Cap. 10 Il ritorno di Vorkof
Mentre i
Bladebrackers e Yuri ancora cercavano una soluzione per liberare la loro amica,
l’elicottero aveva nel frattempo raggiunto il monastero; Erika tentò di
divincolarsi, mentre gli uomini le tenevano ferme braccia e gambe, facendola
entrare nel monastero.
- Lasciatemi, lasciatemi andare. Mettetemi giù.- continuò ad urlare la giovane.
- Avanti,
piccola Erika, non dovresti fare così. Non sei felice di rivedere il tuo
vecchio amico Vorkof?-
Il
proprietario della voce usci dall’oscurità ghignando, mentre la ragazza si
voltava verso di lui.
- Tu… Questa
me la paghi, Vorkof. Giuro che me la paghi.- ringhiò Erika, nella sua
direzione.
- Oh, così mi
offendi. Non preoccuparti, non ti obbligherò a tornare dalla mia parte. Ma io e te ci faremo un po’ di compagnia fino a quando non lo
farai di tua spontanea volontà. Quindi ho la sensazione che staremo insieme per
un bel po’ di tempo.- osservò infine, mettendole una mano sotto al mento e portando il suo viso a pochi centimetri di quello
di lei.
Erika si
scostò riluttante, allontanandosi da lui il più possibile.
- Key e Yuri
verranno a salvarmi.-
- Già, i tuoi
amici. Volevo catturare anche loro, ma i miei uomini hanno fallito. Vorrà dire
che li attenderò con pazienza, comodamente seduto, fino a quando non verranno a
salvarti.-
Erika, per
tutta risposta, gli sputò in faccia.
- Brutta
ragazzina impertinente. Ti passerà la voglia di fare la saputella.
Rinchiudetela.- ordinò Vorkof ai suoi uomini, pulendosi con la manica della
maglia; Erika fu portata via e rinchiusa in una cella.
Passarono due
giorni; almeno due volte al giorno Vorkof andava da
lei minacciandola di lasciarla rinchiusa lì fino a quando non si fosse decisa a
passare dalla sua parte.
- Key, dove
vai?- gli chiese Takao, bloccandolo
Erano due
giorni che il giovane non si dava pace e non dormiva per ciò che era successo
alla loro amica, e vani erano stati i tentativi dei suoi compagni di farlo
rinsavire.
- Al
monastero. Ho intenzione di andare a liberare Erika.- gli rispose Key, dirigendosi
verso la porta.
- Ma non puoi. Ti staranno sicuramente aspettando. Loro …-
tentò ancora Takao, ma ormai la porta si era chiusa dietro di lui.
- Lascia perdere, Takao, non gli farai cambiare idea. È troppo
cocciuto. Piuttosto troviamo una soluzione per aiutare tutti
e due.- lo fermò Yuri, con una mano sulla spalla; conosceva Key e sapeva
che quando si metteva in testa una cosa, nessuno l’avrebbe distolto dalle sue
idee.
Nel frattempo Erika,
ancora rinchiusa, stava per arrendersi, intenzionata a comunicare a Vorkof la
sua decisione, quando ebbe l’occasione di fuggire.
Era ormai sera,
quando uno degli uomini che l’avevano rapita le portò qualcosa da mangiare.
Lo fece
avvicinare con una scusa e lo tramortì con un pezzo di legno che aveva trovato
in un angolo della cella, un colpo secco alla testa.
Si affrettò ad uscire, chiudendo l’uomo all’interno, che, appena si fu
ripresto, diede l’allarme.
Conosceva quel
posto come le sue tasche, così si diresse verso l’uscita il più in fretta
possibile, ma presto tutte le strade le vennero
sbarrate dagli uomini in nero; si trovò in trappola.
Era finita: il
suo breve barlume di speranza si era spendo e lei sarebbe tornata a far parte
della Borg.
Stava per
arrendersi, quando una mano sbucò dal nulla, facendola rifugiare in un
corridoio molto stretto alla sua sinistra.
Spaventata si voltò verso il suo assalitore e vi
riconobbe Key.
- Key, ma cosa diavolo…-
- Non c’è
tempo. Andiamo.- la zittì lui, trascinandola con sé lungo lo stretto passaggio.
Cominciarono a
correre, per poi fermarsi in un corridoio che sembrava deserto, cercando di
riprendere fiato.
- Si può
sapere perché sei venuto qui? Vorkof non aspettava altro
che questo per catturare anche te.- lo rimproverò la
giovane, liberando la sua mano da quella del ragazzo.
- Non potevo
lasciarti qui. Stai tranquilla, non mi avranno.- le rispose Key, guardandosi
intorno.
- Non dovevi
venire.- riprese ad urlare la giovane, attirando
finalmente il suo sguardo su di lei.
- Io vengo ad
aiutarti e tu mi urli contro in questo modo?-
Erika non ebbe
il tempo di rispondere, che all’improvviso sentirono un rumore dietro di loro.
- Giù!- urlò
Key, prendendola fra le braccia e buttandosi a terra, proteggendola con il
corpo.
Una bomba
fumogena scoppiò a poca distanza da loro, così si alzarono in fretta, prima che
il fumo li raggiungesse e scapparono via.
- Draion.-
esclamò Erika, tornando indietro con Key alle calcagna.
- Erika, che
fai? Torna indietro.-
Entrarono in
una delle grandi sale; su un tavolo rotondo, al centro, c’era il suo Bey Blade.
- Non potevo
lasciarlo qui.-
- Forza andiamo.- le disse Key, riafferrandole la mano, ma quando si
voltarono per andarsene, la loro unica via di fuga era stata bloccata.
- Ero sicuro
che saresti tornata a prendere Draion. Key, è un piacere
rivederti.- disse Vorkof, rivolto poi al ragazzo, che si parò davanti ad Erika
per proteggerla.
- Non posso
dire altrettanto Vorkof. Credevo che dopo l’anno scorso, avessi finalmente
deciso di uscire definitivamente dalla mia vita.-
rispose il giovane indietreggiando.
- In effetti dopo la sconfitta della B.A.G.A.
stavo per ritirarmi ad una vita solitaria, ma poi è riapparsa lei, e non ho
resistito.- disse l’uomo, indicando Erika.
- Poteva
essere un ottimo elemento per
- E dal momento che anche tu e Yuri eravate con lei, perché non
riunire la vecchia banda. Per colpa tua e dei tuoi amici, avevo perso i miei
alleati più fedeli.-
- Se ti stai
riferendo a Yuri e agli altri, sappi che io non centro. Sono stati loro ad
aprire gli occhi e ad andarsene di loro spontanea volontà.-
Key e Vorkof
si fissarono con uno sguardo di sfida.
- E ora se ci
lasci passare…- tentò Key, ma sapeva che così sarebbe stato troppo semplice.
- Mi dispiace
per voi, Key, ma non andrete da nessuna parte. Finirete tutti
e due in cella, e quando Yuri verrà a cercarvi, prenderò anche lui.-
- Puoi anche
scordartelo.- disse estraendo Dranzer; lanciandolo, colpì Vorkof direttamente
nello stomaco.
Recuperò il
suo Bey Blade e schizzò via, prendendo Erika per mano e trascinandola con sè.
Riuscirono ad
evitare gli uomini di Vorkof e ad uscire dal
monastero.
Quando ebbero
varcato il portone, continuarono a correre senza sosta, per non rischiare di
essere inseguiti e catturati di nuovo.
Quando furono
abbastanza lontani dal pericolo, si rifugiarono in una viuzza laterale a
riprendere fiato.
- Perché sei
venuto?- insistette Erika, all’improvviso.
- Come scusa?-
le domandò Key, guadandola stupito, mentre riprendeva fiato.
- Perché sei
venuto al monastero?-
- La risposta
mi sembra abbastanza ovvia. Per salvarti da Vorkof.- rispose irritato il
ragazzo.
- Mi sembra
che nessuno te l’abbia chiesto.-
- Cioè, io ho
rischiato l’osso del collo, e tu mi ringrazi così? Mi aspettavo di più qualcosa
del tipo “Oh grazie Key, mi hai salvato la vita!”- commentò il giovane, mentre
la rabbia cominciava a farsi sentire.
- E invece non
lo sentirai. Potevano prendere anche te. Conosci Vorkof, non mollerà fino a
quando non ci avrà tutti e tre dalla sua parte.-
- Non ci avrà.-
disse lui, cercando di addolcire il tono; forse si stava solo preoccupando per
lui.
- Cosa te lo
fa credere, eh? Hanno preso me, e stavano per prendere
anche te. Se non fossi venuto qui a fare l’eroe, si sarebbero
accontentati di me. Invece ora Vorkof ci metterà alle calcagna i suoi tirapiedi,
che non ci lasceranno respirare, e…-
La sua tirata
fu interrotta dalle labbra di Key, che si posarono sulle sue, zittendola.
Erika era
talmente presa dal suo rimprovero che non si era nemmeno accorta che lui si era
avvicinato; ma non lo respinse.
- Questo era
un modo per farmi stare zitta o per dirmi che ti sei follemente innamorato della
tua più acerrima rivale?- gli domandò la ragazza,
appena lui si fu allontanato dal suo viso.
- Credo
entrambe le cose.- rispose lui, dopo averci pensato un
po’.
Poi si abbassò
di nuovo verso di lei, baciandola ancora e ancora, prima
venire interrotti da alcune voci.
- Forza, sono
andati per di là.-
Key si
affacciò oltre il muro e vide gli uomini di Vorkof andare verso di loro.
Si ritirò di
nuovo nella viuzza stringendo a se Erika; lei si sentiva al sicuro tra le braccia
di Key, avrebbe voluto restare così per sempre.
Gli uomini in
nero passarono oltre, permettendo loro di fuggire e di tornare in albergo.
Quando rientrarono trovarono tutti nella stanza dei Bladebrackers.
- Erika. Tutto
bene? Come stai?- si avvicinò subito a lei Lana, appena si furono accorti del
ritorno dei due giovani.
- Tranquille,
sto bene. Sul serio.- tentò di rassicurare le sue compagne Erika, mentre l’abbracciavano tutte insieme.
- Ehi, amico,
tutto ok?- domandò Takao a Key, in modo più pacato,
dandogli una pacca su una spalla.
- Si, sto bene. Ma ho la sensazione
che Vorkof non mollerà così facilmente.- disse rivolto ai presenti, guardando
fuori dalla finestra della camera.
- Dovevo
immaginarlo.- sospirò Yuri.
- La cosa non
dovrebbe stupirti. Lo conosciamo bene, purtroppo.- si rivolse a lui Erika,
ancora circondata dalle sue amiche.
- Già.-
Si era fatto
ormai tardi, e dal momento che i loro amici erano
tornati sani e salvi, decisero di andare a dormire; avevano tutti bisogno di
riposo.
Key accompagnò
Erika alla porta, mentre gli altri si auguravano la buonanotte.
- Sei sicura
di stare bene?- le domandò ancora una volta un Key preoccupato, sfiorandole un
braccio.
- Sì, non
preoccuparti, sto bene.-
- Ok.- rispose semplicemente lui, per poi darle un bacio sulle
labbra e lasciarla uscire.
Mentre si
dirigeva verso la sua stanza con le amiche, Erika si sentì improvvisamente
osservata; voltandosi vide gli sguardi delle sue compagne puntati su di sè.
- Che c’è?-
domandò preoccupata, senza capire i loro sguardi indagatori.
- Diccelo tu,
signorina SoloSessoNientePiù.- la prese in giro Laura,
sollevando un sopracciglio; ora che la loro amica era tornata, si sentiva
addirittura in vena di fare del sarcasmo
Erika continuò
a guardarle come se fossero impazzite, poi capì: Key l’aveva appena baciata
sulle labbra.
Sorrise
radiosa, senza tuttavia dar loro una risposta, mentre rientravano nella loro
stanza.
Credo che ora andrà tutto meglio, pensò però tra sé,
infilandosi sotto le coperte; dopo l’esperienza al monastero aveva proprio
bisogno di una bella dormita.
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Eeeeeeeee
rieccomi!!! ^^ scusate tanto se ultimamente aggiorno
un po’ a rallentatore, ma sono in dirittura d’arrivo, tra 24 giorni mi laureo e
sono un po’ incasinata. XD
Bè, che dire,
credo di poter affermare che nonostante la brutta esperienza, il rapimento da
parte di Vorkof ha portato i suoi buoni frutti no???
XD
Finalmente Key
ed Erica si sono decisi… era anche ora! XD
Carissimi
lettori, prima di concludere con questo capitolo,
vorrei avvisarmi che il prossimo sarà l’ultimo. L mi si stringe
il cuore, ma è così. L ma nel
frattempo godetevi questo e il prossimo, sperando non smettiate proprio ora. ;)
Lady_eclisse: carissima!!
Tranquilla, ti capisco… pure io ultimamente, con sta
tesi, sono piena di scadenze da rispettare, quindi non ti crucciare (mamma mia
che paroloni! XD) eeeeeeeeeh… non mi picchiare per questo ritorno, ma dovevo
mettere un po’ di azione in questa FF. XD poi dai, è stato “eliminato” alla
svelta no?? Poi è un pochino anche grazie a lui che
Key ed Erika si sono decisi a dichiararsi. XD La tua
idea dell’usare Erika per conquistare il mondo con Black Dranzer era ottima, ma
essendo che questa FF l’ho scritta parecchio tempo fa, non ho aggiunto nulla,
quindi sarà per la prox volta. XD spero che questo cap ti si piaciuto e che
leggerai il prox, l’ultimo! L un bacione grande :*
Nadia112: cara!!
Tranquilla, non è un problema, capisco che gli impegni scolastici sono troppi e
complicati. Anche se universitaria, sono ancora una studentessa
pure io.. XD sono contenta comunque che ti siano piaciuti entrambi i capitoli. ;) già, Key ha vinto, i Bladebrackers non potevano non
vincere pure sto mondiale! XD xò almeno i 2 sono
rimasti amici. ;) e non solo amici, direi. XD Cmq Key,
anche se non è riuscito a proteggere Erika durante l’attacco, direi che si è fatto ampiamente perdonare, o sbaglio?? ;) leggi anche questo e il prossimo ULTIMO (T.T) capitolo,
mi raccomando. ;) un bacione :*