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Autore: telesette    26/01/2013    1 recensioni
[Gigi la Trottola]
Non c'era più speranza.
Con Gigi in quelle condizioni, non c'era più alcun modo di ribaltare la situazione in così poco tempo.
Piccolo John guardò Thomas che, in quanto capitano della squadra, doveva pur avere in mente qualcosa per risollevare le sorti della partita.
Thomas chinò il capo serissimo, riflettendo in silenzio su come "svegliare" Gigi in un momento così critico, e comprese che non sussisteva altra possibilità se non quella di ricorrere all'estrema soluzione...
Genere: Comico, Generale, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Dash Kappei ( ダッシュ勝平 Dash Kappei - Dasshu Kappei ) è uno spokon manga di Noboru Rokuda del 1980 dal quale l'anno successivo è stato tratto anche un anime, noto in Italia come Gigi la trottola.
Gigi Sullivan è un ragazzo dotato di grandi capacità atletiche che, per far colpo sulla bella Anna, si impegna anima e corpo per diventare il campione di punta della squadra di pallacanestro del liceo Seirin. Malgrado sia un ragazzo simpatico, dolce e generoso, ha due grandi difetti: il fatto di essere addirittura sotto il metro di altezza come statura, ed una morbosa ossessione verso le mutandine bianche delle ragazze. Tra i personaggi della serie spiccano: il burbero Thomas, l'isterica signorina Gloria, e il cane di Anna, Salomone, spesso in lotta con Gigi per il cuore della sua bella padroncina. La storia è un continuo susseguirsi di situazioni comico/demenziali, spesso con ovvio riferimento ad opere più celebri dell'animazione dell'epoca ( quali ad esempio i robottoni giapponesi, l'Uomo Tigre, e molto altro ancora ), ma è rimasta nel cuore di molte generazioni come un CULT intramontabile per la vivacità senza pretese dell'opera stessa.

Clicca qui per guardare la sigla:
http://www.youtube.com/watch?v=_ciGRBYgvns

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Soluzione per Vincere

La partita stava andando veramente male.
Gigi era talmente depresso quel giorno che, incurante delle grida di Thomas e della signorina Gloria, non faceva altro che ciondolare da una parte all'altra del campo come un povero cagnolino bastonato.
La sua dolce Anna non era potuta venire ad assistere alla partita, essendo andata in campagna coi genitori per far visita ad alcuni suoi parenti; e Gigi non poteva fare a meno di immaginare quell'odioso di Salomone che, stando comodamente sdraiato sull'erba e con la testa sulle ginocchia di Anna, sollevava orgoglioso la zampa facendogli le boccacce...

- Che rabbia - pensò Gigi tristemente, coi grossi goccioloni che gli penzolavano dagli occhi.

Uno degli avversari gli corse incontro, calpestandolo senza problemi, e Gigi rimase steso sul campo coi segni delle scarpe dell'altro sulla divisa.
Fu in quel momento che, dando un'occhiata al risultato del tabellone, Adamo e compagni si convinsero ormai che era finita.
Dovevano rimontare uno svantaggio di almeno trentadue punti in soli dieci minuti di gioco.
Non c'era più speranza.
Con Gigi in quelle condizioni, non c'era più alcun modo di ribaltare la situazione in così poco tempo.
Piccolo John guardò Thomas che, in quanto capitano della squadra, doveva pur avere in mente qualcosa per risollevare le sorti della partita.
Thomas chinò il capo serissimo, riflettendo in silenzio su come "svegliare" Gigi in un momento così critico, e comprese che non sussisteva altra possibilità se non quella di ricorrere all'estrema soluzione.

- Per quanto mi pianga il cuore - esclamò solenne. - Dobbiamo mettere in atto il piano di emergenza MB...
- Ma... Thomas, sei sicuro che...
- Non abbiamo scelta - fece Thomas, sollevando lo sguardo verso Piccolo John. - Tu lo capisci, vero? Lo sai che un vero uomo deve essere disposto a tutto, per vincere!
- Thomas, ti rendi conto che...
- Lo so benissimo - tagliò corto il capitano, serrando il pugno con decisione. - Succeda quel che succeda, io e te faremo ciò che dobbiamo fare, nell'interesse dei compagni e per la vittoria della nostra squadra... Il Seirin non perderà, anche se dovesse costarmi la vita!

Piccolo John sbarrò gli occhi, colmo di ammirazione, annuendo col suo capitano e dichiarandosi al suo fianco.
Thomas gli sorrise riconoscente, scambiando con lui un muto cenno d'intesa, ed entrambi corsero a procurarsi in fretta il necessario.
Meno di trenta secondi dopo, mentre Gigi era ancora steso e immobile faccia in giù al centro del campo, Thomas e Piccolo John invocarono il suo nome a squarciagola.

- GIGI - urlarono. - GIGI, GUARDA E RISORGI DALLE TUE CENERI, SPIEGANDO LE TUE ALI COME L'ARABA FENICE !!!

Come Gigi sollevò distrattamente lo sguardo in direzione di Thomas, rimase di stucco nel vedere ciò che lui e Piccolo John stavano sventolando a bordo campo. Costoro erano andati a "saccheggiare" lo spogliatoio delle ragazze del club di pallavolo, prelevando quante più mutandine bianche possibili, e ne avevano ricavato lunghi festoni candidi da sbandierare come dei forsennati.
Davanti a quel meraviglioso spettacolo di: slip, tanga, coordinati in pizzo, e quant'altro... Il piccolo Gigi fu come attraversato da una pioggia di scariche elettriche. L'energia derivante dalla purezza immacolata della biancheria davanti ai suoi occhi, come la fiamma inestinguibile di un vulcano in attività, proruppe da tutto il suo corpo esausto infondendogli nuova forza e vigore.
Subito scattò in piedi, sotto lo sguardo stupito degli avversari, e si lanciò verso di loro come una saetta impazzita.
Nessuno dei presenti in campo, arbitro compreso, ebbe modo di capire cosa stesse realmente accadendo.
Tutto quello che i loro occhi potevano vedere era una scia indistinguibile che, sbattendo la palla a terra e attraversando il campo ad una velocità impressionante, non faceva altro che infilare il cesto a ripetizione.
Il Seirin prese a macinare punti su punti, un canestro dopo l'altro, quasi senza che gli avversari riuscissero a vedere il pallone schizzare in mezzo alle loro gambe. Mancavano pochi secondi allo scadere del tempo e, con una carambola aerea spettacolare, Gigi si sollevò in aria ed insaccò il canestro decisivo.

- Se... Sessanta a cinquantotto, Seirin vince e si qualifica - mormorò l'arbitro con un filo di voce, col fischietto che quasi rischiò di scivolargli dalle labbra tremanti per lo stupore.
- VITTORIA - esclamò Gigi trionfante.

Foto

FINE 

   
 
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