Riflesso Condizionato

Parcheggiata malamente la jeep sul vialetto a pochi passi dalla maestosa cancellata, Lara spalancò il portone del maniero guardandosi attorno con aria circospetta. Non era cambiato nulla: Winston si occupava di mantenere il più perfetto ordine in ognuno degli ambienti con la solerzia che lo contraddistingueva sempre. Calciò gli anfibi nel mezzo del tappeto posizionato davanti al camino e lasciò lo zainetto sulla poltrona lì vicino.

Zip, schermato dalle vetrate del suo ufficio, sollevò la mano in un cenno di saluto, accompagnato da uno dei suoi sorrisi ormai un po’ tirati. Lara ricambiò il gesto, ben conscia del fatto che nulla gli avrebbe fatto abbandonare la sua postazione.

Winston giunse dalla porta che conduceva al giardino interno. Il maggiordomo adorava passeggiare nel vasto labirinto e probabilmente ne conosceva i segreti meglio di Lara stessa. Inarcò elegantemente un sopracciglio - unico gesto di disappunto che si concedeva - alla vista del disordine che Lady Croft aveva appena creato abbandonando qua e là le sue cose. Era sempre così, al suo ritorno dopo settimane passate in qualche remoto anfratto del pianeta.

Poi Lara volse la sua attenzione alle scale, poiché mancava ancora una persona. Sarebbe arrivata saltando i gradini a due a due dopo essere uscita di corsa dalla libreria, se davvero tutto fosse stato come al solito. Invece, nonostante il tentativo di mantenere le apparenze, tutto era diverso.

Alister era morto, assassinato da un’ombra troppo simile alla stessa Lady Croft; non avrebbe più raccomandato prudenza a Lara, avuto le vertigini mentre si destreggiava senza attrezzature tra ripide pareti rocciose, storto il naso di fronte agli eventi esoterici che spesso la vedevano coinvolta.

Lara scosse la testa, dandosi della sciocca per non essere ancora riuscita a liberarsi di quel riflesso condizionato che la spingeva a guardare su, alla ricerca di un viso che non avrebbe mai più rivisto.


Nota Conclusiva: visto che è pure il 14 febbraio... Buon Compleanno, Lara! ^_^