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Autore: cate25    26/02/2013    2 recensioni
L'ennesima battaglia ma.. lo stesso finale? Una Bonnie tormentata dai sentimenti che prova per il vampiro tenebroso. cosa succederà?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore | Coppie: Bonnie McCullough/Damon Salvatore
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sbuffai sonoramente, sentendo quel ticchettio che tanto odiavo. Senza aprire gli occhi feci scivolare il braccio fuori dalle pesanti coperte e, con un gesto secco, che di delicato non aveva proprio niente, tastai la sveglia fino a spegnerla.
 “Oh, accidenti! E chi ha voglia di alzarsi? Si sta così bene nel letto, al caldo..” pensai mentre sbadigliavo, tenendo ancora gli occhi ben chiusi. Ero pronta per riaddormentarmi, quando una ventata d’aria fresca, anzi gelida, mi fece rabbrividire.
 “Maledetta me e il mio vizio di lasciare sempre la finestra aperta!” scostai le coperte, mentre cercavo goffamente di tirarmi su a sedere. Passai una mano tra quei capelli che di star in ordine non ne volevano mai sapere.
“I miei capelli.” Pensai sconsolata, già immaginando in che condizioni dovessero essere, data che la mia mano era rimasta incastrata in quell’ammasso di boccoli rossi. La suoneria del mio cellulare mi fece sussultare per un secondo, poi lo cercai con lo sguardo.
 “Dove si è cacciato quello stupido cellulare! Uffa!” lo maledissi mentalmente, rovistando tra le lenzuola nella disperata ricerca. Qualcosa di piccolo venne a contatto con la pelle liscia e fredda della mia mano. Lo alzai di scatto, portandolo all’orecchio.
 “Pronto?” dissi timorosa, con ancora la voce impastata dal sonno. Sapevo già chi poteva essere.. sì insomma mi ero rintanata sotto le coperte solo per qualche ora, dopo aver pranzato. Che male c’è?
 “Bonnie! Che fine hai fatto?! È mai possibile che tu riesca sempre ad arrivare in ritardo!? Ti stiamo aspettando! Stai uscendo di casa, vero?” mi chiese, minacciosa, Elena. Bhe.. più che chiedere, direi che sta urlando..
“Sì sì, CERTO CHE STO PER USCIRE! Scusa Elena, arrivo subito!” riattaccai velocemente, mentre abbassavo lo sguardo sul mio bel pigiama di Snoopy. “Oh merda. Non so se è il caso di uscire in questo stato..” poi, nella mia testa, si fece strada la stupenda immagine di due occhi così belli, così scuri, da essere un tutt’uno con la notte. Al solo pensarci, mi sentii le guance più calde.  “No. Decisamente non è il caso di uscire così.”
40 minuti dopo mi trovavo seduta sul comodo divano in pelle della pensione. Elena aveva detto che era una cosa urgente quindi.. bhe, nonostante il sonno, ero davvero curiosa di sapere che stava succedendo. Ero vicino a Meredith e Matt, anche loro comodamente seduti sul divano. Stefan, invece era appoggiato al bracciolo della poltrona e teneva per mano una Elena alquanto ansiosa. Ma inutile negare che il mio sguardo era rivolto a lui. In piedi, con le braccia incrociate al petto, Damon non sfoggiava il suo solito ghigno strafottente ma,al contrario, il suo viso, i suoi perfetti lineamenti erano tesi,sembrava quasi.. preoccupato?
 “L’altra notte ero nell’Old Wood e ho percepito una strana,ma molto forte, ondata di potere. Potrebbe essere un nuovo nemico dunque.. chi ha voglia di farsi un giretto dentro la foresta?” ecco. Lui era fatto così. Sempre pronto a fare del sarcasmo. Anche nelle situazioni più brutte.. vedendo che nessuno accennava a dare risposta, anzi vedendo le facce sbigottite di tutti, continuò il suo discorso.
 “Oh avanti! Cosa sono quelle facce? Stefan voleva che foste avvertiti tutti per essere più prudenti per cui.. Forza! Muovetevi razza di fragili e pigroni  essere umani!”
10 minuti dopo le mie comode all star stavano calpestando odiose erbacce che minacciavano di farmi cadere a ogni mio piccolo passo. “Oh avanti Bonnie! Non puoi essere sempre così goffa,accidenti!” mi ripetei mentalmente,sollevando di più i piedi,per non inciampare, di fronte all’ennesimo ostacolo. Per fortuna, dopo tanti sforzi, orami riuscivo a schermare i miei pensieri, visto che una certa persona, per me tutto tranne che indifferente, non si faceva scrupoli ad entrare nella mia testa. Ero seguita a ruota da Meredith,impassibile come sempre, con in mano il suo prezioso bastano da cacciatrice quale era e Elena, che non ne voleva sapere di lasciare la mano di Stefan. Davanti a tutti c’era Damon, sempre allerta e, appena dietro, c’era Matt che non la smetteva di rigirarsi tra le mani un sottile ramo, trovato per terra. Un forte rumore, fece sobbalzare tutti quanti. Bhe.. tutti tranne Damon. Lui ero lì, ora fermo, che aspettava con ansia di “conoscere” il suo nuovo avversario.
“Dai avanti. Fatti vedere. Oh non ne hai il coraggio?” lo sfidò, facendo salire di gran lunga la tensione di tutti quanti. All’improvviso, appena più in là di qualche metro, si materializzarono cinque ragazzi, molto robusti e con un espressione, a detta di Bonnie, parecchio inquietante. Sentii Elena stringersi più a Stefan e sussurrarli all’orecchio
 “Stefan, non capisco. Che motivo avrebbero di attaccarci?” domandò, con un leggero tremolio nella voce.
 “Sono ibridi, Elena. Non hanno bisogno di un motivo per attaccarci, vogliono semplicemente eliminarci.” rispose Damon, precedendo Stefan. “Spiacente per voi ragazzi. Ma avete scelto il vampiro sbagliato.” continuò beffardo, Damon,per poi scagliarsi contro di loro.
 “Damon,no!” cercò di fermarlo Stefan, ma era troppo tardi. Damon combatteva con i quattro ibridi e, non potei fare a meno di notarlo, anche in quella situazione i suoi movimenti erano di un eleganza incredibile. Mi riscossi dai miei pensieri, non era il momento di pensare a cose simili..
 “Stefan, aiutalo!” urlai mentalmente a quest’ultimo che, senza indugiare, lasciò la mano di Elena e andò a affiancare il fratello nel combattimento. In meno di un secondo Meredith mi prese per mano, tirandomi, fino ad affiancare Elena. Matt, che era appena più avanti, indietreggiò, lasciando cadere a terra il piccolo ramo.
 “Che facciamo?” chiese Matt, un po’ nel panico.
 “Dobbiamo aiutarli!” rispose sicura Meredith. E detto questo si precipitò in mezzo al combattimento, attirando l’attenzione di un ibrido, alquanto intenzionata a dissanguarla, a giudicare dalla faccia.. impugnò con più forza il bastone e lo alzò all’altezza del viso.
 “Vengo con te, Meredith!” disse Matt, con uno scatto improvviso di sicurezza, lanciandosi anche lui contro il nemico.
 “Oh no.. Bonnie guarda Stefan e Damon!” piagnucolò Elena. Girai di scatto la testa, osservando la situazione. Quei mostri erano cinque. Uno combatteva contro Meredith e Matt , gli altri quattro erano incollati a Damon che li respingeva con forti pugni, e Stefan che cercava di aiutarlo il più possibile.
 “Dobbiamo distrarli.” dissi risoluta, prendendo la mano di Elena, guardandola negli occhi. Era spaventata. Anch’io lo ero ma..
“Oh basta pensare Bonnie! Agisci!” mi sgridai, cercando di infondermi almeno un po’ di sicurezza. Già.. la sicurezza. Quella che io, non avevo mai. Mi piagai svelta sulle ginocchia e raccolsi un piccolo sasso appuntito.
 “Il sangue li attira, Elena. Si vede che sono affamati. Dobbiamo attirarli.” dissi scandendo bene le parole, per renderla consapevole delle mie azioni. “Ahi!”  non riuscii a trattenermi quando premetti il sassolini sul polso, facendolo strisciare sulla pelle liscia. Mi ero tagliata.
 “Bonnie..” cercò di dire Elena, ma la interruppi subito.
 “Forza, fallo Elena.” senza più indugiare, anche se con mano tremante, si fece un piccolo taglio sul palmo della mano.
 “Ora dobbiamo dividerci, così ne attireremo due. Li terremo lontani da.. dagli altri.” dissi velocemente prima di guardarla un ultima volta negli occhi. Poi mi voltai e corsi per una ventina di metri lontano da Elena, entrando di più nella foresta, finendo così dietro a un grosso albero. Il mio piano ebbe buon fine. Senza accorgermene mi trovai di fronte uno di quei mostri che, da vicino, faceva ancora più paura.
 “È tutto sporco di sangue, accidenti!!!”pensai, schifata. Con la coda dell’occhio vidi Elena che indietreggiava, mentre un altro ibrido si era avvicinato. “bhe Bonnie, almeno il tua piano ha funzionato, no?” cercai di consolarmi. Ora solo due mostri stavano combattendo contro Sefan e Damon. I miei piedi si mossero da soli, cercando di scappare. Una forte stretta al polso mi fermò. Quel maledetto mostro mi stava tenendo con il viso vicino alla sua schifosa faccia piena di graffi.
“Dove credi di andare, ragazzina?” mi sussurrò, avvicinandosi di più al mio collo.
 “Lasciami!” cerco di divincolarmi dalla sua presa, con scarsi risultati. “Ecco. Ci siamo. Ora chissà che dolore straziante sentirò.. oh, non m’importa del dolore! L’ho fatto per aiutare lui. Per una volta non sono stata la solita ragazzina inutile e fifona che piange per ogni cosa. Per una volta sono stata io quella coraggiosa e forte.” Sorrisi per i miei stessi pensieri e lentamente chiusi gli occhi.
Un urlo straziante, di dolore puro riecheggiò in tutto l’Old Wood. Non ero io che stavo urlando, però. Aprii di scatto gli occhi e misi a fuoco l’immagine di un Damon particolarmente arrabbiato , anzi, infuriato che, arrivando alle spalle dell’ibrido, che ancora mi teneva stretta, gli staccò il collo con un gesto secco delle braccia. Eravamo ancora dietro all’albero quando i suoi occhi si puntarono sui miei, color cioccolato, sbarrati dalla sorpresa mista a paura.
 “Perché l’hai fatto?” mi chiese, severo. Al suono di quella voce così fredda gli occhi iniziarono a pizzicarmi. “Come si permette di farmi una domanda del genere conoscendo già la risposta?!” mi chiesi mentre un brivido di rabbia mi attraversò tutto il corpo.
 “Lo sai Damon! Lo sai perché l’ho fatto! L’ho fatto per te! Volevo solo aiutarti, rendermi utile.” dissi, con voce tremante alle ultime parole. Lui rimase in silenzio per qualche secondo, aprì leggermente la bocca per dire qualcosa che non saprò mai, perché, chissà con quale coraggio, lo interruppi
 “E tu? Tu perché l’hai fatto, Damon?” abbassai solo per un secondo lo sguardo.
 “L’ho vista.. Elena. Anche lei era in pericolo. Ma non l’hai salvata. Hai lasciato che la salvasse Stefan. Perché, Damon? Perché stavolta hai scelto me?” chiesi con un filo di voce ma sicura che lui mi avrebbe sentita. Poi puntai i miei occhi dritti nei sui.
 “Cos’è cambiato, Damon?” lo guardai così, con gli occhi che trattenevano le lacrime, per un tempo che mi sembrò infinito.
 “Stavo combattendo e ho sentito l’odore del sangue. Il sangue di Elena e il tuo. Dovevo scegliere, Bonnie. Tra te ed Elena. E ho scelto te.” rimasi ferma, immobile, trattenendo il respiro mentre continuava a parlare.
 “Quando ti ho vista lì, stretta da quel mostro ho pensato a come sarebbero stati i miei prossimi giorni, la mia intera eternità, senza di te. Senza i tuoi grandi occhi da bambina, che quando si posano su di me sembrano sciogliersi,  senza quel tuo sorriso capace di farmi battere quel mio cuore maledetto, fermo da secoli. Non potrei vivere senza tutto questo.” sentii come uno strano nodo alla bocca dello stomaco, non sapevo cosa dire! Era come se non sapessi più parlare! Poi.. Damon poggiò la mano destra sulla mio viso, accarezzandomi, lento la guancia. Arrossi per quel piacevole contatto, tremando non poco e, non prima di sorridere compiaciuto dalla mia goffa reazione, mi baciò. Quel nodo allo stomaco si trasformò in un calore improvviso che si liberò dentro di me.
 “Oddio!! Damon mi sta baciando! Non posso crederci!! Io.. io.. Oh adesso basta Bonnie! Riprenditi, accidenti!” così, incoraggiata dai miei stessi pensieri, risposi al suo , stranamente dolce, bacio. Pochi minuti dopo, troppo pochi, si staccò da me, senza staccare gli occhi dai miei.
 “Wow” riuscii solo a dire, mentre cercavo di far tornare, per quanto possibile, il mio respiro normale.
 “Vedi di non svenirmi ora, Streghetta.” mi sorrise. “Dobbiamo andare. Gli altri ci stanno cercando.” a malincuore uscimmo dalla foresta per tornare dagli altri. Stavano tutti bene. “per fortuna..” pensai sollevata, anche se i miei pensieri erano concentrati tutti su di lui. Il Mio vampiro. Sorrisi. “Boonie! Menomale che stai bene!” mi corse in contro Matt, abbracciandomi.
 Ancora con la testa tra le nuvole, parecchio scombussolata dal momento magico passato con Damon, ricambia l’abbraccio. “Sì Matt, sto bene. Non preoccuparti.” alzai lo sguardo e vidi il Mio vampiro con un espressione sul volto .. bhe sì, insomma diciamo che sembrava un po’ incazzato.
 “Bonnie cara, mi sa che il Tuo vampiro è un po’ geloso..” pensai, non riuscendo a trattenere un sorriso di pura felicità. Mi staccai da Matt, consapevole che da lì in poi avrebbe fatto meglio a starmi alla larga.
 “Forza Mutt smettila di fare il sentimentale e vedi di renderti utile! Stefan è ferito avrebbe bisogno di sangue umano..” ghignò Damon, alzando un sopracciglio e aggiungendo a bassa voce, ma perfettamente udibile “E forse anch’io..”
 
ANGOLO AUTRICE:
Ciao a tutte! Questa storia era stata pubblicata male, visto che mancavano i dialoghi, quindi ho deciso di rinserirla, come mi avevano suggerito di fare. Grazie a chi ha recensito comunque. A presto! 
  
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