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Autore: hinachan    25/08/2007    6 recensioni
Appena ho sentito "Just my immagination" versione Gem boy ho pensato a questa fic, il racconto di un pomeriggio alquanto sventurato per Trunks, accompagnato nelle sua disavventure da Goten e dagli occasionali donnaioli che si uniscono a loro (Olong, Cell ecc...) Ho messo un rating alto, sapete com'è il linguaggio dei Gem Boy...READ, PLEASE!!! Un'altra pazzia by (cri)hinachan
Genere: Comico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Bra, Bulma, Goten, Trunks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Just my immaginatio (versione Gem Boy)

Un pomeriggio familiare… -"Just my immagination" (versione Gem Boy) 

Domani ho un esame e non ho

proprio voglia di studiare,

voglio uscire a cazzaggiare

Era una bella giornata di sole…Trunks era chino sui libri a studiare: il giorno dopo doveva dare uno degli ultimi esami alla facoltà di ingegneria informatica (esiste vero? N.d.Cri).

"Uffa!"-pensò il giovane dalla chioma lillà- "sono due settimane che sto sopra a questo libro…che palle!"

Chinò la testa sulle pagine del pesante tomo. Regnava il silenzio nella grande villa dei Briefs… Bulma era andata a fare shopping, Bra era chissà dove con gli amici, Vegeta… va bè, tanto quello spariva sempre…

"E se…uscissi? Mia madre mi ammazza se mi vede, domani devo dare l’esame…Basta, darò ascolto a Goten per una volta! Devo cominciare a trasgredire! Ho 21 anni!"

Rimedio tre amici e si va

tutti a veder

le puttane giù in città

Trunks prese in mano il telefono.

"Pronto, Goten? Senti, non ho voglia di studiare… usciamo?"

"Certo! Finalmente qualcuno si decide a disubbidire alla mamma! E che si fa?"

"Bè…sei tu l’esperto…" "Ok…andiamo a vedere le tipe giù in città? Ci sono sempre quelle amiche di tua sorella…quelle tro…ehm ehm… offrono sempre un bel panorama, no?"

"Goten! Lo sai che non mi piace fare questo genere di cose! >/////<"

"Non ti preoccupare! E’ ora che vedi un po’ di mondo e di fi… Dai, adesso chiamo anche Olong e Cell… loro se ne intendono!"

"Ma…!"

Il giovane Briefs non fece neanche in tempo a protestare che l’amico aveva già riattaccato…

Si ride, si scoreggia, si rutta…

Guarda quella lì!

Porca Eva quant’è brutta!

E così il nostro Trunks entrato tardivamente nell’adolescenza, si unì al suo amico che sembrava tardivamente uscirne, e tutto il resto della compagnia. Di certo il giovane e sensibile erede alla Capsule Corp. non aveva ereditato le maniere tipiche di un sayan… Insomma, stavano facendo tutti un gran casino, anche se non erano sayan, Olong e Cell non erano certo due persone fini e beneducate…

"Dai Trunks, facci vedere la potenza di un vero sayan! Manda giù tutto d’un fiato!" gli gridava Goten un po’ su di giri porgendogli un’enorme boccale di birra.

"Dai, lo sai che sono astemio!"

"E dai, per una volta! Non vorrai fare a gara di rutti con la coca-cola, vero?!"

"Mi fanno sempre vergognare quando vado in giro con loro!" sbuffò fra sé Trunks. Purtroppo al bar dove si erano fermati avevano incontrato pure il resto della compagnia di sbornie… Re Vegeta, Bardack e Cold, che si era aggiunto (tanto erano tutti e 3 della stessa generazione) che si stavano divertendo molto con la barista.

"Ciao Cell!" urlò Bardack, rosso in viso per l’alcool-"già a bere alle sei del pomeriggio?"

"Uh? Bardack?"

Trunks, mentre si cercava di coprire la faccia e guardare altrove fingendo indifferenza, vide che la barista che stava picchiando i beoni di vecchia generazione per farli rinvenire dalla sbornia altri non era che Pan, la ragazzina per cui arrossiva ogni volta.

"P-pan? Non voglio farmi vedere da lei in una situazione simile, chissà cosa penserebbe, una ragazza così delicata!" pensò mentre la piccoletta mora urlava a destra e a manca per far stare calmi i bollenti spiriti agitati dall’alcool, riuscendo assai nell’intento. Mentre il nostro Briefs cercava di trovare un modo per nascondere la faccia con il suo giubbotto di jeans, Cell e Cold cominciavano a dar segni di voler scatenare una rissa: erano da sempre nemici e si contendevano le ragazze, Cold le cercava per il proprio Harem reale, Cell aveva un fan club personale di cui facevano parte un centinaio di groopies (si scrive così? N.d.Cri)

"Cold, levati, qui è shona mia!"

"Che vorreshti dire?!"

"Che tu al masshimo ti fai una racchia come quella lì al bancone!"

A quelle parole ci fu un attimo di silenzio. Tutti si girarono verso una sagoma scura dietro al bancone.

"COSAAAAAA?! "CHI HA DETTO RACCHIA A PAN?!" tuonò la diretta interessata con la mazza da baseball in mano. Tutta la compagnia si riprese immediatamente dallo stordimento. Cell indicò Cold, Cold indicò Bardack, Bardack indicò Re Vegeta, Re Vegeta indicò Olong, Olong indicò Goten e Goten indicò un punto a caso. Purtroppo il punto a caso era proprio la porta del bagno che si spalancò mentre usciva Trunks (che ci si era nascosto) che vedendo le facce dei compagni disse: "Che c’è, avete visto il mostro?" "MOSTRO A CHI! TE LA FARO’ PAGARE!!!" urlò Pan mentre Trunks si rincantucciava in un angolino diventando piccolo piccolo. "Ma cosa…?!" Trunks alla fine la pagò veramente, visto che gli altri se l’erano data a gambe senza pagare il conto…

Ad un certo punto uno mi fa:

scusa ma quella lì, assomiglia tanto a…

Just my immagination

Sembra tua madre!

Just my immagination

Per me è tua madre!

Just my immagination

Vi dico nooooo…

Dopo essere riuscito ad uscire da quella bettola, il povero Trunks raggiunse finalmente i suoi "amici" che si erano accomodati in un’angolino del parco di West City molto "pescoso" per dirla alla Goten.

"Ehi! Te la sei cavata!" gli gridò l’amico Son, vedendolo avvicinarsi, strascicando una gamba, con qualche livido qua e là.

"Ora…lei…non mi parlerà più!" mugugnò Trunks quasi sotto shock.

"Suvvia"-gli fece Cell- "Guarda il lato positivo: non ci ha mai parlato con te, credi che anche se non fosse successo nulla, ti avrebbe parlato in futuro?"

"Ottima filosofia!" concordò Goten (Olong ormai non parlava più perché aveva incontrato il genio alla bettola ed erano rimasti là con le loro rivistine sconce)

"Dai, adesso per rifarti va da una tipa e chiedile quanto vuole!" intervenne Cooler, sbucato dal nulla.

"E tu che ci fai qui?"

"Bè, non sono mica come mio fratello… anche a me piacciono le belle donne! E poi sono vostro coetaneo!"

"Forza, vai Trunks!" -continuò a incoraggiarlo la compagnia- "ormai hai l’età giusta! Dimostraci che sei uomo!"

"Ma…"

"forza!"

"sigh…speriamo che non ci sia mia madre nei paraggi"

Mentre si avviava verso una donna seduta di spalle, l’occhio esperto di Goten esaminò la preda: "Seno grosso… vestito ridotto ai minimi termini…capelli azzurri…perfetta!" Al ragazzo dalla capigliatura selvaggia passò però uno strano pensiero: gli sembrava di aver già visto quella chioma… quel vestito rosso…

"ehi! Aspetta Trunks!"

Troppo tardi… si era già accostato alla donna.

E si va bene le somiglia un pò,

ma che non è lei

ora ve lo dimostrerò:

le chiedo quanto vuol per trombare,

mi dice "cosa ci fai qui? Non dovresti essere a casa a studiare?!"

"Se mi vedesse mia madre… ha giurato di non farmi uscire per un mese se non super quest’esame! Poi in una situazione del genere… non voglio immaginare cosa accadrebbe!"

Questi erano i pensieri del poveretto quando raccogliendo tutto il suo coraggio e buttando quel briciolo di dignità che gli era rimasta, disse:

"Ehm…scusa, quanto vuoi?!"

La donna si girò furiosa: "Come ti permetti, ragazzino!"

Immaginatevi l’espressione di Trunks nel vedere il viso di sua madre piegato nella rabbia (più o meno questa: O$%&__/°§çO le "o" sono gli occhi… potevo tradurlo solo così in linguaggio sms)

"Mamma?!"

"Trunks?!"

"Ecco…vedi…io posso spiegare…"

"Cosa ci fai qui?! Domani hai un esame! Devi studiare! E cos’è sta storia? Ti metti pure ad andare con le prostitute?!"

Mentre il povero ragazzo dalla chioma lilla cercava di inventarsi ogni scusa possibile fornitagli da Goten in caso di emergenza, gli altri due si rotolavano dalle risate, e Goten si apprestò a trascinarli nella macchina (di Trunks, naturalmente), pensando a come trascinare via il poveraccio.

"Ma no, vedi mamma, è che ero a casa a studiare, quando arriva Goten e mi chiede se ho del latte perché…"

"Ed venuto dai monti Paoz fino a West City solo per questo?!"

"Ma no, infatti…aveva bisogno di una medicina per Chichi, non sta bene poverina, e poi lui è ignorante…gli serviva un aiuto…"

"Ehi! Quello non era previsto!" pensò indispettito Goten

"Ah si?! E che centrano le prostitute?"

"Ma infatti non intendevo quello… nel senso… quanto vuoi per…ehm… quell’orologio? E già, eh eh, Goten voleva portare un bel regalo alla sua mammina, ma quando ha visto il tuo orologio… pensava che in nessun negozio ne avrebbe trovato uno così bello…ehm…e visto che noi siamo ricchi…"

Bulma stava per cominciare a sclerare quando Trunks si sentì afferrare per un braccio e trascinare in macchina. Goten mise in moto e sfrecciarono via… lasciando Bulma urlante: "Quando torni a casa facciamo i conti!" E quando Bulma Briefs faceva i conti, non sbagliava mai.

"La prossima volta dovrò darti una scusa più convincente…" disse Goten all’amico sedutogli di fianco con il fiato corto.

Sgommiamo e dopo un po’ devo frenare:

c’è una sotto un lampione

che ha un chè di famigliare…

Mi sembra mia sorella,

abbasso il vetro:

mi dice "se cerchi mamma,

devi andare un po’ più indietro!"

Ormai il cielo si era fatto più scuro… Una gran bella cosa per gli intenditori come Goten, Cell e Cooler, poiché sapevano sotto quali luci trovare le loro "lucciole": i lampioni che si accendevano nei vicoli più solitari di West City.

"Sentite… non vi sembra ora di tornare a casa? Già che mamma è arrabbiata, se torno pure tardi…"

"Su, su, la notte è giovane!" proruppe Cell "Sono solo le otto e mezza!" 

"E poi tu ti devi ancora rifare della delusione… Oggi ti è andata male, caro mio, ma qui sono sicuro che troveremo qualcosa di nostro piacimento!" annuì Goten

"Guardate quella!"

Cooler indicò una tipa che stava appoggiata a un lampione, vestita di un succinto completino rosso, con tanto di stivali sopra il ginocchio e top che lasciava in vista l’ombelico.

"Si! E’ perfetta! Dai Trunks, quella ci sta di sicuro! Accostiamo!"

Il giovane Briefs non sembrava altrettanto entusiasta dell’idea:

"E’ meglio di no… Io non ho nessuna voglia di andare con quella ragazza… e poi… ha un chè di familiare…"

Non lo stavano neppure a sentire… Goten aveva già abbassato il finestrino.

"E adesso vai con più tatto… non chiederle subito quanto vuole! Ci vuole tecnica!"

Trunks, sconsolato e arreso, chiese alla ragazza immersa per metà nell’ombra: "Senti…Sei bellissima…"

"Oh…veramente?" rispose lei maliziosa.

"Così! così!" lo incoraggiava il compagno, più esperto.

"Ehm...ti andrebbe di… trombare?!"

I tre nella macchina avevano già una mano sugli occhi (-.-‘) e si preparavano a sgommare, quando un’inattesa risposta giunse dalla ragazza immersa nell’ombra:

"Oh, ma come sei…ehm…diretto! Eheheh! Perché no?"

Allora una testolina azzurra ben conosciuta si mostrò alla luce del lampione.

"Bra?!"

"Trunks?!"

"Adesso lo dico a papà!" si ritrovarono ad urlarsi in coro.

"Non ti vergogni? Cercare di rimorchiare una ragazzina!"

"Tu piuttosto! Cosa ci fai in un vicolo come questo da sola? E rispondi così al primo che passa per la strada?!"

"Guarda che stavo aspettando la mamma… è poco più indietro, si è fermata in un negozio, anzi, voglio vedere che faccia fa quando ti vede!"

"Cosa?! Ancora?! Metti in moto, Goten!"

"Aspetta un momento, volevo salutare Braaaaaaa… *ç* "

"Si…lasciaci guardare Braaaaaa… *ç* " fecero eco gli altri due

"Ehi! Guardate da un’altra parte! Il fatto che mia sorella si sia dimenticata di mettersi la maglietta non vi autorizza a farla entrare nel vostro campo visivo!"

"Uh, ignorante! Questo si chiama top! Non sono mica tipa da andare in giro nuda!" lo corresse la ragazzina. Finalmente Trunks riuscì a tirare via quei tre maniaci dalle grazie della sorella turchina in bella vista.

Just my immagination

E’ tua sorella

Just my immagination

E’ tua sorella

Just my imagination

Non è lei!

"Che figa tua sorella!"

"Già, Goten ci aveva fatto vedere qualche foto, ma dal vivo è tutta un’altra cosa!"

"Cosa vi ha fatto vedere Goten?!"

"Ehi, calma, calma, non è come pensi… solo un regalino di tua Bra…" si affrettò a giustificarsi l’amico.

Quella non fu una bella serata per Trunks… Tornò a casa persino mezz’ora dopo il coprifuoco (alle 9.30 invece che alle 9.00… un vero nottambulo!). Bra riferì tutto alla madre, Bulma era incazzata nera già di suo e non fece uscire Trunks per un mese e addirittura gli sequestrò la playstation (!), e infine le prese anche da Vegeta, primo perché aveva saputo che il suo amico figlio di Kakaroth aveva delle foto di Bra e non l’aveva ucciso, secondo perché era uscito con il figlio di Kakaroth, e terzo, perché quel pomeriggio era stato di nuovo sconfitto da Kakaroth e doveva sfogarsi con qualcuno.

Inutile dire che il giorno dopo Trunks bucò l’esame perché in testa non aveva altro che:

No, no, non è vero, no, non è vero, non è vero,no , non è vero…

Tua madre…

No, no, non è vero, no, non è vero, non è vero, no, non è vero…

Tua sorella…

Non ho scritto questa fanfic con la pretesa di farvi ridere a crepa pelle... Però almeno spero che vi sia sembrata caruccia!

Non so se tutti conoscete questa versione rifatta dai Gem Boy, ma io appena l'ho sentita ho pensato a questa fanfic!

Recensite, mi rak! Anche se è una one-shot, aggiungerò in fondo, mano a mano, le risposte alle recensioni!  

  
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