Disclaimer: I My Chemical Romance non sono
miei, lo so io, lo sanno loro e lo sapete voi. Quanto scrivo non nasce con
l’intento di guadagnare qualcosa o diffamarli, ma solo di dimostrargli il mio
profondo e devoto ammore, e tutto quello che scrivo è inventato di sana pianta.
Cough, anche se in realtà è successo, cough.
Note: Qualcosa di estremamente stupido
e fluff, nato dallo spulciare di avatar idioti su LJ e esasperato dalla visione
coatta di video su YouTube. XD
The Many Smiles of Mr. Gerard Way
00# Cheese baby!
Una delle cose che da sempre lo affascinano di Gerard è il
modo in cui sorride.
Migliaia di fan potrebbero dire la stessa cosa, pur
vedendo solo una minima parte di quello a cui lui può assistere. Migliaia di
fan sarebbero ben contente di vendere un braccio o la propria nonna per
trovarsi nella stessa stanza con Gerard che, semplicemente, sorride.
E diciamocelo, non è che sia una cosa particolarmente
difficile. Muscoli che si contraggono, labbra che si tirano, denti che si
scoprono - e il tutto succede naturalmente, a tutti. Proprio a tutti.
Però - però - il
suo non ce l’hanno proprio tutti. Forse perché è il suo, e perché solo lui è
Gerard Way, e perché solo lui trasuda carisma da ogni singolo gesto.
Frank sa, comunque, che Gerard non sorride sempre allo
stesso modo. Quando vivi praticamente ogni singolo giorno con qualcuno, capita
di vedere vari lati di quella persona; da quando si alza protestando la mattina
a quando si appisola contro la tua spalla a notte fonda, volente o nolente
assisti ad ogni piccolo cambio d’umore.
Non che se ne lamenti, sia chiaro. Frank è più che
contento di sopportare ogni piccolo sbalzo umorale di Gerard se questo gli
permette di essere l’unico a godere in segreto di quei piccoli momenti.
Fortunato bastardo.
~
01# Sad smile
In sé, il concetto di sorriso triste è totalmente privo di
senso. Teoricamente, se qualcuno è triste non dovrebbe sorridere, altrimenti viene a mancare la base concreta
della tristezza. Almeno, è quello che pensa Frank.
Ovviamente, sa che ci sono occasioni legittime o
plausibili cause scatenanti, ma non per questo riesce ad apprezzarli
maggiormente.
Si trova a pensarlo giusto quando vede Gerard entrare nel
bus, con una faccia strana. Era uscito per fare una chiamata a casa, e adesso è
Mikey che è fuori a sentire cosa è successo. Tra un sorso e l’altro della
tisana che gli ha preparato Bob, biascica qualcosa su problemi familiari,
qualcuno ammalato o cos’altro. Frank scambia un’occhiata preoccupata con Ray, e
mentre Bob si affretta a preparare altra tisana si alza e si piazza davanti a
Gerard.
Gerard lo guarda, senza capire, e Frank gli dà un virile
pacca sulla spalla. È così pomposo e buffo nel farlo che Gerard non riesce a
trattenere un sorrisetto tirato, che risulta solo una smorfia inquietante. In
un secondo si ritrova quindi stretto contro Frank, che gli dà dei colpetti
rassicuranti sulla schiena con una mano e con l’altra gli accarezza la testa.
Deve ammettere che è un abbraccio confortante estremamente efficace.
Frank, intanto, aggiunge una postilla alla sua tesi: i
sorrisi tristi dovrebbero essere vietati, perché mettono brutalmente a nudo
l’effettiva sofferenza di una persona.
~
02# Silly smile
Il sorriso stupido è quello che tutti conoscono, visto che
è quello che più spesso Gerard propina a fotografi e telecamere. Tutta la band si
chiede perché poi sia così intenzionato a diffondere nel mondo un’immagine così
cretina di sé, ma la cosa rimane un mistero. Mikey ama rispondere dicendo che,
dopotutto, suo fratello è un po’ tocco.
“Sembra che ti hanno ficcato un microfono in culo, Gee.”
disse una volta Bob.
Sembra essere la sua espressione preferita, nonostante
tutto, una specie di jolly per quando non sai che fare: è il modo migliore per
controbattere ad una battuta ridicola, o per intrattenere le folle.
Sono schiantati sul divano, lui e Frank, a fare
assolutamente nulla tra un concerto e l’altro. Uno armeggia col cellulare,
l’altro legge una rivista. Chiacchierano con vigore di cose sciocche; ad un
certo punto Frank dice qualcosa di più
sciocco, e Gerard risponde col sorrisetto di cui sopra. Frank si trova a
fissarlo, intensamente, pensando a quanto sia ridicolo. Poco dopo si accorge di
aver coperto quelle labbra tese con le proprie, in un gesto sconsiderato,
impulsivo, e decisamente non programmato. Ora, questo potrebbe essere un problema.
Quando si stacca, titubante, il sorriso di Gerard è così
stupido che non può far altro che imitarlo. Finché, a sua volta, Gerard non
imita il bacio.
~
03# Happy smile
Frank si sorprende continuamente di quanto possa
risplendere Gerard. Un piccolo sorriso, discreto, mentre gli occhi gli si
illuminano e gli spunta una minuscola fossetta sulla guancia destra. Basta
questo, e risucchia tutta la luce nella stanza per diffonderne di propria,
attirando l’attenzione di chiunque. E risucchiando anche l’aria dai polmoni di
Frank.
Gerard non se ne accorge, perché per lui quel sorriso è
solo la naturale manifestazione di una vagonata di gioia. Ed è veramente
piccolo; niente smorfie plateali, niente vistoso balenare di denti
scintillanti, solo un’espressione timida e sincera.
È così bello che Frank non farebbe altro che divertirlo
tutto il giorno per vederlo ancora e ancora, ed è contento che sia un gesto che
Gerard mostra solo in privato - è già abbastanza geloso così, grazie tante.
Lo fa quando riceve regali dai fan, quando un’esibizione è
particolarmente perfetta, quando gli viene un’idea per un nuovo testo. Lo fa
quando in una mattinata particolarmente stressante riesce a guadagnarsi
l’ultima tazza di caffè. Quando riceve una chiamata da casa dopo mesi che non
sente i suoi. Quando Frank lo sorprende abbracciandolo da dietro e strusciando
il naso sul suo collo.
Inutile dire quanto Frank ami tentare di far sorridere Gerard.
~
04# Sexy smile
A dirla tutta, dovrebbero proibire a certe persone di fare
certe cose, soprattutto a Gerard.
Seriamente.
Quando Gerard sale sul palco, perde ogni parvenza di
decenza. E se da un lato questa è una cosa estremamente bella per Frank (di cui
no, non si lamenta, chiaro), è anche una cosa pericolosa oltre ogni
immaginazione.
Un concerto porta sempre un notevole carico di adrenalina
ed eccitazione con sé, oltre che di panico, terrore e allegria immotivata.
Frank è nel suo elemento, dove può finalmente fare quello che sa fare meglio e
farlo al meglio, ed esserne fiero. Ma Dio, o chi per lui, vuole almeno
rendergli le cose un po’ più complicate.
Facciamo finta che la sua voce non sia poi così
importante, che non gli mandi i brividi lungo la schiena ad ogni sillaba,
dandogli la carica e facendolo al contempo tremare come una delle corde che sta
sfiorando. Bene, facciamo anche finta che Gerard (l’uomo senza decenza, ricordate?) non sculetti
- perché è questo che fa, diamine! - né aggradi il folto pubblico con gesti
simili di altrettanto dubbio pudore. Sarebbe quasi sopportabile, se Gerard Way,
quella dannata prima donna, non si mettesse a sorridere in quel modo.
In quel modo che fa emettere gridolini inconsulti a tutte
le ragazze, nonché qualche ragazzo, e che fa sembrare i pantaloni di Frank
stranamente più stretti rispetto a come si ricordava di averli indossati.
Quel dannato sorriso che gli fa brillare gli occhi di
malizia ben poco repressa, che completa alla fine con un debole gemito tanto
per gradire, e che, senza farsi notare troppo, lancia sempre nella sua
direzione.
Poi non venite a lamentarvi se Frank gli salta addosso
davanti a tutti.
~
05# …just, That
Ma niente può competere con il più segreto fra i sorrisi
di Gerard.
È un miscuglio di tutte le migliori caratteristiche degli altri,
ma al tempo stesso non può essere paragonato a nessuno di questi.
Semplicemente, è quello, e
nient’altro.
Non credo di essere in grado di spiegarlo, come non lo è
quasi nessuno. Nemmeno Frank sa bene come descriverlo, benché sia causa
destinatario e unico spettatore di quel sorriso. Forse perché è totalmente
disarmante, o probabilmente è solo Frank che è poco bravo con le parole.
Quel sorriso che nasce raramente, magari nel posto
sbagliato, al momento sbagliato, ma che lì per lì ti sembra giusto così com’è.
Quel sorriso che gli regala quando appoggia la testa sulla
sua spalla, dopo essersi rotolati tra le coperte per quasi tutta la notte, e
che sembra dire che tutto è a posto, che tutto va bene, e gli fa stringere il
cuore in una maniera che non sa se definire piacevole o meno.
Quel sorriso a cui Frank si ritrova a pensare nei momenti
peggiori, ma che gli tiene compagnia anche in quelli più allegri… più o meno
sempre.
Semplicemente quello,
il suo. Il loro.
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Cose da dire…? Uh, boh. XD Solo, sono tornata nel fandom
slash dei MCR, e credo ci resterò per un po’. Ho tante ideuzze che mi
saltellano qua e là nel cervellino, uh uh uh uh…
Ricordate, Frerard lives.
Will