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Autore: HumptyDumpty    14/02/2013    3 recensioni
Quelle due settimane passarono con una velocità tale che avrebbero potuto essere due ore. Eppure, ammirandone il risultato, un delizioso pacchettino verde con il nastro di un candido purissimo, la Lepre Marzolina non sarebbe stato in grado di smettere di ghignare come il Gatto del Cheshire nemmeno se avesse voluto.
Perché anche nel Paese delle Meraviglie il 14 è un giorno da non perdere.
[Lepre Marzolina, Coniglio Bianco & Maryanne - shipping non marcato.]
Genere: Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La Lepre Marzolina era sempre stato un buono a nulla.  Senza uno scopo, senza regole ad indicargli la via. Sempre stato assolutamente, perfettamente, inutile. Tutto il contrario del Coniglio Bianco.

Aveva un grande sogno, il Coniglio Bianco, così grande da poter essere contenuto solo a malapena in quella gabbia chiamata cuore. Eppure era lui stesso ad occuparsi di tutti, a distruibuire agli abitanti i loro nomi e le ambizioni che derivavano da essi, era lui a farsi carico della responsabilità che ogni cosa procedesse nel modo giusto quasi fosse il perfetto meccanismo di un orologio. Andava sempre di fretta, il Coniglio Bianco. E la Lepre Marzolina lo ammirava così tanto per questo, pur non potendo fare a meno di preoccuparsi fino ad accorgersi all'improvviso di aver smesso di respirare.  Ma era così facile annegare in quel mare. Era l'unica cosa al mondo che avessero entrambi in comune.

Non ricordava quando avesse cominciato a cucinare. Forse era un qualcosa di antico, un ricordo lontano, come quei ninnoli che metti in solaio e non importa quanta polvere possano prendere o che il soffitto li nasconda, chiudendo gli occhi potrai ancora vederne la sagoma sfocata. Il suo talento, però, era tutto tranne che sfocato. Poteva essere incorretto definirsi un buono a nulla dopotutto: nessuno in tutto il Paese delle Meraviglie avrebbe mai potuto sperare di eguagliare la sua abilità, questo Bianchiccio gliel'aveva assicurato personalmente in un raro momento di calma. La Lepre Marzolina ne sarebbe sempre andato fiero.

Maryanne doveva aver delirato ancora una volta quel giorno. Quando il Bianconiglio uscì dalla sua stanza, aveva la solita espressione decisa e febbrile e così sua che la Lepre Marzolina ammirava e temeva allo stesso tempo. Parlava di San Valentino, una giornata nella quale tutti regalano cioccolata alla persona a cui tengono di più. In poco tempo riuscì a farla diventare una festività ufficiale, persino con il consenso della Regina di Cuori. E da allora la Lepre Marzolina non era più riuscito a dormire bene, troppo occupato a decidere cosa avrebbe potuto far piacere al suo amico, ad analizzare ogni singola e minima possibilità. Era una sensazione eccitante. Ora capiva, ogni giorno Bianchiccio doveva sentirsi esattamente così.

Quelle due settimane passarono con una velocità tale che avrebbero potuto essere due ore. Eppure, ammirandone il risultato, un delizioso pacchettino verde con il nastro di un candido purissimo, la Lepre Marzolina non sarebbe stato in grado di smettere di ghignare come il Gatto del Cheshire nemmeno se avesse voluto.

Gli sembrava di trovarsi in un libro e di star vivendo la vita di qualcun altro. Si alzò la mattina presto, e ovviamente ancora una volta perché era a malapena riuscito a chiudere occhio. Continuava a svegliarsi durante la notte sperando di scoprire che fosse finalmente arrivata l'alba, per poi assicurarsi soltanto di quanto fosse ancora lontana. Non ricordava quali sogni avesse fatto, eppure non gli importava: vedere il sorriso di Bianchiccio era l'unico che gli stesse a cuore. Qualsiasi altro sarebbe solo stato d'intralcio. Aveva la scena già dipinta nella sua mente come un magnifico quadro ad olio, non avrebbe permesso a niente di offuscarne i dettagli. Niente, mai.

Preparò una colazione abbondante, nello stile "inglese" che Bianchiccio amava tanto, nonostante la Lepre Marzolina non ne comprendesse l'origine o il nome. Se il suo amico ne era l'inventore, pur senza averlo mai visto cucinare, la Lepre Marzolina non avrebbe dubitato nemmeno per un secondo che fosse un genio culinare; era il miglior modo per cominciare la giornata, l'apporto necessario di tutto. Anche se Maryanne poteva benissimo averci messo lo zampino. Dietro ogni cosa, c'era sempre lei.    

Aveva promesso al Cappellaio di aiutarlo a confezionare un qualcosina anche per Alice, così posò con cura il pacchetto sul piatto vuoto del Coniglio Bianco e, prima che quest'ultimo si svegliasse, uscì. Non senza una lunga lotta interiore.

Quando tornò, fu deliziato di non trovare il suo dono dove l'aveva lasciato. Ma neppure il Coniglio Bianco c'era, e la gioa della Lepre Marzolina mutò rapidamente in disperazione quando udì il suono delle risate provenire dalla porta proibita accanto a lui.

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Ecco qui! Volevo davvero scrivere qualcosa per San Valentino come feci a Natale per GoT, e questi tre (anzi due) sono personaggi adorabili, quindi :3  Non è particolarmente shipposa come fic. Non li considero una coppia né ci vedo sentimenti romantici in mezzo, tranne l'ossessione del Coniglio Bianco per Maryanne, dunque diciamo che la Lepre Marzolina è puramente platonica e in buona fede (haha). Penso sia stata tutta quell'angst tremenda degli ultimi capitoli in inglese ad ispirarmi. Ma, non ho inserito nulla che possa spoilerare, pheew~!
  
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