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Autore: dayake    26/02/2013    4 recensioni
[The Witch\\\\\\\'s House]
Un'altra cosa strana era che la mia cara amica non voleva mostrarsi interamente. Fino ad oggi l'avevo vista solamente fino alla vita. Rimaneva nascosta dietro la finestra, mentre io rimanevo fuori, e parlavamo, come due sorelle.
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Avevo un'amica. 
Era un'amica molto particolare, però mi piaceva, era simpatica e anche molto dolce. 
Aveva un aspetto strano... che non avevo mai visto in giro prima d'ora. Non tanto per i vestiti, più che altro per i capelli.. erano viola.
E lei aveva giurato di non averli tinti o altro. 
Questa curiosità mi tormentava da un po di tempo, però le facevo spesso domande sull'argomento quindi avevo evitato di farne altre. Non volevo risultare troppo invadente. 
Non era solo questa una sua particolarità strana; viveva in una grande casa, una villa, tutta da sola. 
Quell'abitazione mi inquietava parecchio. Sarà che io abitavo in una piccola casetta in campagna, però mi sentivo addirittura di troppo lì dentro.
 
Non ci ero mai entrata. La mia amica per qualche motivo non voleva che entrassi. 
Chissà... Ero molto curiosa.
 
 
Un'altra cosa strana era che la mia cara amica non voleva mostrarsi interamente. Fino ad oggi l'avevo vista solamente fino alla vita. Rimaneva nascosta dietro la finestra, mentre io rimanevo fuori, e parlavamo, come due sorelle. 
 
 
Un giorno, parlando di libri, arrivammo ad uno strano discorso: la stregoneria.
Io non credevo nelle streghe, non avevo prove che esistessero. Lei invece era fermamente convinta che esistessero.
Anzi, aveva persino proposto qualcosa. 
Uno scambio di corpi. Per un giorno. 
 
La cosa sembrava buffa, per questo accettai prontamente, anche perchè non credevo molto che l'altra ci sarebbe riuscita.
 
E invece... invece dovetti ricredermi. 
In pochi minuti mi ritrovai nel corpo della mia amica, e lei nel mio.
La cosa strana era che caddi immediatamente. 
 
Sapete perchè?
 
La mia amica non aveva le gambe.
Ecco perchè non si mostrava. Non voleva farsi vedere in quello stato.
 
Tuttavia lei mi sorrise. Mi sembrava strano veder sorridere me stessa.
Mi salutò prontamente, dicendomi che ci saremmo riviste la mattina dopo, quando sarebbe tornata a casa. 
 
Io, curiosamente, cominciai a trascinarmi dentro l'enorme casa, sia impaurita che curiosa di ciò che avrei trovato.
Però stavo soffrendo per via dell'assenza delle gambe. 
Mi accorsi solo successivamente che erano state amputate in modo anti-igienico e che stavo perdendo sangue.
 
Cercai di fermarlo con i vestiti, anch'essi color rosso.
Mi chiedevo come faceva la mia amica a stare in quelle condizioni. Io non sarei resistita un giorno. Tuttavia il pensiero che il giorno dopo sarei tornata nei miei "panni" mi portava avanti.
 
Andata un pò in giro per casa, decisi di andare nella sua stanza.
Andando in giro un pò a ritroso, dato che non avevo la minima idea di come spostarmi nell'enorme casa, riuscii a trovarla, e rimasi esterrefatta: quella camera era completamente sporca di sangue.
Possibile che lei dormisse in quella camera? Come faceva? Non sarei resistita più di due minuti in quel letto bianco macchiato di rosso.
Decisi perciò di dormire a terra. L'idea di dormire in un letto insanguinato mi avrebbe perseguitato tutta la notte. 
Quindi era la decisione migliore. 
 
 
 
 
[..]
 
 
Dalla finestra filtravano alcuni raggi solari che mi svegliarono.
Ah, finalmente mattina! Non vedevo l'ora di tornare nel mio corpo!
Non avrei resistito un secondo di più.
 
Mi alzai a fatica dal pavimento usando le mie braccia, stringendo appena gli occhi, mentre alcune ciocche di quei meravigliosi capelli viola mi ricaddero davanti. 
Facendo un respiro profondo, mi voltai fino a cadere di schiena. 
 
Rimasi immobile per qualche secondo a fissare il soffitto.
Sospirando nuovamente mi tesi in avanti, fino a cadere di petto, per poi cominciare a trascinarmi verso la porta per poter uscire da quella villa. 
 
 
[..]
 
Finalmente ero arrivata davanti quella finestra. Mi ci ero appoggiata a fatica, ma attendevo.
 
 
[..]
 
E' da un pò che osservo l'orizzonte, ma non c'è ancora traccia della mia amica. 
Pazienza, magari si è solo dimenticata, arriverà più tardi!
Continuo ad aspettare.
 
[..]
 
E' quasi ora di pranzo, e io... ho fame.
Però di lei neanche l'ombra. 
 
 
[.....................]
 
 
E' ormai sera. Sto morendo di fame, ho dolori alle braccia e non riesco a tenere gli occhi aperti.
Sento che il sangue continua a colare dalle mie gambe.
 
Socchiudo gli occhi.
 
 
<< Ellen... perchè mi hai fatto questo? >>
  
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