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Autore: LaMusaIspiratrice162    27/01/2013    0 recensioni
Mi riscaldava l’animo pensare che in un’altra vita io ed il mio angelo saremmo potuti essere fidanzati! Ci saremmo incontrati in un parco ad autunno, oppure a scuola, o durante una vacanza a Londra, o sul posto di lavoro. Ci saremmo guardati negli occhi ed innamorati! Certo sarei dovuta essere tedesca per fare in modo che questo fosse realtà!
Una breve song fic dedicata a questa giornata così importante, la Giornata della Memoria. Nel testo una ragazza ebrea si innamora di un soldato tedesco. Lo spazio più ampio, però l'ho dedicato alle riflessioni.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I’ve been traveling on a lonely street
Got lost in the shadows
Fell hard in the battle
The choirs and the suffering
I walked through the darkness
Left broken and heartless

Due Occhi Azzurro Mare. Come possono due semplici occhi essere allo stesso tempo il mostro che sconvolge i miei peggiori incubi e la luce che delizia i miei più bei sogni?

Dal momento in cui li avevo scorti, mi avevano ossessionato, folgorata.

Intorno a me c’era la morte, quel giorno, (come del resto tutti i giorni della mia “nuova” vita) in cui li vidi per la prima volta. Il sole era offuscato dalle nuvole e una pesante coltre di fumo mi circondava. Ovunque si sentivano grida disperate, pianti convulsi e ordini dettati con freddezza.

Era tutto così surreale! Mi sembrava di vivere un incubo dal quale però non riuscivo a svegliarmi!

La mia testa girava e non riusciva a soffermarsi su nessun immagine in particolare. Poi vidi lui ed i miei occhi si fermarono. Era un ragazzo alto e slanciato, aveva all’incirca vent’anni. I capelli biondi, gli occhi azzurri, la sua serietà quasi ultraterrena me lo fecero apparire come un angelo.

Coprii le labbra con le mani e sussurrai a voce bassa: -Lo sapevo! Sapevo che non meritavo di restare qui!- La mia mente volava e già immaginava l’istante in cui, dandomi la mano, mi avrebbe portata via, magari a casa mia! Sarei potuta tornare dai miei amici, alle mie abitudini, a vivere!

Allungai istintivamente le braccia verso di lui e mi fermai. Lui incredibilmente si avvicinò a me.

I’m calling out, can you hear my voice?
I’m gonna follow you through all the noise
You know there’s nothing that I wouldn’t do
So shine your light as I reach for you

Passo dopo passo noi due eravamo sempre più vicini. Lui mi afferrò tra le sue forti braccia ed io appoggiai la mia testa sul suo petto.

Improvvisamente il sogno finì e mi risvegliai nella realtà, nella dura e sporca realtà!

Il mio angelo mi spinse a terra e cominciò a ricoprirmi di insulti, tutti recitati in lingua tedesca.

Ero sconvolta! Cosa era accaduto al mio angelo?

Solo allora notai la sua divisa scura : uno dei soldati del campo, avrei dovuto immaginarlo!

Mi ero rialzata abbattuta e mi ero lasciata guidare nel luogo in cui erano destinate quelle come me!

Una grande capanna di legno, piena di letti dove poter riposare le nostre ossa stanche. Stanche per l’eccessivo lavoro e per la tristezza che ci appesantiva l’animo. Una ventina di donne, circondate dai loro figli, vivevano lì in condizioni igieniche pessime. E pensare che molte di loro potevano benissimo essere laureate, ricche…ma questo non importava! Erano ebree e questo le rendeva automaticamente delle schiave!

Standing here with my head held high
Oh can’t you see that it’s worth the fight?

Quel ricordo accompagnava tutte le mie giornate, ogni mio istante. Mi riscaldava l’animo pensare che in un’altra vita io ed il mio angelo saremmo potuti essere fidanzati! Ci saremmo incontrati in un parco ad autunno, oppure a scuola, o durante una vacanza a Londra, o sul posto di lavoro. Ci saremmo guardati negli occhi ed innamorati! Certo sarei dovuta essere tedesca per fare in modo che questo fosse realtà! Ma la colpa era mia, ero stata io a nascere ebrea…mi ero macchiata di questo peccato imperdonabile ed ora stavo affrontando la mia punizione!

Mentre sentivo le altre donne maledire i tedeschi, io non potevo condividere le loro bestemmie!

Io li consideravo tutti delle pedine guidate dalla mano di un pazzo, eravamo tutti coinvolti in un gioco a cui eravamo costretti a partecipare! Mi chiedevo chi avrebbe vinto…

Io non avevo certo intenzione di arrendermi!

No I won’t surrender
I’ll wait here forever

Avrei resistito fino alla fine, fin quando il ricordo del mi angelo sarebbe stato vivo in me!

Perché mi avevano rubato tutto: la mia casa, i miei amici, la mia famiglia e soprattutto la mia dignità, ma non potevano rubarmi il cuore.

Nonostante le loro torture ed insulti io continuavo a vivere, pensare e sognare!

Mi avevano chiamato in tanti modi: ebrea, puttana, sgualdrina, ma avevano dimenticato di definirmi una persona! Anche noi ebrei eravamo delle persone. Io ero una persona!

Ed il mio cuore batteva per amore.

Un amore capace di farmi rialzare da terra, di spingermi a vivere, di farmi sperare in un futuro migliore.

 My heart beats for love
It’s the sound that I hear, tells me not to give up
It breathes in my chest and
It runs through my blood
My heart beats for love

 

Dedicato a tutti gli ebrei morti nei campi, ai sopravvissuti, ai tedeschi che li hanno aiutati. Dedicato a chi è riuscito a vedere il sole nella notte più buia, a chi ha visto il bene negli occhi scuri dei generali tedeschi, a chi ha saputo dimenticare.

For Don’t Forget

  
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