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Autore: NakamuraNya    27/01/2013    1 recensioni
Nel deserto vicino a Broxton è di nuovo periodo natalizio e Loki è intento a fare una passeggiata in compagna di Ikol e Thori. Tra battibecchi, fiamme e risate tutto sembrerebbe non essere cambiato dall'anno prima ma in realtà non è così.
Eccomi con un'altra FF su KidLoki che spero piaccia!!! ^^
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bocciolo di ghiaccio


Nelle terre vicino a Broxton è di nuovo periodo natalizio e Loki vaga tra le rocce insieme a Thori, l'odiabile cagnolino infernale che ricevette come dono l'anno che fu, e Ikol, una gazza che è lo spirito dell'ultimo grido di morte della vecchia divinità delle menzogne.
Il ragazzo arranca tra gli spuntoni sbuffando e producendo così piccole nuvolette di vapore.
«Cavolo, hai più di un anno e non hai imparato neanche il comando ubbidisci o seduto» L'aria è fredda e il vento porta con sé i primi fiocchi di una nuova nevicata, altra neve che si sarebbe depositata su quella già presente su quelle rocce.
La bestia degli inferi fece uscire una piccola vampata di fuoco dalle sue fauci come segno di contraddizione.
«Se è per questo non ti considero neanche il mio padrone ragazzino coglione.»
«Già, neanche il tuo linguaggio è migliorato, Thori.» Si lamentò il giovane scuotendo la testa amareggiato.
«Odio il nome che mi è stato dato, andava così bene fauci del dolore, canini sbudellanti o...»
«Cane pidocchioso secondo il mio parere era perfetto.» Disse la gazza svolazzando vicino ai due, fu per un soffio che riuscì a scostarsi prima che una fiammata la investisse.
«Guarda che ti arrostisco pennuto!» Gli intimò il cane ringhiando in direzione di Ikol.
«Vi prego, non vorrete mica ricominciare a litigare?» Pregò con voce melodrammatica Loki mentre era intento ad arrampicarsi su per una ripida salita.
«Sarebbe stato meglio morire in quel buco, piuttosto che stare agli ordini di un ragazzino cretino e una gallina spennacchiata.»
«Sul fatto di toglierti la vita appena nato ero d'accordo anch'io e comunque sono una gazza.»
La giovane divinità si voltò e guardò con furbizia i due litiganti, Ikol sapeva che ogni volta che assumeva quell'aria stava per dire qualcosa di assolutamente sciocco e inappropriato.
«Se non la smettete chiamo Cesar Miller!» Affermò Loki puntando con fare minaccioso un dito e sorridendo malignamente.
« E chi sarebbe?» Domandarono i due guardando curiosamente il ragazzino.
«Come? Non avete mai visto gli episodi in streaming di Dog Whisperer?» Domandò accigliato nel sapere che i suoi "animaletti" erano così disinformati.
La gazza e il cane scossero il capo.
«Vi basti sapere che è un umano che riesce ad educare anche i cani più indisciplinati come te, Thori.» Affermò annuendo con fare convinto Loki.
Ikol, se fosse stato possibile, avrebbe fatto un face palm ma essendo un pennuto non sarebbe venuto ottimamente. Il fatto che quel marmocchio fosse così spensierato gli metteva i nervi, portava il suo nome eppure si comportava peggio di un buffone.
«Lo brucerò e piscerò sui suoi resti. Nessun mortale potrà mai mettere al guinzaglio un fiero lupo infernale.»
«Veramente tu saresti un incrocio. O come direbbero alcuni umani sei un bastardino.» Scherzò il ragazzo.
«Bastardo sarai tu!» Ululò l'animale rincorrendo Loki che saltava con agilità da una roccia all'altra, evitando così gli attacchi di fuoco del cane infernale.
«Mi sento offeso profondamente dal sapere che il mio nome ora è rappresentato da un moccioso impertinente e stupido come te.» Disse Ikol dando finalmente voce ai suoi pensieri.
Una risata spontanea abbandonò le labbra del ragazzo propagandosi nell'area circostante.
«Dai, Ikol, non ti stai divertendo?»
«Ovviamente, ho trovato sempre divertente essere inseguito da un fetido sacco di pulci lanciafiamme.» Disse sarcasticamente la gazza.
«Taci stronzo volante.» Ringhiò la bestia inferocita producendo un'altra fiammata.
Loki prese un bastone e ne mise un'estremità nelle fiamme così da creare una torcia.
«Siamo arrivati.» Affermò bloccandosi all'entrata di una grotta.
Il giovane incominciò ad addentrarsi facendo segno a Thori di aspettarlo all'esterno.
L'animale continuò a protestare ma rimase comunque fuori.
Con un sorriso pieno di aspettative scese i gradini scavati tempo addietro nella roccia. Il fiato è corto nella sua gola, ma lui dà la colpa alla fatica impiegata ad arrivare fin lì.
Si fermò a metà percorso sollevando la torcia e illuminando il freddo buco alla ricerca del Suo volto.
E poi la scorse seduta in un angolo ad alimentare un piccolo focolare.
Bisbiglia tra le labbra il suo nome, anche se in realtà lei deve aver percepito la sua presenza già da molto.
La vede sollevare il volto e sorridergli in quel modo delicato ma allo stesso modo arrogante, di chi sa di essere superiore.
Loki però non lo nota o fa finta di non notarlo e allarga il suo sorriso in modo che coinvolga anche i suoi occhi smeraldini.
Perché da quando l'ha vista ha notato che si somigliano non solo per lo stesso colore di iridi e capelli ma anche per una parte del loro carattere.
Forse si illude perché lei è l'unica sua coetanea che, volente o nolente, gli parla, o forse perché lei sa parte dei suoi peccati, però Loki è convinto che loro siano legati.
Lei è la sua migliore amica.
Gli piace il suono che ha quella parola nella sua mente e gli piace anche il modo in cui lei si offende ogni volta che l'apostrofa come sua G.A.P.S.
Scende ancora più giù nella profondità della grotta fino ad arrivare al fondo dove c'è Leah che lo osserva, ma non si alza a salutarlo.
«Che stai cercando Loki?»
Un battito manca nel suo petto a sentire la parole di Ikol, avrebbe preferito che anche lui fosse rimasto all'esterno.
Voleva un attimo solo con lei, senza le inutili interferenze della gazza o del mondo esterno.
Sospira rassegnato e tira fuori dalla tasca un bocciolo di rosa fatto di ghiaccio.
Lo osserva con attenzione, tenendolo in mano, ci ha messo molto a farlo e a incantarlo in modo che non possa sciogliersi neanche se sottoposto al calore degli inferi.
L'ha fatto per Leah, perché sarebbe stato un po' ripetitivo dargli un'altro pugno natalizio.
Solleva lo sguardo volendosi specchiare in quei occhi così simili ai suoi ma davanti a se c'è solo una parete di roccia.
Già, si era scordato che Leah non vive più nel freddo buco né in altro luogo.
Eppure Loki le ha fatto quella rosa che ora desidera gettare dalla rabbia, vorrebbe romperla ma è incantata e non può farlo.
Non vuole farlo.
Perché se volesse potrebbe spezzare l'incantesimo e schiacciare quel dono sotto il suo stivale.
Gli occhi gli pizzicano e la vista si annebbia dietro un muro di lacrime.
Piange sulla rosa ancora stretta nella sua mano.
Piange guardando davanti a se e non vedendo la ragazza che considerava la sua migliore amica.
Piange mentre posa la rosa su uno spuntone abbastanza alto, perché vuole illudersi che Leah non è lì perché sta cercando altra legna, ma il focolare è spento da troppo tempo.
Il giovane lo sa che si sta illudendo, nel buio di quel buco profondo quanto la ferita nel suo cuore e vuoto come la sua anima divisa sin dalla sua rinascita, tra il Loki antico e imperturbabile e il Loki attuale ancora troppo fragile per sopportare da solo gli eventi esterni.
Ikol si avvicina a lui, non prova vera pietà nei confronti di quel moccioso perché è solo una gazza.
Gli sembra strano che poco prima dalle labbra di quel ragazzo sia uscita una risata genuina e ora non escano che lamentosi singhiozzi.
"Così disgustosamente debole" pensa Ikol dimenticandosi che anche lui un tempo aveva pianto perché non accettato dagli asgardiani.
Fuori dalla grotta il vento ulula mentre la neve scende decisa sul suolo.
Fa così freddo, ma Loki decide di rannicchiarsi in prossimità del pilastro e sfogare ancora il suo dolore.
«Loki piange?» Gli domanda la gazza volteggiando sulla sua testa.
«Solo per poco.» Si giustifica.
«Sta divenendo un'abitudine.» Si lamenta l'animale.
Infine il suo giovane cuore si è spezzato, pensa Ikol, neanche le parole del suo eroe Thor potranno aggiustare questa ferita.
Gioisce nel sapere che presto il suo nome risorgerà, poco importa se dei sentimenti del marmocchio non rimarranno che cocci.
Loki infine si alza e asciuga le lacrime prima di abbandonare la grotta.
Mentre si dirige verso l'uscita cerca di sigillare il suo dolore dietro un sorriso, perché lui è la divinità delle menzogne, ma fa molto male mentire al proprio cuore.
Il bocciolo di rosa rimane solitario testimone immutabile, esso non potrà né appassire né fiorire come un fiore ma neppure sciogliersi come ghiaccio; non potrà cambiare proprio come i ricordi che Loki ha di Leah.

Porca miseria quanto mi ha reso triste scrivere questa one-shot, forse perché nel profondo del mio cuore vorrei che Kid-Loki fosse sempre felice e spensierato ma so che questo non avverrà mai perché il Fato non è mai stato molto indulgente nei suoi confronti. Forse è perché adoro Leah e il suo modo di porsi con Loki? Ammetto che all'inizio volevo veramente scrivere una one-shot spensierata ma poi una cosa tira l'altra ed è venuto fuori ciò.

Prometto che io leggo il fumetto con le uscite italiane quindi non so niente delle uscite americane, quindi il fatto che Leah è morta è una mia fantasia (che se poi succede davvero, io mi deprimerò!!! T.T)

Precisato ciò, spero di ricevere qualche recensione, e intanto vi ringrazio per aver letto!!! ^^
   
 
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