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Autore: Lela_88    11/02/2013    5 recensioni
"... occhi di mare senza scogli, il mare sbatte su di me, che ho sempre fatto solo sbagli... ma uno sbaglio qui cos'è"
Genere: Sentimentale, Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stare così, semplicemente accoccolati, uno di fianco allìaltro, su un letto, è uno dei momenti della giornata che preferisco. Non fraintendetemi, adoro il sesso e con Jude è sempre fantastco e oltremodo, speciale, ma questi pomeriggi passati con lui addormentato al mio fianco o, come in questo caso su di me e io a leggere un buon libro, dopo una giornata passata, lui con i suoi figli mentre io ero in giro per Londra aspettando che tornasse, infondono una bellissima sensazione di quotidianetà e familiarità, quella serenità di cui, entrambi, abbiamo bisogno.
Ebbene sì, sono a Londra e no, non ci sono motivi diversi da quello di voler passare un po' di tempo con lui. Ho preso la decisione così, di punto in bianco, mi mancava e, senza pensarci due volte, ho prenotato il privo volo, approfittando del tempo libero concessoci dalla maera di impegni lavorativi e non.
Come sempre, non c'è stato bisogno di spiegare a Susan il motivo di questa mia decisione, lo sa che ogni tanto ho bisogno di evadere, sa dove vado e, soprattutto, sa che amo, lei e Exton, alla follia e che non li abbandonerei mai. Mi ha sempre detto che l'importante è che io sia felice e, come dice sempre anche Jude, è arrivato anche il mio momento, di godermela questa felicità. Come potrei non amarli?
Comunque, dicevo, ora siamo qui, io semisteso, poggiato su tre cuscini, leggendo, mentre lui ha la testa poggiata sul mio ventre, cullato dal mio respiro e dalla mia mano che, quando non è impegnata a sfogliare pagine, è tra i suoi capelli. E' letteralmene aggrappato alla mia gamba, come se stesse abbracciando un cuscino, come se io fossi la sua ancora che lo tiene ancorato alla realtà, mentre naufraga nel mondo onirico. Io la sua ancora, non immagina neanche quanto lui sia la mia.
Ha dovuto svegliarsi presto stamattina, ha voluto accompagnare lui i figli a scuola, Sadie non poteva e lui, quando può, preferisce accompagnarli piuttosto che lasciarli a qualcun altro. Il tempo di tornare a casa, fare l'amore, mangiare qualcosa, che Sadie gli ha chiesto se poteva risolvere un problema per Rudy, lei non aveva la possibilità di liberarsi. E' un padre fantastico, farebbe e fa di tutto per i figli e, appena può, corre da loro.
Spero di essere per Exton, la metà di quello che è lui per loro.
Un suo movimento, seguito da un piccolo grugnito, mi distrae dalla lettura e dai miei pensieri, facendomi concentrare, totalmente, sulla sua figura.


"Io i miei occhi dai tuoi occhi non li staccherei mai, adesso, anzi, me li mangio, tanto tu non lo sai. Occhi di mare senza scogli, il mare sbatte su di me, che ho sempre fatto solo sbagli, ma uno sbaglio qui cos'è.
Stare lontano da te, non si vive, stare senza di te mi uccide."


Lo guardo, è sereno e mi ritrovo a pensare che sia un peccato che stia dormendo, non pensate male, è un peccato perche dormire richiede la chiusura degli occhi e quindi priva, me e il mondo, ma soprattutto me, del suo sguardo. Anche se, poterlo vedere addormentato e perso chissà dove, è un priviliegio che mi è stato concesso e al quale non rinuncerei per niente al mondo.
Dio, i suoi occhi, quando i nostri sguardi si incatenano, che sia dopo esserci scambiati corpo e anima o, semplicemente, perchè mi mancavano come l'aria, è difficile lasciarli andare, se potessi glieli ruberei per averli sempre con me. Ma sono convinto che poterli vedere anche quando siamo lontani, semplicemente chiudendo gli occhi e dedicargli un pensiero, è come possederli, ma forse sono loro che hanno catturato me.
Se dovessi descriverne il colore sarebbe impossibile, è semplicemente magnifico, l'unica cosa che posso descrivere è la sensazione che provo guardandoli, ogni volta è come ritrovarsi in mare aperto, il mare più limpido, senza alcuna forma di contagio e colorato solo dalle variazioni che gli offre la natura. Se mi concentro, se mi perdo davvero nei suoi occhi, è come trovarmi davvero lì ed ogni suo tocco diventa un'onda che mi travolge, ma che non mi lascerà mai annegare.

E propio mentre sto formulando questo pensiero, con un ultimo verso, si sveglia e spalanca gli occhi, facendomi sentire esattamente come spiegato prima.
"Buon giorno!" dico ironico, mi guarda, sorride  e si allunga su di me, raggiungendomi e , con voce ancora rauca per il sonno emette i primi suoni "mi sentivo osservato" dice, "mi stavi, forse, fissando insistentemente?" chiede, anche lui usando un tono ironico e falsamente scocciato, mi scappa da ridere, "pensavo" dico e subito lui si volta e mi guarda fingendosi stupito stupito, gli do un colpetto giocoso alla nuca e continuo guardandolo per sfidarlo a interrompermi di nuovo, "pensavo, dicevo, a quanto fosse un peccato che debba chiudere i tuoi occhi privandomene,"
Mi guarda, è dolcemente imbarazzato e abbassa lo sguardo, tenero, ma risponde ironicamente "scusa se, anche io, ho bisogno di dormire ogni tanto" sorride, ancora con lo sguardo basso. "Scemo, sai cosa intendo", riporta lo sguardo su di me e io muoio un po', ma riprendo subito, "ti amo e vorrei poter riuscire a rinunciare a certi bisogni fisiologici, solo per poter passare più tempo con te." Mi bacia con gli occhi inumiditi dalle lacrime e, ancora sulle mie labbra, dice "ti amo anch'io, più di ogni altra cosa e ogni attimo passato con te è sempre più bello di quello passato, ma fortunatamente, il peniero di te con me non mi abbandona neanche nel sonno, visto che tu sei anche lì, nei miei sogni. Svegliarmi e trovarti è come non essere mai uscito da quel mondo, l'unica differenza sono le emozioni, dal vivo sono cento volte meglio" conclude e questa volta sono io, con gli occhi umidi, a baciare lui, un bacio passionale che racchiude tante cose che sarebbe inutile esprimere a parole.

Interrompiamo il bacio, per colpa di un altro bisogno, quello di respirare e lui subito si rifugia con la faccia nell'incavo tra collo e spalla, un posto che ormai è suo di diritto e inizia a torturarmi con piccoli morsi e baci, non posso far altro che gemere e stringerlo di più a me.
Non so quanto tempo passa, quando esce fuori dalla sua tana e mi guarda serio negli occhi, sta per fare una domanda, me lo sento e infatti, poco dopo "Pensi mai che sia un errore? Non so, non hai mai dubbi che quello che facciamo non sia normale e che sia sbagliato?" Distoglie lo sguardo e inizia a fissare un punto imprecisato della stanza. Lo cerco e, leggermente rassegnato da questi suoi sporadici dubbi Amletici, riporto, con dolcezza, il suo sguardo su di me e rispondo "Jude, tesoro, ne ho fatti di sbagli nella mia vita, alcuni molto gravi e per qualcun pago ancora le consequenze. Credo di potermi definire un esperto e ti posso garantire che, se questo fosse uno sbaglio, sarebbe il miogliore abbia mai commesso e ne pagherei le conseguenze per tutta la vita." Conludo per vedere la sua reazione, sembra si sia rilassato un po' e poi riprendo "perchè, tu pensi che sia tutto uno sbaglio?" Conosco la sua risposta, ma voglio sentirla dalla sua voce, voglio sentire che ha smesso con queste paranoie ed è davvero strano che io, insicuro per eccellenza, debba rassicurare lui, è quasi comico. Comunque, sospira sollevato e increspa le labbra "no, per niente, ma vedi, alle volte, non so..."  quanto è carino quando farfuglia, sorrido tra me e me, lui continua " e che tu sei sempre così, presente, attento ai miei bisogni e parli di me come se fossi il bene più prezioso che hai, non mi fai sentire il peso dei tuoi figli di tua moglie, hai un cuore per tutti ed io ho paura di non essere capace di ricambiare, di fare qualce altra cazzata e che tu possa cambiare..." non gli permetto di concludere, lo interrompo baciandolo, mettendo fine a questa inutile discussione. Finalmente si rilassa e si lascia andare completametamente a me.
Ed è così che si conclude questo nostro pomeriggio trasformatosi, ormai, in sera, con noi pronti a scambiarci ancora e ancora la pelle e il cuore.
Forse un giorno capirà che solo il pensarlo lontano da me, mi uccide.


n.d.a. salve belle bimbe, sono approdata anche qui, salve, vengo in pace. Alcune di voi mi conoscono per le mie recensioni lunghe e senza senso :)

questa shot è un esperimento, è la prima volta che scrivo di loro.  Non so se tutte conoscete la canzone da cui ho estratto  il titolo e una parte che compare nella shot, anyway è "Canzone" di Lucio Dalla. Una canzone che amo e che mi emoziona e non potevo non pensare a loro ascoltandola.
Dedico questa piccola cosa a delle ragazze favolose che mi seguono e mi sostengono Judsie, Maggie e Backy, it'all for you girls ^__<  I love you <3

Desclaimer: i personaggi non mi appartengono e non scrivo a scopo di lucro.



















   
 
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