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Autore: pluginbelldom    26/02/2013    2 recensioni
"C'erano Kate, Bing. C'erano state Gaia ed altre. Ma tu... sei, eri, sei sempre stato il mio punto fisso, Dom."
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Christopher Wolstenholme, Dominic Howard, Matthew Bellamy, Tom Kirk, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Allora questa è la mia primissima fan fiction, è la primissima volta che ne scrivo una! Spero che vi piaccia.. non so quando scriverò il continuo perchè ho veramente poco tempo :c 


Siamo già arrivati al tour del nuovo album, The 2nd Law. Se ripenso a quei tre ragazzini dei Teignmouth un po’ troppo impacciati per accedere al mondo dello spettacolo, mi fa strano sapere a che livelli siamo invece arrivati. Oggi abbiamo la seconda delle due date in Italia, a Pesaro. Mi piace l’Italia: i fan italiani ci regalano dei concerti fantastici. Da un lato però non mi va molto a genio questo stato.
Gaia.
Son passati tanti anni, ora ci sono Kate e il piccolo Bing, ma un po’ di nostalgia da lei ancora la sento.
Siamo appena tornati da fare un giro con le Lamborghini, è stato uno spasso. Alcuni fan che ci hanno riconosciuto ci hanno pedinato per tutto il tempo e ,quando ci siamo fermati in un autogrill, si sono fermati per chiederci una foto.
“Maaaaatttttt!!”
“Cosa vuoi Dom?”
“Come ti sembra questa tuta?”
“Per piacere, stasera suona con abiti normali. Giusto Chris?”
“Ha ragione Matt!!”
Dom non cambia mai. E’ ancora quel ragazzo pieno di adrenalina del Teignmouth, invaso da una voglia matta di spassarsela. Sembra che in questi 20 anni che ci conosciamo non sia mai cambiato. Lo conosco come una madre conosce un figlio, o forse lo conosco meglio, perché una madre non viene mai a conoscenza dei segreti più oscuri del figlio. Io di lui so tutto, ed è questo che mi piace del nostro rapporto. Certe volte non serve neanche parlare per spiegarci una cosa, ci guardiamo e ci intendiamo subito. Come quando improvvisiamo ai concerti, lui parte con la batteria, io con la mia chitarra, e così via.
“Mi metto questa maglia?”
“Non ti sembra un po’ esagerata Dom?”
“No. Mi metto questa maglia.”
Quanto caspita sei testardo?
Sono le sette e mezza, tra un’ora e mezza inizia il concerto. Fuori piovigina e il parterre sembra già quasi pieno. Dom è particolarmente euforico, questa sera faremo scintille su quel palco, regaleremo ai nostri fan italiani uno spettacolo che non dimenticheranno mai.
“Dom?”
“Dimmi Matt.”
“Pensi che Bing si senta solo quando sono in tour?”
“No. Ora ha Kate, quando sarà più grande gli basterà accendere lo stereo per sentire la tua voce e tu sarai lì con lui.”
“Da un lato mi sento in colpa. Sai, son pur sempre suo padre.”
“Matt, per piacere, possiamo cambiare argomento? Sai che non amo parlare della famiglia e di queste cose prima dei concerti. Dobbiamo concentrarci sui nostri fan, tra poco suoneremo, e queste persone hanno pagato per venire a sentirci dare il meglio.”
Tu non ami parlare di me e della mia famiglia in qualsiasi occasione e anche io odio parlare con te di Bing e di Kate.
Forse perché mi sembra che per la prima volta in tutta la mia vita ho trovato qualcuno più importante di te.
Ma che cosa sto dicendo? Te sei al loro pari, se non più importante. Abbiamo troppi ricordi insieme, troppi anni, troppe tappe e traguardi conquistati insieme. In certi casi arrivo a pensare che il nostro non sia un semplice legame di amicizia, ma qualcosa di più.
Forse non ho mai voluto dirti che ti considero più di un caro amico per paura che il gruppo di sciogliesse.
Ed ora sono qua, con una donna che non so nemmeno se amo, un figlio a cui voglio tutto il bene del mondo e un amico che non so se è solo un amico.
“Matt vieni tra poco ci siamo!! Dom dov’è?”
“Arrivooo!”
Siamo saliti sul palco ed è iniziato lo spettacolo.
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Ieri sera è stato stupendo. Matt sembrava più coinvolto del solito e Chris si è lasciato andare al massimo. Sarebbe stata una serata magnifica se non fosse stato per il dialogo tra me e Matt prima di salire sul palco.
Odio parlare con lui della sua famiglia. E’ brutto ammetterlo, ma sono troppo geloso di Bing, e soprattutto di Kate. Ma tanto io lo so che lei non lo ama e che lui non ama lei.
Ero così contento quando ho saputo della rottura definitiva tra lui e Gaia, gli son stato particolarmente vicino in quel periodo. Le voleva veramente bene e perderla è stato per lui un brutto colpo.
Ora che c’è Kate lo vedo diverso, si chiude in sé stesso e quando tenta di chiedermi qualche consiglio riguardo suo figlio io invece che migliorare la situazione, cerco di cambiare discorso. Non so perché, mi viene naturale.
Quando mi comporto così mi faccio un po’ schifo, mi sento un amico di merda che pensa solo a se stesso. Quanto cazzo mi fai arrabbiare quando parli di lei.
Sembra che ti faccia piacere farmi sentire geloso di lei.
Vedrai, troverò pure io una ragazza e ti farò star male.
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“Doooom, andiamo a fare una passeggiata fuori?”
“Non ne ho voglia, Matt. Sono stanco, ieri sera ho dato tutto me stesso e ora sono a pezzi.”
“Ci rilassiamo un po’… Facciamo una chiacchierata, giusto per non stare tutto il giorno chiusi in hotel a perdere del tempo.”
“L’hai chiamata Kate?”
“Ti ho chiesto se andiamo a fare un giro.”
“E io ti ho fatto una domanda.”
“No, se ti interessa non l’ho ancora sentita oggi. Però ora rispondi alla mia domanda.”
“Te l’ho già detto, sono troppo stanco Matt.”
“Vorrà dire che staremo in hotel”
 
Ti ho guardato e ho fatto un mezzo sorriso. Hai capito subito che ho voglia di passare una giornata me e te, Dom e Matt. Te hai ricambiato il mio sorriso e ci siamo chiusi in quella camera d’hotel tutto il giorno. Abbiamo fantasticato e parlato del più e del meno come facevamo da ragazzi.
 
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E’ da tanto che io e Dom non passiamo una giornata insieme. Ho un bisogno incontrollabile di stare un po’ con lui, noi due da soli.
 
“Sai Dom, mi mancano i pomeriggi a Teignmouth.”
“Anche a me. Mi manca il Den.”
“Dobbiamo tornarci quando abbiamo una data in Inghilterra o quando finisce il tour.”
“Si, ma non sarà mai come prima Matt.”
“Perché?”
“Erano i nostri pomeriggi da giovani folli e liberi. Noi non siamo più i darkettoni di Teignmouth.”
“Hai ragione.”
 
Poi mi sono alzato di colpo e gli sono saltato addosso. Abbiamo iniziato a fare la “lotta”, come facevamo da ragazzi. Il bello era che me le dava di brutto Dom, e non mi sono mai arreso.
 
“Arrenditi Bells! Tanto lo sai che vinco io e te ti fai solo del male.”
“Questa volta vinco io Dom, te le darò di santa ragione.”
 
Ovviamente me le ha date lui, è logico.
 
“Mi arrendo!”
 
Mi sono appoggiato sulla sua spalla col fiatone e l’ho fissato sorridendo. Lui ha contraccambiato con un sorriso sornione e mi ha poggiato una mano sulla testa.
 
“Scommetto che ti ho fatto male.”
“Assolutamente no.”
 
Un po’ mi ha fatto male, ma non voglio sembrare il solito deboluccio. Ho più di 30 anni e non posso mostrarmi debole come sempre.
Con la mano che aveva appoggiato sul mio capo ha sistemato alcuni ciuffi dei miei capelli che erano andati fuori posto durante il nostro match.
E’ in questi momenti che capisco che il nostro rapporto non è una semplice amicizia. Se per me lui fosse solo un amico, in questo momento non mi sentirei in imbarazzo e non sentirei il mio cuore trepidare.
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Mi sento un po’ in imbarazzo.
Sto sistemando i capelli a Matt.
Lui è appoggiato con la testa sulla mia spalla.
Ora si è sistemato ed è andato a appoggiarsi sulle mie gambe.
Io sono seduto per terra, con le gambe incrociate.
Mi piace quando siamo così, ma ho sempre paura che lui si senta un po’ in imbarazzo. Beh un po’ mi sento pure io in imbarazzo.
 
“Ma te li sei pettinati i capelli stamattina?”
“A dire il vero no. Mi sono alzato e sono venuto subito da te.”
 
Mi scoccia ammetterlo, ma nel tuo metro e settanta centimetri sei affascinante. Hai una bellezza tutta tua, un modo di essere "Matt" che colpirebbe chiunque.
Poi è squillato il tuo cellulare
Era Kate.
 
“Pronto. Si? Cosa succede? No. Tra quanto devo essere lì? Va bene. In realtà stavo facendo altro. Non preoccuparti. Mi preparo e vengo.”
 
“Cosa succede Matt?”
Hai scansato la mia mano nel mentre sistemava le tue ciocche ribelli, quasi ti infastidisse, e ti sei alzato.

“Devo andare. Ci sentiamo dopo”
“Ma cosa è successo?”
“Devo andare.”
 
Te ne sei andato, non mi hai spiegato nulla. Non smetterò mai di capire i tuoi atteggiamenti.
 
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Ho fatto in modo e maniera di trovare il primo volo per raggiungere Kate e Bing.
Bing ha una polmonite abbastanza grave. Lo sapevo, oggi avrei dovuto passare un giorno con loro, ma come sempre ho pensato solo a me stesso e sono stato con Dom. Non posso stare sempre con lui.
Siamo una band, non siamo sposati, io e lui. Per quanto gli possa volere bene devo rinunciare a noi due. Devo pensare alla mia famiglia.


Spero vi sia piaciuta!! Appena possibile mi metto a scrivere il prossimo capitolo !! c:
  
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