Attention
please:
Vi consiglio di ascoltarci questa di sottofondo (per me è
stata mooolto
d'ispirazione!)
http://www.youtube.com/watch?v=PSkUhIzXUtU
Buona
lettura!
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The Last Thoughts of a Templar... And a Son
“I
saw him: the Assassin. And knew. He
had his mother’s eyes, the
same proud set of his chin,
but his mouth and nose were Kenway. He was the image of her, and of
me.
Without a doubt, he was my son.”
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Assassin's Creed: Forsaken >>
Caddi
riverso a terra. Non seppi se fu più forte il dolore fisico
o quello
morale: l'amaro sapore della sconfitta.
Mi trovò carente e –
come era giusto che fosse – agì di conseguenza,
perorando la sua
causa, per quanto puerile ed evanescente potesse sembrare di fronte
ai miei occhi.
Tuttavia ero orgoglioso di lui e dell'uomo che era
diventato, dispiaciuto solo per come si erano poi però
evolute le
cose. In un certo momento avevo creduto che la riconciliazione fosse
possibile... Forse avevo fatto più che crederci: in
realtà ci avevo
sperato.
Sentii il sangue caldo continuare ad uscire copioso dalla
ferita infertami dal mio stesso figlio. Mi chiedevo come fosse
possibile che colui a cui avevo donato la vita fosse stato in grado
di privarmi della stessa.
Sentii gli occhi farsi sempre più
pesanti mentre le forze cominciavano a venirmi meno e ad abbandonarmi
lentamente. Ebbi un flash della mia infanzia: rividi il volto di mio
padre e mi resi conto che io non sarei mai riuscito a fare lo
stesso... Amavo mio padre e forse era per questo che Connor mi aveva
trovato carente: forse mi ero illuso che come me, da bambino, nemmeno
lui sarebbe riuscito a finire il proprio vecchio. E sì, mi
ero
illuso... Non aveva esitato, così come non lo avevo fatto
neppure
io.
Lo vidi allontanarsi con la coda dell'occhio, provato dalla
battaglia appena avvenuta e dalla quale era uscito vincitore. Passo
fiero, testa alta... Era senza dubbio un Kenway. Mi dissi che forse
con il tempo sarebbe cresciuto, che forse avrebbe capito: capito la
follia che – a parer suo – si nascondeva dietro le
mie gesta,
capito il mio modo di agire insensato e la causa che invece servivo
io.
Sentii alcuni brividi percorrere il mio corpo e senza
rendermene conto socchiusi gli occhi mentre la mia visuale divenne
completamente nera. Il buio più totale ed assoluto mi
inghiottì
mentre sentii il gelido abbraccio della morte accogliermi e
stringermi tra le sue braccia, mentre il suo bacio freddo sfiorava le
mie labbra, liberando il mio corpo per sempre dalla mia
anima.
'Figlio...'
Connor
proseguì con passo deciso, senza voltarsi indietro. Era
stata dura,
davvero, più di quanto volesse ammettere.
Mentre la distanza che
lo separava da suo padre aumentava, una lacrima che non
riuscì a
trattenere solcò la sua guancia, sciogliendo al suo
passaggio il
sangue asciutto. Anche lui aveva creduto e sperato che ci fosse una
speranza di riconciliazione per loro due, sbagliandosi. Erano troppo
diversi, ma così uguali...
Serrò i denti e strinse il manico del
tomahawk, imponendosi di continuare a camminare seppur il dolore gli
dilaniasse il petto e la voglia di tornare indietro non lo
abbandonò,
neppure per un istante.
'Padre...'
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Angolo
Autrice:
Salve
a tutti!
Che fyccina felice ed allegra, eh? Eh sì! Son la mia
specialità! :°)
Oggi ho fatto una partitina ad ACIII e - oltre a
farmi riprendere dal tremendo sconforto per la morte di Desmond ._.''
- mi è venuta voglia di scrivere qualcosa su Haytham eeee...
Ta-dan!
Questo è ciò che ne è uscito fuori.
Non so, spero vi sia
piaciuta per quanto triste e deprimente fosse... Se vi stesse
chiedendo come faccia a sapere che Haytham adorasse suo padre, beh..
La fonte è sempre 'Forsaken', il libro di Assassin's Creed
incentrato proprio su Haytham.
E nulla, non penso ci sia molto da
aggiungere.
Spero che abbiate gradito queste poche righe, questi
ultimi pensieri di Haytham e i pensieri di Connor subito dopo averlo
finito.
E nulla, ringrazio chiunque legga questo breve delirio,
chi avrà voglia di dirmi cosa ne pensa e chiii.. Boh! Tutti,
insomma!
Alla prossima!
P.s.
Come mi è stato fatto
notare, il fatto che Haytham descriva le sensazioni e l'accaduto al
passato può lasciare un po' confusi.
Ho scritto la storia anche
al presente (ne ho due versioni, ebbene sì!) eppure proprio
non mi
convinceva, proprio no!
Dunque... Che lo spirito di Haytham stia
aleggiando tutt'ora sopra di noi? :))
Evelyn