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Autore: OperationFailed    08/02/2013    0 recensioni
[The Sherlocks]
Ne voglio ancora. Voglio un’indigestione di musica, voglio andare via di qui barcollando per le troppe note nel sangue e uscire in strada e stendermi per terra, con la pelle bollente che si raffredda piano sul marciapiede, con il ricordo della chitarra che mi impedisce il sonno e la batteria che mi fa ballare
[english band]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Shine your light now you see through it all
Don’t care about nothing so you stand up tall
Let me know, let me know where to stand

[Shine your light - The Sherlocks]


 



Queste cose mi fanno impazzire. Non me ne frega niente del grande pubblico, del palco ampio o dei fuochi d’artificio. Preferisco gli amplificatori sorretti da casse di birra. La voce graffiata da un’acustica non ottima. Un angolo di pub allestito a palcoscenico, stretto tra un tavolo di amici e una finestra sulla strada. Non c’è molta gente, ma guardano tutti in una direzione. La stessa direzione in cui guardo io. Sono in quattro, il primo pensiero che ho è “accidenti se sono giovani”. Il secondo è “Gesù, sono troppo giovani per suonare così!”. Poi, al diavolo i pensieri, mi lascio trascinare nel riff delle chitarre, sento i colpi della batteria nella gola, accolgo stupita l’alternarsi di voci. Quando il brano finisce mi accorgo di stare sorridendo come una cretina – uno sguardo intorno a me e realizzo che siamo tutti tesi in avanti, con le labbra tese e i pugni serrati.


Ne voglio ancora. Voglio un’indigestione di musica, voglio andare via di qui barcollando per le troppe note nel sangue e uscire in strada e stendermi per terra, con la pelle bollente che si raffredda piano sul marciapiede, con il ricordo della chitarra che mi impedisce il sonno e la batteria che mi fa ballare. Voglio farmi girare la testa e voglio dimenticare come mi chiamo, voglio crollare tra le braccia di uno sconosciuto e accorgermi che ha il volto fatto di note. Gli occhi un Do, la piega delle labbra un Mi, la fronte ampia un Sol. Una triade che mi trascina giù, in un altro vortice di musica, in un’altra canzone. C’è una sete che non riesco a placare e questo sound è come birra nella gola di un assetato.
Arriva l’ultima canzone, poi finisce l’ultima canzone, i ragazzi appoggiano gli strumenti, ringraziano e vanno a bere qualcosa. Due minuti più tardi i nostri fischi sono così forti che li vediamo tornare sul palco per concederci il bis. E’ durato troppo poco, iniziato con un volantino attaccato su un muro e finito con “Mr. Brightside” sulle nostre labbra di pubblico in estasi. Poi è finita davvero e io mi sento strana. Avete presente la sensazione che si ha quando ci si rende conto che si è esattamente nel posto in cui devi essere, con la gente giusta, e ci si sente in equilibrio con l’universo. Vi sembrerà esagerato, ma l’ho detto che preferisco questa atmosfera a quella da grande concerto.   


Si chiamano The Sherlocks, hanno dai quattordici ai vent’anni e sono due coppie di fratelli. Kiaran Crook, voce solista e chitarra ritmica, è fratello di Brandon Crook, batterista. Andy Davidson, bassista, è fratello di Josh Davidson, chitarra solista e seconda voce. La loro storia inizia nell’agosto del 2010, anche se Brandon e Kiaran avevano deciso di formare una band durante il Capodanno dell’anno precedente, quando i due fratelli suonavano durante le feste per intrattenere amici e parenti. Quello stesso anno, la famiglia Davidson si era trasferita accanto ai Crook, e data la simile età, Andy e Kiaran erano diventati amici amici. Col passare del tempo, anche Brandon conobbe Andy, mentre Josh entrò nel gruppo dopo che Michael (padre dei Crook e manager della band) lo sentì suonare per caso. In poco tempo, la band era formata e le prove si svolgevano cinque volte a settimana, in veranda, per poi spostarsi in un più spazioso garage.
In pochi mesi sono passati dall’essere un gruppo di amici che si diverte facendo musica ad una band che fa concerti nei pub e nei locali di tutta l’Inghilterra. In origine, Andy cantava, Kiaran e Josh erano alla chitarra e Brandon alla batteria. Dal momento in cui Michael comprò un basso per i ragazzi, Andy prese lezioni – mentre i Crook se la spassavano in Spagna. Una volta tornati dalle vacanze, ad agosto, la band era ufficialmente formata.
Adesso, questi ragazzi hanno appena rilasciato il loro secondo ep “Think for yourself”, continuano a suonare in pub e locali sempre più importanti, ed allargano la famiglia. Proprio oggi, infatti, è nato Lennon Joshua Davidson, il piccoletto di casa. Il 2013 sarà un anno importante per loro, e se ne sentirà parlare tanto, in Regno Unito così come nel resto d’Europa! Grazie al loro misto di Indie rock e Brit pop, le riviste specializzate li hanno definiti “i nuovi Oasis”, e non affatto è difficile capire perché: il loro sound coinvolgente e la tecnica perfetta stanno aprendo loro molte porte. Oltrepasseranno anche la soglia del vostro cuore?

   
 
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