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Autore: Aki_Saiko    06/02/2013    4 recensioni
ATTENZIONE! Alcune di queste storie potrebbero contenere spoiler per chiunque non abbia finito di vedere tutti i 25 episodi dell'anime.
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Pensavo che non sarebbe male: alcuni pensieri e riflessioni di Kirito, in marcia verso un villaggio, subito dopo aver salutato Klein.
Sediamoci sul prato, ti va? : uno scambio di battute tra Rika e Suguha, la prima che cerca di aiutare la famosa "sorellina" con il suo amore non corrisposto per Kirito.
Innocence: one shot KiritoxAsuna sulle note della canzone di Avril Lavigne (warning: fluff!)
Non sono un'altra fottuta principessa: missing moment incentrato sulla prigionia di Asuna.
[Sospesa fino a: data da destinarsi -probabilmente sempre, anche se un ritorno in questo fandom mi farebbe molto piacere]
Genere: Avventura, Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, Movieverse, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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Personaggi: Kazuto 'Kirito' Kirigaya
Collocazione temporale: immediatamente dopo la fine del primo episodio, dopo che Klein e Kirito si salutano.
Generi: introspettivo. [missing moments]
Note: quella che qui -ed anche nelle successive storie- viene nominata come 'Starting City' , nell'anime è chiamata Città degli Albori. Io ho preferito la versione originale della Light Novel, che mi sa più di videogioco. Inoltre, per chi non se lo ricordasse, le Safe Zone sono quelle aree del gioco (le città e i villaggi, ad esempio) dove non è possibile uccidere o ferire un altro giocatore, a meno di sfidarlo in un duello. Le Quest invece sono le varie missioni che si possono compiere durante il gioco, e hanno come premio un qualche oggetto o dei punti esperienza.






Pensavo che non sarebbe male

 
 
Aincrad, Primo Piano, Ottobre 2022
 

Il vento autunnale accompagna la mia corsa nella notte che è appena calata sull’immensa prateria del primo piano del castello di Aincrad.
Inizia a fare freddo: le temperature, le stagioni e le condizioni atmosferiche qui sono state programmate per essere simili in tutto e per tutto a quelle del mondo reale.
Io continuo a correre senza sosta, come se stessi fuggendo; e chissà, magari una parte di me spera che questo mi riporti a casa mia, con Sugu e la mamma, alla mia solita vita; che a ripensarci ora, forse non era neppure tanto male.

Questo non è da te, Kirito.

Una vocina mi sussurra queste parole nella testa, facendomi fermare di colpo: è vero non è da me. Non sono solito piangermi addosso, non l’ho mai fatto, perché iniziare adesso?
Questa storia di SAO deve avermi shockato proprio tanto, ma, voglio dire, chi non lo sarebbe? Restare intrappolati in questo mondo, sì bello, eppure non reale, un insieme di numeri e nient’altro. La condizione per uscire da qui? Completare tutti i cento piani della fortezza volante, Aincrad. E, piccolo particolare, se si muore qui, si muore anche là fuori.
Stringo i pugni. Quante volte mi sarà capitato durante la Beta? Dieci, venti, forse più? Conosco fin troppo bene la morsa che attanaglia lo stomaco quando i PS scendono a zero, così come ho ben presente la visione del mio corpo che pian piano si dissolve in cristalli azzurri e svanisce. Ma ogni volta, come una sorta di liberazione o una specie di rinnovata promessa, mi materializzavo di nuovo lì, a Starting City, e riprendevo da dove avevo interrotto.
Adesso no. Ora ho una sola possibilità, e se questa verrà sprecata non me ne sarà data un’altra. A Starting City, nel punto esatto dove i giocatori ritornavano dopo la morte, è comparsa un’enorme lastra di metallo, che elenca tutte le diecimila persone presenti in SAO in questo momento: quando uno di loro muore, una riga viene tirata sul suo nome.
In mezzo a tutta quella lista... c’è anche “Kirito”: questo il mio nickname, questa la mia nuova identità.
Mi butto nell’erba alta e soffice ed alzo gli occhi al cielo: è così bello, così reale, si fatica a credere che questo sia tutto un gioco.
Ma forse non lo è più.
Dal momento esatto in cui il Game Master –Kayaba Akihiko- ci ha annunciato cosa ci aspetta d’ora in avanti, dal momento esatto in cui ci è stato imposto di rischiare la vita pur di uscire da qui; questo ha smesso di essere solo un semplice gioco.
Già, Kayaba. Pensare che lo stimavo così tanto! ...No, lo faccio ancora. Nonostante tutto, riuscire a ideare e successivamente sviluppare un tale mondo è qualcosa che non mi farà mai perdere la stima che ho nei suoi confronti, anche dopo quello che ci ha fatto.
Ma forse, tra qualche mese smetterò di parlare così. Sarebbe perfettamente normale; in fondo, proprio perché questa può essere definita una lotta per la sopravvivenza, le persone si adatteranno di conseguenza.
Già adesso, chissà quanti Beta Tester come me si staranno dirigendo verso le città vicine alle zone di caccia più proficue, lasciando i neofiti a brancolare nel buio. Dopotutto, anch’io l’ho fatto, no?
No. Io almeno ci ho provato, a portarmi dietro Klein. Ma lui ha rifiutato, doveva incontrarsi con alcuni amici. Una persona sola sarebbe andata bene, ma già due sarebbero state troppe; e il suo gruppo chissà da quanti era composto.
Qualcuno potrebbe pensare che, visto che nella vita reale non vado molto d’accordo con le persone, almeno nei  MMORPG come Sword Art Online abbia qualche amico. In realtà non è così. Una volta, sono stato a capo di una gilda, ma è stato un caso isolato: generalmente gioco da solo.
Mi alzo in piedi, mi tolgo alcuni ciuffi d’erba dalla maglia e proseguo il mio percorso, questa volta camminando.
Tutto è calmo qui fuori, sembra quasi irreale: le pianure al di fuori delle Safe Zone come Starting City non sono luoghi sicuri per i nuovi giocatori senza esperienza nemmeno di giorno, figurarsi di notte. Probabilmente, la maggior parte di loro sarà ancora dentro le mura della città, a riflettere sul da farsi, a formare alleanze o, semplicemente, a commiserarsi e a rassegnarsi alla morte.

Questo è il tuo solito lato cinico, Kirito.

Per forza, mi dico, non bisogna mai tralasciare alcuna opzione, a maggior ragione in quello che ormai è diventato un survival game. Non mi stupirei se, pur di sopravvivere –o magari anche per il solo gusto di farlo, perché no?, dopotutto questo non è il mondo reale- alcuni arrivassero perfino ad uccidere.
Non vedo luci all’orizzonte, e nemmeno l’erba alta accenna a trasformarsi in sentiero: devo essere ancora lontano dalla mia meta.
Pazienza, passerò la notte all’aperto. Conosco molto bene questa zona, ci ho passato all’incirca due settimane durante la Beta, per abituarmi ad usare correttamente gli input dei movimenti di SAO. Anche se sono solo al livello 1, non dovrei correre pericoli.
Per prima cosa, mi dirigo verso un piccolo lago dove sono sicuro di trovare qualche animale che, una volta sconfitto, mi darà della carne facile da cuocere.
Scovato questo, lo uccido con tre colpi della mia spada, prendo le due cosce e le inserisco nell’Inventario; quindi cerco un albero particolare dal quale ricavare legna da accendere senza troppe difficoltà. Si trovano sparsi un po’ ovunque nel gioco, o almeno per gli otto piani che ho avuto modo di esplorare durante i mesi della Beta.
Preso tutto quello che mi occorre, mi rifugio nella cavità di un enorme masso, accendo il fuoco e cuocio la carne. È incredibilmente tenera, ma ciò che sbalordisce di più è che sembra di mangiare per davvero: sia il calore, che la consistenza e il sapore –anche la sensazione di fame e sazietà!- tutto è riprodotto in maniera talmente fedele da sembrare reale.

Ma questo non aiuterà il mio vero corpo, steso sul letto di camera mia.

Scuoto la testa.          Smettila di rimuginare in continuazione sul mondo là fuori. L’unico modo per tornarci è completare il gioco.
Guardo nuovamente il cielo sopra di me, ora le stelle sono molto più nitide, ma nonostante ciò non riesco comunque a distinguere le costellazioni: insomma, per quel che mi riguarda sono sempre state un ammasso indistinto di puntini luminosi. Non posso negare, però, che sia davvero uno spettacolo magnifico.
E per un attimo, un breve attimo, mi sento infinitamente solo.
Cosa sarebbe successo se mi fossi unito alla compagnia di Klein? Mi sarebbero stati simpatici? E io a loro? Sarebbe stata un’alleanza vantaggiosa?

Troppe domande, Kirito.

Non importa. La verità è che non posso fare a meno di chiedermi come sarebbe andata se avessi agito in modo diverso. Perché è vero che in situazioni come queste la gente tira fuori il peggio di se, ma qualcuno di onesto si trova sempre; e Klein non mi sembrava certo un approfittatore.
E forse.. forse questa potrebbe essere l’occasione giusta per cambiare strategia: nei prossimi giorni, giunto al villaggio, vedrò quali sono le Quest ancora disponibili
e inizierò, con la dovuta discrezione, a guardarmi in giro per vedere se c’è qualcuno di interessante con cui stringere un’alleanza.

La prudenza non è mai troppa.

Sempre questo mio lato cinico che spunta fuori ma, beh, magari un giorno mi salverà la vita.
Ormai sazio, ravvivo un po’ il fuoco con dell’altra legna e mi giro su di un fianco, in modo da dare le spalle al muro e guardare verso l’apertura dell’antro.
La luna bianca illumina l’immensa distesa erbosa, interrotta solo di tanto in tanto da qualche sporadica collina e da pochissimi boschi. Stratring City ormai non si vede più, in compenso, mi sono avvicinato parecchio alla zona dei laghi e delle cascate, dove –incredibile a pensarci adesso- fino a qualche ora fa stavo mostrando a Klein come funziona il meccanismo degli input per attaccare.
Ansia, timore, eccitazione, curiosità, voglia di avventura, e forse qualche rimpianto... sì, decisamente non sarebbe male, per una volta, avere qualcuno con cui condividere tutto ciò.

 
 
 
 









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Spazio autrice

Caspita è un sacchissimo di tempo che non aggiorno ma, beh, la mia ispirazione non è delle migliori in questo periodo.
Era da un po' che volevo scrivere qualcosa su SAO, anche perchè ho notato che qui su efp il fandom è praticamente inesistente :P
Cooooomunque, non so quando riaggiornerò di nuovo, ma sappiate che ho parecchie idee che mi ronzano per la testa, mlmlml  :3
Spero di non aver scritto qualche particolare incongruente con quanto affermato nell'anime o nella novel, io ho cercato di documentarmi, ma la ligh novel si trova solo in inglese, quindi, beh, ho capito quel che ho capito xD
Spero che la Shot vi sia piaciuta, rispetto alla prima che ho scritto *pubblicità occulta*  questa ha dimensioni già più normali ahahahah
Bene vi saluto (:
Al prossimo aggiornamento!  (quindi non troppo presto, suppongo...)

Aki_Saiko

  
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