Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: Celeste9    12/02/2013    2 recensioni
Saltiamo la parte ormai abusata in cui lui incontra lei e si innamorano e andiamo a spiare Liam e Layla nella loro quotidianità.
***
-Zayn una volta mi aveva detto che esistevano molti tipi di ragazze al mondo e che io ero esattamente un tipo Payne. Ma se Liam voleva che fossi come tutte le altre, avrebbe dovuto accettare che diventassi un tipo Styles.
Credits: il titolo e i versi successivi sono di "Us or Them" di The Cure
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic

US OR THEM

I don't want you anywhere near me
Get your fucking world out of my head
I don't want your "us or them"


-Sono i miei calzini, quelli?- Liam allungò il collo per vedere oltre il bracciolo del divano e spiarmi meglio.

-Certo- risposi candidamente, mentre la sua bocca si piegava in una smorfia.

-Ma non potresti mettere dei collant o quelle cose carine, come si chiamano? Argentine.

-Parigine! Sono scomodissime e il nylon mi fa prudere le gambe.

-Layla, non puoi andare in giro con dei calzini da uomo!

Invece di rispondergli, mi sfilai le calze e gliele tirai in faccia.

-Farò senza, allora.

-Eh no! Mica vorrai indossare le All Star a piedi nudi come fa Louis: quando la sera se le toglie, appesta tutta la stanza.

-Lo so bene: ho già dormito con Louis.

Liam alzò il sopracciglio destro come faceva sempre quando era geloso e scese dal divano mettendosi di fronte a me a braccia conserte.

-E quando sarebbe accaduto questo?

-Ogni volta che è stato troppo ubriaco per tornare a casa e l’abbiamo ospitato sul divano: la sottoscritta se ricordi, ha l’ingrato compito di togliergli le scarpe e di passare la notte con lui per tenergli la fronte quando vomita sul nostro tappeto.

Sospirò sollevato, poi ripartì all’attacco.

-Ma quella felpa, non l’hai già indossata ieri?

La esaminai: era pulita e aveva un buon odore, non vedevo il motivo per metterne un’altra, così me la infilai, incurante della serie di brontolii che provocò il mio gesto.

Mi legai i capelli, Liam fece scorrere la mia treccia tra le mani e osservò:

-Potresti cambiare colore ogni tanto.

-Stiamo parlando dei miei capelli, non del ciuffo di Zayn!

-Da quanto non vai dal parrucchiere?-incalzò incurante della mia espressione scocciata.

-Da quando avete cantato per la Regina al Royal Variety Performance.

Contò mentalmente muovendo le dita.

-Tre mesi fa. Tre mesi? Lo sai che Perrie ci va quasi ogni giorno?

-Ma lei è un’artista, è ovvio che debba mostrarsi sempre al meglio.

-E Eleanor, allora? Lei non è una cantante, eppure è sempre in ordine e ben vestita.

Sempre la stessa identica storia. Da un po’ di tempo Liam era una sorta di disco rotto che ripeteva in continuazione quanto fossero alla moda le ragazze dei suoi amici e pretendeva che io fossi come le altre. Avrei voluto registrarlo e farlo sentire alle fans. Il Liam che conoscevano loro era solo uno specchietto per le allodole, una confezione carina per vendere canzoni come “What makes you beautiful” o “Little things”, volte ad aumentare l’autostima di adolescenti insicure. Era inutile che cantasse cose tipo “non hai bisogno del trucco per essere bella” o “amo le tue piccole rughe” quando mi ossessionava affinché mettessi la crema da notte o perché mi truccassi come facevano tutte le altre.

Non sapeva che mi feriva con i suoi commenti, in fondo ero sempre la stessa persona di cui si era innamorato un anno prima, perché mai avrei dovuto cambiare? E dire che agli occhi degli altri eravamo una coppia perfetta. Zayn una volta mi aveva detto che esistevano tanti tipi di ragazze ed io ero esattamente un tipo da Liam. Considerato che si trattava dell’opinione del suo migliore amico, a me era sembrato un complimento enorme, ma evidentemente al mio ragazzo non andavo più bene poiché non faceva che criticarmi. Ogni nostra discussione circa il mio aspetto o il mio abbigliamento finiva sempre nello stesso identico modo: con lui che mi chiedeva perché non fossi come tutte le altre ragazze. Amavo Liam ma quel suo comportamento rendeva tutto difficile. Mi misi la borsa a tracolla e infilai il piumino lungo.

-Sembra che tu abbia il pisello là sotto, duro per giunta- trovò il tempo di criticare, prima che uscissi sbattendo la porta.

Chiamai Niall, l’unico che frequentavo volentieri giacché non aveva una ragazza cui Liam potesse raffrontarmi. Mi era stato molto vicino nel periodo in cui Harry si era messo con quella specie di cantante glamour e Liam era diventato letteralmente matto perché nella mia scarpiera c’erano solo scarpe da ginnastica e nell’armadio neanche l’ombra di un vestito.

Niall ascoltò pazientemente il mio ennesimo sfogo e mi consigliò di ripagare il mio ragazzo con la stessa moneta.

Tornai a casa e, accarezzando la testa rotonda di Liam cominciai a lamentarmi:

-Quando ti deciderai a far ricrescere i capelli?

-Vanno bene così, sono pratici- tagliò corto.

Uffa, ma a me piaceva tanto passarci le dita, sai che ho un debole per i capelli ricci.

-Ecco, allora dovresti fidanzarti con Harry.

-No, dovrei cancellare il tatuaggio con le nostre iniziali intrecciate, meglio Louis allora.

Il sopracciglio destro di Liam s’inarcò:

-Ancora con questo Louis!

Era così carino quando faceva il geloso! Mi misi cavalcioni su di lui e lo baciai, per lo meno su quello non trovò da ridire.

La tregua durò poco, fino al giorno dopo, quando incontrammo Louis ed Eleanor per un pomeriggio di shopping insieme. Fu un vero incubo, discussi in continuazione con Liam che pretendeva che comprassi qualunque cosa acquistasse l’altra e che metteva il muso ogniqualvolta rimettevo a posto quello che mi proponeva. Quella giornata fu la goccia che fece traboccare il vaso. Voleva una Layla diversa? L’avrebbe avuta alla festa di quella sera. Andai con Perrie dal parrucchiere e le permisi di truccarmi, comprai un abito davvero corto e per la prima volta da quando uscivo insieme a Liam, indossai un paio di scarpe con i tacchi.

Arrivai alla festa dopo tutti gli altri, col preciso intento di farmi notare; il mio nuovo aspetto non sfuggì a Harry, che in passato ci aveva già provato con me, non perché io fossi una gran bellezza, ma perché era nella sua natura amoreggiare con tutte. Da quando si era lasciato, poi, era in preda ad una tempesta ormonale e non se ne lasciava sfuggire neanche una. Lo raggiunsi senza neanche preoccuparmi di dove fosse Liam e iniziammo a ballare con i nostri corpi pericolosamente vicini. Mi piaceva molto fisicamente, ma non l’avevo mai preso in considerazione perché frequentava sempre ragazze lontane anni luce dal mio modo di essere: io ero un tipo Payne dopotutto. Flirtammo pesantemente tutta la sera, e fu quando Harry mi cinse la vita, strofinandosi contro di me, che lo vidi. Il sopracciglio di Liam era alzato oltre il livello di guardia e credo che senza il provvidenziale intervento di Niall che lo teneva per un braccio, quella sera sarebbe finita male. Zayn ci raggiunse sulla pista da ballo, era furioso.

-Che diavolo state facendo?

Lo guardai dritto negli occhi e gli dissi:

-Che c’è? Adesso che sono come tutte le altre non è contento? Non è così che desiderava che fossi? Deve rendersi conto, però, che la Layla che vuole lui è un tipo da Harry Styles, non da Liam Payne.

Mi allontanai con Harry e uscimmo dal locale. Quella sera non tornai a casa, dormii con Harry, ma non finimmo a letto come sarebbe stato facile supporre. Sebbene fosse piuttosto alticcio, accettò di buon grado il mio rifiuto e si addormentò immediatamente senza tentare ulteriori approcci.

Ci svegliò una lunga scampanellata, come se qualcuno si fosse attaccato al pulsante con tutte le sue forze. Harry, assonnatissimo, scese di sotto ad aprire.

-Dov’è?- era prevedibile che fosse Liam.

Mentre saliva le scale, feci scivolare le spalline del reggiseno fingendo di essere nuda e quando entrò nella stanza, cinguettai:

-Ciao!- volevo che pensasse che fosse successo qualcosa, avevo l’intenzione di umiliarlo come aveva fatto lui in quegli ultimi mesi.

-Volevo solo riportarti questo- mi disse freddo lanciandomi addosso il cellulare che la sera prima avevo dimenticato volutamente a casa, e se ne andò sbattendo la porta.

 Harry ed io ci scusammo reciprocamente per i rispettivi comportamenti poco corretti: saremmo morti di vergogna se fosse uscito qualche giornale con il titolo “Harry Styles ruba la ragazza a Liam Payne!”. Non volevo portare scompiglio nella vita di nessuno, né tantomeno compromettere i delicati equilibri della band e anche se Liam ed io ci fossimo lasciati sarei tornata un’anonima ragazza di Wolverhampton.

Vagai senza meta per tutto il giorno meditando sulla mia pessima condotta. Mi vidi riflessa in una vetrina: ero bella, ma ero triste. In un negozio comprai un paio di jeans, delle scarpe da ginnastica e una maglietta da uomo di quelle che usavo di solito rubandole dall’armadio di Liam; provai una fitta al cuore pensando a lui e corsi a casa, agitando la busta in cui avevo infilato gli abiti della nuova Layla che non mi piaceva per niente, pronta a chiedergli mille volte scusa.

Aprii la porta titubante, temendo che ce l’avesse con me, che mi tirasse dietro qualcosa e invece lo trovai sdraiato a terra intento a fissare silenziosamente lo schermo del computer su cui scorrevano le nostre foto.

Mi distesi accanto a lui che mi parlò senza neanche guardarmi.

-Quando guardo queste foto non faccio neanche caso a come sei vestita o se i tuoi capelli sono in ordine, ciò che mi colpisce di più è il tuo sorriso e il modo in cui mi rendi felice. Potrai mai perdonarmi?

Piansi, ma stavolta non a causa della rabbia o della frustrazione, bensì di gioia. Cercai di parlare, ma mi uscirono soltanto degli insulsi balbettii.

-Harry mi ha raccontato tutto e anche Zayn. Vuoi tornare a essere il tipo per Liam Payne? Prometto che non ti criticherò più- mi disse asciugandomi le lacrime con il dorso della mano.

Annuii, poi ci baciammo e facemmo l’amore sul pavimento.

Liam mantenne fede alla sua promessa, solo una volta, un paio di mesi dopo quella sera, dalla sua bocca uscì una critica.

-Sbaglio o sei ingrassata?

-Dovrai farci l’abitudine Daddy direction, diventerò ogni giorno più cicciona.

Mi guardò sbigottito portando immediatamente le mani sulla mia pancia.

-Vuoi dire che…

Il mio sorriso confermò i suoi sospetti, mi strinse tra le braccia e mi ricoprì di baci.

Lasciamo pure agli altri i vestiti seducenti, le scarpe costose, il trucco o i capelli perfetti: Liam ed io ci teniamo ben stretti la nostra felicità.

Note dell'autrice: questa OS è notevolmente più lunga di quelle che scrivo di solito, ma la dovevo al povero Liam (anche se Harry ha trovato lo stesso il modo di intufolarsi).

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Celeste9