Film > Megamind
Segui la storia  |       
Autore: Kiarachu    11/03/2013    3 recensioni
AU: è la vigilia di Natale, e come ogni anno, Megamind va a rapire Roxanne, ma la testardaggine dell'alieno blu cambieranno lo status quo della situazione, e Roxanne avrà modo di scoprire qualcosa d'importante su Megamind. Molte tenerezze e scoperta di un lato nascosto di Roxanne.
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Bernard, Megamind, MetroMan, Minion, Roxanne Ritchi
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Megamind era sconvolto dalla sua dichiarazione, e rimosse il travestimento, chiedendole, “Chi era chi? Che cosa vuoi dire?” disse in tono preoccupato, vedendo la sua ragazza con un’espressione triste.
Roxanne sospirò, guardando in basso, e dopo un po’ di tempo, chiese, “Tu…tu eri al funerale di mio papà, vero?”
 
Fu preso alla sprovvista dalla domanda, ma annuì. “Sì…quella è stata una delle prime volte che ho usato l’orologio…siccome non avevo ancora sviluppato lo scanner, semplicemente scaricavo il travestimento nell’orologio. L’ologramma lo avevo generato io col computer, con un programma inventato da me”, lui blaterò, per raccogliere i suoi pensieri. “Io…lo conoscevo, e ricordo quella volta che non ti rapii, perché eri triste per la sua morte. Non ho mai fatto il collegamento che poteva essere tuo padre, e quella volta volevo dirgli addio”, lui rispose, guardando in basso.  
 
La brunetta era sempre più felice di stare con lui, e lo abbracciò, per confortare se stessa e anche lui, siccome sembrava così triste, come se fosse stata colpa sua.
Come le altre volte, il socialmente maldestro alieno si congelò al suo contatto, ma poi lo abbracciò, sospirando, e se ne stettero così per un po’ di tempo.
 
“Grazie, Megamind. Mi son sempre chiesta chi era quel misterioso uomo, che se ne stava da solo, vicino a un albero. Come mai lo conoscevi? Se non vuoi dirmelo, va bene, son solo curiosa…” disse Roxanne, accoccolandosi vicino a lui, per buona misura, per tirarlo su.
Megamind sospirò felicemente, crogiolandosi in tutto quell’affetto: per lui era come una droga, perché non era mai stato toccato in una tal maniera affezionata da nessuno, e in più era la sua reporter favorita a farlo.   
 
“Nessun problema, te lo racconterò. Tuo padre conosceva il direttore, ed io sapevo che era un paramedico. Il direttore gli chiese di venire alla prigione per controllarmi, e tener segreta la mia presenza da altri. Non sapevo che fosse tuo padre, perché non aveva mai parlato di te, quando veniva a visitarmi. Quando scoprii che era tuo padre, e tu eri così infelice, ho avuto l’idea di venire al suo funerale, per te, ma anche per lui”.
 
“Mi…mi dispiace…era un uomo buono, e mi ha visto crescere, fino a che non ho deciso di essere il “più cattivo di tutti”…penso di avergli spezzato il cuore…e in più, ho cominciato a rapirti! Mi son sentito un verme. Lo so che non è morto per un attacco di cuore, ma mi piaceva, e non gli ho mai detto grazie, quando mi visitava, anche quando ero un criminale. Così ho deciso di venire al funerale, per “parlare” con lui, per dirgli grazierei per dirgli che ero dispiaciuto per i tuoi rapimenti”, lui disse con occhi lacrimosi, e voce rotta.
 
Roxanne fece un mezzo sorriso triste, vedendolo così affranto, e lo abbracciò ancora di più, dandogli colpetti e accarezzandolo sulla schiena.
“Sssh…ehi, non preoccuparti, son felice di sapere che ti preoccupavi per me, e mio padre, a quell’epoca…questo significa che non eri così malvagio, anche in quegli anni”, lei disse, in modo rassicurante, per risollevare il suo triste spirito.   
 
Megamind versò qualche lacrima, e tirò sul col naso un paio di volte, starnutendo per buona misura, e dopo un po’ di tempo disse, “Grazie, Roxanne, sei una buona persona…non mi merito questo trattamento, specialmente da te. Ma lo apprezzo, veramente!” lui finì, più felicemente, sorridendole.   
 
La reporter era ancora una volta stupita dal suo comportamento timido, ma pensò che fosse normale, visto la vita che aveva vissuto.
Sorrise di rimando, ed ebbe un’idea maliziosa: Prese il suo viso con entrambe le mani, e si piegò in avanti, quindi baciò delicatamente l’angolo dei suoi occhi, per asciugare le lacrime.
 
Quando lei prese la sua faccia in quella maniera, il cervello di Megamind andò in hyperdrive, sapendo cosa significava quel gesto.
Quindi, quando lei baciò gli angoli dei suoi occhi, trattenne il respiro, e quando gli servì aria, esalò un lungo respiro, sciogliendosi al suo gesto.
 
Aveva l’impressione che anche il suo cervello si stesse sciogliendo, ma era una bella sensazione, e stette in questo stato d’intontimento per un po’, e poi si risvegliò sentendola ridacchiare.
D’altra parte, Roxanne era sicura della sua reazione, e aspettò un poco, guardandolo, con quell’espressione da ammalato d’amore stampata in faccia, quindi ridacchio, per svegliarlo da quello stato beato. 
 
“Roxanne, sei una terribile tentatrice! Ma…beh…mi piace! Mi sento come il più fortunato uomo del pianeta, adesso, lo sai?” l’alieno blu disse, sorridendo come un pazzo.
 
La brunetta rise, gradendo il suo recupero. “Oh, Megamind! E lo sai cosa? Mi sento come la più fortunata donna del pianeta, avendo un così fantastico e divertente ragazzo! Tu sei uno di quei tipi positivi che vedono sempre il bicchiere mezzo pieno, vero? Ma lo sapevo, non sei mai fuggito in battaglia, anche se sapevi di non avere nessuna speranza di vincere, giusto? E mi piace questo in un uomo”, lei disse, prendendogli di nuovo il viso, e strofinando la sua fronte sulla sua blu, guardandolo in quegli incredibili occhi verdi.
 
L’alieno blu sorrise con calore a quella dichiarazione, e strofinò la sua fronte gigante su quella piccola di lei, chiudendo gli occhi.
“Grazie, Roxanne…e sì, sono un uomo…uhm…alieno che pensa positivo. Aaah…mi sento in pace con te…e…ahem…sento oil mio stomaco che brontola…magari è meglio pranzare?” disse, afferrandosi la pancia, e facendo una finta espressione di dolore.  
 
Roxanne rise, e roteò gli occhi. “Ok, mmmh…qualche preferenza? Vuoi qualche altra zuppa, o qualcos’altro? Non son capace di cuocere molto, ma riesco a fare qualcosa”, lei dichiarò, scivolando fuori dalla coperta.
Megamind tossì un pochino, e si avvolse nella coperta, andando verso la cucina.
 
La brunetta lo guardò preoccupata, e prese un’altra pillola e un bicchiere d’acqua. “Prendi questa. Controlliamo la tua temperatura, anche se non penso che tu abbia la febbre”, lei disse, prendendo il termometro a pelle.
“Mmmh…37 gradi…normale. Prendi la pillola, ok? Adesso vediamo cos’ho nel frigo”, lei aggiunse, aprendolo.
 
Megamind si sedette su una sedia, e prese la pillola con un po’ d’acqua.
La reporter mormorò e poi disse, “Ok…le scelte sono: frittata con zucchini, o porri, cotoletta di pollo con patatine – quelle son surgelate – o della pasta con sugo di pomodoro, scegli tu.”  
 
L’alieno blu aveva l’acquolina in bocca, al pensiero di quei piatti, e ci pensò per qualche tempo. “Penso che la cotoletta con le patatine sia la scelta migliore”, disse, pensando che era uno dei suoi pasti preferiti.
Roxanne sorrise, e prese il petto di pollo, qualche uovo e pane grattugiato per fare le cotolette. Quindi accese il forno per cuocere le patate, e preparò la padella con del burro per fare le cotolette.
 
“Ok, mentre cucino, perchè non ti metti comodo? Ho un pigiama in camere, e penso che sarai più comodo con quello, invece che stare nella tua tuta, che ne pensi? E se vuoi puoi anche fare una doccia. Vieni”, lei disse, prendendo un lembo della coperta, e portandolo nella sua stanza da letto.
Qui, lei prese un pigiama da uomo nero e blu da un cassetto, ancora nella sua scatola, e lo mise sul letto. Prese anche degli asciugamani e anche un accappatoio bianco.
 
Megamind era un pochino imbarazzato, e quando lei si girò, lui stava arrossendo parecchio.
Lei sbatté le palpebre, e ridacchiò un po’, poi disse, “Scusa, dolcezza, perché sei imbarazzato? Puoi svestirti da solo, giusto?”
 
La reporter fu confusa, quando lui scosse la testa. “Uhm…mi serve il tuo aiuto per rimuovere parzialmente la mia tenuta. Vedi…normalmente sono i robocervelli che mi aiutano a vestirmi e svestirmi…mh…c’è una cerniera nascosta dietro, aprila, per favore”, balbettò, arrossendo ancora di più all’idea di Roxanne che lo svestiva.
 
Roxanne era piacevolmente divertita, e molto curiosa di svestirlo, così lo fece girare, e aprì la tuta, e rimase stupita nel vedere un'altra tenuta sotto quella.
“Ehi, cos’è sta roba degli starti multipli? Pensavo che fosse solo una tuta, non due!” lei disse, imbronciandosi, sperando di vedere la sua schiena blu. 
 
Lui ridacchiò, e dondolò le sue sopracciglia in maniera seducente, guardandola. “Oh oh oh…così volevi vedere la mia…pelle nuda…oh, Miss Ritchi, sei cattivella!”  
 
La reporter lo guardò sorridendo storto, non credendo alla sua audacia. “Beh, sì, volevo vedere la tua pelle nuda…E non ci vedo nulla di sbagliato in quello: sei il mio ragazzo, ed ho il diritto di vedere la pelle nuda del mio ragazzo, così…come rimuovo questa tuta aderente? Non penso che abbiamo finito, vero?”
 
Megamind sorrise radiosamente sentendo quelle cose, e si girò. “Ok, adesso devi tirarlo in avanti, e le maniche si srotoleranno, ok?” disse, e la brunetta prese i lembi del retro della tuta, tirando in avanti, e la cosa si tolse.
 
“Ok, adesso per i pantaloni: non hanno la cerniera, così devi allargarli sulla mia vita, e tirarli nella stessa maniera che la parte sopra, ok, Roxanne? Pensi di potercela fare?” lui chiese, e lei annuì.  
 
“Sono come dei leggings, vero? Nessun problema”, lei disse, inserendo due dita nei fianchi, e allargando i pantaloni, quindi li arrotolò giù.
Siediti sul letto, per favore, e afferra la testiera, così posso tirare”, lei lo istruì, e lui lo fece.
Lei tirò con tutta la sua forza, e i pantaloni vennero via.
 
“Non è facile! Adesso puoi dirmi perché due strati?” lei chiese, con uno scintillio malizioso nei suoi occhi blu.
Lui fece un’espressione compiaciuta, e spiegò, “Beh, come puoi vedere la mia tenuta è fatta di un materiale che non è molto comodo da indossare sulla pelle nuda, e così ho creato queste sottotute, fatte di un materiale che protegge, che smorza vari colpi, Questa è anche termoregolata, così posso andare in giro anche con un tempo come ieri. Adesso, puoi aiutarmi a togliere anche il secondo strato superiore, per favore?” chiese, venendo giù dal letto, e indicando un'altra cerniera dietro.
 
Roxanne sorrise, e aprì la lampo della sottotuta, guardando la sua schiena blu. Si fermò alla vita, e lui fu capace di rimuovere la parte frontale da solo, perché questo capo era fatto di tessuto, non spandex.
Poi si congelò, sentendo le mani di Roxanne sulla sua schiena nuda, che lo accarezzavano.
 
“C-che stai facendo?” balbettò, cercando di riguadagnare u po’di compostezza, ma fallendo miseramente.
“Io…uhm…la tua schiena è piena di cicatrici…che è successo?” lei chiese tristemente, abbracciandolo, e appoggiando la sua testa sulle sue scapole.
Megamind stava respirando affannosamente, e il suo cuore gli stava battendo furiosamente nel petto. Roxanne sorrise, e lo baciò nel mezzo delle scapole.  
 
L’adrenalina stava scorrendo attraverso il corpo dell’alieno, e all’inizio si congelò al suo bacio, poi si sciolse, e si calmò, sospirando.
Dopo un po’ riguadagnò l’uso del suo cervello, e disse, “Roxanne, per favore, mi piacciono questo tipo di affezioni da parte tua, ma lo sai…non son abituato a esse e on voglio aver un infarto, perché tu fai cose del genere. Avvertimi quando le fai, ok?”
 
Lei ridacchiò, e disse, maliziosamente, “Ok, Mister Tipo Timido, ma non hai risposto alla mia domanda.”
Megamind si acciglio un pochino, e sospirò. “Mi son fatto queste cicatrici quando inventavo qualche mio aggeggio malvagio che mi è scoppiato in faccia – letteralmente. Ma era all’inizio della mia “carriera”…” lui disse, sorridendole, per la sua preoccupazione.
 
Lei sospirò di sollievo, facendo scorrere un dito su una cicatrice, facendo rabbrividire Megamind, ma non di paura.
“Son contenta di sentirtelo dire. Voglio dire…non è una cosa buona per te, ma son sollevata nel sentire che non è colpa di Wayne. Lo avrei sgridato anche per quello”, lei disse, sorridendo maliziosamente.   
 
L’alieno blu sorrise per la sua preoccupazione, crogiolandosi in tutte quelle attenzioni. “Ho inventato la sottotuta protettiva per i suoi colpi, ma pensandoci è sempre stato attento a non essere troppo rude con me…mi chiedo perché…penso che glielo chiederò, quando lo chiamerai”, lui disse in tono pensante.
 
Quindi si girò, e Roxanne fissò con un espressione divertita il suo petto e torso.
Non era molto muscoloso, ma aveva un petto ben marcato, e una bella tartaruga.
“Cosa guardi? Il mio aspetto magrolino? Ti faccio repulsione, Roxanne?” chiese Megamind, interpretando male la sua espressione.
 
Roxanne scosse la testa, e accarezzo leggermente il suo petto, sorridendo. “No, dolcezza, di fatto mi piace la tua muscolatura. Non sei magrolino, e preferisco uomini come te. Così è più facile abbracciarti”, lei dichiarò, abbracciandolo per buona misura.
 
Lui si bloccò e rimase nuovamente senza fiato, ma dopo un po’ lo abbracciò di rimando, sospirando.
Se ne stettero così per un poco, poi Roxanne si scostò, appoggiando le sue mani sul suo petto, guardandolo negli occhi.
“Sei davvero dolce, lo sai? Adesso vado a preparare cena, tu cambiati e fa quella doccia, ok?” lei disse, sorridendogli e lasciando la stanza. 
 
Megamind annuì automaticamente, con quella espressione sognante sul suo viso. Quando lei uscì dalla stanza, lui si tolse i pantaloni della sottotuta, pensando a Roxanne che lo guardava, e arrossendo un sacco.
Quindi prese il pigiama, gli asciugamani e l’accappatoio, e andò nel bagno.
Si guardò introno, e regolò la doccia alla giusta temperature, per lavarsi.
 
Dopo la doccia, si asciugò con l’accappatoio e gli asciugamani, quindi indossò il pigiama. Era stupito dal fatto che era della sua giusta taglia. Tuttavia, pensò che lui e Roxanne fossero circa alti uguali. Si sentiva veramente bene adesso, e sorrise, pensando alla bella idea di Roxanne.
Andò nel salotto, prendendo la coperta, per vedere se la cena era pronta, e domandare qualcosa alla sua ragazza.  
 
                      
 
    
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Megamind / Vai alla pagina dell'autore: Kiarachu