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Autore: elev    01/02/2013    4 recensioni
Una piccola (ipotetica) shot su Luca e Anna attraverso (anche) le parole di qualche canzone di Grignani…
Ricordiamoci l’avvicinamento di Anna e Luca prima della partenza di lei, avevano iniziato a passare dalla felicità e allo stupore di quella nuova situazione alle discussioni.....
Genere: Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Una piccola (ipotetica) shot su Luca e Anna attraverso (anche) le parole di qualche canzone di Grignani…
Ricordiamoci l’avvicinamento di Anna e Luca prima della partenza di lei, avevano iniziato a passare dalla felicità e allo stupore di quella nuova situazione alle discussioni. Che erano diventate sempre più “pesanti” , come se il raggiungimento di quella felicità tanto voluta e tanto cercata da entrambi per stare assieme fosse un muro troppo alto da scavalcare.



Il clima era teso.
Come al solito l’ennesima discussione era partita da un nonnulla e Luca ci stava male, lei se n’era uscita come una furia….con un “Luca ma fai un po’ come vuoi!” Come faceva sempre quando non era d’accordo sul modo di procedere dell’indagine.
Luca sentiva la rabbia salire, le voleva bene, e ci teneva. Questo malgrado la sua maledetta confusione.
Decise di prendere coraggio e seguirla.

Mentre gli altri, tutti col loro compito, stavano uscendo dall’ufficio del commissario lei gli passò accanto con lo sguardo fisso e senza girarsi. Luca prese coraggio, la tirò a sé per un braccio. Anna, stupita e arrabbiata con il suo orgoglio (che ultimamente le impediva di ammettere che Luca era importante anche per lei, e che infondo non era litigare quello che voleva) incrociò controvoglia il suo sguardo e sbuffò un “ma che vuoi?”…

Luca aprì bocca ma inizialmente non uscì nessun suono, con coraggio poi ci riuscì e disse:
No, non è una scusa no non è un mistero
non devo dirti niente te lo giuro….
Lo sai riesci a farmi star male a chieder scusa
e poi saresti tu quella indifesa ma che potere hai?"


Anna cercò di replicare a quelle parole con un “Luca senti non è il caso….”

Ma lui la interruppe “Lasciami parlare per una volta, ascoltami…”
E non mi dire che non ti va non far la stupida
dai vieni qua E non mi dire non ti voglio più
Lo so che mi vuoi bene…


Anna sentiva il nodo alla gola salirle ma non voleva lasciarlo intendere (maledettissimo orgoglio personale), “non riesco a piazzare nemmeno una parola, che gli è preso a questo mo’…. Cazzo Luca…. Che potere hai TU” pensò in cuor suo e qualcosa dentro di lei cominciava a cedere…..

Ma Luca stavolta era deciso e glielo chiese: “Anna…. Fino a 2 ore 2 ore fa
mi sorridevi e mi abbracciavi tu e per un niente adesso no perché
con te va tutto in fumo
ma come fai a riuscirci solo tu…. ?
Che ci succede eh?!”

Anna a questo punto sentì il muro che si era creato dentro di lei, dentro il suo cuore, quello scudo protettivo che si era creata per difesa da ciò che nemmeno lei sapeva di preciso, crollare in mille pezzi. Prese coraggio e finalmente riuscì a piazzare una frase confusa dentro a quel discorso: “ Luca, lo so che, sono io che non ce la faccio… non so come ci siamo arrivati…. Senti se non vuoi che…. Stava cercando di trovare un inizio, un input che mettesse fine a quella confusione….

Aprì bocca per tentare di finire il “discorso” ma Luca si avvicinò più di quanto lo era prima, e la zittì mettendole l’indice sul labbro e disse:
Ascoltati, non sai nemmeno cosa stai dicendo
dai stare insieme a me non è un inferno …. vedi che ridi?
E allora basta basta così se vuoi sto qui


Anna chiamava aiuto dentro di sé e cercava qualcuno che le buttasse un maledetto salvagente, ma mentre annaspava nel mare dei suoi pensieri, fece di getto ciò che non avrebbe mai pensato, soprattutto in questa situazione, a questo punto della loro “storia” se si poteva chiamare come tale….
Le sue labbra tremanti si fermarono a metà tra un sorriso incerto e una smorfia, gli occhi di Anna si fermarono invece a contemplare il viso del suo migliore amico….. prese tutto il coraggio che le serviva per dirgli un “Luca sentimi tu adesso….“ e mentre lui la guardava con un misto tra intensità e stupore cominciò:
(inciso: scusatemi accorcio la canzone e la metto al maschile dov’è il caso….)

Tu, dimmi che non sai, oppure che fai finta perché non sei convinto,
ma, siamo qui da un'ora io e te a parlare, come non abbiamo fatto ancora
e, caso strano, non mi sento strana
meglio rischiare sai che non concedersi mai.
Ma se ti va, puoi stare qua….
Ma perché devi avere paura di un bicchiere in più
e di lasciarti andare
sei, sei cosi convinto
che io faccio finta o non vuoi darmela vinta
ma dai che sono umana anch'io
non può essere che…..
” e i loro sguardi si incontrarono per un attimo prima che lei, con convinzione aggiunse:

meglio rischiare sai che non concedersi mai
ma se ti va, puoi stare qua
trova una scusa
lo so lo sai che noi
che tu sei preso
però che vuoi che vuoi
è già troppa questa malinconia che se ci prende non va più via
perché in una storia non pensavo di trovare mai più
quello che nel giro sai di un'ora mi hai già dato tu
perché io e te per cercare di capire chi siamo
siamo andati avanti che alla fine vuoi vedere che…”


Prima che potesse finire, Anna si trovò stretta in un abbraccio, di quelli che da tanto tempo le erano mancati…. Lui le accarezzava piano la guancia (come faceva sempre quando non riusciva a trovare le parole per dirle quello che sentiva)… “vuoi vedere… che cosa Annì?!”
E fu a questo punto che lei, guardandolo dritto negli occhi gli disse “vuoi vedere che ti amo?!”
Luca, stupito, confuso ma felice di sentire anche il suo “muro” andare in pezzi la strinse ancora più a sé e le disse “c’è un problema Annì”. Non ci posso credere, pensò lei…. “Ancora”… e disse: “Luca senti se è di tempo che hai bisogno… io…..”
“Anna….non è questo il problema…" la interruppe lui "il problema è…. che TI AMO io per primo…”
Le difese di Anna crollarono definitivamente e lei si strinse a lui e mentre sorrideva tra le lacrime gli disse : “vieni qui scemo…”! azzerando definitivamente le distanze tra le sue labbra e quelle di Luca

(le canzoni di Grignani sono “mi stracci il cuore” e “vuoi vedere che ti amo” )

 
  
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