<< Zelda, Zelda, è mattina ti devi preparare! >>le disse la madre tirandole le coperte
<< mamma! non ci voglio andare a quella stupida gita! >>disse Zelda spingendo la madre.
<< Ma Zelda! Vedrai, ti divertirai. Non capita mica tutti i giorni, di fare una gita in Inghilterra! >>esclamò la madre aprendo le tende.
<< Infatti…non ci voglio andareee! >>Urlò Zelda, mettendosi il cuscino sulla testa.
<< Fai come vuoi, però giù ci sono i wafer! >>
<< Perché devi essere così? >>disse a bassa voce.
Quando finalmente si decise a scendere, la madre le disse:<>
<< Si, si, mamma me lo ripeti sempre >>esclamò Zelda addentando la sua colazione.
<< Lo so, ma tu non mi ascolti mai! >>disse la madre alzando le sopracciglia.
<< Io vado a vestirmi, che ore sono? >>chiese Zelda scendendo dalla sedia
<< .. le 7.45>>rispose la madre calma, ma allo stesso tempo, con uno strano sorriso sulla faccia
<< o no! Mi devo sbrigare! >>Zelda corse in camera sua, e in 10 minuti fu pronta <>chiese infilandosi il cappotto << calma! Sono le 7.45! >>.
Zelda la guardo, la madre ricambiò lo sguardo << dai che ore sono? >> la madre smise di tagliare il pane<< va bene, sono le 7:30. Non ti saresti mai sbrigata, in tempo, mentre ora puoi organizzare bene le tue cose. >>le disse la madre aggiustandogli il cappotto << ok, ma ora usciamo >>rispose con tono irritato Zelda.
<< Guarda, i tuoi amichetti sono arrivati! >>disse la madre parcheggiando
<< mamma! La smetti!? >> << di fare cosa? >> le chiese la madre guardandola <>le disse Zelda uscendo dalla macchina. << Ciao Zelda, inizia a salire, il tuo posto è vicino a Laura! >>la sorprese la professoressa. << Grazie.. >>rispose Zelda salutando la madre.
Dopo 3 ore di viaggio, arrivarono a Londra, e la professoressa li portò prima di tutto, all’hotel.
<< Laura! Siamo nella stessa stanza! >> << si, è vero! Forza andiamo! >>le disse Laura prendendola per mano.
Quando arrivarono in camera, trovarono uno strano biglietto con segni egiziani
<< Guarda Laura! >>esclamò Zelda raccogliendolo da terra << Wow, ma cos’è? >> chiese Laura con tono curioso, ma preoccupato << non lo so, ma voglio scoprirlo! >>.
<< Si, si, mamma me lo ripeti sempre >>esclamò Zelda addentando la sua colazione.
<< Lo so, ma tu non mi ascolti mai! >>disse la madre alzando le sopracciglia.
<< Io vado a vestirmi, che ore sono? >>chiese Zelda scendendo dalla sedia
<< .. le 7.45>>rispose la madre calma, ma allo stesso tempo, con uno strano sorriso sulla faccia
<< o no! Mi devo sbrigare! >>Zelda corse in camera sua, e in 10 minuti fu pronta <
Zelda la guardo, la madre ricambiò lo sguardo << dai che ore sono? >> la madre smise di tagliare il pane<< va bene, sono le 7:30. Non ti saresti mai sbrigata, in tempo, mentre ora puoi organizzare bene le tue cose. >>le disse la madre aggiustandogli il cappotto << ok, ma ora usciamo >>rispose con tono irritato Zelda.
<< Guarda, i tuoi amichetti sono arrivati! >>disse la madre parcheggiando
<< mamma! La smetti!? >> << di fare cosa? >> le chiese la madre guardandola <
Dopo 3 ore di viaggio, arrivarono a Londra, e la professoressa li portò prima di tutto, all’hotel.
<< Laura! Siamo nella stessa stanza! >> << si, è vero! Forza andiamo! >>le disse Laura prendendola per mano.
Quando arrivarono in camera, trovarono uno strano biglietto con segni egiziani
<< Guarda Laura! >>esclamò Zelda raccogliendolo da terra << Wow, ma cos’è? >> chiese Laura con tono curioso, ma preoccupato << non lo so, ma voglio scoprirlo! >>.