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Autore: Blzbp91    24/01/2013    4 recensioni
Misty, la capo palestra di Cerulean city, trascorre le proprie giornate ad allenare pokémon e a combattere contro gli sfidanti; ma una sua vecchia conoscenza tornerà a far parte della sua vita ...
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Brock, Lucinda, Misty, Un po' tutti | Coppie: Ash/Misty
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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Nota dell’autrice - Capitolo scritto di getto durante una pausa studio! Ero particolarmente ispirata! In realtà questa è una fanfiction romantica senza troppe pretese: volevo scriverla da molto tempo! ^^ In questi giorni sto leggendo “ Lovely Complex “ … ho letto i primi cinque volumi … e ho riso come una pazza! Lo consiglio a tutti! Otani, quanto sei bellino! *-* Buona lettura! ;)
 
Misty si bloccò per qualche secondo: capitava davvero raramente che la ragazza si trovasse in una situazione tale da non sapere cosa dire, cosa pensare.
 
Quella giornata, per come era iniziata, non sembrò tanto diversa dalle precedenti: Misty si era alzata di buon’ora, aveva fatto colazione, si era lavata, si era vestita, aveva nutrito i propri pokémon e poi era scesa in campo in attesa di nuovi sfidanti. Stranamente, però, quella mattina non si presentò alcun allenatore. Misty ne fu stupita: solitamente la Hanada Gym era piuttosto affollata.
 
Senza perdersi d’animo, l’allenatrice di pokémon d’acqua prese la decisione di cimentarsi in un’ardua impresa, ovvero pulire la sala degli incontri; in effetti la piscina era sinceramente penosa per quanto fosse colma di sporcizia.
 
- Ciao, Misty! -
 
Fu come un fulmine a ciel sereno.
 
I buoni propositi della ragazza, da realizzare entro quella mattinata, svanirono nel giro di un solo istante.
 
Misty non poteva credere ai suoi occhi: era un miraggio? Desiderio represso? Stanchezza accumulata nelle giornate precedenti?
 
Era Ash Ketchum quel ragazzo presente nella sua palestra? Proprio lui, che, fermo all’ingresso, le stava rivolgendo il migliore dei suoi sorrisi?
 
Così pareva.
 
- Insomma, mi rispondi o no? - Il ragazzo interruppe quel fastidioso silenzio, irritato dal mutismo di Misty.
- Oh … Ash … ciao! - Misty si stupì di se stessa: non credeva che in quella circostanza sarebbe stata in grado di formulare una frase di senso compiuto. La capo palestra, a passi cadenzati, si avvicinò al suo amico di vecchia data. 
- Finalmente! Credevo che ti avessero tagliato la lingua! - Ribatté Ash con allegria, nonostante non si decidesse a muoversi di un millimetro.
- No! Ma che dici! E’ che … è che sono stupita di vederti! Qui a Cerulean, poi! - Rispose la ragazza, che nel frattempo aveva raggiunto Ash all’entrata della sala.
- Ti ho fatto una bella sorpresa, vero? - Certo, una grande sorpresa. Se fosse gradita o meno, Misty ancora lo doveva capire.
- Sì … tutto mi sarei aspettata, tranne che vederti! Ormai è da anni che non parliamo faccia a faccia … - Misty acquisì una massiccia dose di tranquillità: per quanto fosse complicato, era ben consapevole di doverlo fare. Non doveva mostrarsi imbarazzata o impacciata. Chi era quello? Ash Ketchum. Quel bastardo di Ash Ketchum che per anni l’aveva completamente ignorata. Quell’ingrato non meritava la sua attenzione; e nemmeno il suo imbarazzo. 
- Sì, hai ragione … beh, credo che lo sai … è difficile mantenere i contatti quando si è in viaggio … nonostante la tecnologia abbia fatto passi da gigante, io sono ancora un po’ arretrato! - Ash rise. Poi riprese a parlare: - Sono così impegnato con gli incontri, che è difficile concentrarmi sul resto. - Concluse.
Misty sospirò: - Vedo che non sei cambiato nemmeno di una virgola! -
- Tu dici? - Domandò Ash, guardandola con aria interrogativa. - Credo che dovresti indossare un bel paio di occhiali, Misty! Hai visto quanto sono cresciuto? -
- Non mi riferivo a quello … - Replicò la ragazza, decisamente esasperata. Comunque, Misty non poté fare a meno di scrutarlo: in effetti sì, Ash era cresciuto e non poco, ma era del tutto certa che il suo cervello avesse continuato a conservare le dimensioni di una nocciolina. Fra l’altro, a dirla tutta, Misty credeva che l’unico elemento che fosse davvero mutato in Ash fosse l’altezza, niente più: per il resto, il suo viso era rimasto identico e spiccicato a quello di quando era un bambino.
- Sei sempre la solita scorbutica! - Ash pareva parecchio divertito. - Sono proprio contento di essere passato qui, a Cerulean! -
- Di’ un po’, sei venuto apposta per me? - Che domanda idiota e Misty se ne rendeva perfettamente conto: molto probabilmente Ash si trovava lì per qualche fatto suo e, vedendo la Hanada Gym all’orizzonte (perché era impossibile non scorgerla, date le sue dimensioni), si era sicuramente ricordato che lì, in quell’enorme edificio con un Dewgong sul tetto, viveva una sua amica, la vecchia e cara Misty, che per anni e anni l’aveva accompagnato nelle sue svariate avventure.
- Certo! - Che risposta inaspettata! - In realtà sono qui per chiederti una cosa … o meglio, tante cose … è da così tanto che non ci vediamo che non saprei proprio da dove cominciare! - Ash era stranamente felice. Esageratamente felice. Che durante quegli anni avesse vinto la lotteria? Di certo non aveva vinto alcuna lega: nonostante il profondo risentimento che nutrisse nei confronti di quel moccioso, Misty continuava a seguirlo in tv in tutte le competizioni a cui prendeva parte.
- Vai con calma … come puoi vedere, oggi non ho tanti impegni … -
- Io sì, invece! - Disse Ash, guardando l’orologio della palestra. - Infatti vado un po’ di fretta. - Tanto per cambiare!
- Uhm … sei di fretta, eh? Beh, allora dimmi, cosa c’è che devo sapere? - Domandò Misty, mentre teneva le braccia conserte.
- Vedi, ho da poco concluso il mio ultimo viaggio a Unima, ma tra qualche giorno partirò di nuovo e questa volta la regione sarà ancora più lontana! Dato che starò fuori per molto più tempo, ho organizzato un week end a casa mia con Brock e gli altri … mi chiedevo se volessi venire pure tu! Fra l’altro saremo soli, perché mia mamma è in viaggio con il suo nuovo compagno … - Che Misty, fra l’altro, conosceva bene, perché per quanto non avesse più contatti con Ash, continuava comunque a sentirsi frequentemente con Delia.
- Ah … è davvero un’idea carina. - Misty tornò a sorridere: le faceva piacere che Ash l’avesse invitata. In fin dei conti, quindi, non si era dimenticato di lei. Almeno non del tutto. - Credo proprio che ci sarò. Così vedrò anche Brock, Max e Vera. Che bello! -
- Sì! Purtroppo i miei amici di Unima, Iris e Spighetto, non ci saranno, dato che hanno degli impegni … ma … non importa! Ciò che conta è che … finalmente potrò presentarti la mia ragazza, Misty! - 
 
Cosa aveva appena detto Ash?
 
Ragazza? Ash Ketchum sapeva cos’era una ragazza?
 
Intendeva forse dire “ amica del cuore “ o qualcosa del genere?
 
- Ehm … che hai appena detto, Ash? - Domandò Misty, continuando a meravigliarsi della sua flemma: in quel momento avrebbe voluto ucciderlo! O, in alternativa, uccidersi.
- Hai sentito bene! Mi sono fidanzato con una mia vecchia compagna di viaggio, Lucinda! Ma non credo che tu la conosca … hai avuto il piacere di incontrare Max e Vera, ma Lucinda … uhm … no, non credo che vi siate mai presentate. -
 
In realtà, Misty conosceva fin troppo bene chi fosse Lucinda: quella ragazzina odiosa che, durante gli incontri ufficiali di Ash, non faceva altro che sculettare e mettersi in bella mostra, con la giustificazione di fare il tifo per il moretto. Quando Misty si trovò a seguire le sfide della Lega di Sinnoh, il suo sguardo si posò immediatamente su quella assai fastidiosa tipetta. E, inspiegabilmente (beh, non tanto inspiegabilmente) fu dominata da un’orribile sensazione di gelosia! Non avrebbe mai pensato che quella che era poco più di una bambina potesse essere addirittura la fidanzata di Ash! Già, in generale, “ la fidanzata di Ash “ veniva considerata una vera e propria utopia …
 
- Ah … no, in effetti, no … non conosco questa ragazza … - 
- E’ troppo carina! - Esclamò Ash con aria sognante. - Sono sicuro che piacerà tanto anche a te, Misty! Sai, io sono sempre stato un po’ distratto, ma Lucinda è stata la prima che mi ha fatto capire l’importanza di avere una persona accanto … è riuscita a distogliermi dai pokémon! Una bella impresa, eh? Me ne rendo conto anche io! -
Misty sentì una dolorosissima fitta al cuore: com’è che aveva detto Ash? Lucinda gli aveva insegnato l’importanza di avere una persona accanto? Allora tutto quello che la capo palestra di Cerulean city aveva cercato di trasmettere ad Ash mentre viaggiavano insieme non aveva mai contato nulla? - Sono felice per te. - Fu tutto quello che gli riuscì a dire.
- Grazie, Misty! Sai, io ti voglio davvero un gran bene. Sei e sarai sempre la mia migliore amica. Ho bisogno anche del tuo giudizio! Sono proprio curioso di sapere cosa mi dirai dopo aver visto Lucinda! - L’entusiasmo di Ash era fin troppo evidente: che finalmente, anche lui, avesse conosciuto l’amore? Misty provò la sensazione di essere arrivata troppo in ritardo. Come sempre, quando si trattava di Ash Ketchum. - Senti, Misty, adesso devo proprio andare! Ho già perso troppo tempo, sono terribilmente in ritardo! -
- Dov’è che devi andare? - Chiese lei, temendo la risposta che sospettava.
Ash sorrise: - Ho promesso a Lucinda di portarla a visitare Viridian city … in fondo è stata la nostra prima tappa, no? In un certo senso, vorrei che Lucinda rivivesse le avventure che io ho trascorso nei primi anni del mio viaggio! In questo modo la sentirò ancora più vicina a me! - Questo era davvero troppo. No, Misty non voleva una cosa del genere. Era così gelosa del tempo che aveva trascorso con Ash; non voleva condividerlo con nessuno e credeva che anche per Ash fosse lo stesso. Invece, adesso, lo stesso Ash voleva contaminare quei ricordi introducendo una persona che non c’entrava niente con la loro amicizia.
- Capisco. - Rispose Misty con voce molto grave. Era sul punto di scoppiare a piangere, ma doveva resistere.
- Allora ci sei per il week end? - No! Era questa la risposta che Misty voleva dargli. Ma ormai già gli aveva offerto la sua disponibilità. E soprattutto, non sopportava l’idea di lasciare Ash e Lucinda soli, durante quel week end.
- Sì … ci sono, Ash. - Concluse Misty, riuscendo ad abbozzare addirittura un sorriso.
- Questa sì che è una grande notizia! Allora ti aspetto sabato mattina, a Pallet! Ora devo proprio scappare, Misty … sono stato davvero contento di averti rivista! - Il ragazzo si diresse verso l’uscita, ma poi sì fermò: - Ah, Misty? -
- Dimmi, Ash. - Rispose lei: come mai la fretta non l’aveva ancora portato via? 
- Complimenti! - Ash le sorrise. - Sei diventata davvero una bellissima ragazza! -
 
La ragazza arrossì: probabilmente quella era la prima volta, dopo undici anni, che Ash Ketchum le faceva un complimento del genere.
 
Ash se ne andò prima che Misty rispondesse.
 
Era stato lancinante. Tutto.
 
Anche quel complimento: fu davvero scoraggiante la disinvoltura attraverso la quale Ash glielo rivolse.
 
Evidentemente non gliene importava più di tanto.
 
Come accadeva sempre. Da sempre.
Continua ...
  
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