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Autore: key2690    30/01/2013    1 recensioni
buon giorno ^^ ho deciso di fare una altro remake, non vi dispiace vero? TT
Era arrivato un periodo che non riusciva più a fare lo stupido, non riusciva più a ridere con spensieratezza.Era stanco, voleva solo andare in camera sua a coricarsi senza avere i suoi “amici” tra i piedi.
"dove.sei.stato."
“vi siete messi insieme e io non sono più esistito! Non mentite! Io… voglio andare via”
che vi posso dire di più? buona lettura XD
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: G.O., Lee Joon, Mir, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buona seraaaaaaaaaa 
ecco a voi il secondo capitolo^^ spero sia di vostro gradimento ^^
bye byeeeeeeeeeeeeeeeeeeee



Finalmente era tornato tutto alla normalità, niente più problemi, niente più pianti, niente più solitudine.
Era come se non fosse successo niente.
Joon e Jinki erano felici insieme e a breve avrebbero festeggiato il loro anniversario,  Changsun voleva portarlo in un ristorante rinomato e romantico, avevano come garanzia il fatto di essere molto amici, perché non sfruttarla.
 
Gli aveva mandato un messaggio il giorno prima mettendosi d'accordo per vedersi la sera successiva.
Vestiti? Ok. Capelli? Perfetti! Trucco? Non troppo eccessivo. Profumo? Fatto! Era perfetto! Era un gran Figo, un cantante e un ballerino conosciuto in tutto il mondo, poteva tirarsela per bene il giorno del suo mezzo anno con il suo ragazzo no? Ci mancherebbe pure che non potesse! Era tutto perfetto. Già.
Era tutto troppo perfetto.
 
Si mise le scarpe, salutò i suoi compagni e uscì. Uscì due ore prima del dovuto però, voleva andare a comprare un mazzo di rose e fargli una sorpresa: arrivare un po' prima in quella casa così da avere il tempo di posare i fori e andare a mangiare.
Le rose le aveva prese, ma si era preso anche qualcos'altro: Un infarto, un colpo al cuore, una stilettata...insomma chiamatela come vi pare, ma il punto era sempre quello.
 
Dalla finestra si poteva vedere bene Minho che baciava Onew e lui ci STAVA!
Le gambe cominciarono a tremargli e senza l'autorizzazione del suo cervello fece dietro front e scappò.
 
***
 
Era in ritardo.
Era strano che lui fosse in ritardo per una giornata così importante; va bene un ritardo di 15 minuti, ma di un ora e mezza? No. Non era normale. Continuò a chiamarlo ma senza ottenere risposta, per la millesima volta, cominciò seriamente a preoccuparsi.
Era impossibile che si fosse dimenticato visto che era stato lui stesso a decidere tutto: ristorante, ora, luogo dove incontrassi. C'era qualcosa che non tornava.
Chiamò G.O per vedere se lui sapeva qualcosa, magari si era addormentato a casa.
Non credendo nemmeno lui alle sue parole aspettò che l'altro rispondesse al telefono.
 
-pronto? Come mai mi chiami? Non dovresti essere con Joon?- ecco...le parole magiche... Essere con Joon... 
Sapere almeno dove fosse!
-non...non è a casa? Byung hee ... Lui non è ancora arrivato e ci dovevamo vedere due ore fa...cosa devo fare?- sentiva il panico salire....cosa poteva essere successo? Un incidente? Una fan impazzita lo aveva rapito? Cosa?
-stai calmo.... Senti usciamo a cercarlo ok? Ti faccio sapere se lo troviamo!-
 
***
detto questo chiuse la comunicazione e si diresse verso il salotto dove erano riuniti tutti gli altri
-ra...ragazzi....Joon...-  il tono di voce era così spaventato che si drizzarono tutti subito.
 
-ecco...Jinki mi ha appena chiamato. Mi ha detto che non è ancora arrivato da lui e...e che non risponde al cellulare...dobbiamo...- neanche finita la frase che erano già tutti pronti per uscire.
 
***
 
Era nei pressi di casa sua ma non voleva tornare, tornare sarebbe significato dare delle spiegazioni e lui non era in grado di darle.
Cosa avrebbe dovuto dire? "Il mio ragazzo mi sta tradendo? Molto probabilmente si è dimenticato di oggi e se la sta spassando con lui?" No...avrebbe fatto troppo male dirlo, decise di andare nel parco dietro casa sua,  che era tranquillo e così nessuno lo avrebbe disturbato.
Si sdraiò su una panchina e ciao, si addormentò con le lacrime agli occhi.
 
***
 
Erano le 22 di sera e Joon non era ancora stato trovato.
I cinque ragazzi avevano girato mezza città ma niente, nessuno si aspettava che fosse proprio dietro casa, ma a un certo punto al più piccolo gli venne in mente un idea, magari non era niente... Ma perché non dirla?
 
-ragazzi... Mi è venuto in mente...che a Joon piace molto il parco dietro casa nostra, perché non andiamo a controllare? Magari è la.- Cosa avevano da perdere? Andarono a controllare e Mir li portò nel posto preferito di Changsun: C'era una panchina sotto un salice che dava a un piccolo laghetto, in estate con una leggera arietta sarebbe stato perfetto quel posto, ma con il freddo inverno di sicuro non era consigliato restare fuori, figuriamoci dormirci.
 
Lo trovarono. Era addormentato sulla panchina, trassero tutti un sospiro di sollievo, quella capra doveva essersi addormentato "tanto spavento per niente, meglio così" pensarono. Hahahano.
 
-Hyung!!! Hyung sveglia! Ci hai fatto preoccupare!- Thunder cominciò a scuoterò piano. Sapeva bene che c'era qualcosa che non quadrava. L'amico non era tipo da addormentarsi così...con qualcosa di importante. No. C'era qualcosa di strano in tutto ciò.
 
-mmm? Cheongdung ? Ma che....- si guardò in torno. “Cazzo” si era addormentato, chissà che ore erano.
Si tirò su e vide LUI, proprio LUI era li? Con che coraggio? Con che faccia si presentava li!
La sua espressione stupita e schifata venne notata dal visual, ma non essendone sicuro preferì stare zitto, ma la sua intuizione era giusta.
Onew prese il braccio di Joon per aiutarlo ad alzarsi, era ghiacciato e con le labbra quasi bluastre, ma questo lo scacciò via in malo modo.
-ehi ma...che c'è? Amo....- non finì neanche la frase, troppo stupito dallo sguardo del suo ragazzo, era un misto di rabbia, frustrazione, dolore.
Delle lacrime cominciarono a scendere sulle guance
-non...non mi toccare....io....-tutto tremante venne abbracciato da Thunder e portato verso casa.
 
In tutto quel lasso di tempo l'unica cosa che pensava il membro degli Shinee era "cosa è successo?" I suoi pensieri presero vita, ma dalla bocca di qualcun altro.
-dimmi che cosa è successo! Cosa può averlo ridotto così!- Cheolyong era come impazzito, continuava a scuotere per le spalle il più grande.
 
Joon non si era MAI comportato così, quindi o era diventato scemo...o non sapevano tutta la verità.
-senti. Vai a casa ora, data la sua reazione non penso ti voglia vedere, cerchiamo di capire cosa è successo anche se sicuramente centri tu. Tu non hai niente da dire? -
Il ragazzo non sapeva come rispondere, non era successo niente ne era sicuro, quindi negò alla domanda del leader e ancora intontito per quello che era successo andò a casa.
 
CASA MBLAQ
 
-dove è? - G.O. Che fino ad ora non aveva ancora parlato, si preoccupò subito di sapere dove fosse l'amico.
Thunder rispose di averlo messo a letto e che si è messo subito a piangere poco prima di addormentarsi.
-andiamo a dormire, domani sentiremo cosa è successo. -
Detto ciò si diressero tutti verso le rispettive camere.
 
IL GIORNO DOPO
 
Era sdraiato sul letto, il braccio gli copriva gli occhi dai raggi solari, non che avesse dormito eh, ma il sole gli dava veramente fastidio soprattutto a dei poveri occhi che avevano pianto tutta la notte.
Decise di andare giù in cucina, anche se voleva stare in camera doveva/ voleva dare delle spiegazioni agli altri e dopo ritornare in camera.
 
Li trovò tutti in cucina in attesa del suo arrivo, era stato davvero cattivo nei loro confronti ma non avrebbe mai immaginato di potersi addormentare.
Appena lo vide Mir si alzò e gli andò a preparare la sua solita colazione ma il biondo lo bloccò dicendo di non aver fame, beh era vero...non aveva per niente fame
 
-ma Hyung...è da ieri che non mangi! devi mangiare qualcosa! Ti prego.- ma l'altro negò con forza, il solo sentire l'onore del cibo gli veniva da vomitare, quindi decise di prendere solo un the caldo.
 
-cosa è successo Changsun? Non è da te comportarti in quel modo- chiese il leader, si erano tutti preoccupati e sinceramente pregavano che non fosse successo niente di serio.
-io…ecco... Vedete…- fece un grande sospiro –io…sono andato a casa di Onew e…e l'ho visto...l'ho visto baciare Minho…io…scusate! Non volevo addormentarmi e farvi preoccupare, ma…io- solo quando Cheongdung gli asciugò la guancia con una mano, solo allora capì di star piangendo.
 
Venne consolato e cullato dai due membri più piccoli, invece gli altri…beh loro stavano cercando di trattenersi dall’andare ad ammazzare Onew.
-vado e lo meno? Tu dimmi che lo vuoi mezzo morente e con tutte le ossa rotte e io vado!- G.O si stava già scricchiolando le dita al "dolce” pensiero di dover picchiare la persona che ha fatto soffrire il Suo amico e con un Seungho che cercava di ragionare in tutto quel casino, con veramente scarso successo oserei dire.
 
-no...tranquillo... l'unica cosa che voglio è dimenticarlo e non vederlo mai più. Ora io andrei su... Domani semm....-  si gelò sul colpo.
Il suono del campanello, una brutta sensazione si impossessò di lui. E se fosse Jinki?
I suoi pensieri vennero confermati dalle grida del ragazzo di fuori.
-Joon!!! Che è successo? Perché ieri mi hai mandato via? Perché non sei venuto? Changsun! Aprimi ti prego! Amore ti prego.-
Alla parola amore il più grande si "svegliò" indietreggiò e scappò in camera, quello non era il suo solito comportamento, ma si sa... Con l'amore di mezzo niente è come sempre.
Stupiti, aspettarono la sua uscita di scena e andarono ad aprire la porta.
 
-ragazzi...allora? Cosa...- mentre parlava cercava con lo sguardo il suo ragazzo ma non lo vide - perché non è con voi? Dove....dove è ? Sta bene vero?- era preoccupato, lo si poteva vedere lontano un miglio.
 
Ora...si capiva benissimo la tensione e la preoccupazione del ragazzo, ma allora perché? Joon non stava male per niente, quello che aveva raccontato era vero...ne erano sicuri, dopo anni di amicizia riesci a capire se uno mente e poi perché dovrebbe mentire su una cosa del genere?
 
-con che coraggio ti presenti qua. Vattene subito.- Mir provò a cacciare fuori da quella casa il suo Hyung, ma era difficile… perché? Perché lui non aveva nessuna intenzione di andarsene!
-aspe....aspetta!!! Perché mi stai facendo andare via! Cosa è successo!- tutta quella situazione lo stava facendo uscire di testa, non capiva perché il suo ragazzo il giorno prima non si era presentato all'appuntamento, non capiva perché non lo volesse vedere, non capiva niente!
 
-lo chiedi sul serio? Sul serio non lo sai? Non pensavo fossi una persona del genere, evidentemente mi  sbagliavo. - cercò di chiudergli la porta in faccia ma non ci riuscì, il ragazzo mise le mani in mezzo in modo tale da farla rimanere aperta.
 
-sul serio! Ditemelo!- lacrime cominciarono a fuoriuscire.
-ti metti a piangere? Fammi capire. Lo tradisci…e quello che piange sei TU? - il leader che per tutto quel tempo era stato in silenzio a osservare la situazione e a cercare il miglior modo per risolverla... intervenne, voleva capirci chiaro.  Cazzo… o era un ottimo attore o qui non tornava qualcosa!
Aspettò una Risposta…aspetto per un po', ma il ragazzo non dava segni di vita.
 
Onew era sulla soglia della porta con lo sguardo perso nel vuoto e con il nulla nel suo cervello.
A un certo punto però le sue gambe si mossero  da sole, si fece spazio tra i quattro ragazzi e salì le scale fino ad arrivare alla camera del biondino.
 
-Changsun!!!! Apri! Cos'è sta storia? Io non ti ho mai tradito! Cosa cazzo stai dicendo!- si sentirono grida e colpi, sembrava che la volesse buttare giù quella porta da quanto ci picchiava contro!
 
-dico solo la verità!!! Non mentire! Ti ho visto! Non puoi dire che nelle ultime 48 ore tu non ti sia baciato con qualcuno che non fossi io!!!- gridò dall’altra parte della porta, le sue emozioni erano un mix tra incazzamento, delusione e tristezza.
 
-si che mi sono baciato con qualcuno! Con Minho per l’esattezza!-
-e lo ammetti pure?-
-certo! Era una stupida scommessa! Ha fatto una stupidissima scommessa con Jong!!! Fine! Joon aprimi ti prego! Non ho fatto niente! -
 
Ma non gli credette, come faceva a credere a una cosa del genere?
Vedere le sue labbra posate su delle altre gli faceva andare in sangue al cervello.
No non gli credeva, voleva tanto sul serio, ma quell'immagine era ancora bene impressa nella sua mente e non accennava ad andarsene!
 
Si sentirono altre grida per circa 15 minuti, stanco Onew prese il cellulare e chiamò; non aveva sentito chi stesse chiamando e sinceramente nemmeno gli interessava, l'unica cosa che voleva era stare steso sul suo letto a piangersi addosso, con le lacrime che gli bagnavano il viso si coricò sul letto dove cadde tra le braccia di Morfeo.
 
Quando si svegliò sembrò tutto normale, pensando che il suo "ex" se ne fosse andato a casa uscì dalla sua camera per dirigersi verso la cucina e bersi una bella tazza di the caldo. Per arrivare alla cucina si doveva passare per la sala, ci trovò una piccolissima sorpresina.
Tutti i suoi compagni più i tre membri degli Shinee : Jinki, Minho e Jong.
 
Appena lo videro Si alzarono tutti e Onew provò ad andargli incontro, se non fosse stato per quel senso di delusione e tristezza che lo fece scappare di nuovo verso la sua camera, sarebbe riuscito a prenderlo subito.
 
Ma grazie al cielo fu più veloce, lo raggiunse a metà scale prendendolo per il polso e lo trascinò giù dagli altri, facendo non poca fatica visto che la prestanza fisica del più grande era UN TANTINO maggiore della sua.
 
-ora ci ascolti! Io non ti ho tradito! Era una stupida scommessa! Amore ti prego credimi. Io…- Changsun  lo guardò con sguardo gelido, vuoto, nessuna emozione.
Jinki aveva una paura folle, paura che non gli credesse, paura di non poter più rivedere il suo sorriso, paura di non averlo tutto per se, paura di perderlo.
 
Solo dopo aver visto le lacrime di Jinki si addolcì.
Il più piccolo continuava a piangere e a dire frasi sconnesse, stava andando anche in iperventilazione da quanto si stava agitando.
-è vero hyung! Era solo una scommessa. Ci dispiace non coinvolgeremo più Onew in queste cose, ma ti prego credigli! Non ti ha tradito con me. –
Joon, che stava cedendo con le lacrime del suo ragazzo, con le parole di Minho si arrese all’evidenza. Decise di credergli, anche perché il solo pensiero di perdere il suo amore gli faceva venire la nausea.
Era sicuro che lo avrebbe perdonato lo stesso, anche se lo avesse sul serio tradito, magari non subito, ma più in la nel tempo si.
 
Abbracciò stretto stretto Jinki baciandolo davanti a tutti, asciugandogli con una mano le lacrime che  continuavano a scendere copiose sulle guance.
-ti credo- disse una volta staccato, sentendo subito dopo due braccia che gli avvolgevano la vita.
-ragazzi...scusatemi vi ho fatto preoccupare per niente.- era vero, li aveva spaventati come l’anno precedente.
-tranquillo, non è successo niente! L’importante è che sì sia tutto risolto.- Thunder era quello che si era preoccupato più di tutti, aveva un sesto senso da paura quel ragazzo! Però era felice che si fosse aggiustato tutto per il meglio.
 
-VOI DUE! NON VI AZZARDATE A TOCCARMI MAI PIU’! NEANCHE UN MISERO CAPELLO! SONO STATO CHIARO? Oddio mi è quasi venuto un infarto! Voi e le vostre stupidissime scommesse! Ma tu guarda! Dopodomani triplo allenamento per voi due!- beh… onew-satana ce lo vedo! Si doveva pur vendicare no?
-comunque… domani avete impegni di lavoro? No vero?-  il suo sguardo, più malizioso di così non poteva essere!
-tranquillo! Prendi il pollo e mangialo!- disse dandogli una pacca sulla spalla, dopo che gli si era affiancato
-Byunghee! Solo tu mi capisci sul serio- si asciugò finte lacrime, quell’immagine causò la l’ilarità di tutti
 
- eh? Pollo? Vuoi mangiare del pollo? Ora? Dove lo troviamo? Non abbiamo pollo in casa!- si sentì un grido dalla cucina, evidentemente era andato a controllare il frigorifero.
-Mir! Tenero maknae! Pensavo che G.O fosse un maniaco… evidentemente non è così!- Onew-maniaco stava tirando il meglio di se quel giorno! Pure le battutine!
-ya! Lascia stare Cheolyong! È ancora piccolo lui!- Joon corse dal compagno tappandogli le orecchie in modo da non fargli sentire i discorsi sconci subliminari dei due ragazzi.
-Joon… il tuo caro fratellino sta con G.O… Jung Byunghee! Secondo te cosa fanno quando sono da soli? Si guardano attentamente nelle pupille degli occhi?-
-zitto sai! Il mio tenero puro e casto fratellino! niente sesso per un mese sai?-
-noooooooooooooooooo…dai amore! Sono un ragazzo in piena tempesta ormonale! Non mi puoi fare questo! Daiiiii- fu una scena epica, Jinki inginocchiato ai piedi del ragazzo che, tirandogli i pantaloni, lo pregava di cambiare idea e con Chansgsun che non aveva nessuna intenzione di cambiarla.
 
***
 
Un mese dopo Joon prese il telefono e chiamò il suo ragazzo
-pronto? Channie? Come mai mi chiami? Comunque io ora sono a casa e tra poco vado a fare la spesa, vuoi mangiare da noi?-
Ma dall’altra parte della cornetta non si sentì nessuna risposta.
-pronto? Changsun?-  era già pronto a sollevare lo sguardo in segno di resa, scemo com’era aveva fatto partire la chiamata da sola, cosa già successa ovviamente.
-sisi ci sono. Senti… ti devo dire una cosa-
-co…cosa mi devi dire? – sentì un sospiro
-non mi piace dirtelo così, ma proprio sono impegnato. Senti… non riesco più a stare con te. Sei troppo geloso. Addio.-
 
Mentre pronunciava quelle parole sentii gli occhi pungergli e poco dopo bagnarsi di calde lacrime.
Si sentì un tonfo. Era il corpo del leader degli shinee che era caduto per terra in ginocchio.
Accorsero tutti a vedere cosa fosse successo, rimasero stupiti nel trovarlo in ginocchio con le mani in mezzo alle ginocchia, che tenevano ancora il cellulare, occhi sgranati e con lo sguardo perso nel vuoto.
Il piccolo Tae corse subito da lui, gli si inginocchiò davanti scuotendolo piano per cercare di svegliarlo.
 
 
Passarono 15 minuti, minuti nei quali tutti e quattro i ragazzi cercavano di far svegliare Onew, alla fine ce la fecero.
-mi...mi ha lasciato- fu l’unica cosa che disse ancora mezzo in trance. 
  
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