Mercoledì 23 Ottobre. 

Continuo ad osservare le gocce di pioggia costruirsi piccoli sentieri sul vetro della finestra.Mi volto e prendo il cappotto rosso che prima era poggiato sul letto.Rosso,come il fuoco.Infilo le braccia nelle maniche,chiudo i bottoni e tiro su il cappuccio,in modo che nessuno riesca a riconoscermi.Apro la porta della mia camera,e attraverso il lungo corridoio con pavimento di mogano,ormai rovinato,giungendo alla porta.Prendo l'ombrello,le chiavi ed esco.
Dove andrò?Semplice,a casa dei Montgomery.
E' molto accogliente,e confesso di esserci stata un paio di volte quando non c'era nessuno,neanche Aria.
Apro l'ombrello e inizio a camminare in quel piccolo vialetto,passo tra gli edifici blu affianco casa mia,e giro a destra per recarmi alla fermata dell'autobus.
Sono quasi arrivata.Giro lo sguardo e noto i fiori gialli nel parco difronte a me,sono bellissimi.Meravigliosi.Il parco è chiuso,e per strada non c'è anima viva.Anche se spesso,quando piove parecchie persone camminano recandosi in farmacia,o alcuni bambini insieme ai genitori camminano per strada facendo una passeggiata.
Arrivo alla fermata dell'autobus,guardo il tabellone e mi accorgo che sarà quì a momenti.Con la coda dell'occhio riesco a vedere una piccola stradina,che si apre tra dei cespugli.Mi compare nella mente l'immagine di Aria che scopre il segreto di suo padre,Byron.Oh,povera piccola.Lei era distrutta,ma devo ammettere che adoravo il fatto che Byron tradisse Ella,la signora Montgomery.
Anche se,mi dispiace per Aria.Era ancora molto piccola.
Sento il bus fermarsi,e fisso la gente scendere dopo l'apertura delle porte.
Abbasso la testa e salgo sul bus.
Fortunatamente c'è un posto libero,anche se la strada da casa mia alla fermata dell'autobus è corta,sono esausta.
Le passeggiate non fanno per me.
Mentre il bus cammina osservo le case dal finestrino bagnato,
vedo la casa di Emily Fields di sfuggita.
Affianco alla quale abita Maya,la sua fidanzata.O meglio,abitava Maya.
Mi dispiace per Emily,sta perdendo tutte le persone a cui tiene.
Il bus si ferma un po' piu' avanti.Eccola lì,la casa dei Montgomery.
Le luci sono spente,come sempre.
Sarà meglio entrare prima che arrivi qualcuno.
Scendo dall'autobus velocemente e attraverso la strada.
Sento l'odore delle rose che la signora Montgomery ama tenere nel suo giardino.
Piu' vado a vanti,verso la porta,piu' l'odore di rose si fa piu' intenso.
Sollevo lo zerbino ai piedi della porta e raccolgo le chiavi di casa dei Montgomery.
Sapevo che le nascondevano lì.Fu proprio Aria a mostrarmi dove nascondeva le chiavi di riserva,perchè un giorno,andai a casa sua e restammo chiuse fuori,per colpa del fratello che si era addormentato mentre guardava il suo programma televisivo preferito.Non ha mai cambiato nascondiglio,perchè si fidava di me.Io sapevo,e so ancora,mantenere bene i segreti.Molto bene.
Infilo le chiavi nella serratura e le giro.
Apro la porta,e mi avvolge un'odore particolare.Di legna vecchia,almeno credo.
Salgo le scale e mi reco nella sua camera,sempre in disordine.
Il letto è disfatto,le persiane sono chiuse,e metà dei suoi vestiti sono tutti sulla vecchia sedia fatta in legno,che io detestavo.
Sulla scrivania c'è una foto,non molto vecchia.
Probabilmente fatta qualche mese fa.
Ci sono Aria Montgomery,Emily Fields,Spencer Hastings e Hanna Marin.
Sono cambiate,e parecchio.
Anche se ultimamente le ho viste passeggiare per strada.
Uh,sì.Si sono accorte di me,ma non sanno chi sono.
Magari non ricordano neanche piu' il mio volto.
Ma sicuramente,non sanno che io,la ragazza in rosso,Alison DiLaurentis,sono ancora viva.