IL MOMENTO ADATTO
“Lisbon, voglio dirti una cosa. È…importante, per me. Io… io ti amo. Ti amo come non ho mai amato nessuno, e voglio che tu sia mia. Voglio… volevo solo che tu lo sapessi.”
Jane, dopo aver passato una mano tra i capelli per l’ennesima volta, e si diresse verso l’ufficio del proprio capo, con tutta l’intenzione di dirle la frase appena pensata, sulla quale ragionava ormai da qualche giorno.
La porta era chiusa, la aprì senza bussare. Abitudine.
-Lisbon, voglio…-
“Bravo, ottimo inizio. Continua così…”
-Voglio dirti una cosa…-
Vide la donna, seduta alla scrivania, alzare la testa da chissà quale rapporto, con un’aria forse un po’ seccata.
“Starà pensando che sono venuto a scocciarla con qualche nuovo piano. Non importa, vai dritto alla meta, dille quello che devi dirle.”
-Allora, Jane?- chiese lei, non capendo perché lui non continuasse a parlare.
-Cosa devi dirmi?-
“Guardala, è così perfetta, e non lo sa… Se John scoprisse… quello che provo per lei… Ma io potrei proteggerla…”
-Ti va una tazza di thè?-
-D’accordo… Grazie, Jane.-
Non era il momento adatto, si giustificò lui.
E finché non avesse risolto il problema di John il Rosso, non sarebbe mai stato il momento adatto.

*Cantuccio Mio*
FATEMI UN APPLAUSO. SONO RIUSCITA A PUBBLICARE.
D'accordo , diciamo che è colpa della scuola (e di twittah, ma dettagli) se non ho più pubblicato...
Cooooomunque... Vi è piaciuta? Mi lasciate una piiiiiiiccola recensione?
Ok quando scriverò un commento decente nevicherà in Africa.
Vabbò me ne vado.
Tommo