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Autore: lumosargento    05/02/2013    0 recensioni
semplice. tutto qui.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
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«che studi oggi?».
«mmm». ti faccio segno con la mano di aspettare un minuto. finalmente ero riuscita a leggere una frase senza naufragare di nuovo nel ricordo di ieri sera. arrivo al punto e alzo la testa dal portatile. sei a un passo da me, sdraiata sul divano e con un libro di architettura appoggiato sul petto. «studio, a differenza tua» ti rispondo, sorridendo.
tu cacci fuori la lingua e mi fai l’occhiolino. «avevo altro a cui pensare». alludi a me? «allora, che studi?».
sbuffo e lascio perdere per un attimo la presentazione di fisiologia. «i neurotrasmettitori».
«davvero? stamattina ho letto un articolo sulla dopi... dopam... qualcosa del genere».
scoppio a ridere. «dopamina?».
«sì quella! brava».
continuo a ridere, scuotendo la testa. so cos’è e forse so anche perché l’articolo ti ha attirato.
«che c’è? è vero. ero dall’ottico e nell’unica rivista non di gossip c’era un articolo su quello».
«ci credo. pensavo solo a una cosa».
«cosa?».
«che forse le coincidenze sono fatte apposta per dirci che stiamo andando nella direzione giusta. non trovi?».
mi sorridi e non rispondi. il tuo sguardo dice tutto. prendi in mano il tuo libro, chiudendolo e lasciandolo in un angolo del divano, e ti avvicini a me. io mi raddrizzo con la schiena e lascio un po’ di spazio tra di noi.
«allora, che cosa hai letto sulla dopamina?».
«smettila, che lo sai già» mi rispondi, accarezzandomi una mano. sei fredda, ma non ti allontano.
«forse». intreccio le mie dita alle tue e giocherello con la tua mano. mi piace troppo. di solito lo faccio con mia mamma, ma ultimamente mi caccia sempre perché le do fastidio. «voglio sentirlo da te» ti dico, distogliendo un attimo gli occhi dal verde chiaro delle tue unghie per guardare i tuoi occhi grandi. la tonalità è la stessa.
«ok. fammi pensare». guardi in giro, forse per trovare le parole giuste. «in sostanza l’articolo spiegava quanto fosse vero che in amore è tutta questione di chimica. parlava dell’innamoramento. praticamente... correggimi se sbaglio, mio ingegnere biomedico». mi dai un bacio sulla guancia e prosegui. «praticamente nel nostro organismo circola in quantità elevate la dopamina, che è un neurotrasmettitore – appunto – strettamente legato al sistema limbico. però questo non mi ricordo cos’è». mi guardi e aspetti che prosegua io.
mi schiarisco la gola e sistemo il portatile sulle gambe. è solo nervosismo. il tuo volto è a un passo dal mio. «è una zona del cervello. è la sede delle emozioni e di alcune funzioni vitali come la sete, la fame e la sessualità». dico quest’ultima cosa distogliendo lo sguardo. mi imbarazzo sempre a parlare di certe cose.
«ecco». tu prosegui senza far caso alla mia reticenza. «e l’articolo ne spiegava gli effetti. diceva che quando un evento è più felice di quanto sperato, la dopamina emette un segnale di felicità i cui effetti euforizzanti spingono a ripetere sempre l’esperienza. per questo è considerata la causa del forte attaccamento verso l’altra persona e della necessità di sentirla e vederla spesso». sorrido. io più che spesso voglio stare con te ogni singolo istante in cui non lo sono. «che pensi? a me, spero».
«e tu cosa pensavi mentre leggevi?». ti rigiro la domanda, evitando di risponderti.
«che “spesso” non rende giustizia a quanto vorrei stare con te». mi dai un bacio sulla guancia e poi, accarezzandomi il volto, mi fai voltare verso di te per raggiungere le mie labbra.
chiudi il mio portatile e lo sposti per terra con il tuo libro, in modo da riuscire a spingerti sopra di me e a farmi sdraiare a mia volta sul divano. ci baciamo per diversi minuti. il tempo sembra non bastare mai.
ti fermi. «apri gli occhi». obbedisco. mi sorridi, guardandomi. «li tieni sempre chiusi quando mi baci».
«sì». mi mordo la lingua. «non si fa così?». ridi, dandomi un bacio a stampo. «tu li tieni aperti?» mi informo, curiosa. chissà che faccia ho mentre do un bacio. si vede che sono felice?
«a volte. voglio vede se sei contenta. se vuoi... farlo».
«non si sente?» scherzo.
«oh sì. il tuo cuore parla per te». ridi e appoggi la testa al mio petto.
«e poi cos’altro dice l’articolo?» ti chiedo, per cambiare discorso.
«lo vuoi davvero sapere?». rimani appoggiata a me.
«sì».
«allora, vediamo... diceva che la causa del rilascio di dopamina è un certo ormone, se non sbaglio».
«la feniletilamina» ti spiego, con fare esperto «e diceva anche che i suoi effetti sono simili a quelli provocati dalle droghe, tipo la riduzione dell’appetito e l’iperattività?».
«mmm sì. mi devo preoccupare? non mi hai detto che ti fai di qualcos’altro e che in realtà non sono io la tua droga?».
«scema. non mi sono mai fatta neanche una canna».
«bè, rimedieremo».
«cosa?! mi devo preoccupare io?».
«dai, scherzavo. però so che con le droghe più ne sniffi e più ne vuoi. in sostanza la dopamina è così. l’articolo diceva che dopo un po’ il corpo si abitua ai suoi effetti e quindi non funziona più».
«mmm non so se il paragone regge. credi che prima o poi il mio cuore smetterà di battere così forte ogni volta che mi sfiori?».
ridi e mi guardi di nuovo negli occhi. «sei così tenera» mormori. mi baci. respiriamo insieme. «l’articolo sosteneva che dopo sei o sette anni questo periodo magico finisce» dici, tra un bacio e l’altro «forse il giornalista non si è mai innamorato come noi».
«in ogni caso c’è l’ossitocina».
tu ti fermi e scoppi a ridere.
«che c’è? è la verità. il tuo articolo non ne parlava?». cerco di nuovo un bacio e mi accontenti. «sono o non sono un bravo ingegnere biomedico? mi merito un altro bacio».
me ne dai molti di più, poi scosti una ciocca di capelli dai miei occhi e rimani a guardarmi. «l’ormone dell’amore, giusto?».
«questo non lo sapevo. ero rimasta all’ormone pituitario».
«vedi che anch’io mi merito un bacio».
non la smettiamo più e, quando finalmente siamo di nuovo tranquille, tu riprendi a parlare.
«dunque... dell’ossitocina spiegava che è chiamato ormone dell’amore perché è considerato il collante nei legami affettivi che si istaurano nelle coppie. riduce lo stress, aumenta la fiducia e l’empatia con il prossimo e aiuta anche a socializzare». mi fai l’occhiolino e prosegui. «aumenta nello scambio di effusioni, è collegata all’autostima e al buon umore, spinge al contatto fisico e agli abbracci».
«interessante». non faccio in tempo ad aggiungere altro perché tu riprendi a far produrre ossitocina al mio organismo.
le tue mani scorrono veloci sul mio viso, le tue labbra scendono sul mio collo, le tue dita si intrecciano alle mie e la destra si infila sotto la mia felpa. ti stai scaldando, le tue mani non sono più fredde come prima. trattengo il respiro. io so anche che questo ormone ha come effetto collaterale l’ansia, ma me lo tengo per me e per il mio esame di fisiologia.
«sono sicura che un bel cocktail di feniletilamina, ossitocina e dopamina sia molto più potente del sex on the beach di ieri sera» mormori, mordendomi il collo.
«adesso hai capito perché non bevo?» scherzo, prendendoti il viso tra le mani per farti specchiare nei miei occhi innamorati.
tu riprendi a baciare la mia bocca, e dopo alcuni minuti che sembrano ancora una volta secondi, ti accorgi che il mio respiro è diventato un sospiro.
«a cosa stai pensando?» mi chiedi, fermandoti.
«che ai prossimi esami del sangue avrò i valori di feniletilamina e di ossitocina troppo alti e così non potrò donare».
ridi e mi dai un ultimo bacio. «ti amo».
«io di più». ti abbraccio e non ammetto repliche.

S.
  
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