Joker/Catwoman, 242 parole. Prompt: pastelli colorati. (pacchetto creato da Trick)
Joker guarda deliziato la creatura di fronte a sé.
E' sdraiata, qualche metro sopra di lui, sul davanzale di un condominio; si muove lentamente, osservandosi le unghie e sembra quasi che giochi con un gomitolo di lana immaginario.
Lui sa perfettamente che lo sta facendo solo per scena, per divertirlo, in qualche modo; molti la definirebbero pazza, o malata mentalmente, lui rimarrebbe volentieri lì a fissarla per ore.
"Penso tu sappia, cara, per quale motivo ti ho voluta incontr-"
"Se buffo, sai?" Lo dice lentamente, tranciandogli la frase a metà, e con una nota divertita nel tono.
Joker sorride sarcastico "E in quale modo ti diverto, mia cara?"
"Sai," iniziò la donna, dopo un attimo di riflessione "da piccola amavo i colori; tutto ciò che desideravo erano un foglio bianco e dei pastelli per poter disegnare... Purtroppo non ero molto brava."
Si gira di profilo e osserva con occhi attenti l'uomo. "Il tuo volto assomiglia ad uno dei miei disegni. L'unica differenza e lo sguardo; le mie creazioni non avevano perfidia in esso. Innocenti, puri... finti. E mi divertivo, con pochi cenni modificandoli, a mio piacimento."
Joker questa volta sorride ampiamente.
"Piccola cara, fosse solo questo a differenziarmi da loro, e da te." Avanza di un passo, portandosi alla portata della luce del lampione "Io mi sono fatto da solo e solo io posso decidere se cambiarmi o distruggermi".
Il suono della minaccia aleggia nell'aria, ma Catwoman non ribatte, non questa volta.