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Autore: Krisalia Kinomiya    20/02/2013    3 recensioni
Certe cose, sia che le dici alle tre di notte che al mezzogiorno seguente, portano sempre alla stessa conclusione: compromettono l'immagine che hanno gli altri della tua sanità mentale. [collegata a Redder, Hotter, Faster, Stronger]
Genere: Comico, Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hwoarang, Lee Chaolan
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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My surname it’s Chaolan, not Freud

 
 
 
“ Ok, vediamo se riesco a ripeterlo tutto d’un fiato, con tranquillità e senza farmi le più grasse risate dai tempi in cui Kazuya seppe di aver messo incinta Jun. Sei venuto qui da me, nel cuore della notte, in preda ai brividi neanche avessi visto Miguel in babydoll rosa confetto –che dico, Paul è un esempio ben più calzante- a dirmi che una ragazzina, di sì e no sedici anni, in pornotuta e cavalcando una moto rossa provvista di corno appuntito, ti ha inseguito sulla statale brandendo una lancia e intonando un canto di guerra degno delle tribù del più profondo Camerun, lasciandosi dietro scie di fuoco alte quanto Kuma in piedi. Dimenticato niente? ”

“ Cancella quel ghignetto dalla faccia, lurido zio del lurido porcospino. Questa è la pura verità! ”

Sarà, ma caro il mio coreano sprovvisto dell’educazione di base, io non sento queste storie dalla gente normale. Non fino a quando tenta di finire un’intera bottiglia di vodka. Se non sei Serjei, missione che fallisce già dal primo quarto di bottiglia andato giù. E la fiatella radioattiva che emetti mi fa pensare che sei già un tantinello andato.

“ Permettimi il beneficio del dubbio. La gente spara balle fenomenali quando ha alzato il gomito. Sii serio, ragazzino: quanta birra scadente hai bevuto, prima di rimetterti a guidare? ”

“ Non c’entra la birra! Mi ha veramente inseguito! Quella era la versione femminile di Ghost Rider! ” sentenzia piccato, battendo il pugno sul tavolo della cucina. Essendo quest’ultimo di marmo, finisce che si prende la mano offesa mugolando come un coyote agonizzante. Non so se debba farmi più pena lui o mio nipote per avere un amico [vorrei usare un altro termine più appropriato, ma sono le quattro della mattina e il mio cervello non è capace di dare le sue migliori prestazioni in termini di insulti raffinati] di questa risma.

“ …normalmente trovo affascinante qualsiasi versione femminile di qualsiasi personaggio d’invenzione, ma mi viene difficile crederci che si tratti di lui/lei. Vedevi uno scheletro sommerso dalle fiamme, per caso? ”

“ N-no, ma si lasciava dietro delle fiamme alte così! ”

“ Ok, ma quello originale ha una catena, al massimo. Hai parlato di una lancia, prima. ”

“ …h-ho detto lancia? ” fa lui, confuso. Dai, lo so che sono i fumi dell’alcol a parlare per te. Lo squadro, affatto incantato dal suo mirabolante racconto di terrore.

“ …Hwoarang, sei vittima di una sbronza coi fiocchi. Non esistono le ragazzine sedicenni che se vanno in giro in moto a fare gli assalti, tranne che nei manga che usi per farti compagnia al bagno. Sinceramente, non so chi compatire di più tra te, Jin e il tuo patrigno. Ed a ogni modo… perché diavolo sei venuto qui da me, piuttosto che precipitarti da mio nipote? ”

“ Finora non mi hai mai picchiato. E Jin lo avrebbe fatto. Specie se sta a fare il mambo del materasso con Cina. ”

Il buonsenso mi dice di metterlo alla porta di casa. Il suo naso rosso e il suo chiaro stato confusionale mi smuovono la pietà. Non voglio un cadavere sfrittellato sull’asfalto sulla coscienza.

“ Vieni, dato che sono un uomo generoso ti concedo di passare quel che resta della notte qui, a patto che domattina levi presto le tende. E magari cominci a frequentare un circolo di alcolisti anonimi. ”

…ok, però non volevo che lo prendessi come un via libera per infilarti nel mio letto ed usarmi come orsacchiotto scaccia-incubi. Puzzi, e mi stai infestando la camera col tuo puzzo di alcol scadente. Se sopravvivo a quest’arma chimica, la prima cosa che faccio domattina è infilarti con tutti gli stivali nella lavatrice. Ora sono troppo stanco e stressato per farlo.
Ma guarda come dorme, il bamboccio. Oh cielo, si succhia il pollice. Non bastava il padre scriteriato, il fratello adottivo che diventa demone appena vede una posata non al suo posto ed un nipote anche lui provvisto di diavolo incorporato, ma almeno è l’unico ad essere un attimo più normale. No, ora devo fare lo psicologo pure per l’amico dalla mente labile. Basta, voglio essere retribuito come mi spetta, se devo fare due lavori.

“ …sì, le patatine piccanti voglio, papino. ”

Dio, dammi la forza per non strangolarlo nel sonno. Non lo voglio per davvero un cadavere sulla coscienza.
  
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