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Autore: AshenFlower    29/01/2013    0 recensioni
Se fosse come in uno dei miei libri, quelli che ti piacevano, o come in un film, adesso stringerei forte la tua mano. Ti guarderei negli occhi. Ti direi che la cosa che mi manca e mi mancherà di più, è poterti parlare. [...] E poi non mi prenderò più cura di te, non scalderò più i tuoi piedi freddi con le mie gambe, non bisbiglieremo sotto le coperte, non ci addormenteremo insieme guardando un film.
Ma non riesco a far uscire le parole.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Thought of You - Soundtrack


Thought of You






Ti vedo fra i colori caldi del bosco, pochi raggi filtrano fra le foglie e ti illuminano in un gioco di luci e colori. Le tue dita sfiorano l'erba come le ciglia lunghe e nere sfiorano le tue guance, e il vestito le tue gambe, e il mio sguardo la tua figura.

L'emozione è tale che non riesco a parlare.

Scorgo la tua immagine colorata attraverso una finestra; hai i capelli legati, le gote arrossate, stai cucinando. Mi avvicino alla porta e busso.

Mi apri. Entro e mi baci. Mi prendi per mano, attraversi un corridoio e mi porti nella sala: guardiamo i nostri bambini disegnare, sdraiati sul tappeto, assorti.

E anche tu sei bambina d'asilo, il grembiule slacciato e sporco di tempera, più bassa della media, eppure così rassicurante mentre mi aiuti a fare i compiti...

Sospiro.

Sei sempre stata la più intelligente fra le bambine, e la più bella, e adesso più che mai sei splendida, col vestito elegante per il ballo di fine maturità e i capelli biondi e sciolti.


Cammini con passo veloce sul marciapiede, un lampo di colore in mezzo alla folla; ti vedo sul divano, stesa con fare noncurante, fingi di leggere un libro, ma sai che ti sto guardando;

mi dai le spalle, i capelli rossi e dorati, colorati dai riflessi del tramonto e il tuo corpo piccolo, proporzionato, morbido, tenero, si allontana da me mentre i tuoi piedini affondano nella sabbia bagnata, costeggiando il mare.

Mi slancio e ti afferro una mano.


Un rumore giunge in lontananza, remoto, lontano.

Il mondo vacilla e si deforma.


Se fosse come in uno dei miei libri, quelli che ti piacevano, o come in un film, adesso stringerei forte la tua mano. Ti guarderei negli occhi. Ti direi che la cosa che mi manca e mi mancherà di più, in assoluto, non è la sensazione del tuo corpo morbido sotto la mia stretta, non è ammirarti, non è il tuo profumo, non è fare l'amore. La cosa che mi manca di più, è poterti parlare. Potrei sopportare di non stringerti, baciarti, sfiorarti...ma non ti sentirò più, non potrò più ascoltarti,

non saprò quello che pensi. Non saprai quello che penso. Non mi consiglierai.

Non ti consolerò. Non mi consolerai.

E poi non mi prenderò più cura di te, non scalderò più i tuoi piedi freddi con le mie gambe, non bisbiglieremo sotto le coperte, non ci addormenteremo insieme guardando un film.


Ma non riesco a far uscire le parole.


A volte mi sveglio con un'idea in testa, un sogno strano, compongo il tuo numero.

La segreteria mi riporta alla realtà.

Piango.



Se fosse come in una delle storie che inventavo per te, adesso ti volteresti e mi diresti che ti manco, ma vai avanti, che mi ami ancora, e per sempre, che t'importa ancora di me.

Che starai bene. Che starò bene.


Invece ti giri, sorridi, dici qualcosa che non ha senso, un commento sul tempo, non capisco.

Svanisci senza dirmi nulla, né salutarmi, né guardarmi.


E so che non mi parlerai mai più, non sorriderai più, non mi aiuterai a prepararmi per gli esami, non cucinerai mai per me. Non avremo mai bambini.

Non sapremo mai come sarebbe andata.

Non sarai mai più bella come quella sera.



La realtà bussa alla porta sotto le spoglie di una sveglia.





Apro gli occhi.





E questo è solo il solito, stupido sogno.

Ed io sono il solito, stupido ragazzo che non potrà mai dirti addio.



E tu sei morta.

><


 Angolino dell'autrice:

Salve a tutti! E' parecchio che non scrivo, causa blocco dello scrittore/esami, e non so proprio come sia uscita fuori questa storia. In realtà è stata scritta per un contest ancora in votazione, ma dato che ci è stata data la possibilità di pubblicare in anticipo, eccomi qui :) Non so se sia riuscita a descrivere un dolore autentico, plausibile, quindi ogni commento (specialmente le critiche) è ben accetto.

Detto questo, alla prossima! (Speriamo presto!) Ps: per chi non riconoscesse il mio nickname, ero ___Kairi___, fino a qualche giorno fa ;)

  
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