Finalmente!

Tornarono a casa.
Brago era s-f-i-n-i-t-o!
-“ Basta! Non mi muoverò da questo divano fino a Natale!”- disse  mettendo il broncio e coprendosi il viso con un cuscino.
-“Ahahaah! Oggi ti sei comportato bene con le mie amiche… e dopo tutto quello che hai passato…”-
-“ Che mi hai fatto passare TE!...”- puntualizzò il ragazzo urlando sempre con la faccia sotto il cuscino.
-“… forse potrei levarti quel trucco che ti è rimasto...”-.
Sentendo quella bellissima frase a Brago s’illuminarono gli occhi.
-“Dai vieni… seguimi in bagno…”- disse Sherry facendo segno con la mano di seguirla.
Brago saltò dal divano agile come una scimmia  e corse in bagno con lei.
La ragazza prese delle salviettine e una boccetta di sapone.
-“ E io che pensavo avresti usato la chirurgia plastica per levarmi tutta questa zozzeria!”- sorpreso di vedere quei due oggetti estranei per lui.
-“Ah, ah…spiritoso…ora stai fermo!”-.
Sherry prese una spugnetta bagnata con sopra un po' sapone e cominciò a sfregare forte sul viso del mamodo. Poi prese le salviette e sfregò forte sugli occhi per levare il mascara e la matita.
Dopo dieci minuti  il viso del mamodo era tornato normale, lindo e pulito ( >_> si fa per dire).

-“Spero che tu abbia imparato la lezione! Mi devi rispettare! Non puoi fare sempre quello che vuoi!”- diceva lei puntadogli il dito contro.
-“Brontolona…va bene, ti chiedo scusa per tutto…”-.
Quelle scuse la lasciarono senza parole per qualche secondo. Lo stesso Ji, che era appena passato li vicino, sentendo quella parola venir pronuciata da Brago, gli fece cadere tutti i panni stirati dalle mani.
-“Mmh! Vedi, non è difficile chiedere scusa! Ora tutti a letto! Sono molto stanca…”-
-“Ma se non hai fatto niente tutto il giorno a parte torturarmi! Semmai sarò io stanchissimo! Comunque, buon a notte…”- urlò il demone fino a chiudersi in camera.

 
La mattina dopo, Ji si svegliò prima di tutti, poiché sommerso d’impegni.
Mentre puliva l’argenteria, ripensava alle parole che aveva detto a Brago:”Ora che ci penso,  Credo di non aver detto al signorino che il Pesce d’Aprile si festeggia solo il primo giorno del me…”- ad un tratto, un urlo lo fece raggelare, seguito da un imprecazione.
-“Braaagoooooooooo!”-