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Autore: Fiocco_dineve    01/03/2013    0 recensioni
[Real life]
Non ci pensò due volte a darmi un ceffone in pieno viso.Avevo le lacrime agli occhi.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Matt,Matt era praticamente la persona che in poco tempo mi era entrata in testa... io lo avevo visto solamente per un giorno, ma i suoi occhi verdi, erano nella mia testa, non potevo crederci, lui con me era gentile anche se non mi conosceva, mi aveva detto che mi avrebbe fatto vedere la sua azienda. Lui era... wao!

A parte bellissimo per davvero, ma poi era veramente gentile. Sicuramente lo faceva solamente per Lorcan, era chiaro, di certo no perchè mi trovasse una bella ragazza o altro! Lo sapevo, e poi figurarsi se lui non fosse fidanzato! Insomma, sicuramente, bello e gentile com'era. anche se mio fratello mi aveva detto che Matt, era veramente uno stronzo patentato e cose del genere! A me non sembrava proprio, almeno non con le ragazze, insomma sinceramente a me sembrava l'esatto contrario di quello che diceva Lorcan!

Ma forse solo perchè ero la sorella del suo migliore amico non che bimbetto!

Eh poi io avevo Alfred, no? a me lui serviva ed anche se sinceramente mi faceva anche un pò impressione baciarlo e lasciami toccare da lui, dovevo farlo!

Mi servivano i soldi!

Quel giorno uscii insieme a lui, ma come al solito lui premeva per portarmi per terre...voleva farlo con me, ed io alla modica età di 24 anni, ero ancora vergine e con lui ci stavo più o meno da 2 anni... ma non ce la facevo... gli avevo detto che lo avrei fatto dopo il matrimonio, ed ero sicura che lui andava anche con la sua ex moglie, ed andava bene così... ma comunque non potevo negargli anche di toccarmi... insomma addio soldi se no, sinceramente un pò mi facevo anche schifo, io non facevo certe cose, io veramente per tutto quello che mi era successo, avevo deciso di non concedermi. Ne avevo avuto occasione, ma NO. Tutti da me volevano solamente quello perchè ero bella.Purtroppo io ero fatta così, un pò vecchio stampo. Volevo essere corteggiata, volevo sentirmi importante per qualcuno,non avendo mai nessuno che mi ritenesse veramente utile ed importante.

Quando avevo fatto la modella, per un annetto a Londra, mi ero resa conto che non solo ero bella per ragazzi di immezzo la strada, ma anche per persone che nella moda e nel mondo contavano.

Non avevo mai riflettuto sulla mia immagine allo specchio. Mai stata attenta hai miei capelli lunghissimi e mossi alla fine, di un biondo raro, perchè non erano proprio platino, ma neanche scuri, erano esattamente come il colore del grano che risplendeva al sole! La mia corporatura snella, ma non di quel magro malato, il seno esattamente proporzinato al mio bacino e a tutto il resto. Come mi avevano ripetuto più di una volta, io ero fatta veramente bene. Io, se solo avessi voluto, avrei potuto avere tutto quello che volevo solamente arricciando il mio nasino all'insù, oppure sbattendo le miei ciglia unghe che riflettevano in modo particolare i miei occhi, tra un verde ed un azzurro veramente raro. Solo con la mia bellezza potevo domanire il mondo. Ma io volevo di più.

Io amavo essere non sembrare. Volevo qualcuno alla mia altezza che non guardasse solamente il mio sedere scolpito e sodo, volevo che guardasse anche altro di me, la mia cultura, la mia simpatia, i miei sentimenti insomma.

Anche oggi sei bellissima, dovresti vestirti così solamente per andare in giro per casa, perchè prima o poi io e te vivremmo insieme, ci puoi giurare!

Quello era il complimento di quella giornata! Io non volevo un uomo così, ma amavo troppo mio fratello per fargli fare gli stessi errori che i nostri genitori avevano fatto con me.

Quando la sua mano un pò rugosa si posò sulla mia coscia,sorrisi appena. Io in realtà con lui non parlavo molto, non sapevo neanche cosa dirgli visto che tutto quello che lui faceva per me, a me faceva veramente schifo. Possibile non si accorgesse che io ero in troppo piccola per uno come lui? Per un'uomo sposato e diverziato già una volta e con 50 anni alle spalle... io ne avevo solamente 24! avrebbe dovuto solamente capire che quel maledetto giorno che ci provò con me, nella sua azienda, io dissi di si a quel caffè per il posto di lavoro, che poi non era praticamente mai arrivato, ma alla fine lui campava me ed anche mio fratello, ed io per mio Lorcan, mio fratello, avrei fatto di tutto.

Dentro la sua merchedes con i finestrini oscurati, si stava quasi bene, ma uscire da quella macchina ed andare in luoghi pubblici, quali magazini e cose del genere mi veniva veramente l'angoscia dentro. Ma per fortuna quella mattina aveva deciso di portarmi in un posto che frequentavano solamente persone molto ricche e sopratutto solamente suoi colleghi e sue colleghe, che ovviamente non mi vedevano per niente di buon occhio. Io per loro ero solamente la ragazzina arrampicatrice sociale, senza un minimo di cervello, mentre per i maschi, solamente una puttanella che per soldi si sarebbe fatta toccare da chiunque.

Almeno una cosa buona però c'era. Alfred, era un bell'uomo, era alto, capelli non ancora bianchi, magro, un uomo distinto e sopratutto molto gentile con me. Ero sicura che lui aveva capito perfettamente tutto quello che provavo per lui. Infatti quando stavamo in pubblico mi trattava proprio come una rosa. Quando arrivammo in questo enorme palazzone di vetro sorrisi appena, li dentro solo per entrarci ci volevano i capitali alle spalle, lui mi prese per meno, e come d consueto, la incrociò alla mia.

Come al solito ai le mani gelate quando finiremo questa scocciatura, andremo a fare un pò di shopping se ti va, ho visto un vestito,che sicuramente ti farà impazzire!

Aggiunse mentre le porte automatiche si aprirono ed entrammo in un salone molto moderno, ma era accogliente, anche con i suoi colori molto freddi, ossia bianco ed il nero, era molto bello.

Grazie... ma un vestito me lo hai già comprato l'altro ieri...non serve, veramente

la mia voce, suave e leggera risuonò in quell'enorme palazzone, anche se io non capivo cosa dovevmo fare li.

Sei la mia donna... non devo comprarti qualcosa per forza perchè ti serve, ma semplicemente perchè ne ho voglia... come avrei voglia di fare altro con te... oltre a comprare vestiti e scarpe

frecciatina evidente, ma non riuscii a rispondere perchè li, c'erano già tutti quanti i suoi colleghi a parlottare tra di loro, e quando ovviamente noi ci avvicinammo, un sorriso comune finto come non mai si stapò in faccia alle sue colleghe, ma io non ero scema, ne tanto meno un agnellino. Tutti i miei dispiaceri e tutto quello che provavo quando stavo con Alfred, lo tenevo per me.

Erano fatti miei ed a loro non avrei di certo dato la soddisfazione di farmi vedere triste ed infelice.

Io feci un sorriso ancora più evidente verso di loro prendendomi anche i complimenti dei loro mariti, che sbavavano sul mio sedere come se mai ne avessero visto uno.

Ci sedemmo su dei divanetti. Senza che neanche io dissi niente, Alfred poggiò di nuovo la sua mano sull mia coscia, questa volta in modo più elegante. L'aperitivo, gli affari, le battutine squllide non mancarono ma per fortuna finì tutto molto presto. Ogni volta che loro parlavano io mi estraneavo completamente tranne quando mi rivolgevano direttamente la parola... eh la cosa più bella era che ogni volta che dicevano cattiverie gratuite, io le mettevo apposto, con molta educazione ed eleganza, perchè io ero fatta così. Era vero quello che dicevano, io venivo da una famiglia povera, e se volevamo dirla tutta anche molto, ma molto disastrata, infatti mio padre era un ubriacone, che picchiava la mamma e in molte occasione aveva picchiato senza una vera motivazione anche me e mio fratello, ma io non ero come lui, ne come mia madre che accettava tutto questo senza mai dire niente. Lei voleva solamente che lui la smettesse ma quando ci uccideva di botte, preferiva bere anche lei invece di fermarlo, o mettersi in mezzo.

Volevo dimenticare quella parte della mia infanzia, volevo pensare che io a 15 anni ci ero arrivata da sola, che ero nata e mi ero svegliata direttamente a quei famosi 15 anni dove avevo preso mio fratello ed avevo cambiato la mia vita portandolo via da quella casa e cominciando a lavorare per dargli da mangiare. Io avevo finito gli studi ed anche fatto un'università triennale, laureata con il massimo dei voti!! Non mi ero mai perduta d'animo e quando finalmente anche Loncan era diventato maggiorenne anche lui stava lavoricchiando e ci siamo creati tutto quanto da soli. Senza nessun aiuto, ed adesso io ero una brava modella e lui stava al college.Anche con l'aiuto di Matt.
Di nuovo lui nei miei pensieri, feci un piccolo sorriso mentre i suoi occhi verdi erano impressi nella mia mente per poi tornare alla realtà: un branco di idioti troppo ricchi per capire tutto quello che stava intorno a loro ed i veri sentimenti delle persone.

Ma finalmente Alfred si alzò ed io insieme a lui e dopo aver salutato tutti quanti con grande educazione uscimmo da li dentro. Addio shopping, era troppo tardi.

Stasera dormiremo insieme...si è fatto troppo tardi e non credo che tuo fratello si arrabbi davvero, che poi con molta sincerità, mi piacerebbe molto conoscerlo!

Questa volta però la sua mano era sul mio fianco destro... sapevo che non mi avrebbe lasciata andare a casa quindi mi limitai a sorridere.

Dormirò con te... ed anche nel tuo letto se ti fa piacere, ma mio fratello dalla nostra storia deve rimanerne fuori... anche perchè non approverebbe mai una mia relazione... sai... è molto geloso!

Entrai in macchina con lui e mi avvicinai a lui lasciandogli un dolce bacio sulle labbra.

Sapevo di farlo contento con poco, anche perchè io ero sicura che lui per me provava molto di più di quello che provavo io, quindi glielo dovevo, il minimo affetto glielo dovevo.

In poco tempo eravamo a casa sua. Una casa veramente bellissima, era tutto molto elegante, stile un pò antico,quei mobili erano della sua famiglia da generazioni. La sua casa mi piaceva,era esattamente come la volevo io, come sempre l'avevo sognata da bambina!

Soffitti molti alti,la pittura di un colore pastello, molto sobrio, caldo di un arancione rosato uniforme, i lampadari grandi e luminosi, sembrava entrare dentro una regia enorme, ma in realtà come casa non era per niente dispersiva. Quella era la prima volta che io accettavo di andare a dormire in casa sua e sopratutto nel suo stesso letto, sapevo che sicuramente mi avrebbe chiesto di andare con lui, ma sapeva anche che io avrei risposto sicuramente di no.

Mi scortò senza dire niente verso la sua stanza da letto dove aveva il suo bagno personale.

Come se fossi a casa tua... il suo tono di voce era già cambiato rispetto a quando stavamo davanti ai suoi amici, sapevo perchè lo faceva, ma oramai ero abituata. Gli sorrisi senza dire niente per poi andare nel bagno e socchiudere la porta, sapevo che detestava quando la chiudevo a chiave.

Mi levai le scarpe che come al solito erano decoltè neri molto alti, esattamente come piacevano a lui! Senza quelle scarpe ero praticamente la metà, presi un elestico per i capelli che avevo sempre nella mia borsetta e mi feci una coda alta così che poi mi struccai, lavai i denti. Non sentivo nessun rumore, Ma dove diavolo era finito? Guardai allo specchio e sospirai, per poi levarmi le calze color carne e posandole sulla vasca.

Mi guardai intorno riflettendo solo in quel momento che non avevo niente per cambiarmi, uscii dal bagno e lo ritrovai steso sul letto a leggere un libro. Forse si era rassegnato.

Potresti prestarmi una tua T-Shirt? Alzò appena lo sguardo dal suo libro, per poi alzarsi ed andandomela a prenderla senza dire niente. Si voltò verso di me e mi guardò, ogni volta che lo faceva così provondamente mi faceva veramente imbarazzare.

Guardai sul comodino, aveva bevuto del wishy. Lo sentivo. Grazie. Non volevo che beveva, non quando c'ero io almeno, mi metteva il terrore addosso.

Presi la maglietta e feci per andare di nuovo in bagno ma lui mi fermò e facendomi girare di nuovo mi baciò. Risposi al suo bacio senza pensarci neanche due volte, oramai era diventato così automatica come cosa che non ci facevo neanche più caso, lui era il mio fidanzato, quindi era una cosa normalissima che io lo baciassi e che lui mi baciasse! Aprii appena gli occhi. Mi meraviglia di me stessa!! Cominciavo ad avere anche le allucinazioni? Li richiusi immeditamete e mi avvicinai ancora un pò a lui, sentendo le sue mani sul mio sedere, alzarmi il vestito e toccarmi con la sua solita deteminazioni, le sue mani ruvide contro la mia pelle liscia.

Mi staccai dalle sue labbra e lui cominciò a baciarmi il collo, per poi abbassarmi una spallina del vestito. Maledetta io e quando avevo cominciato a mettere vestiti senza neanche la chiusura lampo.

Alla fine le sue mani ebbero la meglio ed in pochi minuti ero solo in intimo.

Si staccò dal mio collo. Fidati di me... in due anni non ti ho mai forzato a fare niente, e rispetto la tua volontà di farlo dopo il matrimonio, ma adesso fidati di me...

Era vero, non mi aveva mai forzata a fare niente, sicuramente aveva chi farsi da un'altra parte, ma avevo davvero scelta di dirgli: no non mi fido di te? Non dissi niente. Mi prese la mano e mi fece stendere sul letto. Io non volevo avere la prima volta con lui... io non lo amavo!Con mia grande sorpresa lui non face assolutamente niente...si stese affianco a me, e mi invitò a mettermi sotto le coperte.

Non ti sereve nessuna T-shirt per dormire insieme al tuo fidazanto!

Ma quando lo disse quasi mi sentii male... lui voleva dormire per davvero? Insomma... non era da lui... annuii, mi avvicinai a lui e gli diedi un lungo bacio per ringraziarlo. Grazie di rispettare sempre la mia scelta.

E così dicendo mi stesi affianco a lui e mettendomi stesa sul fianco sinistro così da stargli di spalle e non dissi più una parola. Non riuscivo a dormire. Mentre baciavo Alfred, quando avevo aperto gli occhi era come se avevo visto Matt. Era un disastro, non mi era mai capitato con nessuno, io dovevo rimanere fredda su queste cose, io non potevo permettermi di innamorarmi, non con uno come Matt almeno. Non con uno che alla fine le ragazze, come aveva detto mio fratello che lo conosceva bene, le usava e basta. Non avevo bisogno di quello!Lo sentii avvicinarsi meinfilando una sua gamba tra le miei. Io sentivo in modo distinto la sua eccitazione nel starmi vicino, contro il mio sedere, ma feci finta di dormire. Sentii la sua mano posarsi sul mio seno e toccarlo, poi scese sulla pancia. Era così stupido, davvero credeva che io dormissi? Oppure sapeva che io non dormivo e quindi lo faceva apposta. La sua mano scese lentamente sulla mia pancia perfettamente piatta fino ad arrivare alla mia verginità... mugugnai appena come per fargli capire che mi stava facendo svegliare, ma mentre le altre volte levava subito la mano, adesso non lo fece, anzi... chiusi gli occhi, lui non fece niente, rimase solamente con la sua mano appoggiata li, dove gli avevo sempre proibito di arrivare.Lo sentii sospirare, mi baciò la spalla e dopo tornò con la sua mano sopra il mio seno che lui diceva essere troppo abbondante per una ragazzina come me.

Rimase così per tutta la notte e dopo poco mi addormentai.

  
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