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Autore: Nikon_    25/02/2013    3 recensioni
She went away and then I took a different path
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Somebody That I Used To Know

 
Ok. Ora devo solo capire cosa sto facendo in un parco all’una di notte.
A gennaio. Fa un freddo cane.
Sono tornati anche Niall e Angela, dopodomani rincominciano le lezioni. Superciuffo si è addirittura degnato di tornare di tornare a dormire da noi, anche se praticamente non ci parliamo. Praticamente perché mi tratta come la vecchia vicina che incontri in ascensore e che inizia a dirti: “Ma come sei cresciuto!” e che tu non sopporti.
Cos’, giusto per fare qualcosa e dare un po’ di brio alla mia vita sono sgattaiolata in cucina, invece di dormire come tutti i comuni mortali, ho infilato le scarpe e, ancora in pigiama sono andata al parco del college.
Fa un freddo cane e mi sto annoiando. Potevo anche mettermi un maglione.
Perdipiù è talmente buio che potrebbe avvicinarsi qualcuno e io non me ne accorgerei. Ho anche le cuffiette nelle orecchie.
Neanche a farlo apposta si sentono dei rumori e una persona che impreca e slitta un po’ nel fango. Diciamo che non è un gran molestatore.
Spegno l’Ipod ed esclamo, non particolarmente terrorizzata perché ho una vaga idea di chi sia:- Chi sei? Ho un I-pod e sono pronta ad usarlo.-
Una risata.- Mi immagino.-
Ecco. Io lo sapevo. Sono in un parco, sola, di notte, al freddo e al gelo, ascoltando canzoni depresse, non bastava? Evidentemente no, perché doveva arrivare l’eroico pakistano che prende e molla ragazze con la velocità di un Velociraptor cretino.
- La mia violenza verso di te non conosce limiti.- Borbotto.
Con molta grazia si siede accanto a me. Perché oggi mi considera?
- Fa freddo.- Dice semplicemente. Grazie al cazzo, siamo in inverno.
-  In effetti.- Riaccendo l’i-pod e mi infilo una cuffietta.
- è buffo. Eri la mia ragazza pochi giorni fa e oggi parli del tempo.- Adesso è anche poeta.
- Senti Zayn, se vuoi fare Nicholas Sparks va da un’altra parte.- Sbuffo seccata. Si deve decidere, non abbiamo tutta la vita.
- Magari tra due minuti muoio fulminato e l’ultima cosa che mi avrai detto sarà stata una cattiveria.- Ribatte.
Ma magari morisse fulminato. Dimostrerebbe che lassù c’è qualcuno.
Ho una certa voglia di picchiare qualcuno o qualcosa e Malik è il soggetto perfetto.
- E magari tu ritorni come pupazzo di neve, tipo Jack Frost, solo che questa volta avrai anche dei sentimenti.- Oltre alla voglia di picchiarlo ho voglia di fargli la linguaccia, mandarlo a quel paese, abbracciarlo o scoppiare a piangere.
- Io lo so che..- Io lo so che non sono solo anche quando sono solo… Sto impazzendo.- sei arrabbiata con me.
Uno cerca di trattenersi cantando Jovanotti ma non sempre è possibile.- Sono arrabbiata con te? Ma certo! Prima cerchi di conquistarmi dicendo che ami il mio carattere, poi tutto d’un tratto… bam! Non vado più bene e mi lasci così!- Strillo improvvisamente isterica. Lui prova ad interrompermi ma se non parlo scorrerà sangue.- E non scordiamoci che prima non ti fai vedere per tre giorni, poi torni in casa e mi tratti come una a cui si chiedono informazioni sulla metro- Mi passo le mani nei capelli sentendo le lacrime scendere.- Io ti odio Zayn. Davvero. E perché stasera fai tutto il carino? Perché?-
Lui respira profondamente, fa per parlare ma poi tace.- Stai piangendo?-
Io neanche lo vedo in faccia, lui nota se piango.
- Si, va bene? – Urlo ancora. Peraltro il giardino in cui siamo è una specie di corte negli alloggi dei professori, mi meraviglio che non si sia ancora svegliato nessuno.
Zayn si muove. Magari si alza e se ne va.
Invece si accoccola vicinissimo a me e mi abbraccia.- L. Non si piange per i cretini.- Esclama, poi mi sussurra all’orecchio.-Scusa.-
- Adesso scusa? Sai che non ci sto capendo più nulla?- La voce mi si spezza.
- è che… Io ti avevo già vista, prima dell’aereoporto ques’estate. Ti avevo incrociata qualche volta nei corridoi. E pensavo fossi.. perfetta. La tua risata illuminava la stanza. Conoscendoti ho scoperto che non eri proprio quella ragazza perfetta.. Sei una rompiscatole, acida, soffri la solitudine ma non sei molto affettiva, sei testarda e orgogliosa. Ma stando senza di te ho capito che.. io non vivo senza la mia Eliza.- Continua a mormorare. E io continuo a piangere.
- Pensa io.. Mi ritrovo con un ragazzo dal “Pakistan con furore” vanitoso che si mette sempre prima degli altri, e non sto parlando di quando dobbiamo prepararci, e che ad un certo punto mi molla. Però mi sono innamorata, e non so come uscirne. Mi sono ridotta a scrivere, ascoltare canzoni strappalacrime blues- e qui a Zayn scappa una risata- piangere come una fontana..-
Rimaniamo un po’ zitti mentre lui mi asciuga le lacrime con il pollice.- E comunque amo la tua testardaggine. Almeno non sei venuta da me a piangere dicendo che saresti cambiata, lo avrei odiato.- Mi mordo il labbro. Devo smetterla di piangere, mi sta chiedendo scusa.- Mi dovevo sfogare e me la sono presa con te, scusa.- Mi scappa una risata. La pazzia.
- Basta che mi avverti prima..—
E visto che non lo dico da un po’ ma ho i piedi simili a Polaretti, fa sempre più freddo.- Sapevi che Angela e Niall stanno insieme da novembre?- è stata una notizia shock che mi ha fatto scordare per un po’ Zayn. Ieri sera Angela, prima di dormire, molto tranquillamente fa:- Io e Niall è da novembre che stiamo insieme.- Lucy è quasi morta.
È una relazione segreta, non so perché.
- Lo sapevo da novembre.- Commenta Zayn.
- Quindi l’unica a non saperlo ero io?- Bofonchio. Begli amici.
- Praticamente si.- Rispondo.
Rimaniamo in silenzio per un po’, poi Zayn annuncia.- Se non andiamo al caldo perderai il tuo ragazzo qui.-
Rido e mi alzo. Sono in pigiama, con i capelli scombinati e gli occhi rossi di pianto. Una bellezza. Bianca Balti mi fa un baffo.- Giovane Pakistano morto in un parco. Stava cercando di tornare con la sua ragazza.-
Zayn, che è agile come un elefante stanotte, si tira su dall’erba e mi affianca.- Andiamo in casa o crepiamo davvero?-
.- E io mi presento così?-
- L., saranno le due di notte. Non c’è una persona sveglia.- Borbotta Zayn seccato.
- Tranne noi.- Rido.
- Chi si somiglia si piglia- Risponde.
Faccio due passi, poi mi fermo e torno indietro.- C’è ancora ragione di far scorrere il tuo sangue?-
Lui ci pensa su.- Uhm… scelta tua. Però non mi fido di baciare una ragazza che ha sete di sangue.-
Arriccio il naso.- L’omicidio sarà rimandato a data da destinarsi, allora.-
E finalmente mi si avvicina, lentamente, e mi poggia le braccia sui fianchi.- Sei bellissima.
- Io continuo ad odiarti.- Ribatto lusingata.
- Ma mi ami.- Sentenzia lui.
- Adesso, non esageriamo…- Arrossisco.- Diciamo che mi piacicchi.-
- Mi va bene anche un piacicchi.-
E finalmente mi bacia.
 
 



NOTA AUTRICE: BAHHHHHHH
Doveva essere più lungo e più complesso, ma in radio continuano a mettere cose allegre, e voi potete capire che io ho poco da fare.
È l’ultimo capitolo della storia, ci sarà anche l’epilogo.
E non voglio dire molto, i veri ringraziamenti li lascio per l’epilogo.
Grazie di tutto.
Tilde

   
 
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