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Autore: Martysquit    02/03/2013    5 recensioni
Il rapporto dei due protagonisti trattato dal punto di vista del nostro scrittore preferito.
Dal testo:
"Noi rappresentiamo l'infinito... d'altra parte always vorrà dire qualcosa no?!"
La storia è ambientata alla fine della terza stagione.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kate Beckett, Richard Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Terza stagione
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Pensieri Di Un Cagnolino Annoiato
 

Da bravo "cagnolino" quale sono, me ne sto seduto sulla sedia accanto alla sua scrivania.
Ormai sono ore che le mia "padrona" è piegata su quelle pratiche e purtroppo non accenna ancora a smettere di scrivere.
Non sapendo come combattere la noia, comincio a giocare con una povera penna che sfortunatamente si trovava avanti a me; la osservo attentamente: la plastica blu ricopre un piccolo tubicino contenente un inchiostro dello stesso colore. Pensandoci seriamente forse dovrei ringraziare questo piccolo oggetto, dato che è da esso che è nata la mia professione e il successivo e fatale incontro con Kate.
Già Kate o meglio Katherine Beckett, la detective più tosta che conosca e Mia personale musa ispiratrice.
Sono quattro anni che lavoriamo insieme; siamo diventati un duo, una coppia inseparabile, come quei pappagallini che non possono stare l'uno senza l'altro.
Sono successe così tante cose che stento a crederci e non riesco a tenere il conto di tutte le volte che uno dei due ha rischiato la vita... ma, stranamente, ripercorrerei tutti i pericoli che ho passato, a patto che lei sia con me.
Le persone intorno a me sono le stesse, eppure sono cambiate.
Mia mamma ha finalmente superato la morte del suo compagno ed ora si diletta con la scuola di teatro aperta in suo onore, usando molto spesso il nostro appartamento come un palcoscenico di prova e credetemi quando vi dico che non lo auguro a nessuno.
La mia piccola Alexis ormai non è più tanto "piccola" e ora si divide tra il college, il lavoro, il suo nuovo ragazzo e naturalmente le nostre "riunioni familiari" a base di film o battaglie laser.
Ryan si è sposato con Jenny ma continua a lavorare al distretto insieme a suo "fratello" Esposito (E chi li divide a quelli?!) che, nel frattempo, si è lasciato con Laine, anche se sono sicuro che non reggeranno la lontananza ancora per molto.
Lei è cambiata. Lentamente e silenziosamente ha buttato giù parte di quel muro che si portava dietro dall'omicidio di sua madre; sta aprendo il suo cuore, alleggerendolo dal peso che lo opprime e che non scomparirà finche non avrà trovato giustizia.
Si è confidata, cominciando così a fidarsi delle persone, a fidarsi di Me e finalmente ha lasciato quel medico da strapazzo! Si vedeva proprio che non era il suo tipo!.
Strano a dirlo ma anche io sono cambiato. Sono diventato più responsabile e ho impareto a dare un valore alla cose, ma soprattutto alle persone... Quando ti ritrovi a vedere tutti i giorni cadaveri capisci che la realtà è diversa dalla visione tutta rosa e fiori che ammirava dalla finastra del tuo lussuoso loft in centro. Capisci che le persone che ti sono intorno non sono eterne e tantomeno invincibili.
Per questo ho imparato a sfruttare ogni attimo con le persone che amo ed è proprio quello che sto facendo qui, rimanendo vicino a lei... perchè sì, io la amo e, scoop del giorno, glielo ho anche detto quando, a quel maledetto funerale, stava per morire per mano di un cecchino. E' lì che ho compreso quanto tenevo veramente a lei e, anche se lei ora non se lo ricorda, io so che quelle parole gli sono rimaste nel cuore, che le daranno una ragione per vivere quando ce ne saranno mille per cedere, ma quella ragione sarà così forte che vincerà sempre, perchè io sarò sempre con lei e lei tornerà sempre da me. Noi rappresentiamo l'infinito... dopotutto Always significherà qualcosa no?!
Il suono della penna che cade mi riporta alla realtà. Mi volto pensando di trovare Beckett, con un sorrisetto da shiaffi, pronta a deridermi per essermi imbambolato per diversi minuti, ma quello che vedo mi lasci talmente stupefatto da chiedermi se stia ancora sognando... L'integerrima detective, capo della prima squadra del 12° distretto, se ne sta dormendo con un espressione angelica sopra alla scrivania, semicoperta dalla marea di scartoffie burocratiche a cui stava lavorando.
Silenziosamente la prendo in braccio portandola nella caffetteria e sdraiandola sul divano, gentilmente offerto dal sottoscritto, stando bene attento a non svegliarla.
"per stasera il lavoro può aspettare" penso mentre la copro con la mia giacca e mi siedo accanto a lei.

Ps: naturalmente la pistola, dei due, la tiene sempre lei. Certe cose non possono cambiare!

  
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