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Autore: Shikayuki    04/02/2013    1 recensioni
Questa storia è un piccolo esperimento che vuole unire le mie due grandi passioni:l'equitazione e i 30 Seconds To Mars. è collocata nel lasso di tempo precedente l'uscita di A Beautiful Lie e sarà invischiata con la creazione dell'album, in quanto inizia sul set di Alexander, in contemporanea alle riprese del quale venivano eseguite anche le prime registrazioni dell'album.
In generale è la storia di Csaba, ragazza forte e indipendente, con degli obiettivi prefissati e ignara che il suo mondo schematizzato sta per crollare in mille pezzi, e di Jared, attore/musicista/artista che pensava di non poter avere più di quello che già aveva conquistato a fatica lottando.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jared Leto, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1. Incontri tra le dune.


Il sole picchiava sulla sabbia abbagliandomi, ogni passo di Lestat mi faceva ondeggiare da una parte all’altra,mentre mi godevo quella brezza bollente che mi accarezzava il viso,le braccia e le spalle nude.
-Bravo meraviglia, te la sei proprio meritata questa passeggiata!- dissi chinandomi in avanti e accarezzando il possente collo sudato del mio stallone morello.
Mi rispose sbuffando e scuotendo il capo. Anche se lui era agitato e voleva spingere di più, lo tenevo al passo perché quella era solo una passeggiatina di piacere, giusto per non lasciarlo fermo nel box, non me lo avrebbe mai perdonato, dopo avermi regalato una tale soddisfazione: la vittoria nella 260Km di endurance, nel deserto del Marocco, per il terzo anno consecutivo.
Ero l’unica italiana ad essersi aggiudicata quell’importante gara a livello mondiale per tre anni consecutivi e sempre con lo stesso cavallo, ero orgogliosa di me stessa e del mio principe tenebroso e arrogante, nel quale nessuno aveva mai creduto e che io avevo salvato dal macello.
-Che dici, rientriamo?- gli chiesi, dando una leggera dondolata alle redini. Avevo l’abitudine di parlargli come ad una persona, in fondo era una persona per me. Sbuffò di nuovo e tirò le redini, appoggiandosi al morso.
-Ok, ho capito,proprio non vuoi riposarti! Una galoppata e poi ritorniamo,ok?- al che gli diedi un leggerissimo colpo di tacco e mollai completamente le briglie, lasciandolo andare.
Eravamo due saette tra la sabbia.

Lo sapevo che non me la sarei dovuta svignare dalla lezione di equitazione, ma non avevo potuto farne a meno! In fondo avrei iniziato a girare la settimana prossima, ed era già un mese che prendevo lezioni di equitazione, ormai io e Nayara, così si chiamava la splendida cavalla saura che mi avevano assegnato, eravamo diventati un binomio molto affiatato, così avevo deciso di bigiare quella monotona lezione,in quel monotono recinto,con quel monotono istruttore, per andarmi a fare una cavalcata nel deserto circostante il set: pessima idea. Dopo essermi inoltrato troppo, avevo perso di vista il campo e mi ero perso, non sapendo più orientarmi. Non avevo il cellulare con me perché indossavo gli inutili costumi di scena,ovvero gonnellino e finta armatura, e comunque di sicuro lì non c’era campo. Stavo entrando in panico, già immaginandomi morto disidratato quando la vidi.
Sembrava uno spirito del deserto a cavallo di uno scattante destriero nero e vestita con una specie di leggerissima tunica bianca. Saettava tra la sabbia con la lunga treccia di capelli neri a schiaffeggiarle la schiena.
Non ci pensai due volte e spinsi Nayara all’inseguimento.

Lestat scosse la testa iniziando a muovere le orecchie frenetico: qualcosa aveva attirato la sua attenzione.
-Che c’è principe?- allarmata, tirai le briglie e mi sedetti sulla sella per rallentarlo. Quando la sua andatura passò da un galoppo sfrenato, ad un trotto lento cominciai a guardarmi intorno allarmata, mentre Lestat dilatava le narici sbuffando. Non vedevo niente di minaccioso, ma poi all’improvviso notai una nuvola d polvere e uno sbrilluccichio e dopo un po’ mi apparve un ragazzo con i capelli lunghi in sella ad un’agile cavalla saura, vestito con… con un armatura con tanto di gonnellino di cuoio a frange.
Restai di sasso, così fermai definitivamente il mio cavallo e attesi che quel giovane mi raggiungesse, piena di curiosità, ma comunque pronta ad ogni evenienza: sapevo come difendermi, e sicuramente Lestat era molto più veloce di quella cavalla bardata pesantemente.
Non sapevo cosa aspettarmi, in fondo da uno che galoppa in armatura in mezzo al deserto,ci si puo’ aspettare di tutto,no?

La ragazza si era fermata e ora mi fissava con un misto di curiosità e diffidenza sul volto, in fondo chissà come le dovevo apparire nei vestiti di scena?
Mi avvicinai portando Nayara al passo e parlando quelle frasi basilari in marocchino che avevo imparato da sfoggiare giusto in caso di emergenza:-Ciao!Vengo in pace. Mi sono perso,puoi aiutarmi?-
Mi guardò stranita, corrucciando la fronte:-Ehm…cosa?- mi rispose in inglese.
-Oh,bene perfetto,parli la mia lingua!-dissi sollevato –Comunque,stavo dicendo che mi sono perso,puoi aiutarmi?-
Scoppiò a ridere,una risata cristallina:-Solo se mi spieghi come mai sei conciato così!-
Parlava un inglese molto buono,ma aveva un accento che non riuscivo a capire.
-Beh,ero sul set del film in cui recito e sono scappato per farmi una passeggiata nel deserto, ma mi sono perso! Per fortuna ti ho visto e ho deciso di rincorrerti! Ti prego aiutami a tornare in città!
-Ma certo che ti aiuto,pensi che ti lascerei qui?- Ok, adesso stava morendo dalle risate.
Mi stava prendendo in giro così misi il broncio, come facevo sempre quando Shan o Tomo mi prendevano in giro.
-Ehi, ma ti sei offeso?- rideva sempre più a crepapelle –Scusami,ma non capita tutti i giorni di incontrare un ragazzo che si è perso nel deserto, conciato come un soldato dell’antica grecia, che si dispera a questi livelli!- Altro scoppio di risate: ormai era piegata in due sul collo del suo cavallo.
Ok, adesso stava esagerando.
Si asciugò una lacrima che le scendeva sul viso a causa delle troppe risate a mie spese, si raddrizzò e disse:-Dai vieni, andiamo! Stavo giusto per tornare indietro!-
Mi stese la mano:-Comunque piacere, Csaba!-
Gliela strinsi ancora ferito nell’orgoglio:-Jared-

Mi incamminai cercando di trattenere Lestat che scalpitava per annusare la sua nuova conoscente, la galoppata non lo aveva stancato per niente, e assicurandomi che il ragazzo, Jared, mi seguisse.
Nella mia mente ancora morivo dalle risate a pensare ai suoi enormi occhioni del colore del cielo sgranati dal panico per essersi perso. Da un ragazzo del genere, con un fisico da paura e una bellezza sconvolgente, di sicuro non ci si aspettava un bambinone del genere! Comunque cavalcava molto bene, con una postura eccellente, e sembrava tutt’uno con la sua cavalla.
-Allora,ehm… Jared, di quale film stiamo parlando?-
-Il film si intitola Alexander, ed è la storia del grande Alessandro Magno, il più grande re di tutti i tempi!- mentre parlava i suoi occhi si illuminarono, rendendolo ancora più bello.
-E tu saresti…?-
-Io interpreto Efestione, migliore amico del re e probabilmente suo amante!-
‘Bene, è tutto contento di fare il fidanzatino!’ pensai sghignazzando tra me e me.
-E Alessandro è interpretato da…?-
-Colin Farrell, mentre la Regina Olimpiade, sua madre, da Angelina Jolie, e il Re Filippo, suo padre, da Val Kilmer!-
-Colin Farrell?!?-

Ok,mi stava fissando con gli occhi a cuoricino, ma cosa ci trovavano tutte in Colin? Si, era un bellissimo ragazzo, affascinante, carismatico e tutto il resto, ma anche il sottoscritto meritava attenzione.
-Si, Colin Farrel!-
-Ti prego, me lo fai conoscere?Lo adoro da quando ha interpretato Jesse James, monta in una maniera stupenda!-
Quindi lo ammirava per come andava a cavallo? Cominciavo a pensare che non ci stesse molto con la testa. -Va bene, se quando torniamo al campo è in giro te lo presento!-
-Grazie grazie grazie!- al che si sporse dal suo cavallo abbracciandomi. Certo che aveva una certa confidenza con quegli animali, sembrava quasi che stesse camminando sulle sue gambe!
-Ma adesso che sai qualcosa di me, raccontami qualcosa di te!- dissi per distrarla dall’argomento Colin, prima che l’eventuale fan girl nascosta in lei si scatenasse più del dovuto.
-Di me?- disse fissandomi pensierosa.
Sicuramente stava soppesando se dare fiducia al pazzo ragazzo in costume persosi nel deserto oppure no.

-Beh, come ti ho già detto mi chiamo Csaba e questo bestione nero e impaziente qui è il mio adorato Lestat! Sono italiana e sono qui perché nei giorni scorsi ho partecipato e vinto un’importante gara di equitazione a livello internazionale e adesso ci stiamo godendo due settimane di meritato riposo.-
Gli spiegai decidendo di fidarmi, poi fermai Lestat e davanti a uno Jared stupefatto dissi:-Lestat non si saluta?- facendo inchinare il mio fremente stallone.
-Uao, non avevo mai visto far eseguire ad un cavallo un inchino con tutta questa facilità- disse il ragazzo guardandomi ammirato.
-Perché hai visto molta gente lavorare con dei cavalli?- gli chiesi incuriosita, in fondo un attore di Los Angeles dove dovrebbe vedere dei cavalli?
-Si, ho fatto altri film nei quali c’erano dei cavalli e inoltre ho una discreta passione verso questi splendidi animali, quando ho tempo, una cavalcata è d’obbligo… quando ho tempo!- sull’ultima affermazione fece uno sguardo sconsolato, così invece di finire di abbatterlo chiedendogli come mai avesse poco tempo, cercai di tirarlo su di morale.
-Beh, hai un’ottima postura sai? Nonostante sei vestito scomodo vedo che hai molta naturalezza in sella, dovresti esserne orgoglioso!-
-Grazie!- il suo sorriso mi abbagliò ammaliandomi.

Nel frattempo della nostra chiacchierata eravamo arrivati in vista della città e anche del campo dove si tenevano le lezioni di equitazione e la cosa mi dispiacque molto, non volevo salutare quella ragazza che mi aveva salvato e allo stesso tempo incuriosito con la sua spontaneità.
-JARED!- Colin correva verso di noi con i lunghi capelli biondi che gli svolazzavano dietro così come il lungo mantello rosso che faceva parte del suo costume. –Dove diamine eri finito?L’istruttore rischia il licenziamento se non ti ripresenti subito: eri sotto la sua responsabilità!-
Stavo per difendermi, ma non ne ebbi bisogno perché la ragazza dopo un primo attimo di silenzioso stupore…
-OH MIO DIO COLIN FARRELL!- era già saltata a terra e abbandonato le briglie del suo cavallo, che se ne restò calmo e immobile al suo posto emettendo solo un leggero sbuffo, come se fosse abituato a quelle reazioni.
-Posso abbracciarti?- chiese tutta emozionata ad un alquanto traumatizzato Colin e poi non attendendo risposta e stritolandolo tra le braccia.
Quello spettacolo mi fece inaspettatamente torcere qualcosa dentro ma non sapevo neanche io cosa.


Ciao, eccomi qui con una nuova long, ho deciso di abbandonare le altre momentaneamente perché questa ha molto potenziale, ma non temete, ci rimetterò mano presto!^^ Beh, spero che questo primo capitolo vi piaccia e attendo i vostri pareri con molta ansia, positivi o negativi che siano! Ricordate che si impara dagli errori e non dai contentini!

Mary

  
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