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Autore: Mushroom    22/02/2013    9 recensioni
#07 – Attesa
L'attesa tra una ripresa e l'altra viene colmata da una partita a carte: di chi sia stata l'idea di togliersi i vestiti a ogni mano persa, è ancora un fatto ignoto.
[50 frasi]
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: Benedict Cumberbatch e Martin Freeman - oddio - non mi appartengono, anche se non mi dispiacerebbe. Tutto ciò che vedete scritto qui è mera e pura invenzione e niente di tutto ciò è realmente accaduto. Ho fatto solo ciò che fa una fan: ci ho delirato sopra. Anyway, se Moffat dovesse avere dei video compromettenti sui due, è pregato di divulgarli nel web. Inoltre, per il bene di questa raccolta (e perché lei mi piace) la moglie del signor Freeman è inesistente.

Note: Fluff e volutamente sdolcinate. Deliranti. Scritte per la community di livejournal 1frase - set alpha.

 

Does this really need saying?

 

#01 – Anima
Pensa che John Watson – in particolare, quel John Watson, quello che la BBC gli ha messo davanti –  sia un anima semplice; così è andato ai provini, e ha scoperto tutto il contrario.
    
#02 - Seconda volta
La seconda volta che Martin vede Benedict è fuori dalla BBC e lontano dalla sala dove hanno fatto i provini: se lo trova davanti, in mezzo alla strada, che gli fa un cenno con la mano; Martin sorride e, prima ancora di fermarlo per prendere un caffè, lui è già sparito.

#03 - Uomo
Martin si ritrova nella stessa situazione di John Watson: lo capisce quando è sul set, quando John dice “non siamo una coppia” e lancia uno sguardo a Benedict, e si rende conto di essersi innamorato di un uomo anche se si è sempre ritenuto irrimediabilmente etero.

#04 – Denaro
«Paga» Martin sogghigna, allungando il palmo aperto della mano verso l'attore; Benedict sbuffa e tira fuori una banconota da venti sterline, ammiccando un sorriso (in quel modo stupido che fa sempre sorridere Martin a sua volta, quello che gli fa sempre venire il bizzarro doppio mento nelle foto) «La prossima volta che scommetti, non farlo sul fandom» gli suggerisce «Non puoi immaginare cosa riesce a nascere da uno scambio di battute equivoche» Ben ridacchia «Se delle battute fanno questo effetto, non posso immaginare cosa succederebbe se Steven ci facesse baciare nello schermo»
    
#05 - Preghiera
«Resta» è tardi e Martin sa che Benedict ha bevuto, perché sennò non l'avrebbe riaccompagnato a casa, sennò non sarebbe andato a riprenderlo al bar; se Benedict non avesse bevuto, forse sarebbe con Olivia, anche se Olivia non c'è più e l'ha lasciato; e vorrebbe rimanere, più di qualsiasi altra cosa, solo che non se lo può permettere, e questo lo uccide.

#06 - Padrone
«Nope»
«Ma Steven»
«Ho detto no, Martin, lascia perdere. Non farò baciare Sherlock e John nel corso di un episodio»; Gatiss, al suo fianco, annuisce «Insomma – si intromette – se dobbiamo uccidere i fan, lo facciamo con classe»

#07 – Attesa
L'attesa tra una ripresa e l'altra viene colmata da una partita a carte: di chi sia stata l'idea di togliersi i vestiti a ogni mano persa, è ancora un fatto ignoto.
    
#08 - Miglior amico
Poi le cose degenerano, perché avvicinarsi durante un lavoro è sempre facile, così Benedict si ritrova improvvisamente con un nuovo amico, e recitare davanti alle telecamere diventa sempre più naturale.
    
#09 – Notte
È notte e quelle non sono le parole giuste da dire; non sotto casa, non con Benedict che alza lo sguardo su di lui – ma le dice comunque «Ti va di salire?».
    
#10 - Pazzia
Far salire Benedict nel suo appartamento non è stata una pazzia; pazzia è stata iniziare a baciarlo su per le scale, togliergli i vestiti appena aperta la porta e portarlo a letto – ecco, quella è stata una pazzia.

#11 – Fidanzamento
Le battute abbondano, ma no, non sono una coppia, anche se Gatiss continua a trattarli come tale «Dimmi che non ci hanno davvero prenotato una matrimoniale»

#12 – Vita
Martin geme il suo nome, e Benedict è sicuro di non aver mai sentito un suono più bello in tutta la sua vita.
    
#13 – Noia
Sposta il peso da un piede all'altro e alza lo sguardo verso Martin, che appoggia la tazza di thè (senza finirlo) e lo osserva (sorridendo); le riprese sono ferme da almeno un ora per un problema tecnico, e lui si annoia tremendamente; quando lo dice, Martin ride e lo bacia di sfuggita, assicurandosi che nessuno li veda.

#14 - Indifferenza
Fingere indifferenza davanti alle telecamere stava diventando sempre più difficile: sfugge sempre uno sguardo o una battuta o un sorriso, e qualcuno – pensa Benedict – qualcuno, prima o poi, capirà che c'è qualcosa di più.
    
#15 – Letto
Benedict ha la straordinaria abilità di trovare sempre un buon motivo per non farlo alzare dal letto.

#16 – Stelle
Arrotola il copione tra le mani, fissando una frase; cambia espressione, stira le labbra e sembra un'altra persona – Martin si distrae, mentre Benedict interpreta uno Sherlock alle prese con il sistema solare, e pensa a come non cambi mai il modo in cui si sorprende della trasformazione dell'amico ogni volta che prende i panni del grande detective.

#17 – Minuto
«Ancora un minuto» borbotta, con voce impastata, tirando le coperte su di sé e afferrando Benedict per un braccio.

#18 – Limite
Martin sa di avere un limite ben preciso e che Benedict, baciandolo in quel modo, lo sta portando il più vicino possibile al punto di non ritorno.

#19 - Cuore
Ha un colpo al cuore la prima volta che si sveglia e se lo trova accanto; poi sorride e si passa una mano sul volto, ed è felice.
    
#20 - Fede
La fede di John Watson è così forte che, qualche volta, Martin ne è preso alla sprovvista.

#21 - Estate
Martin è sicuro che l'estate, a Londra, sia inutile; poi vede il ridicolo costume da bagno di Benedict, e cambia del tutto idea.[1]
    
#22 – Pioggia
È sera e la pioggia offusca la luce dei lampioni – è una pioggerella, leggera e impercettibile, che formicola la pelle; la troupe della BBC ci corre sotto come una mandria di studenti impauriti, cercando rifugio dalla calamità che sta disturbando le riprese - Martin e Benedict lo trovano sotto il tendone di un locale, stretti gomito contro gomito, vestiti come Sherlock e John; si guardano e rimangono in silenzio.

#23 - Cielo
Quando il cielo schiarisce le riprese riprendono e Benedict sente un senso di nausea quando Martin si allontana da lui.
    
#24 - Nero
Martin lo guarda e apre e chiude la bocca «Ti dona. Il nero. Ti dona» dice solamente, nascondendo il volto in una mano.


#25 – Medico
Benedict ha la faringite: questo significa dolore alla gola, febbre e interruzione delle riprese; il medico gli ha dato due settimane di riposo, mentre Martin, dal canto suo, si ritrova a fare da balia a un co-attore del tutto propenso a comportarsi più come un bambino di tre anni che come l'adulto che risulta essere.

#26 - Parole
Bastano poche parole di Benedict, dette nel modo giusto, per fargli perdere ogni capacità mentale.
    
#27 - Uccidere
Non era normale fissarlo in quel modo, non mentre lavorava; non mentre doveva fare qualsiasi altra cosa e non fissarlo; non mentre Benedict era dietro la telecamera, e la scena era solo sua – non era normale fissarlo in quel modo e, prima o poi, questo l'avrebbe ucciso.
    
#28 – Posto
«Ti sembra davvero il posto giusto dove togliermi i pantaloni, Martin?»
«Sinceramente, tutti i posti sono buoni per toglierti i pantaloni»

#29 – Credere
Benedict crede che Sherlock sia innamorato di John; e non nel modo in cui lo fa tutto lo staff, non nel modo in cui la BBC ci gioca sopra – dopo un po' che convivi con un personaggio, capisci queste cose, anche se sono difficili da spiegare.

#30 – Lontano
«Sarò nel – fottuto – Hobbit!» Martin ride, ride come un pazzo da quando è tornato a casa; da quando gli ha preso il viso e l'ha baciato come se fosse la prima volta; Benedict l'aveva guardato, spaesato «Quindi... ti hanno preso?»
«Yep»
«E il set è in Nuova Zelanda?»
Martin lo guarda e il sorriso vacilla: la Nuova Zelanda è molto lontana da Londra.

#31 - Barca
È una scialuppa, quella che Martin chiama con tanto entusiasmo “barca”; inizia a prendere acqua dopo i primi dieci minuti di navigazione e, dopo venti, li costringe a tornare a riva bagnati fradici.
    
#32 - Ricordi
I ricordi della notte prima sono annebbiati dall'alcol e Moffat continua a dire, con un sorriso inquietante, di avere dei filmati molto interessanti della festa del giorno prima; Martin si sente improvvisamente nei guai.
    
#33 - Morte
Benedict si commuove quando Sherlock muore: quella ripresa è quella buona, quella finale, ed è tutto finito; e la voce di John (Martin), attraverso quel telefono, è dolorosa come una scarica elettrica.
    
#34 - Peggio
Non c'è mai limite al peggio: arriva in ritardo e si perde nei corridoi della BBC; è un tizio bassottino e biondo a indicargli la sala dove si terranno i provini.
    
#35 - Braccia
Quando sbarca in Nuova Zelanda, si sorprende del modo in cui Martin lo tira a sé per abbracciarlo, nel mezzo dell'aeroporto; poi lo presenta al cast, e si scopre geloso e estraneo in una chimica che non gli appartiene.

#36 - Elettricità
«Credo sia saltata l'elettricità» mugola, mentre Benedict gli mordicchia il collo.
    
#37 – Cellule
Il cast ride, quando spiega che le cellule del suo corpo hanno fisicamente bisogno del freddo di Londra «La Nuova Zelanda le fa sentire come pinguini nel deserto»

#38 - Promessa
Benedict ride di gusto attraverso il telefono, dopo aver visto le prime foto di Martin con i capelli boccolosi da Hobbit «Non posso promettere di non ridere per tutto il film, quando lo vedrò»
    
#39 - Speranza
«Spero che Moffat, in questo momento, stia lavorando molto intensamente al nuovo episodio di Doctor Who»
«Martin, ti proibisco di rivederti ancora la sesta stagione»
«La quarta?»
«Meno che mai»
    
#40 - Buco
Devono cambiare il buco della serratura tre volte – le chiavi non vanno e Benedict continua a fare battute che Martin non potrà mai e poi mai ripetere a voce alta.

#41 – Rivelazione
Il mondo di internet trova sempre un nuovo modo per colpire in faccia Martin: quando Benedict lo chiama e gli racconta di una cosa su delle mutande rosse, scoppia a ridere ancor prima di accendere il computer.

#42 – Volontà
Gli ci vuole tutta la volontà di cui è capace per evitare il suo sguardo, durante i giorni di ripresa di “A Study in pink”; quello che Benedict non sa, non ancora, è che i loro personaggi si guardano fin troppo e, alla fine, più si sforza di non guardarlo, più gli occhi di Sherlock lo riportano su di lui.

#43 - Facile
Martin non avrebbe mai pensato che essere felice potesse diventare così facile.
    
#44 - Terrore
Però ha il terrore – e non sa perché, non sa come – che tutta quella felicità sia troppa, per un uomo come lui; che finirà, prima o poi, lasciandolo semplicemente a pezzi.
    
#45 - Fuoco
Non è quello a cui è abituato: il sesso non è mai stato così urgente, così rumoroso; gli entra dentro con una spinta decisa e Benedict emette un gemito che gli incendia il cervello.

#46 - Risposta
Benedict sta solo attendendo una risposta: gli ha solo chiesto di andare a vivere insieme, ma Martin lo guarda come se il mondo fosse appena stato distrutto e ricostruito; lo bacia, e pensa che anche quella valga come risposta.
    
#47 - Chiaro
«Tumblr ha appena deciso che i tuoi occhi non hanno colore. Solo solo chiari»
C'è un attimo di silenzio «Che cos'è tumblr?»
    
#48 - Insieme
C'è un insieme di vestiti che Martin ha messo nel cassetto di Benedict, giusto per essere sicuro di avere sempre un cambio disponibile.    

#49 – Mente
Martin mente spesso e bene, perché mentire è il suo lavoro ed è farlo davanti alle telecamere che gli paga lo stipendio; qualche volta, ha solo paura della facilità con cui riesce a farlo.

#50 – Strada
Quando le riprese della terza stagione iniziano, è un po' come ritrovare dei vecchi compagni di scuola; tutto ciò a cui riesce a pensare, infilandosi il cappotto di Sherlock, è quanta strada abbia fatto dall'inizio delle riprese; Martin, al suo fianco, immerso nei maglioni di John Watson, gli lancia la sciarpa blu e lo bacia.

 

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[1] Sì, mi riferisco a questo costume

   
 
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