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Autore: Sarah Shirabuki    07/03/2013    0 recensioni
Alexandra è una ragazza sola: sua madre scomparve quando lei era molto piccola, e suo padre, o per lo meno, quello adottivo, la abbandonò a sè stessa, non intendendo crescere una figlia non sua. Ma dal suo passato, ecco ricomparire sua zia natasha, che le rivelerà una verità sconcertante: sua madre fu uccisa da una famiglia di vampiri purosangue, i Baskerville. Una delle otto famiglie più potenti tra i vampiri. Di suo padre non si è mai saputo nulla. Alexandra, distrutta da queste rivelazioni, decide di dare la caccia agli assassini di sua madre. Ma cosa succederà quando lei si innamorerà proprio di chi la uccise e che vampirizzerà lei con un morso a tradimento? Chi è il vero nemico nella famiglia Baskerville? Sono davvero tutti degli spietati vampiri sanguinari, o qualcosa di ben più oscuro e profondo si cela nel loro passato? la ricomparsa del padre di Alexandra metterà in dubbio la sua vera natura. La ragazza è nata umana, o fu umanizzata per qualche oscuro motivo? Spero di avervi incuriositi, se volete sapere altro non vi resta che leggere ^^ mi raccomando recensite, ma siate clementi!
Genere: Dark, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Bondage, Contenuti forti, Incest
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Alexandra si sveglia molto presto. I primi raggi del sole filtrano dalla finestra della sua modesta camera. Un improvviso rumore la fa sobbalzare. Una voce femminile e molto rude impreca.

" Alex!! Svegliati!! Oggi tocca a te preparare la colazione! "

" Come sempre " pensa la giovane, sistemando i lunghi capelli biondi e pettinandoli alla bene e meglio ma, non disponendo di un pettine, l'impresa si rivela tutt'altro che facile. I boccoli tornano ribelli più di prima. 

" Alex!! " Ritorna ad imprecare la voce femminile " ti vuoi muovere?? " 

La ragazza sospira pesantemente. E' veramente stanca di essere maltrattata, sia dalla padrona di casa, che l'ha ospitata sin da quando il suo padre adottivo fuggì in seguito alla prematura scomparsa di sua madre, sia da chiunque si presenti nella locanda in cui lavora. Le manca sua madre, le manca anche se non l'ha mai conosciuta. Le manca l'affetto di un genitore presente, che la possa proteggere. ha oramai 20 anni, ma non si abbituerà mai al fatto di essere stata abbandonata. Si veste e scende le scale. 

" Eccomi! " Non fa in tempo a parlare, che le arriva uno schiaffo, che la fa cadere a terra. 

" E' mezz'ora che ti sto chiamando! " Grida di nuovo la signora, infuriata. Negli occhi azzurri di Alexandra balena una scintilla di puro odio nei confronti di quella grassona arrogante. Si chiede ancora come mai abbia accettato di ospitarla e di crescerla. Ah si, forse le serviva solo qualcuno da maltrattare e che le facesse da servo, o serva, come in questo caso lei. Avrebbe tanto voluto fuggire via, ma non può, non ha un luogo dove andare. Alex si alza, e prepara la colazione. Non mangia nemmeno, lo stomaco le si è chiuso dalla rabbia, e questo accade sempre più spesso ultimamente. La donna, una volta terminato di abbuffarsi voracemente e scompostamente, - peggio di un maiale - a dire di Alexandra, trascina la giovane con sè. Si dirige verso la locanda, anch'essa di proprietà della donna. 

" Avanti, fa il tuo lavoro e servi da bere ai clienti ". Dice, con quel ghigno che Alex le toglierebbe volentieri a suon di pugni. La bionda è costretta ad obbedire. passano un pò d'ore. La locanda è ormai gremita di clienti, che di certo non sono gentil uomini. 

" Ehy Alex! Su, vieni a bere anche tu! " grida uno, evidentemente ubriaco, mentre altri due sghignazzano, anch'essi completamente brilli. 

" Non ho sete " dice secca la ragazza in risposta. Seccato, colui che precedentemente ha parlato si alza, e prende per un braccio la giovane. Alex cerca di divincolarsi da quella presa, ma è inutile. Poco dopo, si accorge che la mano libera di quell'ubriacone sta andando dove non deve, e le sta toccando il sedere. Alex grida. Una donna, che indossa un mantello e sino ad ora è rimasta in disparte, interviene. 

" Non hai sentito cos'ha detto la ragazza? Lasciala subito andare ". Dice, decisa.

L'uomo, seccato, si gira verso la donna, e fa per schiaffeggiarla. Ma lei reagisce prontamente, atterrandolo con un calcio bene assestato. Da sotto la gonna estrae un coltello, che teneva legato ad una giarrettiera. 

" Non voglio ripetermi. Come vedi ho un coltello, e non esiterò ad usarlo. Lascia stare la signorina. Lei viene con me ora ". Quello, spaventato, si alza e scappa. Alex rimane sconcertata. Non ha mai visto una cosa del genere, e ne è rimasta letteralmente affascinata. Come invidia quella donna!

" Stai bene? " Chiede l'altra, togliendosi il cappuccio. Assomiglia moltissimo ad Alexandra, e questo spiazza la giovane, che comunque annuisce in risposta alla domanda della signora, la quale le porge la mano. " Vieni con me. Ho visto come sei trattata, e non mi piace affatto ". Detto questo, lancia un'occhiata di fuoco alla locandiera, che si rifugia dietro al bancone, come spaventata. Alexandra sorride tra sè e sè, compiaciuta che finalmente, qualcuno sia riuscito a far tacere la grassona. Decide di accettare, ed afferra la mano della donna. Una volta fuori dalla locanda, Alexandra non può fare a meno di fare delle domande. 

" Perchè mi ha salvata? E chi è lei? Come mi conosce? "

Le due arrivano ad una villa, ed Alex sente una nostalgia immensa, senza però capire come mai. 

" Mi chiamo Natasha. Sono venuta qui perchè è tempo che mi prenda cura di te, come non ho mai potuto fare prima ".

Alex fissa la donna. E una domanda le sorge spontanea: quella donna è sua madre? E' dunque sopravvissuta? Una volta entrate nella maestosa villa, la ragazza, che è ancora in piedi di fronte alla donna, ormai seduta sul divano, dice una sola, semplice parola: 

" mamma? "

Natasha sobbalza, e le sue iridi azzurre incontrano quelle di Alex. Poi sorride, alzandosi. 

" no, tesoro. Io non sono la tua mamma. Sono tua zia. E ti ho portata qui proprio per parlare di loro. I tuoi genitori ".

" c.. cosa? " Dice sconvolta Alexandra, portando le mani sulla sua bocca. " Intendi dire che.. che tu conoscevi anche mio padre? "

natasha scuote il capo, e la confusione di Alexandra aumenta.

" Lui se ne andò quando mia sorella, Anako Awayuki, rimase incinta di te. Il tuo vero nome, tesoro, è Alexis Awayuki. Tua madre non mi disse mai chi era tuo padre. Disse che forse era meglio che lui non sapesse nulla della tua esistenza, e che ti avrebbe solamente procurato del dolore ".

" Alexis Awayuki? Ma perchè? perchè mi fu cambiato il nome? E perchè, zia, alla morte di mamma tu non mi portasti a vivere con te? Immagino tu sappia come sono cresciuta in questi anni ". Dice la bionda, con le lacrime agli occhi. Natasha la guarda tristemente, e circonda la vita della nipote con un braccio. 

" tesoro... tua madre non morì casualmente. Fu assassinata ". 

Quelle parole raggelano il sangue nelle vene di Alex, che ora è scossa da violenti singhiozzi. Natasha prosegue il suo discorso. 

" Prima di tutto, devi sapere che al mondo non esistono solo gli umani, tesoro. Esistono anche delle creature chiamate vampiri. E tra i vampiri, ci sono otto famiglie di purosangue, cioè con il sangue non corrotto da quello umano. Una di queste famiglie, è la famiglia Baskerville. Loro assassinarono tua madre. Le rubarono fino all'ultima goccia di sangue. Ma per qualche oscuro motivo, o forse solo per fortuna, tu fosti risparmiata. Io, che al momento dell'agguato ero fuori, tornai e trovai Anako stesa a terra, e mi resi conto di quanto stava avvenendo: stava morendo. Disse solo un nome: Allen Baskerville. Lui è il capofamiglia. Non capii, perchè un vampiro purosangue avrebbe interesse ad eliminare un'umana? Però non ebbi il tempo di rispondermi, mia sorella morì tra le mie braccia. L'ultima cosa che mi disse era di proteggerti, che probabilmente, avrebbero cercato anche te per eliminarti. Ero disperata, sola. E così decisi di portarti in quella locanda, facendoti crescere con quella donna. Scrissi un biglietto in cui dicevo che ti chiamavi Alexandra, ed io me ne andai lontana. Sapevo che, almeno per un pò, saresti stata al sicuro. Ma ora non è più così ".

" P... perchè no? " Chiede Alexandra, o meglio, Alexis, in un sussurro. La zia la guarda. 

" recentemente, dei vampiri di classe inferiore sono stati uccisi. Questo significa solo una cosa: la famiglia Baskerville è tornata, e ti stanno dando la caccia. Io voglio proteggerti, e lo posso fare solo se tu sarai accanto a me ed a conoscenza della verità. Sono spietati, crudeli. Non hanno esitato di fronte ad una donna indifesa, e credimi, non ci metterebbero molto a fare lo stesso con te. So che sei sconvolta, ma ascoltami: stai all'erta. Non uscire mai da sola ". le raccomanda la zia. Eppure Alex sente come se la donna stesse omettendo qualcosa da questa storia, qualcosa di importante. Ed è una cosa che riguarda suo padre. 



Salve a tutti ^_^ eccomi qui con questa nuova storia. Allora, cosa vi sembra questo primo capitolo? Come pensate che proseguirà? Come mai i baskerville risparmiarono la piccola Alexis, per poi cercarla 20 anni dopo? Chi è il vero padre della giovane? Cosa sta nascondendo natasha? Siete curiosi? Leggete il prossimo capitolo e ne saprete di più! Mi raccomando, recensite! Ma siate clementi, è la mia prima fan fiction su questo genere. Kiss

SARAH
  
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