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Autore: REAwhereverIgo    22/02/2013    7 recensioni
Quando fatti strani cominciano ad accadere ai ragazzi di una scuola superiore, toccherà alla giovane detective Rea infiltrarsi nel liceo e risolvere il caso!
Spero che vi piaccia! :)
Genere: Generale, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ritorno alla normalità

 

Emma una mattina uscì di casa per andare a scuola, qualche giorno prima degli esami di maturità, e si trovò Rea davanti, appoggiata al muretto che l’aspettava. Aveva ancora il braccio fasciato, ma sembrava stesse bene.

Quando la vide le sorrise.

Ehi” le disse, andandole davanti. Lei non seppe che rispondere.

Lo so, anche per me è strano, ma parliamo un po’, ti va?” le propose.

La mora semplicemente annuì.

Si misero a camminare fianco a fianco e Rea non sapeva bene come comportarsi.

Mi dispiace per quello che ho fatto” le disse infine.

So che papà è molto affezionato a te e se anche tu sei innamorata di lui io non ho diritto di ostacolarvi” ammise controvoglia.

Emma la fissò incredula.

Quindi?” chiese senza capire.

Quindi nulla, se lui è felice io sono felice con lui. Dopo quest’esperienza ho capito che non posso permettermi di perdere papà. Tanti ragazzi sono morti e quelli rapiti non torneranno mai a casa, i loro genitori non li ritroveranno mai. Pure io ho rischiato che le ultime parole che avevo detto a mio padre fossero che lo odiavo e questo mi ha fatto capire che non voglio più essere arrabbiata. Certo, è strano pensare che una ragazza più piccola di me stia con papà, ma sono cose che possono capitare, al cuor non si comanda in fondo” rispose con un’alzata di spalle.

Una ragazza più piccola di te? Noi abbiamo la stessa età” disse Emma.

Rea la guardò, poi rise di gusto.

Sai, non sai tutto sulla vita di papà. Stamani vieni con me, devo spiegarti delle cose” decise, prendendola sottobraccio e portandola alla macchina.

 

Rea sapeva che Emma sarebbe riuscita ad accettare tutto quello: lo vedeva da come ne parlava, che Jason le piaceva davvero. Non sapeva però che Jason le aveva già raccontato tutto, se pur omettendo qualche dettaglio.

Comunque la storia è finita. Ora o scappi o ti abitui” le disse alla fine, addentando la sua brioche.

L’altra fece un grosso sospiro e poi la guardò sconsolata.

Io non riesco a non innamorarmi di persone complicate, che vuoi farci? Tuo padre mi piace, mi piace davvero tanto, per cui non voglio tirarmi indietro” le chiese.

Tutto quello che vuoi. Però ti do un consiglio per la tua sopravvivenza: non fargli del male, non prenderlo in giro, non ti azzardare nemmeno lontanamente a pensare di fare come ti pare, capito? Se gli capita qualcosa ti strozzo io stessa. Conosco dieci modi per strozzare una persona senza che rimangano i segni” la avvertì sorridendo.

Quel sorriso inquietò Emma, che la fissò spaventata.

Scherzi?” le domandò.

Nemmeno un po’” rispose Rea angelicamente.

La mora rimase in silenzio e poi rise.

Va bene, come vuoi. L’importante è che tu sia felice che io esca con Jason” disse.

Tu gli fai bene, che vuoi farci? Se gli impedissi qualsiasi cosa me ne pentirei, per cui vivete felici e contenti!” le augurò.

Si alzò e rise anche lei.

E mi raccomando, non metterti a sperare che ti chiami mamma” la prese in giro.

La mora si intristì per finta.

Ma io ci speravo!” disse sarcastica.

Non si può mica avere tutto nella vita, che vuoi farci? Imparalo adesso” la informò.

Lasciò i soldi della colazione sul tavolo, poi la fissò sorridendo dolcemente.

Emma, a me farebbe piacere che noi fossimo ancora amiche. Sei la prima persona con cui mi interessi sul serio mantenere l’amicizia e non so nemmeno io perché, però voglio sul serio che tutta questa situazione funzioni, quindi impegniamoci, ok?” la pregò.

Emma rimase zitta, poi ricambiò il sorriso.

Ti prometto che ce la metterò tutta

 

 

Jason e Rea erano fuori dal liceo e aspettavano.

Mi annoio” si lamentò la ragazza.

Manca poco, su” la consolò suo padre.

Tutto era tornato alla normalità, ormai: Emma e Fabio stavano aspettando i risultati degli esami dentro scuola; loro si erano rimessi a lavorare; i ragazzi erano tornati al normale svolgimento delle lezioni, il preside e Samantha erano stati incarcerati con un sacco di accuse sulle spalle, tra le quali spaccio, omicidio colposo e occultamento di cadavere; i genitori degli studenti morti avevano deciso di fare il funerale tutti insieme, per rispetto alla memoria dei figli. Tutto sommato avevano mantenuto un certo contegno elegante quando avevano saputo tutta la storia, Rea non se lo aspettava.

Per quanto riguardava lei, si era rimessa a studiare per diventare poliziotta. L’addestramento sarebbe durato per qualche mese, ma le piaceva essere utile in qualche modo.

Bearne aveva urlato fin quasi a perdere la voce contro lei e suo padre quando erano tornati in stazione di polizia dopo quella sera, non l’avevano mai visto tanto arrabbiato. Prima aveva sgridato Jason perché aveva fatto come gli pareva nonostante il divieto di indagare ancora, poi era passato a Rea, gridandole contro perché si era occupata del caso tutta da sola.

Tutto sommato era stata una scena piuttosto comica, anche se avrebbe dovuto essere drammatica, ma vedere Bearne rosso in viso e con una vena pulsante sul collo era troppo divertente.

La ragazza fu distolta dai suoi pensieri quando vide Antonio che in lontananza puliva il cortile. Sorrise e gli si avvicinò.

Ciao bidello” lo salutò. Lui alzò gli occhi dalle foglie che stava raccogliendo e sorrise lievemente.

“Ciao detective in gonnella” ricambiò. Lei si sedette a terra.

Come va la vita? Sei tornato al tuo solito lavoro, vedo

“Perspicace come sempre, tesoro. Il nuovo preside mi ha ripreso nonostante avessi mandato in culo l’altro e visto ciò che ho fatto e l’aiuto che ho dato alla società, parole sue, sono adatto a fare il bidello” le spiegò.

Sono felice per te” disse Rea sinceramente.

“Tu?”

Il solito: polizia, Fabio, mi abituo alla storia tra papà ed Emma” minimizzò la ragazza, continuando a sorridere.

“Personalmente non capisco che problemi hai con tuo padre e la moretta strana, ma non te lo voglio nemmeno chiedere. Che ci fai qui, piuttosto?”

Aspetto che i nostri liceali escano con i risultati della maturità” rispose.

“Giusto, oggi c’erano i risultati!” si ricordò l’uomo, fermandosi.

Già. Stiamo aspettando che escano da lì, non ce la faccio più. Odio aspettare” ammise storcendo la bocca.

“Ogni tanto la calma e la pazienza sono importanti, servono per affrontare i problemi peggiori. Essere troppo poco pazienti porta a essere ansiosi” la informò, tornando a raccogliere le foglie.

Rea rimase un po’ basita, poi sospirò.

Lo so, purtroppo” rispose. Antonio la guardò preoccupato.

“Però si può sempre imparare” disse per consolarla.

Ma quando si capisce che si è passato il problema?

“Quando qualsiasi cosa tu faccia sai che andrà bene. Anche se andrà male tu non soccombi perché sei più forte. È una sensazione che senti dentro, non posso spiegartela” le spiegò.

La ragazza sorrise.

Mi mancherai. Ci vedremo più dopo che smetterò di venire qui per Fabio?” gli domandò.

“Se vorrai venire da un vecchio bidello rompiscatole sì” rispose l’uomo, arrossendo un po’. Rea gli si avvicinò e lo abbracciò.

Non ti ho mai ringraziato abbastanza per avermi salvata, sei stato il mio angelo. Tornerò ogni volta che posso” gli promise. Lui era imbarazzato e le mise una mano sulla testa, impacciato.

“F-figurati” balbettò in risposta.

La ragazza si staccò appena in tempo per vedere Fabio che usciva da scuola.

Ciao Antonio, abbi cura di te” lo salutò, correndo da lui. L’uomo la guardò andare via poi sorrise.

“Anche tu, detective in gonnella” la ricambiò.

 

A pranzo, quel pomeriggio, brindarono tutti per il finalmente conseguito diploma di Fabio ed Emma, che, orgogliosi, ridevano e si divertivano.

Rea li guardava tutti quanti, abbastanza felice rispetto ai suoi standard. Il ragazzo le teneva la mano sotto al tavolo e la fissava sorridente.

Sapete, ho deciso una cosa” disse alla fine.

Tutti si voltarono verso di lei. Giocò un po’ con la piccola scatola di cartone che aveva in tasca, imbarazzata.

Queste… queste non voglio che mi servano più” decise, tirando fuori il pacchetto di ansiolitici. Jason sbiancò.

Mi avevi detto che le avevi buttate!” l’accusò.

Lo so, ma non ci riuscivo, stavo troppo male per troppe cose, mi dispiace” si scusò la ragazza, vergognandosi.

L’uomo sospirò, poi annuì.

Perché hai deciso proprio ora?” chiese.

Rea alzò la testa e lo guardò.

Ora sono felice davvero e so che non sono sola. Fino a qualche mese fa non lo sapevo e questo perché sono scema, lo so. Però… voglio sentire di poter affrontare i problemi col sorriso, come mi ha detto Antonio, e queste… non mi servono più” spiegò passandogliele.

Jason se le rigirò un po’ in mano, poi annuì.

Allora buttiamole” decise, alzandosi.

Fabio intrecciò le sue dita a quelle della ragazza e le sorrise felice.

Sono fiero di te” le disse.

Anche io lo sono” ammise lei, appoggiandosi alla sua spalla.

Aveva voglia di piangere di gioia, era una sensazione mai provata prima e la fece stare bene. Le persone che aveva davanti erano finalmente quelle giuste, non si sentiva più inadeguata o fuori posto, era solo sé stessa, al posto giusto al momento giusto.

Sospirò e sorrise.

Grazie” sussurrò, quando suo padre tornò a tavola. Non la sentì nessuno, ma andava bene così: solo lei sapeva come mai stava ringraziando e nessun altro avrebbe mai dovuto saperlo.

 

 

 

 

 

 

 

Eccoci (finalmente :P) alla fine di questa long!!! Vorrei ringraziare tutti quelli che mi hanno dato sostegno per iniziare, continuare e finire di scrivere questa storia! In primo luogo la mia amica Emma che, quando si parla di efp, passa le giornate in attesa che io mi decida a scrivere e rimane sveglia fino a tardi pur di aspettare che io le mandi un capitolo! Grazie Emma!

Poi vorrei ringraziare tutti quelli che hanno inserito la storia tra le seguite, tra le ricordate e addirittura tra le preferite!

Infine, vorrei ringraziare infinitamente tutti quelli che hanno recensito: leggere le vostre recensioni mi rende davvero felice!!! Qui su efp si incontrano persone davvero carine! Dunque GRAZIE  ChibiRinChan, oleander97, chiara__05, ALEXISsimpleandclean, williamilsanguinario, _Fran_, EdxWinry 4ever, misakisan, Hailiswords, _Kiriku_ & Thefoolfan! Grazie davvero!

 

Rea

 

 

  
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