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Autore: IoAmoJoe    23/02/2013    7 recensioni
Veronica e Mason,due ragazzi innamorati perdutamente.
La loro era un'alleanza a due contro il mondo,troppo ingiusto secondo loro.
Erano felici,finchè un giorno il destino crudele non decise di separarli.
E dopo cinque mesi lei si ritrova ad affrontare la sua vita senza di lui.
Chi la salverà? Chi metterà fine alle sue sofferenze?
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Joe Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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She ran;

"La vita, non è altro che un gioco d'azzardo.
Prendi un numero elevato, e la tua vita sarà perfetta.
Prendi un numero basso, e la tua vita non sarà altro che DOLORE.

Alcuni di noi, riflettono sul perchè ci accadono brutte cose.
Non ce ne rendiamo conto e non riusciamo a capire.
Eppure, gli altri provocano più dolore di noi al mondo, ma le sofferenze più brutte toccano sempre a noi.
Non conosciamo il nostro futuro.
Ma non riconosciamo neanche la nostra realtà presente, forse perchè troppo ingiusta, forse troppo scontrosa con i nostri sogni e i nostri desideri.
La realtà che a volte ci fa capire che forse alcuni di noi sono nati per non essere felici.
Forse alcuni di noi lo sapevano sin dall'inizio.
Sapevamo che per essere felici in eterno avremmo dovuto sacrificare molte cose, perchè nella vita nulla è gratuito. C'è sempre un prezzo da pagare.
Altri, hanno deciso di vivere nel dolore eterno senza sacrificare nulla."

Mentre Veronica leggeva quelle parole, il suo cuore iniziò a battere all'impazzata.
Sentì i suoi occhi inumidirsi e poi leggere lacrime scendere delicatamente verso le sue labbra.
Quello che stava leggendo rispecchiava perfettamente la storia della sua vita.
Lei ha sempre creduto che fosse stata creata per il fallimento, che non avesse raggiunto mai uno scopo nella sua vita.
Tutti i giorni lei sapeva che sarebbe andata in contro ad un nuovo problema.
Per lei, era rarissimo avere un giorno normale e felice.
Ogni giorno incontrava persone felici, con sorrisi smaglianti.
Ed era gelosa di loro, voleva strappare quei sorrisi uno ad uno.
Sentiva la gelosia scorrere nelle sue vene.
E pensava 'Perchè non posso essere anche io così, perchè il mio sorriso non può essere reale? Perchè devo nascondere le mie cicatrici?'
Queste domande rimbombavano costantemente nella sua mente, portandola ad avere una leggera emicrania.
Scosse la testa e trattenne il respiro.
"Chi sono?" si disse Veronica.
Ormai non lo sapeva più.
Non lo sapeva più dal giorno in cui Dio decise di iniziare a giocare con la sua vita, togliendole l'unica cosa a lei cara, l'unica cosa VERA che le era rimasta nella sua patetica vita.
Odiava i suoi genitori, e i suoi genitori odiavano lei. Apparentemente lei era stata l'unica delle sue quattro sorelle a non essere diventata qualcuno nel mondo della moda.
A lei la moda non interessava. Non le dava ispirazione. Non ci vedeva nulla di bello a stare seduta ore per cercare di creare vestiti da far indossare a modelle anoressiche.
Ma questo era il suo parere.
E a quanto pare non andava a genio a nessuno nella sua famiglia composta da persone superficiali.
Lei era interessata alla cultura, il sapere la affascinava. Per questo aveva deciso di continuare la scuola a differenza delle sue piccole sorelle viziate.
Poi è arrivato lui, il suo principe azzurro. Colui che la capiva,e non la giudicava. Colui che l'ha amata sempre, senza riserve. Colui che la rendeva felice con semplici e piccoli gesti.
Lo conobbe nella biblioteca della scuola. Iniziarono a frequentarsi, finchè lui non decise di chiederle di diventare la sua ragazza.
Da quel momento sentì di poter vivere per qualcosa, ma soprattutto si sentiva importante per qualcuno.
Finita la scuola, entrambi trovarono un lavoro e decisero di andare a vivere insieme. Veronica si sentiva come se stesse vivendo una favola con il suo Mason.
"Ti amo Veronica, e lo farò sempre. Non ti abbandonerò mai te lo prometto."
Glielo ripeteva sempre, dopo le litigate, per rassicurarla, o semplicemente perchè sentiva il bisogno di dirglielo.
"Ti amo anche io Mason, tantissimo. Ricordalo."
Questo era quello che Veronica gli rispondeva sempre.
Erano sinceri, si amavano. Un amore pulito.
Ma c'era una cosa che Veronica non sapeva di Mason.
5 mesi prima...
Era un giorno come tanti, Mason era a lavoro, Veronica era rimasta a casa a causa dell'influenza.
Stupida febbre, pensò Veronica tra sè e sè.

Non sapeva però che quel giorno, Mason non era andato a lavoro ma era andato dal medico.

Aveva la leucemia, e cosa più brutta non era curabile perchè si trovava già ad uno stato troppo avanzato.

P.O.V Mason
Uscii dallo studio del dottore,buttando via le carte che mi dicevano che tra pochi mesi la mia vita sarebbe finita.
Era devastante sapere che avrei dovuto lasciare sola al mondo, la mia piccola e indifesa Veronica.
"Non posso sopportare questo peso", si ripeteva nella sua mente.
"Non posso dirlo a Veronica, sarebbe distrutta, non posso vederla soffrire."

Mason teneva tantissimo alla sua piccola Veronica, ma purtroppo non aveva scelta. Decise di mettere fine alla sua vita, prima che la morte gliela strappasse via  senza scrupoli.
Ma come?
Veronica non sapeva nulla, la sua famiglia era lontana... No era una cosa che doveva fare da solo.
Si fece coraggio e fece rimbobare questa parola nella sua testa: suicidio.
Cercava di darsi forza, e ripeteva a se stesso che tutto sarebbe andato bene, che la sua piccola avrebbe sofferto e lui si odiava per questo, ma dopo sarebbe stata meglio.
Tornò velocemente a casa, ma non vi entrò.
Rimase fuori, ad osservare la sua bellissima fidanzata seduta sul divano a leggere un libro. Fece attenzione a non farsi notare.
Lacrime salate iniziarono a scorrere lungo le sue guancie perdendosi tra la sua barbetta scura incolta, per poi finire sulle sue labbra gonfie.
Decise di scriverle un biglietto e di lasciarglielo fuori la porta, sperando che Veronica lo trovasse e lo leggesse.
Andò in spiaggia, si tolse le scarpe e si buttò in mare. Ma non sapeva nuotare e appena raggiunse il profondo, iniziò ad annegare. Ormai non c'era più via d'uscita.
Avrebbe abbandonato Veronica, e per questo si sentiva uno schifo. Non l'aveva avvisata, solo uno stupido bigliettino parlava per lui.
Si sentiva un codardo, ma non aveva altra scelta.
Avrebbe dovuto comunque abbandonarla, quindi decise di accellerare i tempi.
Il suo ultimo pensiero prima che il suo cuore smettesse di battere fu l'immagine della sua piccola Veronica che gli sorrideva. Sorrise anche lui, e lasciò fare tutto il resto alla morte.

P.O.V Veronica
"Ormai sono quasi le due, e di Mason nemmeno l'ombra. Dove cavolo sarà finito? " disse Veronica fra sè e sè.
Prese il cellulare, e provò a chiamare. Squillava a vuoto.
"Mio Dio Mason ma perchè mi devi far preoccupare così?"
Aspettò ancora un poco, sperando che il suo ragazzo tornasse a casa ma nulla. Decise di uscire e di andare a cercarlo, nonostante l'influenza. Prese il cappotto e uscì.
Scese i due scalini, e dopo pochi secondi si trovò a terra.
"Porca miseria, stupide foglie."
Ma quando si girò per vedere se effettivamente era stata una foglia a causare la sua caduta, rimase un pò sorpresa.
Era un bigliettino che diceva "Per Veronica"
Riconobbe subito la grafia raffinata del suo ragazzo e non esitò due volte a prendere subito il bigliettino ed aprirlo.
"Ciao amore mio. Non so nemmeno io perchè l'ho fatto. Spero tu mi perdoni. Ti ho abbandonta, ho infranto la mia promessa. Ma l'ho fatto per non vederti soffrire piccola mia.
Non potevo sopportare il peso di vedere il tuo viso solcato dalle lacrime a causa mia..."
Veronica, adesso si stava preoccupando seriamente.
"Oggi non sono andato a lavoro, ma dal dottore. Ero andato lì con l'idea di dover fare un controllo di routine come avevo detto a te, e che tutto fosse apposto.
Ma ho ricevuto una notizia devastante.
Ho la leucemia. Adesso ti prego non iniziare a piangere amore..."
Troppo tardi Veronica, era già in preda dai singhiozzi.
"Non ho avuto il coraggio di tornare a casa, guardarti negli occhi, quei meravigliosi occhi color cielo, e dirti che tra pochi mesi avrei dovuto abbandonarti. Avrei distrutto tutti i tuoi sogni.
Il desiderio di un matrimonio, di una famiglia, dei figli. Non potevo sopportare il peso di essere responsabile della fine dei tuoi sogni, e della morte della tua speranza.
Ma ci sono venuto lo stesso, anche se non sono entrato. Si, ho deciso di mettere fine alla mia vita, ma non potevo farlo senza prima morire con l'immagine del tuo viso angelico nella mia mente, del tuo corpo piccolo e delicato, del profumo dei tuoi capelli biondi e delicati come la seta. Amore della mia vita, sappi che io sono sempre con te.
Anche se non mi vedrai, non potrai toccarmi o stringermi, io ci sarò. Sarò lì accanto a te, ad aiutarti nel momento del bisogno. Ci sarò solo se tu mi vorrai amore mio.
Ti amo, tuo per sempre.
Mason."
Veronica non poteva credere a quello che aveva appena letto. Era rimasta immobilizzata, ormai seduta a terra scossa dai singhiozzi forti che le toglievano il respiro.
L'amore della sua vita, l'unica persona per cui lei viveva, non c'era più.Era scomparso, andato via.
Adesso la sua vita non avrebbe avuto più un senso.


Da quel giorno erano passati ben cinque mesi e Veronica avvertiva la sua assenza, costantemente. Non seppe mai come morì Mason, poichè il suo corpo non fu mai trovato.
Aveva capito, dopo aver letto il biglietto, che lui si fosse suicidato. Ma non riuscì mai a capire come.
Decise di cambiare casa, troppi ricordi c'erano in quella che aveva condiviso con lui.
Troppe cose che le ricordavano LUI.
Abbandonò il lavoro e decise di iniziare l'università. Seguiva i corsi per diventare un'archeologa.
Mason l'aveva sempre spinta ad inziare l'università ma lei non aveva mai voluto, era troppo legata al suo lavoro che stesso lui le aveva procurato.
Scosse la testa, scacciando via i suoi pensieri e aprì gli occhi.
Vide due ragazze passarle davanti felici e spensierate.  Li richiuse immediatamente, cercando di cancellare all'istante quell' immagine dalla sua testa.
Delle lacrime iniziarono a formarsi nei suoi grandi occhi color cielo. Si avvicinò alla finestra a passo lento, mentre una leggera brezza fredda le graffiò il viso.
Finalmente forse riuscì a capire qual'era il senso della sua esistenza.
Velocemente si precipitò fuori dalla biblioteca dell'università.
Lei corse, corse via finchè non raggiunse la spiaggia che era poco distante dall'edificio.
Si tolse le scarpe, e asciugò le sue lacrime.  Prese un grande respiro, e si buttò nel gelato oceano che stava aspettando nessun altro che lei.
Iniziò a raggiungere il profondo, finchè non toccò più terra e iniziò a nuotare lentamente.
Si guardò intorno. Smise di nuotare, e iniziò ad affondare lentamente.
Dopo alcuni minuti era ancora viva, ma non si muoveva più. Affondava sempre di più, finchè non sentì due braccia avvolgerle il bacino.
Era spaventata, ma non fece nulla per impedire a quelle forti braccia di riportarla a riva.
Aveva gli occhi chiusi. Sentì la sua schiena toccare qualcosa di soffice, ipotizzò fosse la sabbia. Dopo poco si accorse che lo sconosciuto le stava facendo la respirazione bocca a bocca.
Tossì e cacciò l'acqua. Aprì gli occhi. Lentamente iniziò a respirare di nuovo regolarmente.
Mentre tossiva ancora un pò, alzò lo suardo e lo fece fermare in quello dello sconosciuto, per quanto le era permesso.
L'immagine dell'uomo era sbiadita, lei credeva a causa del sale che le pizzicava gli occhi.
Eppure quello sguardo le risultava così familiare, ma non ne capiva il perchè.
Iniziò ad urlargli contro.
"Perchè mi hai salvata? Perchè? Volevo affondare, volevo morire. Perchè mi hai salvata? " iniziò a piangere a singhiozzi.
L'uomo misterioso la guardò intensamente negli occhi.
"Ti ho salvata, perchè meriti di vivere. Ucciderti è come dire a Dio 'mi arrendo' "disse in tono serio ma delicato allo stesso tempo, che fece rabbrividire Veronica.
"Beh grazie. Ma non conosco altro modo per sfuggire ai miei problemi. " disse Veronica in tono delicato.
L'uomo misterioso, la guardò, e poi lentamente iniziò ad allontanarsi.
Veronica cominciò a seguirlo. Voleva comunque ringraziarlo in modo migliore anche se non le aveva fatto un piacere, ma comunque apprezzava l'interesse dell'uomo.
Ma appena lui sentì i passi di lei, iniziò a correre veloce finchè non sparì nel profondo oceano.
 Si guardò intorno cercando di capire dove fosse finito l'uomo. Il suo cuore batteva fortissimo, quasi sembrava volesse uscire dal suo petto.
Lo cercò per tutta la spiaggia, ma non c'era nessuna traccia dell'uomo che l'aveva salvata dalla morte.
Andò verso l'entrata della spiaggia, e guardò per un'ultima volta dietro di lei. Nulla. Nessun segno di lui.
Prese la strada di ritorno verso casa. Tremava, a causa dei suoi vestiti inzuppati.
Ma tremava ancor di più dal dolore delle sue emozioni.
Quando finalmente tornò a casa, notò che la TV era accesa ma nessuno la stava guardando.
Prese il telecomando per spegnerla quando ad un certo punto sentì una notizia dalle news che la fece immobilizzare.
"Il corpo di Mason Yates è stato ritrovato questo pomeriggio a Santa Leer Beach, dopo ben cinque mesi  dalla sua morte.
Dal risultato dell'autopsia, si è scoperto un suicidio. Mason è saltato in acqua, consapevole di non saper nuotare.
La polizia dopo aver indagato a lungo ha dichiarato, che Veronica Portley fidanzata di Mason, abbia un biglietto che conferma appunto il suicidio."
Era vero, dopo la sua morte la polizia interrogò Veronica e lei parlò del biglietto.
Ad un tratto comparve la sua fotografia sullo schermo. Veronica si sentì crollare il mondo addosso.
Finalmente capì il senso di familiarità che provò quando guardò l'uomo negli occhi. Quell'uomo era il SUO Mason.
Le sue labbra iniziarono a tremare, mentre le lacrime scendevano copiose lungo le sue gote.
All'improvviso una brezza fredda attraversò il suo salotto facendola sentire il suo profumo.
Abbassò lo sguardo e vide che ai suoi piedi c'era un biglietto.
"Non potevo permetterti di fare il mio stesso errore. Hai degli obiettivi da raggiungere. Non rinunciare alla tua vita. Io sono ancora qui amore mio."
Il biglietto era bagnato.
Non era spaventata da tutto ciò. Raccolse il biglietto da terra, e lo strinse al suo petto, vicino al suo cuore, sussurrando a se stessa e sorridendo.
"Grazie amore mio. Non rinuncerò mai più alla mia vita."

Veronica non sottovalutò mai più l'importanza della vita, dandole valore giorno per giorno, aiutando chi aveva bisogno, chi come lei aveva sofferto.
Mason, aveva mantenuto la sua promessa. Era sempre con Veronica, e lei lo sapeva.
Tanto lontani per stare insieme, ma tanto vicini da poter rendere migliori le loro vite.
Alla fine lei è scappata, si ma dalle sue paure.

Belle bimbee i'm back.
Ci ho messo tanto amore nel fare questa one-shot.
Spero vi piaccia,e spero recensiate.
P.S Mason è Joe lol
 
IoAmoJoe
  
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