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Autore: Lady_Crow    25/08/2007    12 recensioni
Questa fanfiction è composta da un solo capitolo. Ha come protagonista Dani Filth e racconta la storia di "Her ghost in the fog", chiaramente ho aggiunto molto, ho creato un vero e proprio racconto, ma riferimenti e citazioni non si lasciano affatto desiderare.
La dedico a coloro che sanno davvero cosa vuol dire soffrire per la perdita di una persona amata.
Genere: Romantico, Dark, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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<p align="center"><i> Her Ghost In The Fog </i></p align="center">

Her Ghost in the fog

Preludio
***
La Luna appesa come un crudele ritratto,
fra i due ignari amanti si intromise il fato.
Una preghiera sussurrata fra gli alberi dal vento...
Questa tragedia comincia come ali di vetro spezzate, fuoco spento.
Ma niente lacrime, vi prego, per quanto questa storia possiate amare,
spesso paura e dolore debbono la morte accompagnare.
In questa storia vi sono desideri e volontà segrete,
orrori e torbide certezze così come vedrete...

***
In una gelida notte di Luna piena, il suo vestito bianco sfiorava il suolo ricoperto di neve. Tess era una creatura semplicemente divina. I lunghi capelli scuri e ondulati le coprivano la schiena quasi per intero; i suoi occhi, scuri anch'essi, erano di una profondita indicibile. Aveva una pelle candida come il latte, sembrava fatta di porcellana. Camminava ai margini del bosco tenendo delicatamente per un braccio il suo amore: Daniel, ma spesso lei lo chiamava Dani. Anche se ad entrambi sembrava impossibile, ormai si conoscevano da un anno. Per quanto le loro anime fossero in realtà una sola, avevano sempre l'impressione di passare insieme solo pochi attimi. Daniel spesso doveva viaggiare: si occupava di trasportare merci e portarle ai mercanti di vari paesi e città, in quei giorni il tempo non passava mai... Sembrava che si divertisse a torturarli. Dopo l'ennesimo scambio di battute i due si fermarono per un attimo. L'uomo sfiorò con un dito le perfette labbra di Tess.
-La mia Regina della Neve...- sussurrò lui con un sorriso.
Gli occhi di Daniel erano di un azzurro talmente chiaro che a volte sembravano quasi bianchi.
-Sei terrificante... ma sei bellissimo.-
Lo baciò. Il contatto con le sue labbra, sentire il suo fiato caldo in mezzo a quel gelo... Sentì un tuffo al cuore.
Daniel, oltre ad avere un aspetto di per sè inquietante, era un tipo estremamente particolare. Un uomo che, in piena inquisizione, non si faceva problemi a mostrarsi in pubblico perennemente truccato in maniera spaventosa, non era certo una persona qualsiasi.
Tess viveva in un piccolo villaggio circondato dai boschi. Era composto da casupole fatte, in genere, di pino o di abete, la chiesa invece, il cui ingresso era situato sul piccolo campanile, era stata costruita con un legno più pregiato. Lì il suo amore, fra l'altro di religione pagana, era considerato come una sorta di necromante, tuttavia lo temevano talmente tanto che nessuno aveva mai avuto il coraggio di denunciarlo agli inquisitori.
-Ti metteranno al rogo prima o poi, sai?!- lo prese in giro Tess.
-E perchè mai?- chiese lui sgranando gli occhi in maniera volutamente esagerata -Sono una persona così pia e devota alla Santa Madre Chiesa!-
La ragazza rise di gusto; una delle mille cose che amava in lui era il suo umorismo demenziale. Daniel la strinse a se cingendole i fianchi.
-Purtroppo però sono un peccatore...- bisbigliò lanciandole un'occhiata maliziosa mentre sfiorava le labbra di lei con le sue. Non potè fare a meno di baciarla avidamente.
-Un giorno ti porterò via con me.-
-Dimmi solo quando Dani, e conterò persino gli attimi che mi separano da quel momento.-
-Anche senza il consenso di tuo padre?-
-Al diavolo mio padre e il suo odio per te... Ce ne andremo...-
-Io, te e nessun altro.-
Tess accennò ad un sorriso -Di questo non sono certa.-
-Che vuoi dire?- domandò lui con aria perplessa.
La ragazza lo abbracciò appoggiando la guancia sulla sua spalla -Ecco... io non ne sono certa... ma forse... aspetto un figlio.-
Per un attimo Daniel rimase in silenzio, si chiese se aveva ben compreso ciò che la sua amata gli aveva appena annunciato. -E' meraviglioso!- la strinse ancora più forte. Alzò un sopracciglio -Un altro piccolo mostro in giro per il mondo a terrorizzare bigotti!-
Le loro risate si persero nella notte...
Di tanto in tanto Tess sentiva qualche fiocco di neve caderle sulla pelle; era una sensazione stupenda. Era quasi come se il cielo volesse ricordarle che tutto era reale, non un sogno. Quell' amore esisteva realmente, il suo Dani era davvero lì con lei e presto se ne sarebbero andati da quel villaggio di stolti ed invidiosi. L'uomo per un attimo si stacco da lei per poterla guardare in tutta la sua bellezza. Aveva quindici anni in meno di lui ma nessuno l'avrebbe mai detto. I suoi atteggiamenti, il modo che aveva di ragionare e di parlare, il corpo formoso e il seno abbondante, lasciavano pensare che fosse molto più grande di quanto era in realtà. Un angelo del peccato pieno di grazia e allo stesso tempo così puro...
Si era fatto tardi, doveva riaccompagnarla alla sua dimora, ma dopo alcune ore, come ogni notte in cui Daniel si trovava nel villaggio, si sarebbero rivisti in segreto. Uscirono dal bosco ritrovandosi davanti alle luci provenienti dalle abitazioni. Passarono davanti ad una taverna che aveva le finestre spalancate. All'interno, seduti ad un tavolo, c'erano cinque uomini del villaggio; osservarono il passaggio della coppia.
-Questa notte si festeggia, amici miei...- ringhiò uno di loro prima di mandare giù un intero boccale di birra.
***
Tess aspettava ai margini del bosco, lì dove alcune ore prima aveva già incontrato Daniel. Nel frattempo una fitta nebbia era calata avvolgendo ogni cosa. Vide delle luci avvicinarsi. Il suo amore stava arrivando! Ma chi aveva portato con lui?
Quando i cinque uomini furono abbastanza vicini perchè la luce delle lanterne che portavano in mano rivelasse i loro volti, il terrore si impadronì della ragazza. A loro si erano uniti altri abitanti del villaggio, fra cui il parroco. Le loro espressioni truci e le loro risate non le lasciarono molte possibilità di fraintendere le loro intenzioni. Fu così che cominciò a fuggire all'interno del bosco; il suo cuore batteva all'impazzata, non aveva mai avuto tanta paura prima d'allora...
Gli uomini la seguirono mettendo in fuga ragione e onore, sembravano essere ipnotizzati. Tutto era reale, non un sogno ma un incubo. Le loro ombre venivano proiettate ovunque dalle lanterne; sarebbero state proprio la la luce della Luna e quelle stesse ombre a ridurre in frantumi l'amore di Tess e Daniel.
***
Daniel giunse finalmente nel luogo in cui lui e la sua amata avevano appuntamento; ma lei non c'era. Pensò subito che fosse molto strano: quando si trattava dei loro incontri, la ragazza era sempre in largo anticipo. Sentì una morsa attanagliargli lo stomaco, aveva un pessimo presentimento. Gli parve di vedere delle luci muoversi in mezzo agli alberi e, forse non aveva molto senso, ma cominciò a correre in quella direzione. Tess era lì da qualche parte e aveva bisogno di lui, lo sentiva. Dopo poco non sapeva più che fare, delle luci non c'era più traccia, non riusciva a trovare la ragazza, sentiva che cuore e polmoni stavano per esplodergli, ma l'angoscia e l'ansia non gli permettevano di fermarsi.
-Dani...- sentì Tess che lo chiamava, ma c'era qualcosa di di inspiegabilmente strano nella sua voce.
Si voltò verso la sua amata e, nell'istante in cui i suoi occhi si posarono su di lei, cominciò a comprendere l'atroce realtà. Quell'immagine fu come una pugnalata al cuore: avvolta in un manto di nebbia, la ragazza era ricoperta da macchie di sangue, sembrava che la sua pelle fosse accarezzata da un alone luminoso.
Daniel si sentì il sangue gelare -A... Amore...- balbettò in preda al panico -Cos'è successo?-
Tess non rispose, sapeva che non era necessario. Il suo volto macchiato da gocce scarlatte non potè nascondere la frustrazione. Lentamente si avvicinò a lui e lo abbracciò... per l'ultima volta.
-Dani...- mormorò.
L'uomo sentiva che le sue gambe stavano per cedere a causa della stanchezza e dell'immensa angoscia -Cosa ti hanno fatto Tess...?-
Ancora una volta lei non rispose -Devi farmi una promessa... Non ci lasceremo mai e non lasceremo che il Geloso Paradiso rapisca i nostri cuori. Promettimi che quello che provi per me non finirà stanotte.-
Daniel avrebbe voluto dirle mille cose, ma aveva un nodo alla gola -Lo prometto...-
Fu tutto ciò che riuscì ad uscire dalle sue gelide labbra. Un bacio e il sangue di Tess suggellarono quel patto. Il fantasma si divincolò dolcemente dall'abbraccio del suo amato per poi voltargli le spalle e allontanarsi. Lui cadde in ginocchio affondando una mano nella neve e protendendo l'altra verso Tess.
-Torna da me!- girdò con quanto fiato aveva in corpo -Sono venuto alla luce già innamorato di te. Perchè il Fato dovrebbe mettersi fra noi?-
Ma la ragazza non si voltò, svanì in mezzo alla nebbia. Daniel si lasciò cadere al suolo contorcendosi per il dolore mentre calde lacrime rigavano il suo viso. Non era altro che un'anima torturata sul ghiaccio. Ad un certo punto la sua mano sfiorò un oggetto metallico, lo afferrò portandoselo davanti agli occhi per poter vedere di cosa si trattasse.
Una strana luce si accese nei suoi occhi, sorrise senza calore: uno degli inseguitori della sua amata, nel darle la caccia, aveva lasciato un suo ricordo. Il parroco aveva perduto la chiave del campanile che portava sempre con sè.
***
Nel villaggio si era già sparsa la voce dell'accaduto, così anche se in piena notte, tutti gli abitanti, compresi i suoi carnefici, si erano riuniti in chiesa per piangere la scomparsa della ragazza. In realtà non facevano altro che scambiarsi pettegolezzi, si mormorava che in vita fosse stata una strega.
Daniel giunse davanti all'ingresso con la sua lanterna. Nel vedere che all'interno non mancava nessuno, un sorriso diabolico si dipinse sul suo volto. Chiuse a chiave l'ingresso. Sentendo il rumore della porta che si chiudeva, tutti si voltarono a guardare. Rendendosi conto di essere in trappola si ammassarono nell'inutile tentativo di fuggire.
-I migliori fra voi saranno riservati al giudizio che prevede la vostra Bibbia!- urlò con disprezzo Daniel mentre con la lanterna dava fuoco alla chiesa.
La luce emanata da quell'immenso rogo proiettava ovunque la sua ombra. Gli parve che le urla dei fedeli scomparissero nel nulla mentre si allontanava. Sembrava essere ipnotizzato...

   
 
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