Una tovaglia rossa a
quadretti.
Cestino,
tovaglioli, piatti decorati, una tovaglia rossa a quadretti.
Mezzogiorno in punto.
L'aria che profumava di buono, che profumava d'erba fresca. Un'enorme laguna, la più bella del mondo, un posto segreto.
-Sai, i capelli vanno pettinati anche dietro.- Dentolina rise, mentre con una mano scombinava i ciuffi argentati che ricadevano sugli occhi di Jack.
-Ehi, non mi ero mai pettinato prima d'ora, e l'ho fatto solo per te. Dovresti almeno apprezzare lo sforzo!-
Due paia d'occhi brillanti. Due azzurri come ghiaccio, due rosa come pesche.
-Questo posto è così...così splendido. Non esistono parole adatte per descriverlo. Per mille dentini, grazie, Jack.-
Le sue lunghe ciglia solleticarono il viso dell'albino, quando si avvicinò per scoccargli un bacio sulla guancia.
-Ehm, ci sarebbe ancora dell'altro... . Sai, io sono il guardiano del divertimento, quindi avevo pensato anche a qualcosa di diverso, di più...ehm, divertente, se ti va.-
La fatina dei denti spalancò i grandi occhi rosei. Il sangue le colorò le guance, le piume che le adornavano il capo si drizzarono.
-Jack! C-Cosa dici...?!-
-Ma no Dentolina! Che hai capito?! Vieni, su, ci divertiremo un mondo!-
Lo spirito dell'inverno prese l'impacciata fatina per mano e in un salto, la condusse più vicino alla laguna.
Ed ecco allora, di cosa parlava poco prima.
Una barca, una piccola barchetta a remi bianca e blu. Così piccola, che per starci in due bisognava stringersi un po'.
I due guardiani salirono infine sulla fragile imbarcazione e cominciarono a remare in sincrono, mentre attraversavano la distesa d'acqua. Mille libellule colorate gli volavano intorno, formando un arcobaleno speciale, solo per loro.
-Allora, che te ne pare?- disse Jack, portandosi le braccia dietro la testa, quando furono al centro della laguna.
Dentolina non rispose, inspirò forte, chiuse gli occhi e lentamente iniziò ad avvicinarsi a lui. Jack si chinò verso la fata, mentre il cuore ghiacciato gli scoppiava nel petto. Erano così vicini, vicinissimi. I loro nasi si sfiorarono e improvvisamente...la barca si rovesciò.
Poco dopo, entrambi riemersero dal fondo scuro del lago e cominciarono a ridere fragorosamente.
-Siamo proprio degli imbranati, eh? Più di trecento anni e siamo peggio di due ragazzini alle prime armi!-
La guardiana dei ricordi distolse lo sguardo dagli occhi di Jack, dai suoi occhi infiniti, impossibili da fissare direttamente senza esserne risucchiati.
-È vero, Dentolina. Allora, perché non facciamo quello che fanno i ragazzini alle prime armi? Riproviamo.-
Il gelo posò le labbra fredde e sottili su quelle calde e dolci del colibrì, mentre un manto d'acqua li avvolgeva entrambi, custodendo gelosamente il segreto di una fiabesca giornata e di una tovaglia rossa a quadretti, che Jack aveva preso in prestito da Calmoniglio e che adesso era finita chissà dove, sprofondando insieme al cestino.
Mezzogiorno in punto.
L'aria che profumava di buono, che profumava d'erba fresca. Un'enorme laguna, la più bella del mondo, un posto segreto.
-Sai, i capelli vanno pettinati anche dietro.- Dentolina rise, mentre con una mano scombinava i ciuffi argentati che ricadevano sugli occhi di Jack.
-Ehi, non mi ero mai pettinato prima d'ora, e l'ho fatto solo per te. Dovresti almeno apprezzare lo sforzo!-
Due paia d'occhi brillanti. Due azzurri come ghiaccio, due rosa come pesche.
-Questo posto è così...così splendido. Non esistono parole adatte per descriverlo. Per mille dentini, grazie, Jack.-
Le sue lunghe ciglia solleticarono il viso dell'albino, quando si avvicinò per scoccargli un bacio sulla guancia.
-Ehm, ci sarebbe ancora dell'altro... . Sai, io sono il guardiano del divertimento, quindi avevo pensato anche a qualcosa di diverso, di più...ehm, divertente, se ti va.-
La fatina dei denti spalancò i grandi occhi rosei. Il sangue le colorò le guance, le piume che le adornavano il capo si drizzarono.
-Jack! C-Cosa dici...?!-
-Ma no Dentolina! Che hai capito?! Vieni, su, ci divertiremo un mondo!-
Lo spirito dell'inverno prese l'impacciata fatina per mano e in un salto, la condusse più vicino alla laguna.
Ed ecco allora, di cosa parlava poco prima.
Una barca, una piccola barchetta a remi bianca e blu. Così piccola, che per starci in due bisognava stringersi un po'.
I due guardiani salirono infine sulla fragile imbarcazione e cominciarono a remare in sincrono, mentre attraversavano la distesa d'acqua. Mille libellule colorate gli volavano intorno, formando un arcobaleno speciale, solo per loro.
-Allora, che te ne pare?- disse Jack, portandosi le braccia dietro la testa, quando furono al centro della laguna.
Dentolina non rispose, inspirò forte, chiuse gli occhi e lentamente iniziò ad avvicinarsi a lui. Jack si chinò verso la fata, mentre il cuore ghiacciato gli scoppiava nel petto. Erano così vicini, vicinissimi. I loro nasi si sfiorarono e improvvisamente...la barca si rovesciò.
Poco dopo, entrambi riemersero dal fondo scuro del lago e cominciarono a ridere fragorosamente.
-Siamo proprio degli imbranati, eh? Più di trecento anni e siamo peggio di due ragazzini alle prime armi!-
La guardiana dei ricordi distolse lo sguardo dagli occhi di Jack, dai suoi occhi infiniti, impossibili da fissare direttamente senza esserne risucchiati.
-È vero, Dentolina. Allora, perché non facciamo quello che fanno i ragazzini alle prime armi? Riproviamo.-
Il gelo posò le labbra fredde e sottili su quelle calde e dolci del colibrì, mentre un manto d'acqua li avvolgeva entrambi, custodendo gelosamente il segreto di una fiabesca giornata e di una tovaglia rossa a quadretti, che Jack aveva preso in prestito da Calmoniglio e che adesso era finita chissà dove, sprofondando insieme al cestino.
NdA
Ok,
non è un granché, ma avevo una voglia matta di
scrivere su questo fandom e in particolare, avevo una voglia matta di
scrivere su questo pairing perchéliamoebbasta. Insomma,
già singolarmente non amarli è follia pura,
figuriamoci insieme! E poi quasi nessuno scrive FanFiction Frostbite e
non mi sta bene, nono. Comunque passando alla storia (?), ho pensato
che fosse il caso di scrivere qualcosa di estremamente fluff,
perché loro sono fluff
puro e perché scrivo sempre cose angst e mi
deprimo troppo. Poi, anche stavolta ringrazio Marta, che ogni giorno
sopporta/supporta/partecipa a - i miei scleri, (in
particolare su ROTG) e che mi ha consigliato il prompt della barchetta
sfasciata :D Avrei voluto scriverlo meglio, ma se vi piace (o se vi fa
schifo) ovviamente siete obbligate/i (?) a recensire
perché se no, voglio dire, mi metto a piangere e mi nascondo
in un buco. Ok, vado, peace!