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Autore: L_Remy    05/02/2013    1 recensioni
"Perché tu sei il mio sogno più grande"
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Arthur, Eames
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era Natale, Arthur aveva appena finito un lavoro insieme agli altri ragazzi. Era in macchina, con il riscaldamento acceso e le canzoni natalizie alla radio. Fuori nevicava leggermente e nel suo cuore albergava la nostalgia.

Solo una volta avevano passato il Natale tutti insieme, ma fu prima della morte di Mal. Si ricorda che fu una cena fantastica e che era ritornato bambino per una sera.

Si fermò a un semaforo. Passò una colonna infinita di gente, anziani per mano, famiglie felici, bambini che saltellavano, contenti per l'arrivo di Babbo Natale. Abbassò lo sguardo sul volante. Non riusciva a sopportare la vista di quelle famiglie. Anche lui avrebbe voluto avere qualcuno con cui condividere la vita e, magari, avere dei figli. Una lacrima scivolò sulla sua guancia. L'asciugò in fretta e riprese il suo cammino verso casa. Quando arrivò rimase dentro la macchina, ora parcheggiata nel vialetto. Appoggiò la fronte sul volante e pianse. Pianse perchè alla fine del loro ultimo lavoro quella persona gli aveva detto che non lo voleva più vedere. Avevano litigato, perchè Arthur aveva rischiato la vita per salvarla. Arthur, dopo il risveglio non pensava che avrebbe ricevuto un pugno. Era stato insultato in tutti i modi, gli era stato detto che il suo aiuto era inutile, e che lui stesso era inutile come membro del team.

 

Uscì dalla macchina asciugandosi le lacrime. Avrebbe passato il Natale con i genitori, e sarebbero arrivati a breve.

 

Durante la cena indossò una maschera di felicità. Non la sopportava. Voleva solo che andassero via tutti e lo lasciassero in pace. Si scambiarono i regali e aprì anche quelli che gli avevano lasciato i membri del team. Ma non vide niente da parte di quella persona.

 

Se ne andarono tutti, contenti della nottata, dei regali e di vedere Arthur. Una volta chiusa la porta Arthur ricominciò a piangere silenziosamente. Aveva veramente fatto una cosa così terribile da non meritarsi neanche un saluto? Voleva salvargli la vita, perchè aveva reagito in quel modo brusco?

 

Andò in camera sua e si spogliò svogliatamente. Era talmente stanco che si sarebbe volentieri addormentato con i vestiti addosso.

Qualcosa scivolò dalla tasca dei suoi pantaloni. Cadde a terra con un rumore sordo, ma non era qualcosa di pesante, altrimenti se ne sarebbe accorto prima.

Si chinò a raccogliere l'oggetto. Sembrava una pallina di carta. La osservò per qualche istante notando che una parte del foglio era scritta. Lasciò cadere i pantaloni a terra e aprì il foglio dal quale cadde il suo Totem. Si affrettò a raccoglierlo, se lo rigirò fra le dita. Poi volse lo sguardo verso il foglio. Effettivamente c'era una scritta sopra:

 

Arthur, ti ricordi quando, qualche anno fa, durante la missione per il Signor Saito, di dissi che non dovevamo aver paura di sognare un po' più in grande? E' vero. Ma ho sempre avuto paura di farlo anch'io... Perchè tu sei il mio sogno più grande.

                                                                                                                   Eames

 

P.S. Ho ritrovato il tuo Totem, l'avevi scordato sul tuo letto.

 

 

Arthur si stese sul letto con il foglio fra le mani. Pianse di gioia fino a che non si addormentò.

   
 
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