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Autore: JoeMercer    28/01/2013    2 recensioni
Quel bruciore era niente in confronto al dolore che provavo nel vedere Hachiko con Nobu, nel sentirli parlare di quanto si amassero.
Era la mia migliore amica, la cosa più vicina ad una madre che avessi mai avuto nella mia vita e cos'era l'unica cosa che ero capace di fare? Invidiarla, perché l'uomo che amavo, l'unica persona che abbia mai amato in vita mia, era cotto di lei, era il suo ragazzo e l'amava..
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Nobuo Terashima, Shinichi Okazaki
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Partendo dal presupposto che tutto ciò è frutto della mia insomnia, della mia mente perversa e del mio amore per Nobu, è la mia prima OneShot su Nana.. Non è la prima FanFic in generale che scrivo su Nana.. Mi scuso in anticipo per eventuali errori di battitura.. Buona lettura.. a dopo.. 



Dopo il concerto ci eravamo rintanati, esausti, a casa di Nana e Hachi, e ora ci ritrovavamo tutti in torno al tavolo a ridere e a scherzare..
Bhè, non proprio tutti..
Io in realtà ero talmente assorto nei miei pensieri, invadenti e prepotenti, che non mi accorsi della piccola lacrima che scendeva dal mio occhio destro.
Sfortunatamente fui l'unico a non accorgermene.
- Ehi, Shin, cos'hai?-
Anche se non potevo vederla in faccia, perché il mio sguardo, apparentemente fisso sul nulla, ma in realtà attratto come una calamita dalle mani di Nobu, dal suo continuo gesticolare, sapevo per certo, a causa del tono della sua voce, che Hachi aveva un espressione molto preoccupata stampata sul viso.
- Niente, Hachi, cosa vuoi che abbia?-
- Ah, non lo so, dimmelo tu. Stai piangendo!-
Improvvisamente mi sentii addosso lo sguardo di tutti, compreso Ren, che si era unito a noi dopo il concerto.
- Io? Piangendo? Ma che diavolo dici? Sono solo sovrappensiero niente di che..-
- Wow, e sono così tristi questi pensieri?- Mi chiese, dolcemente, Nobu, cingendomi le spalle con un braccio.
"No, affatto, Pensavo a noi due, sulla riva del fiume. A noi due che camminiamo mano nella mano con la tua testa poggiata sulla mia spalla. A te che mi dici che mi ami ed io che ti accarezzo, dolcemente, una guancia con la mano." Questo avrei voluto dirgli.. Perché era questo quello a cui stavo pensando.
- No, non lo erano!- Mi limitai a rispondere, con un lieve sorriso sulle labbra.
- E, allora, perché piangi, piccolo?- Chiese, nuovamente, stropicciandomi i capelli.
 
Non poteva farlo, non poteva essere così affettuoso, non poteva preoccuparsi per me, chiamarmi piccolo e toccarmi in quel modo. Era troppo per me..
Già stargli così vicino faceva male, non potergli dire quello che provavo faceva male, non poterlo dire ad Hachi, sentirmi in colpa nei confronti di Hachi, faceva troppo male, non poteva anche mettersi a fare il premuroso ora.
- Ok, Ora basta!- Urlai, sbattendo le mani sulla superficie fredda del tavolo, facendo traballare qualche bottiglia. - Non sto piangendo, ok. Piantatela!-
- Ok, ok ma tu vedi di calmarti, ragazzino!- Mi rimproverò Nana.
Aveva ragione, ero stato sgarbato, impulsivo, ma era l'unico modo per tenermi tutto dentro e non esplodere..
Mi alzai di scatto e andai in bagno, chiudendomi, violentemente, la porta alle spalle.
Mi guardai allo specchio e mi accorsi che avevano ragione, stavo piangendo, avevo gli occhi gonfi, pieni di ulteriori lacrime pronte ad uscire e bruciavano.,
Non me ne resi conto finché non lo constatai di persona, mi ero talmente abituato a quella sensazione, negli ultimi mesi, che era naturale provarla ormai.
- Cazzo!-
Quel bruciore era niente in confronto al dolore che provavo nel vedere Hachiko con Nobu, nel sentirli parlare di quanto si amassero.
Dio quanto avrei voluto che tutte quelle parole e quelle attenzioni fossero rivolte a me e non a lei. Quanto avrei voluto non averla mai incontrata, per non poterla ferire con in miei pensieri.
Era la mia migliore amica, la cosa più vicina ad una madre che avessi mai avuto nella mia vita e cos'era l'unica cosa che ero capace di fare? Invidiarla, perché l'uomo che amavo, l'unica persona che abbia mai amato in vita mia, era cotto di lei, era il suo ragazzo e l'amava..
 
Non volevo ferire i miei amici, ma non potevo neanche continuare a mentire a me stesso, stare male in questo modo.
L'amore per Nobu mi stava destabilizzando, e non potevo permetterlo.
Uscii dal mio rifugio, guardai gli altri, sperando che cogliessero le scuse e il rammarico nei miei occhi.
- Vado a fare due passi, non mi spettate.- Dissi con voce piatta, mentre uscivo, frettolosamente, dall'appartamento.
 
Pioveva e come al solito non avevo l'ombrello con me.
Improvvisamente, sentii dei passi dietro di me, Hachiko mi era corsa dietro, mi afferrò le spalle e mi fece voltare verso di lei.
- Shin, Shin ti prego, dimmi cos'hai! Non posso vederti così.-
Non sapevo cosa mi stesse passando per la mente, ma, in un lampo l'enorme muro, che mi ero costruito attorno negli anni, si frantumò in tanti minuscoli pezzi.
L'abbracciai, la strinsi forte.
- Ti voglio bene, Hachi!-
Tanti minuscoli pezzi, così com'era il mio cuore.
- Te ne voglio anch'io piccolo.- Disse stringendomi a sua volta. - Ma, che ti sta succedendo? Ti prego, dimmelo!-
Mi staccai, repentino e la presi per le spalle.
- Non posso, Hachi. Non posso spiegarti.- In quel momento fui grato che ne io ne lei avessimo un ombrello: le lacrime si notano meno sotto la pioggia. - Io.. Ti voglio bene, VI voglio bene. Ma non posso continuare così. Devo andarmene via, Hachi. E se, anche tu, tieni davvero a me, allora, capirai e non mi farai domande, perché renderebbe tutto più difficile e doloroso e davvero, non ce la faccio più a soffrire così.-
Scoppiò a piangere, ma con singhiozzi rumorosi. Si limitò ad annuire ed io decisi di mettere fine all'angoscia di entrambi.
- Ora va, tona a casa.- Le dissi, apprensivo. - E di a Nobu..- Feci un leggera pausa, tentando di non far tremare troppo la voce, sforzi vani. - Che è e sarà sempre la persona più importante della mia vita.- Le accarezzai delicatamente una guancia con i polpastrelli della mano destra. - Addio!-
Mi voltai e iniziai a correre, con le lacrime che, finalmente, scendevano senza più alcun freno.
 
Sapevo per certo che Hachi era ancora lì, immobile, tra la pioggia, a guardarmi scappare via, mentre piangeva.
Ma, sapevo anche che di li a poco sarebbe tornata nel suo appartamento, che i ragazzi l'avrebbero guardata con aria interrogativa e preoccupata. Che Nana, con la sua adorabile irruenza, le avrebbe chiesto: - Allora, che gli è preso?- che lei avrebbe guardato il so ragazzo e gli avrebbe detto quello che mi ero raccomandato di riferirgli, provocando bruciore agli occhi di Nobu e una stretta al suo cuore.
Sapevo che Yasu, che cerca sempre di mantenere un determinato contegno e distacco, si sarebbe fatto prendere dall'impazienza nel vedere Hachi in quello stato, chiedendogli: - Ma, si può sapere dove diavolo è andato, Hachiko?- e che lei ancora con le lacrime agli occhi e i pugni stretti, come per attutire il dolore, avrebbe, semplicemente, risposto: - Non tornerà. Shin non tornerà!-



Angolino degli unicorni!


Alloraaa??? Vi è piaciuta??? Ho sempre amato la coppia Shin Nobu, ma non sempre le cose finiscono bene..
Chissà dove andrà ora Shin.. Oddio ora mi sento in colpa per averlo fatto diventare un possibile barbone O.O
Vabbè, delirio a parte, fatemi sapere cosa ne pensate. Grazie in anticipo a chi recensisce e a chi legge soltanto.
Un abbraccio.
-Gio-MuB
  
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