inventeresti?! Che ti ha provocato?! Che la tua storia con una sconosciuta è più epica della nostra?!
Logan: L’ ho fatto perchè ero fuori di me, per farti ingelosire! Non cercavo di nascondermi, volevo che tu mi vedessi e provassi quello che provo io ogni istante!
Veronica: Gelosia?! Mi sono dimenticata di elencarla tra le altre false scuse che avresti potuto inventarmi!
Logan: É la verità! Sono geloso! Sì, sono geloso! Io sono solo un ripiego: quando Duncan ti ha lasciata sei venuta a piangere tra le mie braccia, ma appena ha lasciato Meg sei corsa subito da lui! E adesso che Duncan è scappato con sua figlia sono di nuovo il tuo premio di consolazione! Fino alla prossima cotta, naturalmente.
Veronica: Devo ricordarti che sei stato il primo a farmi delle avance, e sempre tu mi hai chiesto di tornare insieme!
Logan: Ora è il tempo di Wallace. Li scegli sempre peggio di me, non capisco se lo fai apposta per innervosirmi o perchè soffri di un qualche complesso di inferiorità!
Veronica: Quanto sei cretino, non c’è niente tra me e Wallace!
Logan: Ah sì, chiedi a lui se è della stessa opinione.
Veronica: E poi Wallace è di gran lunga migliore di te, Così come Duncan!
Logan: Visto, te l’ ho detto che ce l’ hai sempre in mente!
Veronica: Non far passare come sgualdrina me! Sei stato tu il primo ad approfittarsene quando mi hanno drogata alla festa di capodanno di Shelly Pomroy, e sei sempre tu quello che se l’ è fatta con la matrigna di un tuo amico! Se ti sei messo con me perchè cercavi una puttana, hai scelto la ragazza sbagliata! Torna dalla tua Kendall!
Veronica presa dalla rabbia tira uno spintone a Logan che si sbilancia e ricade in piscina, schizzando tutti gli incuriositi dal litigio. Appena riemerge, riprende la discussione.
Logan: Non tirare fuori la storia con Kendall, quella è acqua passata! Piuttosto vattene te dal tuo Wallace!
Veronica: se la tua storia con Kendall, con cui ti vedevi fino all’ altro ieri, è acqua passata, allora la mia relazione con Duncan cos’ è?! E smettila di tirare in ballo Wallace: lui non c’ entra niente, è solo una tua stupida ossessione, come tutto il resto!
Wallace, che si era cambiato e si stava preoccupando perchè non aveva visto tornare Veronica in piscina da lui, la raggiunge, attirato dalle grida.
Wallace: Veronica, che succede! Stai bene?
Logan: Ecco, è arrivato il tuo fidanzatino, proprio al momento giusto!
Veronica: Logan, ti ripagherò con la tua stessa moneta!
Veronica si gira di scatto verso Wallace, lo afferra per le spalle, lo tira verso di se, e lo bacia con forza. Wallace è colto alla sprovvista, non capisce cosa sta succedendo, ma non rifiuta il bacio, anche perchè non sarebbe riuscito a liberarsi facilmente dalla stretta della ragazza, ma non doveva capitare in quel modo il bacio che immaginava e sperava. Il bacio dura a lungo, per far ancora più rabbia a Logan, e quando Veronica stacca le labbra da Wallace e molla la presa, questo barcolla e sta per cadere. Veronica si rigira in fretta verso Logan.
Veronica: Logan, è finita.

Scena sesta

Quella sera, al telefono...
Wallace: Pronto sono Wallace. C’ è Veronica?
Keith: Oh, ciao Wallace. Sì, aspetta che la chiamo.
Keith si dirige verso la camera di Veronica, portandosi dietro il cordless. Bussa alla porta, aspetta qualche secondo, poi la apre, non ricevendo alcuna risposta. Trova Veronica distesasopra il letto, con la musica del lettore MP3 sparata a tutto volume nelle orecchie, e gli occhi rossi. Al cenno del padre, Veronica si toglie gli auricolari.
Veronica: Uhm?
Keith: C’è Wallace al telefono.
Veronica: Digli che non ci sono.
Keith: Ormai gli ho già detto che te l’ avrei passato...
Veronica: Digli che sto facendo la doccia.
La voce di Wallace risuona fuori dalla cornetta.
Wallace: Veronica, dai, rispondi. Ascoltami, ti prego.
Keith copre con la mano il telefono, ed ha un’ aria soddisfatta, come se avesse pianificato tutto, e il suo piano avesse appena funzionato.
Keith: Mi sa che ci ha sentiti...
Veronica: Uff... Su, passami il telefono.
Keith le allunga il telefono.
Keith: Ma c’ è qualcosa che non va?
Veronica: Ho avuto una giornata terribile, e sono di pessimo umore. Non è colpa di Wallace, anzi mi dispiace di aver voluto riattaccargli in faccia.
Veronica afferra il telefono e se lo avvicina all’ orecchio. Osserva il sorrisetto del papà mentre esce dalla porta.
Veronica: Guarda che ho capito che l’ hai fatto apposta!
Wallace: Chi? Cosa ho fatto?
Veronica: No, non tu Wallace, dicevo a quella vecchia volpe...
Wallace: Quando l’ hai comprata, non sapevo avessi una volpe. Sì, è un po’ insolito come animale domestico, però...
Veronica: No, ma che dici... OK, ricominciamo da capo. Ciao Wallace.
Wallace: Ciao Veronica.
Veronica: Scusami per prima, non è che non mi fa piacere sentirti, è che ho il morale sotto terra.
Wallace: Perchè ti sei lasciata con...
Veronica: Sshh... per favore, non ricordarmelo, sto già male per conto mio.
Wallace: Ti ha trattata in un modo inaccettabile. Non ti merita.
Veronica: So che cerchi di essere carino, ma queste frasi fatte non mia aiutano. Ti prego, parliamo d’ altro.
Wallace: Uhm... OK... ehm... sì, senti...che ne dici di tornare in piscina domani?!
Veronica: Cooosaaa?! Wallace!!
Wallace sghignazza.
Wallace: Stavo scherzando, non preoccuparti. ... Ehm... sì... allora... dicevo...
Veronica:Cosa dicevi, su! Cos’ hai, soffri di amnesie! Non tenermi sulle spine!
Wallace: sì... ecco... per... per quel bacio...
Veronica: Oh, già, scusami, scusami tanto. Mi dispiace incredibilmente di averti messo in imbarazzo, non avrei mai voluto coinvolgerti, ma sono stata presa dall’ ira, e volevo in qualche modo farla pagare a quel bastardo di... ‘Tu-sai-chi’.
Wallace: Per ‘Tu-sai-chi’ intendi Voldemort?
Veronica: Dai, Wallace, non scherzare! (ride)Perdonami: ti ho messo in mezzo ad un gran casino, e non sarà servito a niente. Ora quello indescrivibile se la starà spassando con la sua nuova bambola gonfiabile, ridendo di me.
Wallace: Se vuoi corro a bucargliela!
Ridono.
Wallace: A parte gli scherzi, non preoccuparti, non è un problema. Quindi per te non contava nulla, giusto?
Veronica: Giusto... perchè me lo chiedi?
Wallace: No, niente... volevo essere sicuro... sai, è stata una giornata strana. Dovevamo divertirci ed invece è finita male…
Veronica: Eh, che vuoi farci... Si vede che era destino…
Wallace: Tu non credi al destino…
Veronica scoppia a piangere.
Veronica: Lo so, ma allora di chi è la colpa se il ragazzo che prima mette sottosopra il mondo per stare con te poi se la fa con una sconosciuta?! Così, tanto per fare!
Wallace: Avrà avuto le sue ragioni…
Veronica: Ma quali buoni ragioni! La gelosia? Ha tradito la mia fiducia prima di darmi il tempo di fidarmi di lui!
Wallace: Mi dispiace Veronica… non so che dire…
Veronica: Oddio, scusami… mi dispiace di essermi arrabbiata con te…
Wallace: Non fa niente, avevi bisogno di sfogarti… e sai che se hai bisogno di una spalla su cui piangere io sono sempre disponibile… Ma ora basta con i piagnistei, mi sembra di essere dentro un’ episodio di Beautiful! Questa è la telefonata più piena di scuse che io abbia mai avuto!
Veronica fa una risatina, asciugandosi le lacrime che le scendono per le guance ancora rosse per l’ ira.
Wallace: Prima ti ho fatta arrabbiare, ma poi almeno sono riuscito a farti ridere. Quindi diciamo che ho pareggiato il conto!
I due amici ridono, senza motivo, spensierati, come se per un attimo avessero dimenticato i loro problemi.
Veronica: Grazie, Wallace.
Wallace: E di cosa?
Veronica: Di tutto… Di aver telefonato, di essermi amico, di essere sempre al mio fianco pronto ad appoggiarmi… di esistere!
Wallace: Ehi, ora non esagerare! Altrimenti potrei montarmi la testa! Ciao, Veronica, ci vediamo!
Veronica: Buona notte!
Wallace riaggancia la cornetta, stanco si spinge fino alla sua stanza, dove sprofonda sotto le coperte, senza però riuscire ancora a prendere sonno. Ha troppi pensieri per la testa. Veronica è stata la prima persona ad essere gentile con lui, arrivato nella nuova città. Avevano entrambi bisogno di un amico, e cos’ l’ hanno reciprocamente trovato. E proprio ora che Wallace sente qualcosa di strano e diverso dentro di se, deve far finta di niente. E’ come se nel suo cuore ci fosse qualcosa di nuovo, ma che ha origini nel profondo. Come se, dopo tanto tempo, finalmente un fiore pigro fosse sbocciato, con pessimo tempismo. Non poteva andare a dire a Veronica che forse lui sentiva qualcosa di più nella loro amicizia che una semplice amicizia. E non un sentimento come quello che lega fratello e sorella. Ma non era il momento giusto. Veronica era a pezzi ora che aveva litigato con il suo ragazzo, e chissà poi se si erano lasciati veramente oppure si erano solo presi una pausa, stavano passando solo un periodo difficile. E se rivelando i suoi contorti e confusi sentimenti cambiasse in qualche modo il suo splendido rapporto con Veronica? Lo compromettesse, lo rovinasse? Non lo avrebbe mai potuto accettare, se ne sarebbe pentito per sempre. Non voleva rischiare di buttare tutti quegli splendidi momenti al vento per un’ assurda idea che gli era balenata in testa. Se poi non fosse stato ricambiato? Rimanere amici e far tornare tutto come prima sarebbe complicato ed imbarazzante, se non impossibile. Lui non è il ragazzo che cerca Veronica. E’ in grado di aiutarla a risolvere il mistero della settimana, ma non è il tipo giusto per lei. Come testimoniano le sue precedenti storie, non è un buon fidanzato. Non vuole causare altri problemi a Veronica, almeno lui vuole essere considerato una sicurezza, un punto fermo nella sua vita. E’ sicuramente soltanto una fase, e non può far tanta confusione per niente. Così decide che è meglio aspettare, lasciare passare del tempo, e vedere come evolve la cosa. Se continuerà a provare un bene “speciale” per Veronica, questa se ne accorgerà anche senza una dichiarazione esplicita in stile fulmine a cielo sereno. In fondo, è o non è una brava ed intuitiva detective?
  
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