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Autore: _herondales_    28/02/2013    3 recensioni
"Voglio essere migliore dei finti alternativi.
Voglio essere migliore delle persone che mi circondano, quelle fatte tutte con lo stampino.
Perché alla fine entrambe le categorie sono uguali: un branco di persone fisse nella loro bolla di finta felicità, da cui hanno paura di uscire temendo di non essere accettate più nel loro vecchio mondo, temendo che l'altra parte della bolla possa piacere."
Ok, forse sembrerò arrogante, ma è una cosa che è uscita di getto questa notte, prima di dormire, quindi niente pretese, mi piaceva solo come l'avevo scritta e l'ho pubblicata.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non voglio essere un semplice stereotipo.
So di essere meglio di loro, loro che sono fissi nelle convinzioni, tutti uguali, quasi fossero fatti con lo stampino.
Non voglio essere quel tipo di persona che per essere diversa è esattamente uguale a tutti i cosidetti "alternativi", perché voglio solo essere davvero me.
Voglio essere quel genere di ragazza che fa una cosa, una qualsiasi cosa, perché le piace, e non si blocca per paura di cosa possano pensare gli altri o per paura di non essere più quel personaggio che ha creato; Perché a volte rimanere nella parte che ti sei costruita è difficile, è dura. Arrivi a un punto in cui inizi a crederci anche tu, pensi davvero che tu sia quello che vuoi fare credere agli altri. 
Mantere la maschera della ragazza acida, diffidente, diversa e a cui non piacciono determinate cose è estenuante, perché anche io a volte vorrei truccarmi, vorrei mettere un vestito e dei tacchi, ma non posso perché la mia interpretazione della finta me fallirebbe, e non me lo posso permettere. 
So anche qual è la vera ragione per cui sono stata costretta a diventare una persona diversa da quella che realmente sono, anche se c'è una gran parte di me nel personaggio che ho costruito.
 La verità è che, sebbene io sia abbastanza sicura di me, a volte penso di non essere abbastanza per il loro mondo, penso di non appartenervi, quindi tendo a creare il mio universo. Un universo in cui, per non mostrare agli altri le mie debolezze, faccio finta che le loro attività non mi interessino, che non mi diverta uscire, mentre invece magari mi piace, "she built up a world of magic, because her real life was tragic".
Non voglio diventare una di quelle quarantenni scorbutiche, immerse in un lavoro che le rende depresse; non voglio essere quel tipo di donna che riguardando indietro alla propria adolescenza si pente di averla trascorsa in un certo modo.
Io so che tipo di persona voglio essere.
Voglio essere migliore dei finti alternativi.
Voglio essere migliore delle persone che mi circondano, quelle fatte tutte con lo stampino.
Perché alla fine entrambe le categorie sono uguali: un branco di persone fisse nella loro bolla di finta felicità, da cui hanno paura di uscire temendo di non essere accettate più nel loro vecchio mondo, temendo che l'altra parte della bolla possa piacere.
Voglio essere migliore.
Voglio essere me stessa, ma la "vera me", non un personaggio.
Quindi oggi faccio cadere la maschera.
Quindi oggi, esco dalla mia bolla. 
Nota post capitolo c:
come ho detto nell'introduzione, niente pretese, potrei sembrare arrogante con questi "so di essere meglio di loro", ma ripeto,nessuna pretesa, mi è venuta in mente alle 3 di notte, mi piaceva il modo in cui era scritta, quindi eccola qui. Spero piaccia anche a voi. adiosss. c: c:
  
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