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Autore: John Guzman    25/01/2013    3 recensioni
[Don Matteo]
[Don Matteo] "Ma i suoi pensieri furono interrotti dall'ingresso in caserma di una donna, una bellissima donna: alta, bionda, dallo sguardo penetrante e dal corpo mozzafiato chiuso in un aderente tailleur. Doveva avere più o meno la sua stessa età, e doveva aver fatto la modella, pensò il capitano, prima di scacciare tutti i pensieri che si erano affollati nella sua testa nel momento in cui aveva pensato alla sua Patrizia."
Salve a tutti questa è la prima storia che scrivo su questo sito. I personaggi e le ambientazioni sono presi dalla serie tv Don Matteo tuttavia la trama e anche le storie dei vari personaggi non sono le stesse di quelli della serie. Spero che apprezziate la mia storia, buona lettura!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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“Allora mi chiamerai?”
“Ma certo che ti chiamerò amore! Appena arriverò a Barcellona!”
“Si va bene, ma stai attenta! Qualunque cosa non esitare a chiamarmi e…”
“Giuliooo! Mi sembri mio padre! Starò bene, tu piuttosto vedi di non farti sedurre in mia assenza”
“Tranquilla amore non succederà! E quando tornerai tutti i preparativi per il matrimonio saranno completati!” Disse il capitano Giulio Tommasi prima di baciare (Non troppo appassionatamente vista la presenza della famiglia Checchini al completo) la sua amata Patrizia.
…                                                  
Tra i numerosi inviti a cena del futuro suocero, i primi giorni dopo la partenza di Patrizia passarono, per il capitano Tommasi, in tranquillità. La situazione procedeva come doveva procedere, pensava il capitano ogni mattina: si alzava, faceva colazione con il maresciallo, qualche ora di lavoro in caserma e poi a cena dai Cecchini! Cannoli… Cassate… Pasta ai frutti di mare… Caterina non gli faceva mancare nulla! E naturalmente non mancava mai la chiacchierata serale con Patrizia. Era felice, felice di vivere in un bel paese, felice di avere un buon lavoro e molti amici, felice di avere una fidanzata e felice di andare d’accordo con la sua famiglia. Certo i primi tempi erano stati duri per loro, specialmente per la differenza di età tra di loro, causa di molti attriti specialmente con il maresciallo.
Ma ora andava tutto alla grande! Pensava il capitano mentre leggeva dei documenti nel suo ufficio.
 “Capitano” Iniziò il maresciallo Cecchini entrando in ufficio “Stamattina è stato rinvenuto un cadavere in un terreno vicino alla provinciale, appena fuori città, pare sia quello dell’avvocato Costa”
“L’avvocato di Perugia?” Disse il capitano.
“Si esatto” Rispose il maresciallo “Pare fosse qui per affari”.
Ecco, pensò il capitano tornando in caserma dopo aver iniziato le indagini, questa pace non poteva durare! Il Costa poi, proprio lui, poverino. Secondo i suoi colleghi era uno dei più abili e rispettati avvocati della regione, mai sopra le righe. Ed era anche un grande amico del prete, probabilmente ce l’avrebbe avuto tra i piedi anche durante questa indagine.
Certo, indubbiamente ha del talento nel risolvere i casi, pensava il capitano, ma il clero deve aiutare a risolvere i turbamenti dell’anima, non omicidi.
“Chiedo scusa capitano” Disse Cecchini interrompendo i pensieri del capitano “è appena arrivato un comunicato da Perugia, tra una settimana arriverà il nuovo sostituto procuratore, si chiama Andrea Conti”
“Grazie maresciallo” Rispose il capitano “Vedrò di accogliere io stesso il nuovo procuratore” Un'altra testa con cui doversi confrontare! Bene, pensò il capitano. Non si era trovato bene con l’ultimo procuratore e sperava che con questo le cose iniziassero con il piede giusto.
“Brutta storia” Disse il maresciallo risvegliando nuovamente il capitano dai suoi pensieri “Proprio una brutta storia! Non riusciamo a capire perché un uomo così rispettato come l’avvocato sia stato ucciso! Oltretutto non è stato neanche rapinato!”
“Forse” Rispose il capitano “Si è trattato di un agguato”
“Agguato?” Disse il maresciallo “L’avvocato lavorava soprattutto per la curia, per il vescovo, non aveva alcun nemico”
“Già ma forse c’è qualcos’altro sotto, dobbiamo indagare” Rispose il capitano

Che casino! Era passata una settimana e con il caso Costa erano ancora in alto mare: nessun sospettato, nessun movente.
Il nuovo procuratore sarebbe arrivato da un momento all’altro, aveva fatto sapere che si sarebbe presentato in caserma quella mattina. Si era informato su di lui, lo chiamano il mastino, sembra essere uno tosto, che sa fare il proprio lavoro, ma che vuole che le cose vadano come lui ordina. Tipico, pensò il capitano.
Ma i suoi pensieri furono interrotti dall’ingresso in caserma di una donna, una bellissima donna: alta, bionda, dallo sguardo penetrante e dal corpo mozzafiato chiuso in un aderente tailleur. Doveva avere più o meno la sua stessa età, e doveva aver fatto la modella, pensò il capitano, prima di scacciare tutti i pensieri che si erano affollati nella sua testa nel momento in cui aveva pensato alla sua Patrizia.
“Buongiorno” Disse la bionda al capitano “Sono Andrea Conti il nuovo sostituto procuratore, so che siete alle prese con un difficile caso di omicidio, proporrei di metterci al lavoro il più presto possibile”
Bella, diretta e glaciale, pensò il capitano prima di risponderle con uno dei suoi tipici sorrisi:
“Benvenuta dottoressa Conti, sono il capitano Giulio Tommasi, prima di tutto ci tengo a darle il benvenuto e a darle la mia completa disponibilità per qualunque cosa lei abbia bisogno. In secondo luogo, si, siamo alle prese con un caso complicato e…” E iniziarono a parlare del caso, inizialmente la Conti sembrava fredda e distaccata ma poi rotto il ghiaccio divenne molto più affabile e in breve tempo lei e il capitano raggiunsero un intesa che permise loro di risolvere (Spesso anche senza l’aiuto di Don Matteo) non solo quel caso ma anche molti altri e in breve tempo a Gubbio non si iniziò a parlare che della coppia Tommasi-Conti. Ovviamente questo infastidiva non poco il maresciallo Cecchini e anche Patrizia alla quale tramite le chiacchierate con la sorellina erano giunte notizie di questa bionda che stava sempre attaccata al suo Giulio.
Il capitano Tommasi però era un uomo fedele e nei tre mesi che erano passati da quando la Conti era arrivata a Gubbio non si erano mai frequentati al di fuori del posto di lavoro (Anche perché il maresciallo, casualmente, era sempre presente quando c’era la Conti in giro).
Tuttavia una sera…
 
 
 

  
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