Era una bella giornata a Boston e tutta la centrale di Polizia era in fermento per il matrimonio della detective Jane Rizzoli che, dopo anni di amicizia e cinque passati a lavorare insieme, si era finalmente decisa a prendere in sposa la coroner Maura Isles.

"Sei bellissima, Maura!" Commentò Frankie, fratello minore di Jane e detective della Omicidi.

"Grazie, Frankie...! Jane come sta?"

"Bene, credo... C'è mamma con lei!"

"Dovresti andare da lei... Si agita sempre e vorrei evitare di rimanere vedova ancor prima di sposarmi perchè le è venuto un infarto...!" Disse la bionda e Frankie rimase di sasso innanzi alla sadicità di Maura, incapace di lasciare fuori il lavoro dalla testa anche il giorno del suo matrimonio.

"Ok ok... Vado a vedere! Andiamo, Bass!"

Il ragazzo se ne andò, portando con sè la tartaruga gigante della coroner che, mai nessuno riusciva a capire come facesse, ma andava a guinzaglio come se fosse un normalissimo cane.

"Non dovresti mandare via quel ragazzo...! Ci sono tanti brutti ceffi qua in giro!" Disse un uomo brizzolato, sulla sessantina e Maura non credette ai suoi occhi perchè innanzi a lei vi era suo padre, colui che l'aveva abbandonata da piccola per occuparsi dei suoi affari per niente legali.

"Papà... Che ci fai qui?"

"Mi sembra ovvio, no? Sono qui per accompagnare mia figlia all'altare...! Anche se trovo piuttosto imbarazzante il fatto che sposi una detective..."

"Beh... Non sono io quella ricercata!"

L'uomo sorrise, avvicinandosi alla figlia "Correrò il rischio della pena capitale, ma voglio accompagnarti all'altare!"

"Ti ringrazio... E' molto bello da parte tua!"

"E poi non renderò vana tutta la fatica che Jane ha fatto per trovarmi, chiedermi la tua mano ed invitarmi al matrimonio!"

"Ti ha invitato lei??" Chiese scioccata la coroner e l'uomo annuì, mentre Maura continuava a non crederci, perchè quando aveva detto a Jane che avrebbe tanto voluto che fosse suo padre ad accompagnarla all'altare, ricordava benissimo che la mora detective la stava amando con molta intensità e mai credette che, invece, avesse sentito tutto.

Intanto, nella stanza di Jane, i suoi genitori Angela e Frank Sr., oltre ai due colleghi Barry Frost e Vince Korsak, la stavano tirando decisamente matta, come se già non ci stesse mettendo del suo Tess, nevrotica parrucchiera di famiglia, che tentava di farle il chignon.

"Non voglio il chignon!! Io voglio la coda!! Fammi i capelli mossi, fammeli blu... Ma fammi la CODA!!" Sibilò la mora, nella sua alta uniforme blu, con tanto di cravatta, cappello e guanti bianchi.

"Ok ok, calma!"

"Maura aveva ragione...! Stai impazzendo!"

"Frankie... Dio, ti ringrazio! Mandali tutti fuori e resta tu con me!"

"Ti faccio la coda?" Chiese il ragazzo e Jane gli passò subito il suo legaccio preferito.

"Bravo, fratellino!"

"Tale sorella e tale fratello! Andiamo da Maura..."

"E' con suo padre, mamma!"

"E' un buon momento per conoscersi, allora...!" Disse la briosa donna, trascinando il marito ed i due poliziotti fuori dalla porta.

"Allora è venuto...! Meno male, Maura ci teneva moltissimo..."

"Ma non stavate facendo sesso?"

"Certo, ma questo non mi rende sorda! Ho vagato per Boston due giorni interi, senza tornare a casa, per trovarlo..."

"Sei fantastica, Jane!" Rispose Frankie, terminando di farle la coda, quindi i due si scambiarono un tenero bacio sulla guancia e poi Frank Sr. venne a chiamare la figlia, in quanto era giunto il momento di andare a percorrere la navata.

E fuori dalla casa della perpetua, Maura si vestiva in quella del prete, Jane venne presa a braccetto dal padre, che l'accompagnò all'altare e la mora si sentì morire con tutti i famigliari ed i colleghi attorno che la fissavano, l'applaudivano e fischiavano felici al suo passaggio sotto gli archi di rose rosse e bianche... Ed il padre la lasciò con un bacio sulla guancia innanzi al prete.

Pochissimi minuti e partì la marcia nuziale e Jane, voltatasi, rimase a bocca spalancata quando arrivò Maura con indosso un abito bianco molto semplice, strano per una fanatica della moda come lei, con una bella scollatura, non esagerata, le spalline sottili ed era di seta, raso e pizzo, con la schiena nuda ed il velo era di pura seta, le scarpette bianche e comuni.

"Chi da in sposa questa ragazza a quest'altra donna?"

"Io, onorevole ministrante... Sono suo padre!" Disse l'uomo, baciando Maura sulla guancia destra e lasciandola a Jane, che le sorrise dolcemente, strizzandole l'occhio e la coroner sorrise a sua volta.

Il prete iniziò con la celebrazione, con un discorso molto bello sulla fedeltà, l'amore, il sostegno in ogni situazione ed il rispetto reciproco... Ed arrivò il momento dello scambio delle promesse e delle fedi, tenute da Frankie, che le consegnò al prete.

"Io, Maura Isles, prendo te, Jane Rizzoli, come mia legittima sposa e prometto di esserti fedele sempre! Inoltre prometto che mi prenderò sempre cura di te, qualsiasi cosa tu abbia e che ti amerò anche quando mi farai arrabbiare... Se succederà, ovvio!"

"Ed io, Jane Rizzoli, prendo te, Maura Isles, come mia legittima sposa e prometto la fedeltà assoluta, in ogni circostanza! E... Avevo preparato tutto un discorso, ma rapita dalla tua bellezza l'ho scordato... Posso solo dire che ti amo, che sei l'unica donna della mia vita e che non esiterò a rubarti la luna per renderti felice!" Rivelò Jane, facendo piangere sua madre e commuovendo Maura.

"Perfetto...! Oggi, davanti a Dio ed a queste persone, io vi sposo! Potete scambiarvi la promessa d'amore eterno con un bacio!" Disse il prete e nessuna delle due se lo fece ripetere, abbracciandosi e baciandosi dolcemente, ma con amore e passione.

Dopo la celebrazione ed il consueto lancio del riso, le due neo mogli e gli invitati si diressero sotto un fila di tre gazebo ove c'era il buffet e, dopo il taglio della torta fatto dalle due innamorate, toccò loro aprire le danze con un valzer... Nota dolente di Jane ma non di Maura, che guidò egregiamente la compagna, regalandole un tenerissimo bacio.

"Grazie per aver trovato mio padre... Grazie per il tuo amore, Jane!"

"Grazie a te, Maura, perchè ogni giorno mi fai provare amore per la vita coi tuoi sorrisi!"

Detto questo le due si baciarono nuovamente e poi, un paio d'ore dopo, andarono a cambiarsi ed un taxi le portò all'aeroporto, ove le attendeva il volo che le avrebbe portate alle Fiji. E di certo, il loro amore sarebbe duranto davvero per tutta la vita.