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Autore: PinkBabesFede    24/02/2013    4 recensioni
Ciao a tutti! La mia storia parla di quattro ragazze che convivono a Londra ed incontrano, ognuna a suo modo, i cinque ragazzi più ricercati del momento, i The Wanted. La protagonista è Kimberly, giovane studentessa universitaria, alquanto pigra, alla ricerca di un'ispirazione o meglio, di un ispiratore! Le vite di queste quattro ragazze finiranno per cambiare notevolmente dopo la scoperta della vera identità dei ragazzi e chissà, magari nascerà qualche storia d'amore! Spero vi piaccia, è la prima FanFiction che scrivo, in caso contrario mi darò all'ippica! ( Ahah per carità no..) Miraccomando recensite se vi piace e anche se non dovesse piacervi, accetto i commenti di critica, sperando di migliorare!
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa
Note: Raccolta | Avvertimenti: Triangolo
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I'll be your Personal Soldier  



 
Era una triste giornata di fine febbraio a Londra, fuori pioveva, e il tempo scorreva lentamente così da rendere il tutto terribilmente noioso. Kimberly viveva in un appartamento poco distante dal centro con le sue coinquiline Emma, Ollie e Charlotte. Ormai si era trasferita da più di un anno in quella città, aveva deciso di studiare moda in una delle università più prestigiose del paese, ma non si era ancora abituata a quell'atmosfera cupa che si crea nella città quando piove. Sorseggiava un thè caldo, guardando fuori dalla finestra, come in cerca di qualcosa, o qualcuno.. Vide un ragazzo, biondo scuro, alto avvicinarsi alla sua bicicletta, intento ad aprire il lucchetto. Sembrava molto affaticato, probabilmente aveva terminato la giornata di lavoro e stava tornando a casa. All'improvviso dall'angolo della via, spuntarono cinque ragazzi, dovevano essere ubriachi perchè invece di parlare, urlavano, e si spintonavano tra loro, dando evidenti segni di istabilità. Che cavolo, erano solo le 7 di sera, possibile che la gente riusciva a ridursi in quello stato a quell'ora? Non appena i ragazzi si accorsero del giovane, alle prese con la bici, lo accerchiarono, con fare molto aggressivo e Kimberly saltò in aria. Sapeva che le cose avevano preso una brutta piega e senza attendere un altro minuto alzò la cornetta del telefono e avvertì la polizia. Sfortunatamente la polizia ci mise più tempo del dovuto e i ragazzi cominciarono a insultare il ragazzo e a colpirlo, fino a quando non cadde a terra. A quel punto Kimberly emise un urlo e cominciò a correre giù per le scale. Non sapeva neanche lei cosa fare davanti a quei cinque ragazzi, ma non poteva stare là a guardare la scena senza muovere un dito. Quando aprì il portone i ragazzi erano spariti, probabilmente a causa della sirena della polizia. Davanti a lei, giaceva a terra il ragazzo e Kimberly corse verso di lui, spaventatissima, e lo vide, quasi privo di sensi, ricoperto da lesioni su tutto il corpo, il labbro spaccato e il sopracciglio sanguinante.  Si piegò su di lui e cominciò a urlare " Oddio come ti hanno ridotto! Stai tranquillo ora chiamo un'ambulanza!.. Non agitarti sta già arrivando la polizia che avevo chiamato io, vedrai andrà tutto bene! .." Lui la vide e le sorrise, ringraziandola. Kimberly ebbe un brivido. Quel ragazzo aveva degli occhi spettacolari, erano di un azzurro intenso, quasi blu, ed erano così comunicativi! Sembravano la porta della sua anima, tramite di essi si era in grado di leggere la persona stessa, capirne il carattere. Lei lo guardava e si perdeva, in quell'oceano così profondo, quasi annegando in mezzo a tutta quella perfezione. Tutto ciò che era stata in grado di fare era ricambiare quel sorriso mozzafiato e aiutarlo a sedersi sul marciapiede, in attesa dell'arrivo dell'ambulanza. 
 
"Grazie per esserti catapultata qui, ad aiutarmi, ma sei stata una pazza! Insomma, pensa se quei cinque non se ne fossero andati, se ti avessero aggredita!" disse il giovane in ospedale rivolgendosi a Kimberly, che si era offerta di accompagnarlo. "..lo so.. a volte sono molto impulsiva! Ma che avrei dovuto fare? Avevo visto la scena dalla finestra e la polizia non si degnava ad arrivare, e loro erano sempre più aggressivi, vedevo i colpi che ti davano, uno dopo l'altro... insomma.. non ce la facevo dovevo provare a mandarli via!" rispose alquanto scombussolata lei. " Ti ringrazio, senza di te probabilmente a quest'ora non so come sarebbe finita.. Posso sapere come ti chiami?" "Kimberly.. per gli amici Kim!.. So che non mi conosci, ma puoi tranquillamente chiamarmi Kim.. " rispose timidamente. "Ahah, okay Kim! Piacere di conoscerti, io mi chiamo James, ma tutti mi chiamano Jay." Oddio la sua risata era qualcosa di inimmaginabile, Kimberly ne rimase esterrefatta. Era estremamente contagiosa ed era vera, era spontaneità ed allegria, insomma tutto ciò che mancava alle tristi e noiose giornate londinesi. E Kimberly lo sapeva, era ciò che le serviva, ciò che aveva desiderato per tanto tempo e in quel momento capì subito che avrebbe rivisto Jay, e lo avrebbe rivisto presto..



Ciao a tutti! Mi presento sono Federica e questo è il mio primo capitolo, della prima fanfic in assoluto che scrivo quindi,
siate clementi! Spero che qualcuno di voi, dia comunque un occhio a questo breve capitolo,
magari lasciando un breve commento su come gli è sembrato.
Ditemi anche le vostre opinioni sui personaggi in questione, 
insomma, fatevi sentire!
Il mio contatto twitter è @PinkBabesFede
Un bacione e a presto!



 
  
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