"Mi accasciai sulla panchina, tormentato dai miei demoni; nulla di nuovo, nulla di diverso. Sempre il solito schifo. Cominciai a strimpellare note malinconiche sulla mia chitarra; ogni volta che ero giù utilizzavo quel metodo, era un toccasana per i miei nervi e volevo che nessuno, ripeto nessuno, profanasse quei dieci minuti in cui abbandonavo per un attimo il deserto afoso ed inospitale in cui ero costretto a vivere e giungevo in una piccola oasi pacifica. Nessuno doveva disturbarmi, dicevo. Nessuno tranne lei."