Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Segui la storia  |       
Autore: Hyrim    15/02/2013    1 recensioni
Una raccolta di molte CreepyPasta conosciute, rielaborate una per una e ripopolate da i personaggi di Hetalia. Fossi in voi non le leggerei da soli... o al buio.
Attenzione: qualunque suono percepiate restate calmi, non urlate ma soprattutto NON guardate... dietro di voi!
Genere: Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ovunque si vada, capita sempre di trovare un posto sul quale girino strane storie… E non importa quanto orribili e cruente esse siano: una parte di noi sembrerà sempre volerci spingere ad affrontare queste vicende per pura curiosità o disprezzo della paura stessa.
Può essere una dimostrazione di coraggio agli altri, una dimostrazione di coraggio a noi stessi o quello spirito d’avventura e di ricerca della verità che distingue la natura umana.
Ora, ciò che vorrei raccontare è un fatto avvenuto tempo fa, a me e mio fratello minore Scozia.
Scotland è sempre stato un ragazzo… ribelle. Probabilmente il peggiore fra tutti i miei fratelli.
Un bimbo mostro, come lo definivo io quando era piccolo.
Si è sempre divertito a torturare il piccolo Arthur, e mi ritengo fortunato a non esser mai entrato in conflitto con lui.

Ma adesso veniamo a noi.
Dovete prima di tutto sapere, che si racconta che in questa zona una cinquantina di anni fa circa accadde qualcosa di veramente orribile.
Un gruppo di bambini stava giocando nella zona in un giorno di pioggia.
Aveva smesso da poco uno di quei temporali davvero lunghi, e non c’era da stupirsi che la terra fosse diventata fango. I bambini erano usciti a giocare anche per questo.
Divertendosi a modellare la pasta sabbiosa a loro piacimento, non si erano accorti che la lieve pioggia che li accompagnava stava man mano intensificandosi. Fu allora che accadde.
La troppa acqua ruppe la piccola diga che si era costruita per evitare che il luogo si allagasse completamente durante la stagione umida.
I piccoli furono travolti dall’acqua e la fanghiglia che li nascosero per sempre.
Nessuno ne ritrovò mai il corpo.

Ora vi chiederete. Cosa c’entra questo con noi?
Beh, come ogni tragico fatto, su quel luogo sono cominciate a girare strane storie.
Da quel che ho capito nessuno della gente locale ama avvicinarcisi, e a nessuno se sano di mentre verrebbe mai l’idea di andarci di notte.
… A nessuno tranne che a quell’idiota di mio fratello, ovviamente.
- Eddai, Galles! Che vuoi che succeda!? -
- Tu devi essere pazzo, Scozia. E poi lo sai, ho del lavoro da sbrigare! -
- Al culo il lavoro! Ci andremo stanotte. -
- Stanotte!? Tu ti sei completamente bevuto il cervello!! -
Scotland si sedette direttamente sulla mia scrivania, la solita odiosissima sigaretta stretta in mano.
- Sei la solita donnina, Galles. Non dimostri mai il contrario. -
Ora… Se potessi tornerei indietro, e darei qualunque cosa pur di farlo gli direi di no, gli direi di non andare e lo avvertirei… ma sul momento non avevo idea di a cosa sarei andato incontro, e tutto volevo tranne che il dover ascoltare ancora quell’idiota di mio fratello, così accettai.
Come ho già detto… non avevo ancora idea di a  cosa stessi andando incontro.

Come da programma quella sera arrivammo sul posto.
Non era il massimo dell’accoglienza, anzi… Un maledetto pantano puzzolente. Una scura palude umida, disgustosa distesa di acqua stagnante e fango.
Spensi l’auto e guardai mio fratello in attesa di qualcosa.
Lui non mi stava neanche guardando,  impegnato com’era a starsene con il naso spiaccicato contro il finestrino a guardare fuori.
-         Che posto di merda… -
Commentò soffiando via il fumo.
- Ci sei voluto venire tu, eh! -
Protestai.
- Bene, avresti intenzione di fare ades... -
Non feci in tempo a finire che Scotland aprì la portiera, uscendo e affondando con i pesanti anfibi nel fango.
- Merda! Che schifo. Ci mancava soltanto questo cazzo di fango. -
Sospirai. Cosa si aspettava da una palude!? Prati e fiorellini?
Neanche a dire una parola per avvertirmi che prese da solo la via degli acquitrini.
Ora ditemi voi cosa avrei dovuto fare… mollato lì da solo. Così scesi di corsa dalla macchina e lo raggiunsi.
- Sei un pazzo! Ma ti pare a trascinarmi in un luogo del genere!? -
Venni zittito di colpo.
Tentai di protestare, ma lui mi zittì di nuovo.
- Shh!! … Lo senti? -
Mi chiese poi, facendomi gelare il sangue.
Tesi l’orecchio in ascolto. Intorno a noi, nella parte dove la fanghiglia cominciava a farsi più profonda, si poteva chiaramente sentire uno strano suono, come di qualcosa che si muoveva nel fango… ma quale animale avrebbe potuto mai nuotare in un luogo del genere!?
- Suggerirei… di t-tornare alla m-macchina.-
Mormorai con voce tremante.
- M-Mozione approvata… -
Rispose il roscio guardandosi intorno allarmato, mentre quel suono si avvicinava sempre di più… e di più… e di più…
Ci girammo di corsa, ma fummo immediatamente avvolti dal buio: i fari della macchina si erano spenti.
- W-WHAT THE FUCK..!? -
Chiese sull’orlo dell’isteria Scozia mentre fissava terrorizzato davanti a se.
A quel punto sentirle non fu difficile: sia da davanti… che da dietro a noi.
L’eco di risate di bambini.
Fu un secondo. Vidi Scozia in parte sparire al mio fianco, fino alle ginocchia sotto la superficie di una pozza di fango.  Urlai.
Urlammo entrambi mentre tentavo disperatamente di aiutarlo ad uscire di lì.
Ci riuscii in parte, ma qualcosa stava bloccando la sua caviglia sinistra… Una manina.
Tirai un calcio a qualunque cosa fosse e ci allontanammo correndo, schiantandoci letteralmente contro la macchina che non vedevamo a causa del buio.
Ci avvinghiammo alla carrozzeria di essa, quasi ci aspettassimo di essere trascinati via da quelle vocine e risate che si avvicinavano quando…
I fari si riaccesero. Tutto normale.
Dietro di noi non c’era nulla, se non la scia dei nostri passi terrorizzati.
Scotland era semplicemente scivolato dentro una ridicola buca innacquata dalla quale spuntava un ramo. Ecco la manina che avevo visto.
- Fottuto schifosissimo ramo di merda. -
Commentò Scozia ancora scosso, ma ridendo.
- Fottutissima schifosissima suggestione !! -
Risi anch’io, più probabilmente perché altrimenti mi sarei messo a piangere.
Risalimmo in macchina, riaccesi il motore e ripartimmo.
Tutto a posto, tutto nella norma.
… Finchè qualcuno mi chiamò.
Era mio fratello con sguardo terrorizzato.
- G-Galles…!? -
- What? –
Chiesi con fare annoiato.
Lui non proferì parola. Mi indicò con mano tremante lo specchietto retrovisore.
Alzai lo sguardo su di esso, e solo allora le vidi.
Sul vetro posteriore oltre alle impronte lasciate da me e mio fratello con il fango…

Erano stampate una decina di piccole impronte di bambini.






  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: Hyrim