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Autore: Hime sama    13/02/2013    5 recensioni
In una calda giornata di Maggio, in cui gli studenti non hanno più voglia di andare a scuola, Naruto e Sasuke devono prestare attenzione alla lezione. Troveranno qualcosa di meglio da fare?
Tratto dal testo:
"A cosa devo tutta questa attenzione?" Domandò Naruto, sottolineando la parola "attenzione": era stato ignorato fino a quel momento e non poteva perdonarlo così facilmente, avrebbe fatto i capricci per un pò.
"Cosa intendi per attenzione?" Lo imitò il moro divertito.
"Lo sai benissimo. Mi sono impegnato per attirare la tua attenzione in classe, ma tu non mi hai calcolato." Disse strofinando il volto nella camicia del ragazzo, all'altezza del petto. Sospirò. "Io neanche volevo entrare oggi, volevo andare al mare!" Esclamò infine deluso.
Dedicata alla mia carissima amica, Jennybrava!
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kiba Inuzuka, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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                                        Tu sei la mia più grande distrazione.

 


Era fine anno, il caldo era quasi insopportabile e le lezioni erano snervanti.
Il professore Kakashi spiegava filosofia, ma loro non lo ascoltavano: in fondo Hegel non attirava il loro interesse. O meglio, il moro avrebbe preferito seguire la lezione e prendere appunti ma lui non glielo avrebbe permesso. Lo distraeva, aveva sempre amato farlo perché Sasuke alla fine cedeva quasi sempre, facendolo faticare non poco. L’unica cosa che importava a Naruto in quel momento era accanto a lui, ovvero proprio Sasuke con la sua espressione distaccata ed annoiata, che celava perfettamente tutti i suoi sentimenti, le sue emozioni. Ma Naruto lo conosceva talmente bene da frantumare in un attimo la maschera del compagno, gli bastava una parola, uno sguardo, una carezza e riusciva a capire tutto quello che lo turbava.
Si voltò verso di lui, sporgendosi in avanti per poter osservare la sua espressione in quel momento: era come al solito. Si tranquillizzò, dopo essersi incantato per un po’ a guardare l’altro decise di provocarlo. In fondo la filosofia non gli era mai piaciuta, voleva divertirsi e nel suo divertimento rientrava sempre la figura del Teme. Mentre il povero malcapitato seguiva ancora per poco la lezione, Naruto rifletteva su come poterlo punzecchiare. Il suo obiettivo era distrarlo e ce l’avrebbe fatta entro il suono della campana. Il piccolo cervello del ragazzo lavorò incessantemente per alcuni minuti, ma il “pensare”, il “riflettere”, non erano fatti per lui. Tuttavia non voleva rassegnarsi: avrebbe agito l’istinto, come suo solito. Si voltò a guardare il compagno, che non lo degnava di uno sguardo poichè era intento a copiare gli schemi che il professore scriveva alla lavagna.  Allora allungò la mano, rubò la penna con la quale il moro stava scrivendo e la mise sotto il suo banco. Era un atteggiamento infantile, Naruto ne era consapevole, ma faceva parte del suo carattere e Sasuke aveva imparato a sopportarlo. Proprio per questo il moro non rimproverò Naruto, prese un’altra penna dall’astuccio e ricominciò a scrivere, ignorandolo come si farebbe con un bambino capriccioso nel pieno di una crisi “Mamma, voglio le caramelle!”. Il biondo, però, non si fermò lì: gli spostava il braccio facendogli fare scarabocchi nel foglio, gli rubava le penne, gli tirava il quaderno.  Voleva attirare la sua attenzione, cosa che alla fine ottenne quando la smise di usare quell’atteggiamento da moccioso. Sasuke si voltò per vedere che stava combinando il suo amato Dobe e sorrise internamente a quella visione: si era arreso. Aveva un’espressione da cane bastonato, gli occhi bassi e le labbra curvate verso il basso. Quanto poteva essere ingenuamente adorabile? Sasuke non avrebbe mai ammesso i suoi pensieri, ma è proprio questo quello che pensava: il biondo era tenerissimo.
“Professore, Naruto non si sente bene.” Esordì il moro. “Possiamo uscire un attimo?” Domandò con finto tono preoccupato.
“Ma io-" Disse Naruto prima di ricevere una gomitata dal compagno.
“Zitto Dobe, andiamo.” Gli sussurrò minaccioso, facendo tacere all’istante.
Così uscirono dalla classe. Naruto non parlava e con il suo solito sguardo basso seguiva Sasuke. Arrivarono ai bagni, entrarono e lì successe: Sasuke stritolò in un abbraccio il biondo. Non amava le dimostrazioni d’affetto in pubblico, anzi era piuttosto freddo di fronte agli altri, ma quando erano soli si lasciava andare, giusto un po’. Lo tenne stretto a sé per un paio di secondi, che sembravano non finire mai. Non gli avrebbe confessato il suo amore, non lo aveva fatto in passato e non lo avrebbe fatto nemmeno ora, ma poteva concedergli quei piccoli gesti che gli facessero capire l’affetto che provava nei suoi confronti.
"A cosa devo tutta questa attenzione?" Domandò Naruto, sottolineando la parola "attenzione": era stato ignorato fino a quel momento e non poteva perdonarlo così facilmente, avrebbe fatto i capricci per un pò.
"Cosa intendi per attenzione?" Lo imitò il moro divertito.
"Lo sai benissimo. Mi sono impegnato per attirare la tua attenzione in classe, ma tu non mi hai calcolato." Disse strofinando il volto nella camicia del ragazzo, all'altezza del petto. Sospirò. "Io neanche volevo entrare oggi, volevo andare al mare!" Esclamò infine deluso.
Il moro a quella rivelazione ghignò leggermente: quanto poteva essere stupido Naruto? In fondo, se lo chiamava Dobe un valido motivo ci doveva pur essere.
"Dobe, dobe, dobe. Sei un dobe." esordì il moro, ghignando. "Pensi davvero che ti stessi ignorando?" domandò. Ovviamente non si aspettava una risposta e in ogni caso non gli avrebbe dato il tempo di rispondere. "Volevo semplicemente seguire la lezione perché io non sono uno scansafatiche come te." disse, accarendogli leggermenti i capelli. "Posso occuparmi di te dopo la scuola o questa sera." disse infine, calcando le parole "occuparmi di te": cosa che non sfuggì al biondo e che lo fece arrossire vistosamente.
"Pervertito. Sei un pervertito" disse a quel punto Naruto provando a scansarsi dall'abbraccio dell'altro, per finta.
"Non sai quanto." Affermò il moro, ghignando.
"E' uno dei tanti motivi per cui stiamo insieme" disse Naruto, avvicinandosi al moro e baciandolo.


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Un Kiba furioso continuava imperterrito a bussare alla porta dei bagni maschili: nessuno rispondeva e la porta era bloccata.
Era circa un quarto d'ora che attendeva pazientemente che la porta si aprisse, ma nulla. Ora non riusciva più a trattenersi, doveva usare immediatamente il bagno o sarebbe successo qualcosa di molto spiacevole. Aveva riflettuto se valesse la pena dirigersi al piano superiore, ma sfortunatamente non avrebbe fatto in tempo. La disperazione lo colse: stava già immaginando i suoi compagni, in particolare un certo Neji, che lo prendevano in giro perché alla sua età non riesce nemmemo a trattenersi. Vecchio con problemi di incontinenza lo avrebbe chiamato il professore Asuma. Non poteva permettersi una tale umiliazione. Bussò ancora, ancora e ancora.
"Dai, ragazzi." Urlò. "Uscite!"
Quando pensava davvero di farsela addosso, la porta si spalancò: uscirono due ragazzi di un'altra classe, li conosceva solo per la loro fama. Sasuke Uchiha, il rampollo di una ricca famiglia di imprenditori, e Naruto Uzumaki, unico figlio del presidente di una lussuosa catena di hotel. Il primo, uscendo, gli lanciò un'occhiataccia gelida, mentre il secondo aveva lo sguardo basso ed era molto rosso in viso, si vedeva che era imbarazzato dalla situazione. 
Finalmente Kiba poteva usufruire del bagno, ma tutte le sue paure era fondate: se l'era fatta addosso.










"Note dell'autore"
Eccomi qui, sono tornata con una nuova one-shot.. niente di serio, s'intende. Uno spaccato della vita scolastica dei nostri due ragazzacci! Una storia semplice e senza pretese. Inoltre spero risulti anche divertente, almeno in minima parte. Non ho niente da aggiungere, la shot si commenta da sola devo dire. Mi dispiace solo per il povero Kiba XD
L'unica cosa che posso aggiungere è che Hegel è veramente di una pesantezza indescrivibile, quindi comprendete questi poveri malcapitati.. non giudicateli male se hanno preferito dedicarsi a qualcosa di più piacevole!
Fatto anche l'ultimo accorgimento non ho proprio nulla da aggiungere, a parte che sto già lavorando ad una long. Anche se per ora preferisco non pubblicarla, mi piacerebbe finirla prima.. visto che la mia ispirazione va e viene non vorrei dover aggiungere un capitolo al mese!
Detto questo, mi dileguo. Spero davvero vi sia piaciuta! A prestissimo con un nuovo lavoro :)

   
 
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