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Autore: Shinji Kakaroth    25/09/2007    5 recensioni
Naruto è straimpegnato con missioni e allenamenti ed alquanto affaticato, anche se non vuole farlo vedere. Chi si occuperà di lui?
Genere: Comico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Ino Yamanaka, Jiraya, Naruto Uzumaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Brutto idiota, ti vuoi fermare?" le strilla della bionda avevano raggiunto l'uomo che però non accennava a rallentare.
Un'enorme mano appare di fronte all'uomo, costringendolo a fermarsi e tornare indietro verso la giovane shinobi che lo attende con un kunai stretto nella destra e pronto a colpire.
Lui la schiva con delle finte e si lancia verso un varco a destra per poi doversi fermare per l'ennesima volta. Un ragazzo dai capelli biondi alla spina sta coprendo quel passaggio. Sulla sua fronte, come indosso alla giovane kunoichi bionda e al ninja robusto dai capelli castani, una bandana con il coprifronte in acciaio con inciso il simbolo del loro villaggio, una foglia e allo stesso tempo una fiamma.
"Fermo Shinokeppo, o dovremo usare le maniere cattive!" gli strillò il ragazzo dai biondi capelli "Naruto Uzumaki è qui per catturarti."
"Chi? Non ti ho mai sentito nominare ragazzo, vai via di qui, prima di farti davvero..." si voltò verso la bionda sedicenne e strillò "...MALE! KATON!GOUKAKYUU NO JUTSU! (Tecnica della Grande Palla di Fuoco)"
L'uomo sputò un'enorme palla di fiamme contro la giovane, che non fece in tempo a schivarla.
"INOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!" strillò Chouji, mentre col la grande mano stava per ghermire l'uomo, quasi a volerlo stritolare per quel che avrebbe portato il suo ultimo gesto di ribellione.
Naruto si interpose tra Ino e le fiamme.
"Taijuu Kagebunshi no Jutsu!" un enorme numero di copie di Naruto spinsero a terra Ino, proteggendola dal fuoco facendole scudo con il loro stesso corpo.
Uno dopo l'altro i cloni bruciati svanivano nell'aria, mentre Chouji aveva finalmente stretto la sua morsa sul ricercato che faceva persino fatica a respirare in quella stretta.
"Cos'hai fatto, bastardo!" strillò Chouji, prima di vedere che Ino e Naruto stavano bene, in fondo alla montagna di corpi carbonizzati che esplodevano in una nuvola di fumo uno dopo l'altro.
"Io sono a posto!" fece per calmare Chouji, alzandosi da terra "Tutto bene?" il ragazzo le sorrise e le porse la mano.
"Certo!" disse la ragazza, arrossendo lievemente "Ora è meglio tornare dall'Hokage con il ricercato e concludere il rapporto."
"Molto bene." disse Chouji contento "Fra poco è ora di pranzo!"

Chouji era andato a consegnare il ricercato alle guardie e gli altri due s'erano diretti a fare rapporto.
"Quindi è andato tutto liscio?" chiese Tsunade, la bella e severa Hokage del villaggio di Konoha.
"Veramente..." stava per dire Ino, quando venne anticipata dal ragazzo.
"E' ovvio che sia andato tutto liscio. Dopotutto Ino e Chouji sono due Chunin."
"Naruto, non mi stai nascondendo niente?" fece con la sua espressione corrucciata, che nonostante tutto non riusciva a cancellare la giovane bellezza dal suo viso, una bellezza ottenuta attraverso l'uso ridotto del chakra.
"Mannooooo, Tsunade-baachan! E' andata proprio così... abbiamo rintracciato il criminal e poi catturato il criminale." e le sorrise imbarazzato.
"Va bene. Potete andare." poi, mentre s'erano voltati verso la porta aggiunse "Naruto..."
Il ragazzo si voltò verso la donna con fare dubbioso.
"Riposati, domani ti verrà affidata una nuova missione." disse seria, ma con calore.
"Certo." sorrise malandrino.

Erano fuori.
Ino stava pensando al fatto che oggi Naruto l'avesse salvata non una ma due volte.
Ammettere un errore di leggerezza di fronte all'Hokage era come chiedere d'essere declassati per tornare a fare i genin.
"Naurto," cominciò, mentre il ragazzo la seguiva per la discesa "io volevo proprio ringraziarti per oggi. Stamattina mi hai proprio..." improvvisamente lo sentì addosso.
Lei, una kunoichi abituata al rischio e al pericolo, con raffinate qualità sensoriali non era riuscita a percepire il ragazzo che la stava abbracciando.
"Naruto... io..." quando realizzò cosa stava succedendo, Ino arrossì "Io credevo che... che ci fosse solo Sakura." l'avambraccio del ragazzo ora le stava stringendo i seni "Io..." quando la giovane si voltò, sentì sulla schiena il calore prepotente del corpo del ragazzo e la testa quasi le stava per esplodere quando vide il volto del ragazzo avvicinarsi al suo.
Poi capì.
Lui non stava manifestando affetto nei suoi confronti.
Lui si stava appoggiando disperatamente a lei come se gli mancassero le forze.
"Naruto, che ti succede?" fece lei allarmata.
Alla preoccupazione della ragazza sembrò rispondere bene, visto che le idee gli si schiarirono, allentò la presa e si rimise in piedi sulle sue stesse gambe.
"Scusa, è stato un mancamento." le sorrise come faceva sempre "Forse oggi ho consumato troppo chakra." minimizzo com'era solito.
"Senti, dovresti farti vedere da..."
"No... Tsunade-baachan è troppo occupata con la direzione e l'amministrazione del villaggio, per non parlare dei vari trattati con gli altri villaggi." sorrise "Sono certo che con un pisolino passerà tutto."
"Ma se vai in ospedale Sakura certamente..." fece per dire, ma lui voltò su di lei quello sguardo triste che metteva in soggezione il prossimo, anche se Naruto probabilmente non se n'era mai reso conto.
"No, non voglio che si preoccupi. Ha già tanti pensieri per la testa." stava parlando di Sasuke, di cui ormai non si avevano notizie da diversi anni "Dai, dico davvero. Domattina sono certo che starò meglio." e col suo solito sorriso, questa volta un po' forzato, tirò dritto verso le scale, diretto all'uscita.
Ino rimase stupita dal comportamento del ragazzo.
Era cresciuto, era cambiato, era diventato più forte, ma la sua vena irresponsabile non era maturata affatto.
Con questo peso nel cuore si diresse anche lei verso le scale, diretta al negozio di fiori, in attesa di una nuova missione.

Era ancora primo pomeriggio quando Hinata, mentre stava passando per le strade di Konoha, scorse Naruto, mentre si dirigeva all'Ichiraku.
Il ragazzo sembrava l'ombra di se stesso, col e spalle a terra e lo sguardo basso, avanzando quasi strisciando i piedi per terra.
'Cosa può essergli accaduto?' pensò tra sè, ma quando fece per avvicinarsi per rivolgergli la parola il ragazzo sembrò aver percepito qualcosa e sembrò tornare alla normalità.
"Na-Naruto-kun..." balbettò.
"Oh! Hinata-chan! Quanto tempo!" quel sorriso solare era così largo e radioso che cancellò dalla mente della ragazza le preoccupazioni di poco fa.
"Co-Come stai?" fece uno sforzo e gli sorrise.
"Benissimo. Ho appena terminato una missione e stavo andando a mangiare qualcosa. Hai da fare?" chiese sorridente.
"N-n-n..."
"Allora andiamo all'Ichiraku." la prese sotto braccio e la tirò via prima che lei gli desse una risposta affermativa.

"Oh, g-grazie Naruto-kun!" disse quando lui le porse le bacchette, per mangiare dalla grande coppa di Ramen che gli era appena stata servita.
"Allora? Come va la vita? Tutto bene in famiglia?" e tirò una sorsata alla coppa di brodo bollente per poi affondare le bacchette e tirare un ciuffo di ramen.
"Ss-sì. Ultimamente le cose stanno andando molto meglio." era da tanto che non parlava con Naruto, era tanto emozionata, ma la voce del ragazzo, una voce stridula più profonda, ma allo stesso tempo familiare riusciva in qualche modo a farla sentire serena.
Era una sensazione stupenda. Avrebbe voluto restare sempre lì, seduta a un chiosco di ramen, con accanto il ragazzo di cui era innamorata.
"T'ho già detto che i capelli lunghi ti donano davvero tanto?" sorrise tirando su una fettina di carne bollita nel ramen.
"I-i-io... Da-da-davvero?" era arrossita completamente, abbassando il capo e nascondendo il viso sotto la frangia.
"Già. Era da tanto che non ci vedevamo. Sai sono impegnatissimo con tutte le missioni importanti che mi stanno affidando." le dette una pacca sulla spalla "Spero che ci mettano presto insieme per una nuova missione."
La tonalità di rosso delle guance della ragazza al 'mettano insieme' era notevolmente aumentata "E' tanto tempo che... non parlavamo..." fece lei timidamente "Credevo quasi di non... p-p-p-piacerti..." disse con tutto il coraggio che aveva in corpo, stringendo le bacchette tanto forte quasi da spezzarle.
"Ma che dici? Tu mi piaci tantissimo." e tirò su un altro ciuffo di spaghettini che gli finirono in bocca, mentre la ragazza era completamente arrossita per quella improvvisa affermazione "E anche Ino, anche se a volte si rende quasi un peso, e anche Shikamaru, anche se è svogliato e anche..." tirò un altra sorsata al brodo "...Kakashi-sensei, anche è un ritardatario cronico."
Una mano si posò sulla spalla del ragazzo "Chi sarebbe il ritardatario?"
La voce che giungeva da sotto una mascherina aderente era quantomeno familiare.
"Kakashi-sensei!" disse Hinata, mentre Naruto finiva di bere il brodo della ciotola di Ramen e pagava anche per Hinata.
"Ti sei scordato che dovevi venire all'allenamento pomeridiano?" disse l'ex-sensei di Naruto.
"Ah, è vero!" fece con aria distratta "Scusa, Hinata-chan, ma devo proprio andare. M'ha fatto piacere parlare un po' con te."
La giovane rimase con la coppa di ramen in mano a fissare allievo e maestro che volavano via per i tetti di Konoha.
Vide la ciotola di Naruto sul cui fondo era rimasta una rondellina e alcuni ciuffi di ramen e quasi stava per prenderla e berne il brodo dallo stesso punto in cui Naruto aveva bevuto.
Sarebbe stato un bacio indiretto.
"Questa la metto via." disse Teuchi, il proprietario dell'Ichiraku, per poi fermarsi ad osservare la ciotola a mezz'aria, mentre la ragazza già vedeva crollare le sciocche fantasie del bacio indiretto.
Sua figlia Ayame fissò anche lei stupita la ciotola "Ma questa è la coppa di Naruto?" chiese a Hinata.
"Sì." rispose subito.
"Molto strano." fece pensieroso il proprietario.
"Probabilmente è una giornata no." aggiunse Ayame, poi portò la ciotola oltre il bancone.
"Perché?" chiese Hinata in apprensione.
"Guarda." l'uomo riprese la ciotola, che stava per lavare, e la mostrò ancora una volta a Hinata "Noti niente di strano?" le chiese.
"No. C'è solo un po' di pasta e del brodo."
"In tanti anni di lavoro, ho imparato che se Naruto non riesce a finire la propria ciotola di ramen fino all'ultimo filo di pasta, vuol dire che ha un grosso problema o non sta molto bene."
Hinata si voltò ancora ma del ragazzo non c'era più traccia.
"BYAKUGAN!" usò la sua capacità innata di leggere il flusso del chakra per cercare Naruto, ma non c'era traccia del ragazzo. O si trovava in un luogo tanto distante o inaccessibile allo sguardo della ragazza.
Ora Hinata cominciava a preoccuparsi sul serio.

Continua...



Allora, prima di tutto abbiate compassione per me... questa è la prima fan fiction che scrivo su Naruto.
Credo che durerà un po', visto che le prime idee che mi sono venute per la stesura sono abbastanza interessanti.
Ringrazio Sarn che m'ha fatto venire voglia di scrivere una fic su Naruto, leggendo le sue.
Al momento ho molti punti da colmare nella stesura della fic, quindi se avete preferenze, commentate ed esprimetevi.
  
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