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Autore: InuYuriLove99    16/02/2013    1 recensioni
मेहमान Mēhamāna.Mēhamāna viene dall'Hindi e significa ospiti, e proprio di ospiti che parla il mio racconto.
Due ospiti provenienti dal continente o meglio dall'India, Terra di Ghandhi, del thé e dell'Oppio, verranno in Giappone per saldare un conto in sospeso con la famiglia del nostro botolo preferito.
Sesshomaru e Inuyasha però hanno per questi "Turisti" delle emozioni contrastanti.
Cosa vorranno dalla famiglia No Taisho per riscattare il loro onore?
Che tipo di sentimenti? E chi sono questi ospiti?
Cosa li spinge a provare rancore dopo secoli e secoli? I pinguini sanno volare?
Se avete già letto altre mie storie spero che questa vi piaccia ancora di più! Nasce come One Shot ma sarete voi a decidere se deve continuare o no, sperò che l'apprezzerete.
Arigatoo.
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Inuyasha, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Miroku/Sango
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2

Il villaggio era illuminato dalla luce colorata delle lanterne di carta.
Nella capanna dell’anziana Kaede si stava cenando.
Miroku e Sango quella sera cenarono da lei perché tutti dovevano discutere sulla venuta di quei...”Turisti?”
“Mmm...pensate possano essere un pericolo?” chiese Kagome dopo aver mangiato il suo riso.
“Bè, avete visto tutti  quello di cui è capace quella..Kalì..., c’è mancato poco che sconfiggesse anche Sesshomaru. Però quell’altro ragazzo mi sembra così tranquillo...”
Disse Miroku versandosi del Thè profumato.
“Già... però è strano, di solito Inuyasha non perde tempo e combatte senza pensare invece questa volta sembrava molto restio ad usare la forza.
Sembrava quasi fossero amici. Invece Kalì e Sesshomaru hanno iniziato subito a combattere, Chissà perché quei due sono venuti fino in Giappone...
Parlavano di un conto in sospeso...” continuò Sango.
“Io lo so!” Improvvisamente si sentì una vocina, Era di Miyoga il vecchio demone pulce.
“Vecchio Miyoga! Che piacere vederti, cosa ci fai qui?” chiese Kagome cordialmente.
“Mi è giunta voce dell’arrivo di due stranieri dal continente e che questi due stranieri avevano un conto in sospeso con la famiglia del mio signore.
E quando ho saputo chi erano mi sono precipitato qui.”
“Allora tu sai chi sono e perché sono qui?” Chiese il piccolo Shippo.
“Certo! Loro sono i figli della prima compagna del mio signore!”
“COOOOOSA?!?!” urlarono tutti in coro.
“G-già. Il mio Signore durante un viaggio nel continente si spinse fino alle coste dell’India.
Quel posto gli piacque immensamente e decise di rimanervi per molto tempo, si fece costruire un palazzo enorme. La cui parte più bella erano i giardini. C’erano tutti i fiori che si potessero immaginare, alberi dai frutti meravigliosi che qui non si sono mai visti. Scorrevano piccoli torrenti d’acqua limpida e purissima e tutto brillava di una luce d’orata, poiché tutte le costruzioni erano d’oro. Era una dimora degna di un dio.
Ma un giorno, mentre camminava osservando le sponde del fiume sacro a quel popolo, la vide.
Una donna, che si lavava nel fiume. Era la creatura più bella che si fosse mai vista. I suoi capelli color ebano le ricadevano dolcemente sul corpo perfetto, il quale brillava di una luce eterea.
L’unico suo abito era un telo fine come l’ala di una libellula.
Il mio signore capì subito che non si trattava di un semplice essere umano e nemmeno di un volgare demone.
Quella donna dall’incredibile bellezza era una dea, una dea di nome Parvati.
Entrambi furono subito travolti da una grande passione, dalla quale nacquero due figli. La maggiore, Kalì e il minore Shiva.
Il mio signore amava molto Parvati ma purtroppo lei era già promessa in sposa ad un dio, il dio da cui Shiva prende il nome. E lui dovette tornare in Giappone per non incorrere nell’ira di quel Dio, Il mio Signore era forte e potente ma niente in confronto a quel Dio...
E così dovette abbandonare anche i Suoi figli, i quali però credo portino rancore verso Il padron Sesshomaru e il Signorino Inuyasha perché hanno l’idea che il Mio Signore abbia preferito stare con loro.”
Tutti avevano ascoltato in silenzio e con attenzione quel racconto.
“Adesso capiamo perché Kalì e Sesshomaru si sono subito scontrati, ma perché invece Shiva non porta rancore ad Inuyasha?” Chiese curiosa Kagome e tutti annuirono anche loro perplessi su questa parte del racconto.
“Oh, bè. Questa è una storia molto più triste.” Disse Miyoga abbassando cupamente lo sguardo.
“Dovete sapere che meno di due secoli fa, Kalì e Shiva fecero la loro prima apparizione qui in Giappone. A quel tempo entrambi avevano il desiderio di combattere. Quella fù l’unica volta che Il signorino e padron Sesshomaru combatterono fianco a fianco. Ma la battagli fù breve.
Padron Sesshomaru riuscì a tenere a bada Kalì, ma il Signorino Inuyasha non ebbe scampo contro Shiva e fù subito in svantaggio.
Ma quando finalmente Shiva atterrò Inuyasha, si fermò. Non gli diede il colpo di grazia. Io non so cosa passò per la mente di Shiva e non so cosa il Signorino Inuyasha capì ma... Decisero di smettere di combattere, lasciarono il campo di battaglia dove Sesshomaru e Kalì stavano combattendo e...s’innamorarono.”
A quelle parole Sango e Kagome arrossirono, e anche Kaede,Miroku e Shippo assunsero un espressione sorpresa.
“S’innamorarono? Davvero?!” chiese Sango stupefatta.
“Si, s’innamorarono e decisero di sposarsi, naturalmente Sesshomaru e Kalì non glielo permisero ma Il signorino Inuyasha e Shiva ebbero comunque un figlio.” Miyoga si fermò per riprendere fiato e vide le facce impressionate dei presenti.
Poi riprese con aria grave
“ Purtroppo, si sa che dei fratelli non possono avere figli. Infatti il bambino nacque male.”
“In che senso?” chiese L’anziana Kaede preoccupata e interessata, come tutti del resto.
“Il bambino, Mūrkha era il suo nome, nacque folle. Il signorino Inuyasha e Shiva lo amavano comunque, quel figlio però fece si che si mettesse una tregua alla sanguinosa guerra che Sesshomaru e Kalì avevano iniziato con l’ausilio di demoni e Deva*.
Il bambino crebbe ed ogni anno che compiva la sua follia si aggravava sempre di più, finchè un giorno...un giorno poco dopo il suo tredicesimo compleanno Mūrkha cerco di uccidere il signorino Inuyasha, fallì naturalmente e fuggì. Né Inuyasha né Shiva gli portarono rancore per questo, accecati dall’affetto che provavano nei suoi confronti e lo seguirono, lo cercarono per giorni ma scoprirono troppo tardi che era stato rapito e divorato da un mostro. Un mostro che si era nascosto tra le file di Kalì e di cui non conosco il nome. So’ solo che il suo aspetto era così terrificante e il suo modo di uccidere così spaventoso che molti credevano fosse solo una leggenda...Naturalmente Il signorino Inuyasha e Shiva furono distrutti da questo spaventoso e tragico avvenimento così che, mossi a compassione, Sesshomaru e Kalì decisero di fermare la guerra e di ritirarsi.
Così Kalì e Shiva tornarono in India e la faccenda si chiuse qui.
Non vidi per molto tempo il signorino Inuyasha, quindi non so cosa fece dopo aver perso sia suo  figlio che Shiva, ma sono sicuro che adesso non si lasceranno più e credo che anche Kalì e Padron Sesshomaru ne siano consapevoli.”
Quando Miyoga smise di parlare tutto fù silenzio. Nessuno sapeva cosa dire.
Nessuno si aspettava una cosa simile.
Fu’ l’anziana Kaede a rompere quell’imbarazzante silenzio.
“Bè credo sia ora di andare a dormire...vedremo cosa fare domani mattina.”
Così spensero il fuoco e ognuno si diresse nella propria abitazione.
Si chiusero le luci e si stesero tutti sotto le coperte.

‘Oh...Inuyasha che tristezza, vorrei poter fare qualcosa. Mi chiedo come hai potuto sopportare un simile dolore, spero che tu adesso possa essere in pace.’
Kagome spense la luce e si addormentò.

‘Inuyasha, io ho sempre sognato dei figli e non riesco nemmeno a pensare di perderne uno. Chissà quale dolore avrai sopportato, un figlio che poi ha cercato di ucciderti!  Ma tu di certo non lo odiavi, eri sua madre dopotutto.’
Sango si strinse al petto di Miroku e si addormento.

‘Anche tu allora hai amato ardentemente qualcuno amica mia, hai anche avuto un figlio. Se tuo figlio era malato non era di certo colpa tua. Spero che non avrai pensato il contrario.’
Miroku strinse a sé Sango e si addormentò.


‘E’ così triste! Perché ad Inuyasha è successa una cosa simile? Non se lo meritava! Chissà se ora che Shiva è di nuovo qui lei è felice. Sembra tanto una fiaba, e le fiabe hanno sempre un lieto fine...’
Shippo si strinse le coperte sopra la testa e anche lui, si addormentò.

Poco lontano, vicino alla foresta, in una capanna Inuyasha e Shiva parlavano. Abbracciati, sotto le coperte Shiva accarezzava con cura i morbidi capelli argentati di Inuyasha, la quale si stringeva al suo petto.
“Mi sei mancata tanto...” disse Shiva baciandole la fronte.
“Anche tu, ho sperato, ho sperato tanto che tu tornassi da me.”
il viso di Inuyasha fu’ solcato da una lacrima che Shiva asciugò carezzandole una guancia.
“Non devi piangere, ci sono qui io con te. Sei stata così coraggiosa, io avevo tanta paura di venire e di non trovarti. Hai resistito tutto questo tempo al dolore, ma adesso... Adesso non dovrai più pensare a nulla, dimentica il passato. Ci son io qui con te, nessuno ti ferirà più e io non me ne andrò più. Non ti abbandonerò. Promesso.” Disse Shiva guardando negli occhi Inuyasha e baciandola dolcemente.
Inuyasha ricambiò il bacio e poco dopo,  stretti sotto le coperte entrambi si addormentarono.
Ma un'altra lacrima corse lungo la guancia di Inuyasha.
Lei non avrebbe mai, Mai dimenticato...



SPAZIO AUTRICE

DEVA*= Demoni minori della mitologia Indiana.
Salve, questocapitolo è triste al contrario del precedente ma spero che vi sia piaciuto lo stesso.
Continuate a leggere i miei racconti e a recensionarli, aggiornerò il prima possibile.
A presto.
   
 
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